Simply

Visualizzazione post con etichetta zinco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta zinco. Mostra tutti i post

sabato 14 maggio 2016

Sostanze utili per stimolare la Tiroide

Sostanze utili per stimolare la Tiroide. Non sempre la tiroide funziona bene, o lavora eccessivamente o troppo poco. Che fare? Vi sono sostanze che possono contribuire a farla lavorare meglio, vediamo insieme quali.


Tutti sappiamo quanto sia importante per un buon equilibrio ormonale il buon funzionamento della Tiroide. Le conseguenze di un eccessivo lavoro della tiroide o di un suo rallentamento possono portare anche a problemi di peso, soprattutto l'ipotiroidismo. Vediamo oggi quali sono le sostanze utili che possono dare a questa importantissima ghiandola un sostegno per lavorare meglio.


    Iodio ed L-Tirosina: necessari e determinanti per la produzione degli ormoni tiroidei; l’organismo produce naturalmente la tirosina a partire dagli altri aminoacidi ma, con l’invecchiamento, questa produzione diventa più rara e diventa indispensabile integrarla.

    Zinco: sembra che contribuisca alla conversione della T4 (tiroxina) in T3 (triiodotironina), essendo quest’ultima l’ormone tiroideo più attivo.

    Selenio: la protegge grazie alle sue proprietà antiossidanti e facilita la produzione degli ormoni  favorendo la conversione della T4 in T3. E’ uno dei componenti dell’enzima Tiroxina 5-deiodinasi di tipo 1 che interviene in questa conversione. Nelle persone anziane, la diminuzione della conversione di T4 in T3 è spesso dovuta a una carenza di selenio.

    Magnesio: integrare regolarmente il magnesio previene la diminuzione dell’attività della tiroide alimentata dalla pratica di un’attività sportiva stancante, negli sportivi così come negli uomini sedentari.

    Forskolina: estratta dal Coleus forskohlii, agisce attivando l’enzima adenilato ciclasi, aumentando l’adenosina monosfosfato ciclica (cAMP) nelle cellule; si ha così un aumento della produzione degli ormoni tiroidei e la stimolazione della loro liberazione.

    Guggul: i guggulsteroni, estratti dal Commiphora mukul, ne stimolano l’attività e aumentano la conversione della T4 in T3. E’ a questi effetti che è attribuita la capacità dei guggulsteroni di favorire la perdita di peso. L’assunzione di guggulsteroni si accompagna anche alla diminuzione delle lesioni ossidative a livello del fegato, sito principale di stoccaggio della T4 e della conversione in T3.





venerdì 8 aprile 2016

Tutti come Braccio di Ferro: mangiamo gli spinaci!

Ricordate quando Braccio di Ferro mangiando gli spinaci diventava invincibile? I suoi pugni stordivano Bruto e Olivia era salva. Era un'ottima pubblicità, che invitava i bambini ad imitare il famoso Sailor Man. Certo Braccio di Ferro non ci diceva quale segreto fosse nascosto negli spinaci, ma questo possiamo scoprirlo noi.

Gli spinaci affondano le loro radici nel continente asiatico, in Nepal, tuttavia esistono testimonianze che asseriscono che già nel Cinquecento, a Firenze, le suore benedettine coltivassero gli spinaci nei propri orti. Probabilmente per le proprietà tonificanti e lassative della pianta, di cui si conoscevano già i benefici per vista e cuore.


Sono uno dei prodotti ortofrutticoli più diffusi sul pianeta, ne esistono numerose qualità tra cui le più conosciute sono il “Gigante d’inverno” con foglie particolarmente ampie, carnose e crespe, il “Matador”, che si coltiva in primavera, il “Merlo nero” a foglia media e arricciata, il “Re dell’estate” ed il “Virofly” a foglie grosse di colore verde cupo.

Ma è nelle foglie che risiede lo scrigno dei segreti, esse infatti sono caratterizzate da un alto contenuto di vitamine A e C e in minore quantità B, D, F, PP e K, accompagnate da una discreta quantità di minerali quali rame, potassio, zinco, calcio e fosforo. Gli spinaci occupano una posizione rilevante nella classifica degli alimenti con proprietà utili all'organismo umano. Contengono infatti la luteina, sostanza conosciuta per la capacità antiossidante, in particolare essendo un carotenoide, si concentra soprattutto a livello della macula retinica, dove svolge un'importante funzione protettiva.

