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venerdì 15 luglio 2016

Tirati su le poppe, ti vo in culo piscio chiaro e bevo boccia

Tirati su le poppe, ti vo in culo piscio chiaro e bevo boccia, tocca e lecca, tocco...in effetti sono un po' volgari, ma tanto d'effetto

TIRATI SU LE POPPE: rallegrati. Ma sa di ironico, quando capita una fortuna o un guadagno insignificante. Il gesto cianesco del tirarsi in su i seni con le due mani contemporaneamente, in segno di soddisfazione, quasi per sentirsi meglio a proprio agio, è l'equivalente dello stropicciarsi le mani


TI VO IN CULO, PISCIO CHIARO E BEVO BOCCIA: è sinonimo dell'optimum della buona salute e della perfetta forma. Così si risponde a Firenze, con esorcismo un po' triviale e in segno di noncuranza, a chi augura del male per scherzo o sul serio. E' d'altronde vero che "chi piscia chiaro va in tasca al medico": lo dice anche il proverbio

TOCCA E LECCA: sinonimo di cosa ghiotta: "unm angiarnio che tocca e lecca", o dicono in Versilia

TOCCO: le ore 13 oppure l'una dopo mezzanotte. "Fare al tocco", invece, significa "fare la conta", cioè a chi tocca


venerdì 4 aprile 2014

L'ANIMA GEMELLA


Cercai una magara, che facesse magarìe. Volevo ritrovare l'anima gemella che persi un dì lontano. La magara stava nella foresta pietrificata, perchè lei lì abitava e le raccontai la mia pena.
La magara non parlava, mi guardava e pensava. Sembrava ignorare la mia angustia.
Poi così parlò:
"Se per avere l'anima gemella dovessi abitar in altra magione?"
"Lo farei" dissi
"Se per avere l'anima gemella potessi vederla solo attraverso uno specchio?"
"Lo farei" risposi
"Se per avere l'anima gemella  potessi solo sentirne la voce?"
"Lo farei" replicai
"Se per avere l'anima gemella ti fosse concesso toccarla solo una volta?"
"Mi sta bene" insistetti
"Se per avere l'anima gemella tu dovessi morire?"
"Per me va bene" ebbi a dire "io son già morta senza la mia anima gemella"
Aprì un libro, lesse parole, fece gesti, poi mi indicò una strada, mi disse di seguirla fino in fondo, senza voltarmi mai. Andai, andai,
avevo male ai piedi,
andai, avevo sete,
andai, sentii i morsi della fame, andai.
Laggiù trovai l'anima gemella, quella mia, ed ebbi quell'unico tocco di eternità.


lunedì 2 dicembre 2013

INFORME FORMA








Urli freddo 
fuori dalla mia finestra,
scuoti violento  i miei vuoti.
Echi di boati urlano i miei silenzi,
come silenti occhi
che fissano l'oscurità blu di questa stanza.
Guardo ma non vedo,
Sento ma non ascolto,
solo il brivido del tuo gelido tagliente tocco.
Selvaggia informe creatura,
mossa da ancestrale istinto d'agguato,
non hai pietà.
Trapassi ogni vita,
tu,
suono inarticolato di una dimensione ignota,
informe forma delle mie paure.

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