Non c'è mare ov'io possa navigare,
nè cielo per me in cui volare,
o terra su cui possa camminare,
solo un abisso di fuoco,
che m'arde dal profondo,
spire stritolatrici,
idolatre illusioni
avide di lacrime già piante.
...
Demone,
nelle tue spire avvolta,
lotta contro te la mia anima,
in caduta libera nell'infinito,
ali si spezzano,
artigli ghermiscono,
occhi fiammeggianti si sfidano.
Stringi il mio esile essere,
ali uncinate le tue,
nodo gordiano dell'imperituro perchè.
Cadiamo,
nell'eternità del tutto,
come un unico corpo,
angelo e demone,
sempiterna dicotomia dell'anima...