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sabato 26 dicembre 2015

Due strani alleati della linea: tabasco e pomodoro concentrato

Il concentrato di pomodoro  e il tabasco sono due alleati della nostra linea, e possiamo utilizzarli per sare sapore ai piatti a zero calorie. Le salse che si possono fare con concentrato di pomodoro e tabasco hanno un gusto intenso, ma una è più delicata e l'altra più piccante. Ovviamente il loro colore evidenzia il contenuto di antiossidanti. Vediamo le loro qualità:

Concentrato di pomodoro: è un potente antiristagni, poichè nel momento in cui  viene trasformato in concentrato, il pomodoro aumenta il suo contenuto di licopene, un potente antiossidante: alcuni studi hanno evidenziato che, rispetto all’ortaggio fresco, il licopene nel pomodoro concentrato è presente in quantità 10 volte maggiori. Come usarlo?  In cucina per insaporire sughi, minestre, marinate di pesce,  insalate, contorni di verdura, ma anche per dare gusto (ne basta un cucchiaino) alla pasta del pane o della pizza che si prepara in casa: non aggiungete sale perché il concentrato ha già un sapore intenso. Anche come concentrato il pomodoro aiuta a combattere i ristagni e riduce i gas intestinali.

Tabasco: ottimo per ridurre le flaccidità.  E' una salsa rossa piccante ricavata da una particolare tipologia di peperoncino: il Capsicum frutescens.  Il nome di questa piccante salsa  deriva dall’omonimo stato del Messico e la ricetta originale ha come ingredienti peperoncini tabasco, sale grosso e aceto di vino bianco. Il peperoncino contiene la capsaicina, un alcaloide che ha la capacità di accelerare il metabolismo e di bruciare i grassi. Contiene un'alta percentuale di vitamina C (che supera di 4 volte quella dell’arancia) che lo rende un ottimo rassodante e anti smagliature. Sempre grazie alla capsaicina, il peperoncino (e dunque il tabasco) favorisce la digestione, evitando fermentazioni, meteorismo e dilatazione addominale. Essendo molto piccante, si consiglia di utilizzarlo con parsimonia.

martedì 22 dicembre 2015

Smagliature e cedimenti cutanei: arrivano i pomodori secchi

I pomodori secchi sono un complemento alimentare davvero utile, tanto utile da non credere. Sono ottimi da utilizzare in cucina e non solo per preparare sfiziosi stuzzichini. Hanno un gusto stupefacente e io ne sono golosa. Vanno bene nei sughi, come contorno e dato che sono molto saporiti ci fanno evitare l'aggiunta del sale che è lo zio della cellulite e padre dei ristagni di liquidi. Ma non solo, essi sono anche un vero e proprio trattamento di bellezza


Se siete a dieta o se ne avete appena terminata una, saranno un toccasana, ecco perchè. Rispetto al pomodoro fresco, contengono una più elevata percentuale di provitamina A, che aiuta a mantenere la pelle soda ed elastica, ritarda l’invecchiamento cutaneo e soprattutto scongiura la formazione delle smagliature e delle flaccidità, quella tremenda perdita di tono che in genere compare (di solito quando si sono superati i 40-45 anni) quando il corpo si “svuota” dai chili in più. A coadiuvare l'azione  rassodante c'è inoltre l'alto contenuto di licopene, vitamina C, zinco, rame, selenio e soprattutto di potassio (circa 300 mg per 100 g), il minerale che stimola la diuresi e favorisce l’eliminazione della cellulite e della ritenzione idrica.

