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lunedì 4 luglio 2016

Cosa sono gli aminoacidi?

Cosa sono gli aminoacidi? Sono dei micronutrienti importanti per la salute della pelle, dei capelli, delle unghie, muscoli, enzimi, anticorpi e ormoni. Scopriamoli insieme


Gli aminoacidi (o amminoacidi) sono l'unità strutturale primaria delle proteine. Possiamo quindi immaginare gli aminoacidi come mattoncini che, uniti da un collante chiamato legame peptidico, formano una lunga sequenza che dà origine ad una proteina.

Gli aminoacidi, come le vitamine, i sali minerali e gli oligoelementi, appertengono al gruppo dei micronutrienti e sono i costituenti di importanti sostanze e strutture del corpo umano: pelle, capelli, unghie, ossa, muscoli, enzimi, anticorpi (sistema immunitario), ormoni.

Inoltre gli aminoacidi partecipano a vari processi metabolici (metabolismo energetico, processi di disintossicazione, sintesi dei neuropeptidi-neurotrasmettitori-ecc.) e stimolano il sistema immunitario. Vediamo i più indicati per stimolare il sistema 
immunitario.

ISTIDINA
Aminoacido abbondantemente presente nei globuli rossi e bianchi di cui regola la sintesi. Partecipa alla formazione della guaina mielinica che protegge le cellule nervose e garantisce l'ottimale conduzione dello stimolo nervoso. Precursore dell'istamina, questo importante aminoacido collabora alla funzionalità del sistema immunitario e all'insorgenza del desiderio sessuale. Nei bambini è considerato essenziale.

domenica 3 luglio 2016

Abbronzatura perfetta con la giusta esposizione

Abbronzatura perfetta con la giusta esposizione, senza rischiare di esporsi nelle ore più calde con la protezione sbagliata o addirittura senza, non è una missione impossibile come molti credono. Vediamo come.


A tutti piace una bella abbronzatura di una tonalità giusta e che si mantenga a lungo. Affinchè questo possa verificarsi senza incorrere in una cattiva esposizione al sole che può avere delle spiacevoli conseguenze sulla nostra pelle è bene assumere delle vitamine.


Sia le vitamine che i carotenoidi sono in grado di aumentare la sintesi della melanina, che ci fa abbronzare e contemporaneamente  protegge l’epidermide dal sole. E' stato uno studio a dimostrarlo. Lo studio, condotto dal Dott. Jean-Pierre Césarini, ricercatore apresso l’Inserm (Istituto Nazionale di Sanità e Ricerca Medica) a Parigi,  ha evidenziato che l’assunzione di carotene aumenta del 29% la sintesi della melanina, principale filtro naturale contro i raggi ultravioletti. Non solo, le cellule irradiate producono in quantità minori la proteina 53, che si occupa di svelare i danni provocati dal sole. Quindi più carotenoidi antiossidanti e anti radicali liberi sono presenti nel sangue, più il nostro corpo è protetto dai raggi UV e meglio ci si abbronza.

Cosa prendere dunque?
- Il selenio:   oligoelemento presente nella carne, frutti di mare, verdure, formaggio e ogni alimento ricco di proteine. Protegge dai colpi di sole, facilita l’abbronzatura e rallenta l’invecchiamento cutaneo agendo contro i radicali liberi. Affinchè sia veramente efficace, è necessario consumarne una certa quantità, circa 200 g di verdure verdi al giorno.

- Il beta-carotene:   precursore della vitamina A (retinolo), contrasta la formazione di collagenosi, enzima che altera il tessuto connettivo. Carote, spinaci, albicocche e pompelmo ne sono ricchi.

- La vitamina A:  è liposolubile, ovvero si scioglie nel grasso. Previene il cancro della pelle, favorisce la cicatrizzazione e aiuta il rinnovamento cellulare della pelle. La si trova soprattutto nel tessuti animali sottoforma di retinolo.

- La vitamina C:   benefica nei trattamenti preventivi contro l’invecchiamento cutaneo. la si trova principalmente in frutta e verdura, è presente in grandi quantità, ad esempio, nei kiwi, ma anche agrumi (arance, limoni, pompelmi), spinaci, diversi tipi di cavoli, pomodori, pesche…

- La vitamina E:   previene l’invecchiamento cutaneo e migliora la tolleranza della pelle esposta al sole. Agisce in sinergia con il selenio e la vitamina C per prevenire la degradazione degli acidi grassi essenziali. Si trova in noci, germogli di cereali, verdure di colore verde, giallo d’uovo e burro.



Oltre agli elementi citati è doveroso proteggersi con con creme ai carotenoidi ricche di agenti protettivi,  associata all’assunzione delle capsule, l’applicazione di tali creme protegge efficacemente contro la disidratazione, stimolando allo stesso tempo l’abbronzatura.


lunedì 27 giugno 2016

Pelle d'estate: ecco le maschere naturali fai da te

Pelle'estate: ecco le maschere naturali fai da te. Affinché la nostra pelle risulti ben idratata e nutrita anche in estate con il caldo e gli inevitabili stress dovuti alle prolungate esposizioni al sole ecco delle efficaci maschere nutrienti, idratanti e lenitive da fare a casa.


Se vogliamo evitare che la pelle del nostro viso subisca stress e disidratazione a causa del caldo, della salsedine e del sole, è meglio prepararla preventivamente all'imminente arrivo della stagione estiva e proteggerla dall'invecchiamento precoce. Non saranno necessarie sedute dall'estetista, o l'acquisto di costosi prodotti, basterà far ricorso ad alcune maschere naturali che possiamo autoprodurre in casa con ingredienti del tutto naturali senza rischio di venire a contatto con agenti chimici e di sintesi. Eccone alcune semplici ed efficaci, da usare prima e durante la stagione estiva.


