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sabato 30 gennaio 2016

Un abisso di fuoco

Non c'è mare ov'io possa navigare,

nè cielo per me in cui volare,

o terra su cui possa camminare,

solo un abisso di fuoco,

che m'arde dal profondo,

spire stritolatrici,

idolatre illusioni 

avide di lacrime già piante.






martedì 9 giugno 2015

120 secondi per la salute

Che camminare faccia bene alla salute è un dato di fatto inconfutabile. Sarebbe opportuno dedicare a questa attività almeno 30 minuti ogni giorno per ottenere ottimi benefici per la nostra salute. Ma da una ricerca condotta dalla Scuola di Medicina dell'Università dello Utah e pubblicata sulla rivista Clinical Journal of the American Society of Nephrology, è emerso che camminare per due minuti ogni ora, è fondamentale per la nostra salute. A dimostrarlo i test effettuati su persone che nelle ore della giornata non dedicate al sonno, conducono una vita sedentaria in casa o in ufficio.


Ne è emerso che questi 2 minuti ogni ora riducono del 33% il rischio di morte prematura per problemi cardiaci e diabete. Ma non è tutto, contribuiscono a migliorare la solidità della nostra colonna vertebrale a cui è fondamentale il movimento per tenere muscoli, vertebre e legamenti sciolti. Infatti coloro che soffrono di dolori osteoarticolari non dovrebbero mai stare per lungo tempo immobili.

Per mettere in pratica questa buona e salutare abitudine non ci vuole molto. Basta semplicemente andare da una stanza all’altra, con frequenza. Sia dopo pranzo che dopo cena, non mettersi subito sul divano o in poltrona ma girare per casa, approfittando per mettere in ordine qualcosa. Andate da un balcone all'altro, controllate cosa fanno i vostri figli, ogni scusa è buona per prendersi questi due minuti e camminare. La stessa pratica mettetela in atto in ufficio: alzatevi ogni ora circa dalla scrivania, anche solo per fare una fotocopia o per andare nella stanza accando a chiedere qualcosa al collega senza usare il telefono interno. Fate del giardinaggio terapeutico, sul balcone o se avete il giardino ancora meglio per fare del movimento. La vostra salute ne trarrà giovamento.


sabato 23 novembre 2013

LETTERA AL DOLORE

Fuggo, da te dolore che mi smembri il corpo, che da troppo tempo ormai usuri la mia esistenza e il mio fisico. Con te dentro al corpo non si scherza, perchè  succhi via tutte le energie che mi rimangono, porti via la mia forza vitale, la mia lucidità, parassita che non sei altro.
E' come trovarsi dentro una prigione, un sarcofago nel quale tu mi hai relegata a forza, fasciata in bende strette che impediscono ogni minimo movimento, e sto lì a fissare davanti a me,  un panorama fisso che i miei occhi  vedono, e ascolto il mio respiro, e i suoni intorno, e coloro che  cercano di starmi vicino, ma impotenti.
Non posso fare nulla perchè se non  rimuovo la  causa che ti ha fatto mettere radici dentro di me, mi inchioderai per sempre, mutilando il mio corpo, togliendomi la capacità sensitiva e ambulatoria. 
Allora non puoi far altro che pensare,  e mentri aspetti, guardi il telefono e speri che da un momento all'altro arrivi, quella telefonata, quella che significa almeno in parte la fine di questo incubo che perdura da non so più quanto tempo, ho perso il conto.
Voglio tornare a passeggiare, a correre, a camminare, a guidare, a far le scale saltellando, a viaggiare, a lavorare....il mondo è solo chiuso fra quattro mura adesso, le mura della mia stanza, dove il mio corpo è steso, sul letto, fermo. 
Mi hai fatto urlare  dolore, mi hai tolto il sonno, notti intere senza neanche poter piangere, ad anelare solo un minuto di assenza da te, solo un minuto per rilassare i muscoli sempre in tensione, per riposare il cuore che batte all'impazzata per la tensione che mi provochi e gli spasmi a cui mi sottoponi.
Rivoglio la mia vita, la pretendo, ho troppe cose ancora da fare, persone da amare, luoghi da vedere perchè tu, maledetto possa pretendere un prezzo così alto. 
E' meglio che ti prepari perchè manca poco alla resa dei conti, e questa battaglia nella quale fino ad ora hai avuto tu il vantaggio, la vincerò io, perchè ti ho studiato così tanto, di te so tutto, ho lasciato che tu barbaricamente vandalizzassi il mio regno e ti facessi vedere per quello che sei, e ora so, perfettamente cosa sei.
La mia battaglia l'ho pianificata, ho mandato ambasciatori, ho acquisito alleati, ho la mia strategia dolore, una strategia che ti farà soccombere, questa sarà l'ultima battaglia che scatenerò contro di te, e poi sarò libera, di rinascere e di rivivere, come meritano la mia tenacia, il mio coraggio, la mia costanza, la mia determinazione.  Questo è il mio ultimatum.
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