L’alta concentrazione di minerali inoltre ne favorisce lo sviluppo di proprietà lassative per l’organismo umano, così come l’acido folico presente procura benefici al sistema immunitario, aiutando notevolmente l'organismo nella produzione di globuli rossi. Per trarre i massimi benefici dal suo consumo è bene mangiarli crudi, magari in insalata con olio e sale; è, infatti, dimostrato che, una volta lessati, perdono il 50% circa delle loro proprietà utili all'organismo umano.

Si consiglia quando si cucinano di conservare l'acqua di cottura che può essere utilizzata con ottimi benefici come elemento di condimento per risotti e minestre; é, infatti, utile in caso di cistiti e soprattutto per lenire le dolorose conseguenze di scottature. Sono consigliati a chi soffre di anemia poiché contengono una buona quantità di acido folico, in grado di combattere questa patologia.


mercoledì 3 febbraio 2016

In un relitto di 2600 anni fa, trovato un insolito metallo: l'oricalco

2600 anni fa una nave cargo affondò al largo delle coste meridionali della Sicilia, probabilmente a causa di un forte tempesta. E non c'è niente di strano direte voi, quante navi nell'antichità sono colate a picco a cusa di tempeste improvvise? Ma ciò che desta l'interesse dei ricercatori è il carico che essa conteneva: ben 39 lingotti di un insolito metallo che con probabilità venivano dalla Grecia o dall'Asia minore e destinati ai laboratori di Gela, in Sicilia appunto.

Sebastiano Tusa, direttore della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali del Mare della Regione Sicilia spiega:  “Il relitto risale alla prima metà del 6° secolo. La nave si trovava a circa 300 metri dalla costa ad una profondità di circa 3 metri”. Ma i lingotti sono stati la fonte di interesse poichè  si tratta di un metallo composto da una lega di rame, zinco e piccole percentuali di nickel, piombo e ferro.


“Non è mai stato trovato nulla di simile in precedenza”, dice Tusa, che si psinge ad affermere che potrebbe trattarsi del mitico oricalco, il metallo misterioso che secondo Platone era prodotto ad Atlantide. “Sapevamo dell’oricalco da testi antichi e alcuni oggetti ornamentali”. L’esistenza, l’origine e la composizione dell’oricalco sono stati oggetto di ampio dibattito da parte dei ricercatori. Descrivendo di Atlantide  Platone diceva che risplendeva della “luce rossa dell’oricalco”, il quale aveva un valore secondo solo all’oro.

Sempre secondo quanto descritto da Platone, il metallo prodotto ad Atlantide era stato utilizzato per ricoprire le pareti interne, le colonne e i pavimenti del tempio di Poseidone. Il nome del metallo deriva dalla parola greca “oreikhalkos”, che significa letteralmente “montagna di rame”. Gli antichi greci tramandavano che l’oricalco era stato inventato da Cadmo, un personaggio mitologico greco-fenicio, fondatore e primo re di Tebe. Nella sua Eneide, Virgilio scrive che la corazza di Turno era composta da “oro e oricalco bianco”, il che ha fatto ipotizzare che si trattasse di una lega di oro e argento. Il metallo è menzionato anche nelle Antichità Giudaiche di Tito Flavio Giuseppe, uno storico di origine ebraica del 1° secolo d.C., secondo il quale la navi che decoravano il Tempio di Salomone erano di oricalco.

venerdì 1 gennaio 2016

Scudo antivirus con lo zinco

Che l'autunno ci renda fiacchi, stanchi, demotivati è ormai comprovato e sappiamo che è tutta colpa del cambio di stagione, del fatto che le ore di luce diminuiscono. Inoltre a questa sintomatologia si associa anche il calo delle difese immunitarie, e basta un raffreddore per indoblire ancora di più l'organismo e ciò ci espone agli attacchi dell'influenza.Questo è il motivo per cui è necessario rinforzare il nostro sistema immunitario, così da prevenire l'influenza e "alzare le difese" anche in vista delle nuove sindromi virali.

