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venerdì 17 giugno 2016

Smagliature: un oleolito per prevenirle

Smagliature: un oleolito per prevenirle facile da fare e piuttosto economico che aiuterà la vostra pelle a mantenere l'elasticità e prevenire la formazione delle odiate smagliature.


Le smagliature si manifestano come strie causate dall'assottigliamento e dalla perdita di elasticità dello strato più interno della pelle. Possono comparire su varie parti del corpo come seno, cosce, ventre, le anche, ad esempio durante una gravidanza, nell'età dello sviluppo o a seguito di forti dimagrimenti. Nella fase iniziale sono rilevate e rossastre, poi violacee, infine si appiattiscono e diventano linee chiare. Purtroppo non è possibile eliminarle, tuttavia si possono migliorare e prevenire.  Efficace in questa opera di prevenzione è questo oleolito per massaggi da preparare in casa.


Occorrente: estratto liposolubile di echinacea 4 ml, estratto liposolubile di equiseto 3 ml, estratto liposolibile di rusco 3 ml, olio di enothera biennis 90 ml. Mescolare bene tutti gli ingredienti in modo che si miscelino bene. Massaggiare mattino e sera sulle parti interessate.

La pelle inoltre va mantenuta idratata bevendo molta acqua, ed è necessario curare l'alimentazione con una dieta che sia ricca di frutta, verdure e legumi. State sempre attente ad evitare drastici cambiamenti di peso.   



venerdì 1 aprile 2016

Tutti gli oli essenziali amici della pelle

La bellezza e la salute della pelle dipendono da svariati fattori: l'alimentazione, gli agenti esterni, lo stress, le difese immunitarie. Spesso trascuriamo la pelle, che invece è uno degli organi più importanti del nostro corpo perchè è il "filtro" fra l'esterno e l'interno del nostro corpo. Per contribuire a mantenerla sana e bella possiamo avvalerci del prezioso aiuto degli oli essenziali. Vediamo quali e come.

Nel caso di disturbi cutanei bisogna tenere presenti, come organi radice, polmoni, intestino crasso e fegato.

Gli oli essenziali attivi sulla pelle e sui suoi problemi sono innumerevoli, ecco i principali: Achillea,
Albero del Tè, Arancio amaro, Benzoino, Bergamotto, Cajeput, Camomilla blu, Camomilla romana,
Canfora, Cardamomo, Cisto, Elemi, Elicriso, Galbano, Gelsomino, Geranio, Incenso, Issopo, Lavanda, Legno di Rosa, Lemongrass, Limone, Mandarino, Melissa, Mimosa, Mirra, Nardo, Neroli,
Palmarosa, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo, Rosa, Storace, Tuberosa, Vaniglia, Verbena odorosa,
Vetiver, Ylang-Ylang. Vediamo di seguito alcuni utilizzi specialistici, considerando che ricorreremo
più frequentemente a sistemi di assunzione come inalazione secca, massaggi, impiastri, bagni e uso
interno.

Oli con effetto vellutante, nutriente, emolliente: Bergamotto, Camomilla blu, Camomilla romana,
Gelsomino, Geranio, Incenso, Melissa, Mimosa, Nardo, Neroli, Palmarosa, Rosa, Storace, Tuberosa,
Vaniglia, Vetiver, Ylang-Ylang.

Oli con effetto antibatterico, drenante, stimolante: Achillea, Albero del Tè, Canfora, Cisto, Elemi,
Elicriso, Galbano, Lavanda , Mandarino, Mirra, Patchouli, Pepe nero, Verbena odorosa.

Pelli asfittiche, da rivitalizzare: provare una delle formulazioni seguenti in 50 mi di crema base
neutra, di burro di Karité o di vettore oleoso (Argania, Avocado, Germe di grano, Girasole, Macadarnia, Melograno, Rosa mosqueta).
Formulazione 1: 3 gocce di Achillea, 7 di Elemi, 2 di Limone.
Formulazione 2: 3 gocce di Cajeput, 7 di Palmarosa, 2 di Pepe nero.

Pelli delicate secche, screpolate: a parte la crema base neutra e il burro di Karité, come vetton
oleosi conSiderare Aloe vera, Armellina, Calendula, Camelia, Enotera, Jojoba, Macadamia, Melograno, Pistecchio. Essenze consigliate: Camomilla blu, Camomilla romana, Gelsomino, Melissa,
Mimosa, Nardo, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia.

