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lunedì 6 giugno 2016

Il Burro di Cupuaçu, ottimo cosmetico

Il Burro di Cupuaçu, ottimo cosmetico, ha proprietà nutritive che favoriscono l'elasticità dei tessuti cutanei e contrastano la secchezza della pelle.


Nasce e cresce nelle zone tropicali in particolare nel nord del Brasile, ma viene coltivato anche nelle giugle della Colombia de del Perù ed è il  Cupuaçu, frutto del cupuaçuzeiro, anche detto cupu, albero della famiglia delle Malvacee, parente stretto della pianta del cacao.


E' noto per le sue proprietà nutritive davvero straordinarie, tanto da essere considerato un superfrutto, gustoso e ricco di principi attivi, e per questo usato anche a scopo medico e curativo. Spremendo i suoi semi se ne ricava un burro dal colore bianco-giallastro dalle favolose proprietà ammorbidenti e sgrassanti dalle eccezionali proprietà cosmetiche.

Vediamo cosa contiene: acidi grassi e fitosteroli ad attività anti età, in particolare nei confronti dell'invecchiamento causato dai raggi UV. Contiene teacrina, un potente antiossidante, antinfiammatorio e analgesico. Consigliato per tutti i tipi di pelle, per il suo elevato contenuto di Omega 9 e Omega 6 è dotato di una eccellente capacità di incrementare l'elasticità dei tessuti cutanei ed è molto efficace contro la secchezza della cute per la sua azione idratante e nutriente.

Possiamo dire che il cupuaçu ha la capacità di incrementare l'idratazione della pelle e quella di ridurre la perdita di acqua del tessuto epidermico. Il burro in particolare presenta un'elevata capacita' di assorbimento dell'acqua (fino a 419% del proprio volume e molto superiore a quello di karite') così da  consentirgli di mantenere l'idratazione cutanea per diverse ore. Per la presenza di acido linoleico e dei fitosteroli stimola la rigenerazione cutanea.  Usarlo quotidianamente migliora le piccole imperfezioni della pelle come rughe, cicatrici e smagliature. Si rivela efficace contro le dermatiti, ed è indicato anche dopo la depilazione e la rasatura.

sabato 26 marzo 2016

Semi oleosi, serbatoi di benessere

Molte sono le obiezioni che si sentono muovere verso un consumo regolare (ma non abbondante) di semi oleosi: una presunta difficoltà nella digestione, l'eccessiva ricchezza di grassi, la colesterolemia elevata. Eppure sono passati giusto 22 anni dalla pubblicazione sulla rivista scientifica "Archives of Internal Medicine" (luglio 1992) dei risultati di una famosa ricerca (Adventist health study) che ha coinvolto negli Stati Uniti i componenti adulti di oltre 63 mila famiglie  nelle loro abitudini di vita, nelle consuetudini alimentari e nelle loro vicende sanitarie.

È stato accertato, tra l'altro, che il consumo di semi oleosi (noci, mandorle, nocciole) da l a 4 volte alla settimana riduce in modo significativo il rischio di malattia coronarica fino al 25 per cento. Ma non basta. Il consumo di semi oleosi si è dimostrato attivo nella riduzione del rischio di eventi coronarici perfino in persone a rischio come gli anziani, gli ipertesi e gli obesi. Questo vantaggio ha tre motivazioni nutrizionali:

l. I semi oleosi sono molto ricchi di acidi grassi mono e polinsaturi, che abbassano il colesterolo sanguigno e prevengono l'arteriosclerosi.
2. Racchiudono un'alta quantità di vitamina E, un potente antiossidante.
3. Noci, mandorle e nocciole contengono fibre (da 7 al 12 per cento) che modulano l'assimilazione del cibo dall'intestino, favoriscono l'eliminazione del colesterolo dall'organismo e facilitano l'espulsione delle feci.

I semi oleosi sono comunque alimenti di un certo impegno calorico e quindi andrebbero consumati in sostituzione (e non in aggiunta) di altri alimenti proteici di origine animale come la carne, il pesce, le uova e i formaggi. Un buon pane integrale, una manciata di noci sgusciate e una ricca insalata di verdure crude sono un pasto salutare e perfettamente digeribile. Porzioni più modeste possono arricchire la prima colazione o lo spuntino pomeridiano o aggiungerli ai dolci caserecci.













giovedì 21 gennaio 2016

Combattere il colesterolo: riso rosso fermentato, con un pizzico di attenzione

Il riso rosso fermentato è un tipo di riso che viene utilizzato nell'alimentazione, ma viene sottoposto a fermentazione grazie ad un particolare lievito, il "monascus purpureus" che, come dice il nome è appunto definito rosso per la sua colorazione. Tale colore si trasferisce al riso attraverso appunto questo processo fermentativo.