Innanzitutto la dieta andrebbe arricchita con i semi oleosi, in particolare noci, nocciole e pistacchi. Essi infatti contengono rame e selenio che rinforzano le difese e hanno anche un effetto stimolante a livello cerebrale. La mattina basta uno yogurt naturale con un cucchiaino di semi oleosi macinati (2 noci, 6 nocciole, 8 pistacchi): così si fa scorta di oligoelementi e di acidi grassi utili anche al cuore.

Per aumentare in modo naturale la reattività del sistema immunitario, sono indicati il rame, che ha proprietà antinfiammatorie e anti-batteriche e lo zinco, la cui carenza provoca una minor produzione di anticorpi, di immunoglobuline G.

Posologia: una fiala di Rame e una fiala di zinco al giorno, la mattina a digiuno per un mese. La cura si può ripetere dopo un mese di stand by. Per abbreviare la convalescenza e ritrovare in fretta le forze è necessaria una miscela di diversi oligoelementi. Ecco quali sono.
- Potassio: rigenera la forza muscolare.
- Zinco: rinforza il sistema immunitario.
- Selenio: antiossidante per eccellenza, inibisce l'aggressione dei radicali liberi ai quali il soggetto convalescente è più esposto.
 - Manganese-Cobalto: ritempra l'equilibrio emotivo instabile, spesso associato alla convalescenza o alla terza età. - Litio: si usa se l'astenia si coniuga a un vero e proprio stato depressivo. Posologia: una fiala della miscela la mattina e una la sera per tutto il mese, anche quando l' influenza è stata ormai superata.

sabato 8 agosto 2015

Fagioli Azuki

Lo so che state già pensando che mangiare i fagioli vi farà gonfiare la pancia, creando il noiosissimo diturbo del meteorismo. Ma questo non è un buon motivo per escluderli dalla nostra alimentazione, anche perchè se vogliamo proprio mettere sul piatto della bilancia i pro e i contro, saranno i benefici a far inclinarle il piatto della stadera. di varietà di fagioli ve ne sono tantissime, oggi però vorrei dedicare due paroline ai fagioli Azuki.

In Giappone sono conosciuti come i re tra i fagioli. Piccoli, rossi, dal sapore dolce e piccante sono ricchi di vitamine del gruppo B, ferro e zinco. Apportano poche calorie ma sono molto nutrienti con proprietà benefiche sulla milza. Sono un 'ottima fonte di fibre e proteine. Sono ricchi di vitamine, acido folico, B3, B1, B6, B2. Contengono inoltre, elevati oligolementi, tra cui molibdeno, rame, manganese e zinco.  Le proprietà maggiori degli Azuki sono legate agli oligoelementi. Questi minerali traccia vengono utilizzati dal nostro organismo come veri e propri enzimi e catalizzano le nostre reazioni biochimiche.

 Un esempio:  25 g di fagioli azuki forniscono il 100 % dell' Rda di molibdeno. Il molibdeno è necessario per la formazione dell' enzima solfito ossidasi, uno dei più importanti del fegato. La mancanza di questo enzima è legata a malattie neurodegenerative come il Parkinson e l' Alzheimer. Consigli in cucina per preparare gli Azuki Potete trovare i fagioli azuki in scatola o secchi. Se utilizzate quelli secchi, lavateli per eliminare eventuali detriti e metteteli in ammollo per 8/10 ore. Più stanno in ammollo e meno tempo sarà necessario per la loro cottura. Solitamente servono 30/40 minuti a fuoco basso. Appena si presentano teneri, ma non sfaldati sono pronti. Mi raccomando, non salate!

venerdì 17 luglio 2015

Dieta difficile? La maca riduce l'appetito

Dal lontano Perù viene la maca, dove cresce spontanea alle altitudini delle civiltà precolombiane e dove viene sapientemente coltivata fin dal 1600 a.C. Della maca si usa la radice e il suo utilizzo regolare aiuta a favorire uno stato di benessere psicofisico generale, infatti per questo motivo viene anche definita "ginseng peruviano". Ha ottime proprietà nutritive, antistress e tonificanti e ancor più se utilizzata quando il nostro regime alimentare  è finalizzato alla dieta per facilitare il dimagrimento.  Fra le sue benefiche componenti troviamo le vitamine del gruppo B, ferro, zinco, magnesio e potassio,  lo iodio, utile per rendere più attiva la tiroide e quindi stimolare il metabolismo, così che il nostro organismo bruci una quantità maggiore di calorie ingerite.