Pelli grasse e miste: oltre alla crema base neutra gli oli vegetali più appropriati sono Arnica,
Canapa, Cumino nero, NOCCIola,Rosa mosqueta, Sesamo, Vinacciolo. Essenze consigliate: Achillea, Albero del Te, Benzoino, Bergamotto, Cajeput, Galbano, Geranio, Lavanda, Lemongrass, Limone, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo .

Smagliature: Galbano, Geranio, Mandarino, Melissa, Neroli, Palmarosa, Pepe nero, Rosa. Miscele
di almeno 2 011 diversi In crema base neutra o in oli vettori come Argania, Calendula, Camelia,
Enotera, Jojoba, Macadamia, Rosa mosqueta.

Per intensificare l'abbronzatura, una volta che la pelle è già abbronzata avendo fatto uso di
creme con filtri solari, si possono utilizzare gli oli vegetali di Calendula e Carota (eventualmente
in parti uguali), ai quali aggiungere in 50 mi di vettore 10-12 gocce in totale di una o più delle
seguenti essenze: Angelica, Arancio amaro, Arancio dolce, Bergamotto, Cedro, Finocchio dolce, Limone, Mandarino, Pompelmo, Sandalo, Vaniglia, Verbena odorosa. Come idratante da usare dopo
l'esposizrone al sole ricordarsi del burro di Karité .

Per i problemi di pelle tenere in considerazione anche gli impiastri di oli essenziali con argille e
fango del Mar Morto, oltre al bagni In vasca con il sale del Mar Morto al quale si possono aggiungere
le essenze aromatiche.

Crema dopobagno emolliente e levigante: a una crema base neutra si possono aggiungere, per
una fragranza più femminile Lavanda, Legno di Rosa, Melissa, Palmarosa, Ylang-Ylang (uno o più) per una fragranza più maschile Geranio, Incenso, Lemongrass, Nardo, Patchouli (uno o più) .

Uso interno: gli oli che, se assunti per bocca, agiscono sulla pelle sono numerosi, quindi anche in
questo caso conviene regol'arsl secondo il tipo di pelle e con le corrispondenze tra le indicazioni di
ciascun 0110 e Il profilo della persona.

Uso interno per pelli delicate, screpolate, asfittiche: Achillea, Camomilla blu, Camomilla romana, Cardamomo, Gelsomino, Melissa, Mimosa, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia, Vetiver. Uso Interno per pelli grasse, untuose, intossicate: Albero del Tè, AranCIO amaro, Bergamotto, Cajeput, Cisto, Galbano, Issopo, Lemongrass, Limone, Mandarino, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo.

domenica 28 febbraio 2016

Equiseto o Coda cavallina, contro osteoporosi, smagliature e cellulite

La coda cavallina è in botanica l’equiseto (equisetum arvense), che fra le tante varietà è l’unica utilizzabile in ambito officinale. Tra l'altro è una delle piante più antiche del pianeta, infatti resti fossili di questa specie, dimostrano che l’equiseto apparve sulla terra 345-390 milioni di anni fa, alla fine del Devoniano. In effetti ciò significa che questa pianta è l’unica discendente delle piante giganti simili a felci che 300 milioni di anni fa ricoprivano la superficie terrestre. Nell'antichità, la parte centrale  della pianta veniva utilizzata per curare molte forme di asma. E non solo, ma veniva impiegato in cucina dalle contadine per realizzare frittelle e zuppe con i suoi germogli più teneri.


In ambito erboristico, l’equiseto viene utilizzato per il suo ricco apporto di silice, sali minerali e flavonoidi. Questa pianta ha  proprietà diuretiche e remineralizzanti utili al rafforzamento delle ossa, alla dentizione e alla crescita di unghie e cappelli. In fitoterapia si impiega sotto forma di estratto per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi e favorsce la diuresi (estratto fluido). Vi farà piacere sapere che è un ottimo coadiuvante nel trattamento degli inestetismi cutanei come smagliature e cellulite, poiché  rassodante, levigante ed elasticizzante sulla pelle. Non sono da sottovalutare le proprietà astringenti e antinfiammatorie che fanno dell’equiseto un ottimo coadiuvante nel trattamento della congiuntivite e delle infimmazioni a carico di mucose e palpebre (collirio, sciacqui, gargarismi). Ma è necessario fare attenzione alle interazioni con altri farmaci, diuretici e cardioattivi, e non usarlo in caso di insufficienza renale. Consultare sempre il proprio medico di base o erborista di fiducia.