Esso è utilizzato da secoli in Cina per produrre il vino di riso, e si ritrova tradizionalmente in molte preparazioni alimentari, fra cui salse di pesce, insaccati, formaggi rossi di soia, liquori, vini, aceti, vegetali in salamoia, carni salate. Tra l'altro, fa parte anche della tradizionale medicina cinese, utilizzato per mantenere in condizioni ottimali l'apparato circolatorio. Il grande e frequente uso sia in medicina che nell'aliemntazione ha fatto sì che la popolazione cinese abbia una minore incidenza di malattie cardiovascolari, caratteristica questa che lo ha portato anche in Europa al fine di ottenere integratori validi per mantenere livelli appropriati di colesterolo nel sangue.


Il riso dunque,  permeato dal suo micelio che gli conferisce il colore rosso-granato, sviluppa particolari sostanze naturali statino-simili, che si chiamano monacoline, in particolare la monacolina K, che hanno la capacità di ridurre la biosintesi epatica del colesterolo endogeno. Questo riso contiene amido, acidi grassi, fitosteroli, isoflavoni, monacoline, pigmenti naturali chiamati monascine, e monascorubine. Sono proprio le monacoline che si comportano come statine naturali, con un'attività simile alle statine di sintesi, inducendo una inibizione dell'enzima HMG-CoA reduttasi, che svolge una funzione fondamentale nella biosintesi endogena del colesterolo, pur con un dosaggio della statina naturale (7 mg) inferiore a quello presente nei farmaci contenenti statine di sintesi (10, 20, o 40 mg).

In pratica questo riso normalizza i livelli di colesterolemia totale, con un'azione particolarmente efficace di riduzione dei livelli di colesterolo LDL, il colesterolo cattivo, mentre è incrementato l'HDL, o colesterolo buono, che si comporta come uno "spazzino" dell'LDL. Le monacoline esercitano anche un'azione normalizzante sui trigliceridi, con conseguente riduzione della trigliceridemia.

In generale gli integratori di riso rosso fermentato possono  essere potenziati se abbinati ad altre sostanze naturali come l'estratto di carciofo, che interviene sulla produzione della bile; l'astaxantina, che protegge i lipidi e quindi anche il colesterolo LDL dalla perossidazione, riducendo il danno ossidativo e contrastando la formazione di placche nelle arterie, similmente al coenzima Q10; i policosanoli, estratti dalla canna da zucchero, e il gamma orizanolo, componente specifico dell'olio di riso, efficaci nel mantenere bassi livelli di LDL e di trigliceridi.

Ora il riso rosso fermentato deve essere utilizzato con cautela da quei soggetti che hanno già manifestato reazioni avverse con le statine di sintesi. E' sconsigliata inoltre l'associazione fra integratori di riso rosso fermentato e farmaci ipocolesterolemizzanti di sintesi. Per mancanza di studi specifici, esso non deve essere utilizzato durante la gravidanza e l'allattamento.

venerdì 23 ottobre 2015

Olio di Pistacchio, alleato di bellezza

Poco conosciuto e forse ancora poco diffuso, l'olio di pistacchio è conosciuto soprattutto in Oriente per le sue qualità cosmetiche. Si ottiene grazie alla spremitura a freddo dei semi freschi o leggermente tostati ha un bellissimo color verde e il caratteristico odore di pistacchio. Le sue qualità sono date dall'alto contenuto di acidi grassi (acido oleico e linoleico), lecitina, ferro, magnesio e vitamina E.


Questi suoi componenti lo rendono particolarmente indicato per la pelle, poichè ha proprietà antibatteriche, antiossidanti e rigeneranti delle cellule, che lo rendono indicato a proteggere la pelle dalle aggressioni esterne come lo smog e la luce solare. Inoltre ha ottime qualità nutritive. Chi ha una pelle molto secca e tendente all'arrossamento lo troverà eccezionale, perchè lascia la pelle setosa e morbida. Si rivela speciale per coloro che praticano sport acquatici e necessitano di proteggere la pelle dal sale e dal cloro.

Come agisce? Stimolando i processi di rigenerazione dei tessuti mantenendo l’idratazione, soprattutto  la pelle delle gambe e dei piedi. Lo si può anche usare come maschera per illuminare la pelle spenta.