Contiene inoltre proteine, carboidrati e fibre grazie alle quali questa radice sviluppa un’azione anti fame e anti stitichezza. Per merito di alcuni studi è stata evidenziata un'azione che contrasta i disturbi legati alla menopausa, compreso l’aumento di peso, e soprattutto il malumore che scatena la fame nervosa. Molti la conoscono perchè la maca vanta proprietà afrodisiache ed è in grado di aumentare la fertilità. Molto meno conosciute sono invece le sue qualità anti sovrappeso, stimolanti della peristalsi intestinale e anti fame, anche quella nervosa, studiate soprattutto negli ultimi anni.

Per la dieta la maca va usata quando il sovrappeso è accompagnato da stitichezza e se si fatica a ridurre la quantità di cibo da assumere quotidianamente. Dato che stimola la tiroide, non va assunta se già assumete ormoni tiroidei. La maca è un prodotto naturale. L’estratto puro, estremamente efficace, non ha mostrato effetti collaterali rilevanti, tuttavia è sconsigliata in gravidanza, allattamento e in presenza di ipertiroidismo.

La maca,  se unita a griffonia e damiana è un ottimo mix anti grasso,  davvero efficace per dimagrire. Infatti griffonia e damiana, potenziano gli effetti della maca e infondono anche un senso di vitalità e benessere non indifferente. Potete procedere in questo modo: versate il contenuto di una capsula per ogni pianta in una tazza di tè verde, da bere la mattina a digiuno. Se scegliete questo mix, basta una sola assunzione quotidiana.

venerdì 26 giugno 2015

Intolleranza al glutine, non necessariamente celiachia, detossificare l'organismo

A questo punto è necessaria l'integrazione con estratti vegetali che aiutino ad eliminare dall'organismo le tossine accumulate in seguito alla prolungata esposizione al glutine, favorendo la funzionalità degli organi deputati alla depurazione, in particolare fegato e reni. Sono tre gli estratti dalle straordinarie proprietà: Curcuma, Cardo mariano, Solidagine, unitamente al Corallo fossile, ricco di preziosi oligoelementi.

Il rizoma di Curcuma è da sempre impiegato come rimedio per i problemi epatici perchè è uno straordianrio epatoprotettore. Tale attività è dovuta alla presenza di curcuminoidi, antiossidanti per eccellenza. L'estratto di Curcuma ha anche una spiccata proprietà antinfiammatoria, sia in relazione alle infiammazioni acute che croniche.

Il Cardo mariano è noto per le sue virtù antiossidanti e disintossicanti. Due sono i principi attivi che lo contraddistinguono: silimarina e silicristina. Ad esse si deve la stimolazione enzimatica che, a livello epatico, rende più agevole l'eliminazione delle sostanze dannose. Perciò il Cardo mariano è un potente tonico per il fegato.

La Solidagine ha invece spiccate proprietà diuretiche e depurative renali, in quanto ricca di flavonoidi e saponine triterpeniche, che favoriscono la diuresi e l'eliminazione delle tossine in eccesso. Fin dall'antichità infatti questa pianta è nota per la capacità di stimolare l'apparato escretore urinario. Antinfiammatoria e decongestionante delle vie urinarie.

Il corallo fossile è un supplemento naturalemente ricco di oligoelmenti. Il suo apporto è di paritcolare interesse per la presenza di zinco, rame e manganese, tutti catalizzatori di processi fisiologici, tra cui la funzionalità degli organi emuntori.
A questo punto abbiamo gli strumenti per migliorare di gran lunga la Gluten Sensitivity.


martedì 23 giugno 2015

Oligoelementi, Cobalto


E' l'oligoelemento che fa parte integrante della molecola della vitamina B12, detta anche cianocobalamina. Una carenza di cobalto compromette la biosintesi della vitamina stessa e induce anemia. E' uno degli oligoelementi principali con un ruolo di regolatore del sistema neurovegetativo, in particolare la livello vascolare arterioso, dove esplica un'azione vasodilatatrice e ipotensiva. Viene anche definito oligoelemento "tranquillante". Grazie alla sua azione antistress sostiene anche il lavoro del sistema immunitario.