Con la parte aerea della pianta essiccata si può preparare un ottimo infuso rimineralizzante e diuretico. Vi serviranno:
-40 gr di sommità di equiseto
-20 gr si barbe di mais
-20 gr di foglie di betulla
-1′ gr di foglie di frassino
-1′ gr di peduncoli di ciliegie
Preparazione. Mescolate tutte le erbe e alla bisogna prenderne due cucchiai rasi da far macerare in 1 litro d’acqua bollente. Filtrate e bevetene una tazza al mattino e una alla sera, per avere beneficio notevole.

martedì 22 dicembre 2015

Smagliature e cedimenti cutanei: arrivano i pomodori secchi

I pomodori secchi sono un complemento alimentare davvero utile, tanto utile da non credere. Sono ottimi da utilizzare in cucina e non solo per preparare sfiziosi stuzzichini. Hanno un gusto stupefacente e io ne sono golosa. Vanno bene nei sughi, come contorno e dato che sono molto saporiti ci fanno evitare l'aggiunta del sale che è lo zio della cellulite e padre dei ristagni di liquidi. Ma non solo, essi sono anche un vero e proprio trattamento di bellezza


Se siete a dieta o se ne avete appena terminata una, saranno un toccasana, ecco perchè. Rispetto al pomodoro fresco, contengono una più elevata percentuale di provitamina A, che aiuta a mantenere la pelle soda ed elastica, ritarda l’invecchiamento cutaneo e soprattutto scongiura la formazione delle smagliature e delle flaccidità, quella tremenda perdita di tono che in genere compare (di solito quando si sono superati i 40-45 anni) quando il corpo si “svuota” dai chili in più. A coadiuvare l'azione  rassodante c'è inoltre l'alto contenuto di licopene, vitamina C, zinco, rame, selenio e soprattutto di potassio (circa 300 mg per 100 g), il minerale che stimola la diuresi e favorisce l’eliminazione della cellulite e della ritenzione idrica.

Attenzione solo a non eccedere con le dosi, perché i pomodori secchi contengono 258kcal l’etto: ma niente paura ne bastano pochissimi, anche solo 2-3, per raddoppiare il sapore di un piatto.
Quelli sott’olio si usano per pasta e contorni. Ecco come utilizzarli:  comprate un etto di pomodori secchi piuttosto piccoli, tipo Pachino,  sciacquateli bene sotto l’acqua corrente, asciugateli con un panno di cotone e sbollentateli per pochi minuti in una padella antiaderente con un dito di aceto di mele; poi scolateli e disponeteli nei vasetti (precedentemente sterilizzati) con spicchi d’aglio (se gradito), maggiorana, capperi e filetti d’acciuga dissalati. Riempite i vasi, ricoprite con olio extravergine d’oliva, chiudete ermeticamente e sterilizzate in acqua bollente per 10 minuti. Prima dell’uso, vanno scolati bene dall’olio. A questo punto potete aggiungerli al sugo di pomodoro o usateli per insaporire bruschette e insalate di patate lessate.

Attenzione per poter assimilare il licopene vanno cotti pochi minuti. Oltre a tonificare i tessuti, i pomodori secchi svolgono anche un’azione di accelerazione sul metabolismo dovuta in particolare al loro apporto di proteine (13,3%) e fosforo, che migliora la digestione e riequilibra l’assimilazione di zuccheri e grassi. Il licopene in azione sinergica con la vitamina C previene la formazione di colesterolo LDL (quello cosiddetto “cattivo”). Attenzione: per “attivare” il licopene, il pomodoro deve essere cotto. Dunque, anche i pomodori secchi vanno cotti o almeno sbollentati prima dell’uso.

Potete anche trasformarli in un pesto dalla gran capacità saziante. Per farlo servono:
 -300 g pomodori secchi,
-un cucchiaio di capperi dissalati,
-un cucchiaino di origano,
-una manciata di basilico fresco,
-un cucchiaio di pinoli,
-un ciuffetto di prezzemolo,
-olio extravergine d’oliva q.b.,
-aceto di mele q.b.

Lavate e asciugate i pomodori secchi, sbollentateli per  5 minuti in acqua bollente e aceto, scolateli, asciugateli e metteteli nel mixer; unite il prezzemolo, i capperi, il peperoncino, il basilico e allungate con poco olio d’oliva. Alla fine aggiungete i pinoli e frullate per pochi secondi (la frutta secca, a contatto con le lame del frullatore, può ossidarsi): rendete il pesto più fluido versando altro olio e conservate in vasetti che, una volta aperti, dovete conservare in frigorifero.

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