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martedì 13 ottobre 2015

Pelli mature: l'enotera è il rinnovatore di luce

Non prestiamo molta attenzione alla pelle, il nostro organo di senso più esteso e principale filtro tra il mondo interno e quello esterno. E' grazie a lei che siamo protetti da tutti quei fattori ambientali che possono nuocere al nostro organismo e che lo attaccano quotidianamente, e sempre lei preserva e mantiene la naturale idratazione.  In base alle varie fasi della vita, anche la pelle cambia le proprie esigenze per ciò che riguarda la cura e la protezione. Più in là si va con gli anni e più la pelle matura necessita di speciali cure, perchè si assottiglia, perde tono e turgore, diventa più secca e questo perchè perde le proprie capacità di approvvigionarsi di sostanze nutritive e di trattenere l'acqua nei tessuti.

Ciò comporta una perdita della sua funzionalità di barriera e quindi sul viso posson ocomparire rughe profonde e la stessa pelle del corpo di disidrata e perde tono. Un aiuto importante ci viene dall'Enotera, adattissima alle esigenze della pelle matura e delle sue esigenze. L'enotera (Oenothera biennis ) cresce in Nord America e i suoi boccioli si aprono con un dolcissimo movimento a spirale, da cui emergono i fiori gialli che si schiudono solo verso sera, all'imbrunire. Un delicatezza tutta femminile, proprio come il suo profumo.

E' una pianta tutta femminile e alle donne, dona le sue preziose sostanze. L'olio contenuto nei semi di Enotera, infatti, contiene un'alta concentrazione di acidi grassi essenziali, linoleici e gamma linolenici. Sono proprio questi acidi grassi che giocano un ruolo fondamentale nel metabolismo dei grassi nell'epidermide e sono indispensabili per la formazione della barriera protettiva cutanea. Se la si studia dal punto di vista antroposofico, fuori cioè dagli schemi del mondo vegetale classico, essa simboleggia poprio la donne in età matura e sboccia nuovamente libera da vecchi vincoli, si muove verso nuovi spazi, fiduciosa delle sue intuizioni e possibilità di evoluzione, per vivere la sua vita L'Enotera infatti promuove la resilienza e la forza vitale della pelle nella donna in età matura, perchè fornisce, a questo profilo di pelle con forte tendenza alla secchezza, le sostanze e gli impulsi che stimolano il metabolismo e lo sviluppo della sua spontanea bellezza e radiosità.

lunedì 3 agosto 2015

Vitamine, alcune precisazioni, vitamina B5 (acido pantoteico)

Rimaniamo nel gruppo B e occupiamoci oggi della vitamina B5 o acido pantoteico

VITAMINA B5 (acido pantoteico)
Svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare. Come coenzima, al pari delle prime tre vitamine del complesso B, partecipa alla produzione di energia da carboidrati, grassi, proteine. C'è una stretta correlazione tra l'acido pantoteico presente nei tessuti e il funzionamento della corteccia surrenale. Esso stimola le ghiandole surrenali, aumentando la produzione di cortisone e di altri ormoni importanti per la salute di pelle e nervi.

 La vitamina B5 è essenziale per la sintesi del colesterolo, degli steroidi (componenti organici liposolubili) e degli acidi grassi, e favorisce l'utilizzazione delle altre vitamine, soprattutto la riboflavina. E' importante per mantenere il tratto digerente in buona salute. Può migliorare la capacità dell'organismo di sopportare condizioni stressanti, rafforzando anche il sistema immunitario sensibile algi ormoni dello stress, adrenalina e noradrenalina. E' utile nelle terapie di disintossicazione dall'alcol e può agire come immunostimolante.

Le fonti: è contenuta nell maggior parte degli alimenti, soprattutto legumi, germe di grano, cereali integrali, arance, noccioline, tuorlo d'uovo, fegato. Viene sintetizzata nell'organismo dalla flora batterica intestinale. E' instabile al calore (la cottura della carne comporta una perdita del 30% di vitamina B5, mentre perdite inferiori si hanno nella cottura dei vegetali che la contengono) e in ambienti acidi o basici.

L'integrazione di vitamina B5: spesso viene consigliata una sua integrazione (250 mg due volte al giorno) in caso di stress psicofisico, per il trattamento delle allergie e riequilibrare il sistema immunitario. La vitamina B5 è utile anche in caso di artrite reumatoide (2 g al giorno) e per abbassare i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue (300 mg tre volte al giorno). In quest'ultimo caso, è meglio somministrare la forma acido pantoteico nota come panteina.


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