Attenzione solo a non eccedere con le dosi, perché i pomodori secchi contengono 258kcal l’etto: ma niente paura ne bastano pochissimi, anche solo 2-3, per raddoppiare il sapore di un piatto.
Quelli sott’olio si usano per pasta e contorni. Ecco come utilizzarli:  comprate un etto di pomodori secchi piuttosto piccoli, tipo Pachino,  sciacquateli bene sotto l’acqua corrente, asciugateli con un panno di cotone e sbollentateli per pochi minuti in una padella antiaderente con un dito di aceto di mele; poi scolateli e disponeteli nei vasetti (precedentemente sterilizzati) con spicchi d’aglio (se gradito), maggiorana, capperi e filetti d’acciuga dissalati. Riempite i vasi, ricoprite con olio extravergine d’oliva, chiudete ermeticamente e sterilizzate in acqua bollente per 10 minuti. Prima dell’uso, vanno scolati bene dall’olio. A questo punto potete aggiungerli al sugo di pomodoro o usateli per insaporire bruschette e insalate di patate lessate.

Attenzione per poter assimilare il licopene vanno cotti pochi minuti. Oltre a tonificare i tessuti, i pomodori secchi svolgono anche un’azione di accelerazione sul metabolismo dovuta in particolare al loro apporto di proteine (13,3%) e fosforo, che migliora la digestione e riequilibra l’assimilazione di zuccheri e grassi. Il licopene in azione sinergica con la vitamina C previene la formazione di colesterolo LDL (quello cosiddetto “cattivo”). Attenzione: per “attivare” il licopene, il pomodoro deve essere cotto. Dunque, anche i pomodori secchi vanno cotti o almeno sbollentati prima dell’uso.

Potete anche trasformarli in un pesto dalla gran capacità saziante. Per farlo servono:
 -300 g pomodori secchi,
-un cucchiaio di capperi dissalati,
-un cucchiaino di origano,
-una manciata di basilico fresco,
-un cucchiaio di pinoli,
-un ciuffetto di prezzemolo,
-olio extravergine d’oliva q.b.,
-aceto di mele q.b.

Lavate e asciugate i pomodori secchi, sbollentateli per  5 minuti in acqua bollente e aceto, scolateli, asciugateli e metteteli nel mixer; unite il prezzemolo, i capperi, il peperoncino, il basilico e allungate con poco olio d’oliva. Alla fine aggiungete i pinoli e frullate per pochi secondi (la frutta secca, a contatto con le lame del frullatore, può ossidarsi): rendete il pesto più fluido versando altro olio e conservate in vasetti che, una volta aperti, dovete conservare in frigorifero.

martedì 28 aprile 2015

Dagli scarti agricoli nuovi farmaci: la scoperta di un biologo italiano

Se è vero che finalmente oggi dagli scarti agricoli si possono ricavare non solo le biomasse ed energia pulita, garantendo così uno smaltimento diverso di quelli che fino a qualche anno fa erano  considerati rifiuti difficili da smaltire, ma anche ingredienti preziosi per la cosmetica naturale, oggi grazie ad una scoperta tutta italiana,  questi scarti possono essere trasformati in farmaci.



La scoperta è di un biologo pontino, Damiano Dragone, nato in America e poi ritornato in Italia, che la presenterà a Expo 2015 con la sua società ItalyC02. Grazie ad un meccanismo totalmente green, dagli scarti di frutta e verdura, utilizzando l’anidride carbonica, Dragone è riuscito a ottenere sostanze come il licopene. Come tutti già sapete il licopene ha straordinarie qualità antiossidanti, e se poi si trasforma in farmaco può curare problemi vascolari, cancro alla prostata e radicali liberi. Vi sono già tecniche di estrazione del licopene, ma attraverso processi chimici, come avviene in India e Cina. Il meccanismo usato da Dragone invece, usa la tecnica già nota per decaffeinare il caffè: così il licopene non ha solventi chimici e non ha bisogno di ulteriore purificazione.

Come spiega il biologo: «Lo scopo del nostro progetto è di mettere insieme la ricchezza dei prodotti agricoli locali di qualità, senza sprecare gli scarti, con le industrie farmaceutiche della provincia di Latina. E creare così un nuovo marchio che potrebbe rivoluzionare i mercati delle pillole». Ciò dimostra quanto patrimonio vi sia  negli scarti alimentari: basta solo scoprirlo e valorizzarlo.

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