Le capacità del cobalto non devono assolutamente essere sottovalutate, esso infatti ha un potere di forte stimolazione delle ghiandole endocrine, quindi permette il corretto funzionamento della tiroide, del pancreas e delle ghiandole surrenali. Non solo, essendo anche un elemento importante per il metabolismo del ferro, permette un allungamento della vita dei globuli rossi, riuscendo anche a stimolarne la produzione.   

Se poi associato con altri minerali ed oligoelementi le funzioni positive del cobalto aumentano notevolmente. In coppia con il manganese, il cobalto permette di risolvere disturbi come l'insonnia, l'ansia, l'alterazione del metabolismo, il mal di testa e anche i classici problemi circolatori e digestivi. In associazione con il nichel e lo zinco, il cobalto aiuta ad avere un effetto ipoglicemizzante nella cura della sindrome di disadattamento. Insomma come si può notare questo tipo di oligoelemento è sicuramente un ottimo alleato per la nostra salute fisica e mentale, solitamente lo troviamo nelle varie erboristerie nella classica fiala e bisogna trattenre il liquido sotto la lingua per circa un minuto.




domenica 21 giugno 2015

Oligoelementi, Zinco

ZINCO
L'assunzione di oligoelementi di zinco mantiene sano il sistema immunitario. I linfociti T-helper, che combattono le infezioni, aumentano proprio grazie allo zinco, fattore particolarmente interessante per i malati di AIDS. Non solo, svolge un'azione benefica a livello cutaneo in caso di disturbi dermatologici (acne, smagliature) e favorisce i processi di cicatrizzazione.  Lo zinco potrebbe avere un ruolo nella protezione dal cancro e favorisce la cicatrizzazione delle ulcere gastriche.

L’assunzione di integratori di zinco mantiene sano il sistema immunitario e sarà di giovamento nel processo di invecchiamento.  Lo zinco ha la capacità di fermare una malattia degli occhi chiamata degenerazione maculare, che causa cecità irreversibile negli anziani. Aiuta a eliminare i depositi di colesterolo ed è stato usato con successo nel trattamento dell’aterosclerosi. Può contribuire ad una rapida rimarginazione delle cicatrici interne (incluse le ulcere) ed esterne o di qualsiasi danno alle arterie. Aiuta ad alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide. Può aiutare a prevenire o accorciare raffreddori (se preso alla comparsa dei primi sintomi) e può migliorare la vista notturna e l’odore del corpo. Si ritiene che la causa dell’acne vulgaris (quello degli adolescenti) sia una carenza di zinco. Il disturbo è stato curato con successo con la somministrazione di integratori di zinco.

Favorisce la ricrescita dei capelli nelle persone che soffrono di alopecia areata totalis (totale mancanza di peli nel corpo). Anche gli anziani che hanno disturbi del gusto possono trarre giovamento dall’assunzione di zinco, anche se le cause di questo disturbo possono essere molteplici. Dà risultati positivi nella prevenzione e nel trattamento della sterilità. Favorisce anche lo sviluppo e la maturità degli organi sessuali. Sono state raccomandate alte dosi di zinco per la prevenzione e il trattamento dell’ingrossamento della prostata. La somministrazione di zinco può dare sollievo a quei pazienti affetti da morbo di Hodgkin e da leucemia. Viene anche usato nel trattamento della cirrosi epatica e dell’alcolismo. Lo zinco è efficace per la cura del diabete grazie ai suoi effetti regolatori sull’insulina nel sangue. Si è riscontrato che l’aggiunta di zinco all’insulina prolunga il suo effetto sullo zucchero del sangue. Un pancreas diabetico contiene solo circa la metà dello zinco di un pancreas sano.
Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.