Nutriente e idratante:   grattugiare una mela, aggiungere due cucchiai di miele e uno di farina d’avena (ottimo lenitivo per la pelle). Amalgamare bene gli ingredienti, in modo da creare un composto omogeneo. Stendere sulla pelle umida e lasciate in posa per circa 15 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.

Lenitiva:  lessate e schiacciate una patata, unite la farina di avena, un po' di infuso di camomilla e due cucchiai di miele. Per le quantità regolatevi in modo che il composto sia di una consistenza tale da poter essere spalmato sul viso senza fatica. Tenere in posa per 10 minuti e risciacquare.

Illuminante:  2 cucchiai di yogurt bianco e  una piccolissima quantità di zafferano. Attenzione a usare pochissimo zafferano, per evitare di macchiare la pelle. Stendete sul viso e lasciate agire per 10 minuti. Risciacquate con acqua tiepida.

Nutriente:   una piccola banana matura, schiacciata, un cucchiaio di miele, 1 di farina d’avena, 1 o 2 cucchiai, in base alla consistenza che volete raggiungere. Amalgamare bene gli ingredienti, stendeteli sul viso e lasciate agire la maschera per 20 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.


mercoledì 22 giugno 2016

Pulire gli organi emuntori dallo smog

Pulire gli organi emuntori dallo smog dovrebbe essere una delle nostre priorità: la pelle, i polmoni e il nostro apparato digerente dovrebbero essere curati ciclicamente. Vediamo come


Più che mai in inverno il nostro organismo assorbe lo smog e a soffrire sono in primis la pelle e i polmoni, ma soffre anche l'apparato digerente, per l'azione inquinante che passa dall'aria alla terra e quindi nei prodotti agricoli che mangiamo.  Quindi: monossido di carbonio e benzene si accumulano nel nostro organismo portando ossidazione e infiammazioni. Entrambe sono fertile terreno per l'installarsi di  bronchiti, tosse, riniti croniche. Dal canto suo la pelle può risultare sciupata e irritata. E' l'ora di ripulirsi, in tre modi.


Pelle:  sarà utile la violetta di campo, per la presenza di acidoacetilsalicilico che favorisce sudorazione ed espulsione di sostanze tossiche.  Potete fare delle abluzioni con l’acqua di violetta: procuratevi tre manciate di fiori (possibilmente freschi) schiacciateli in un mortaio e versateli in un litro d’acqua bollente. Far macerare bene e quando l’acqua si è intiepidita passatela con un panno morbido sulla cute. Ripetete per 10-15 giorni questo trattamento e le tossine invernali se ne andranno.

Apparato digerente:  fate una centrifuga con qualche foglia di cavolo e una carota, mescolate con un cucchiaio d’olio extravergine e con succo di un limone. Bevetelo al mattino, per un paio di settimane. Grazie ai tiocianati del cavolo si limitano le mutazioni genetiche ingenerate dallo smog e sono utilissimi principi anti-tumorali.

Polmoni:  bruciate qualche grano d’incenso negli ambienti. L’incenso è un ottimo disinfettante dell’apparato respiratorio. Ripulirà i polmoni da tutte le impurità. Utilizzatelo nelle settimane di cambio di stagione e continuate a farlo, se vi piace, anche dopo. Bruciatelo nelle camere dei bambini e degli anziani: il loro apparato respiratorio sarà in questo modo particolarmente protetto contro tutti gli agenti nocivi presenti nell’aria.

martedì 7 giugno 2016

Pelle e naturopatia: consigli utili

Pelle e naturopatia: consigli utili. Cattiva alimentazione e stress, possono creare alla nostra pelle dei problemi. Ed è da qui che bisogna partire: dall'alimentazione.

Pelle e naturopatia: consigli utili

Pelle e naturopatia infatti sono strettamente connesse e gli alimenti che scegliamo, dovrebbero provenire da coltivazione biologica e ricca di frutta e verdura fresca, di stagione e possibilmente locale per garantire l’assunzione del maggior contenuto di vitamine e sali minerali tanto preziosi per la nostra pelle per il loro potere antiossidante.

Utilizzare come condimento olio extra vergine di oliva, ottimo nutriente e lubrificante. Idratare l’organismo bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Introdurre integratori come:

la Papaya per il suo potere antiossidante,

il Baobab (bustine o compresse) utilissimo per la pelle secca grazie all’elevata presenza di vitamina A,

il succo di Noni potente adattogeno che consente di aumentare la resistenza e la capacità di adattamento dell'organismo agli agenti stressanti e alle condizioni sfavorevoli, mediante una completa nutrizione cellulare,

il succo di Melagrana utile soprattutto per le pelli mature e per contrastare la formazione dei radicali liberi,

l’Olio di germe di grano sia usato come condimento che in compresse, per il suo elevato contenuto di vitamina E ha una potente azione antinvecchiamento.

Ma quali sono i prodotti che un buon naturopata può consigliare per avere una pelle sana e splendente?

La parola cosmetico deriva dal greco “Kosmetikos” che significa capacità di mettere ordine. Questo concetto si addice perfettamente alla vera bellezza olistica e naturale che coinvolge la persona a 360 gradi, ovvero riuscire ad armonizzare la propria vita, mettere ordine nella propria mente, in modo che corpo, mente e spirito siano in accordo e riflettano una bellezza omogenea.

I cosmetici naturali da preferire devono essere: delicati e non aggressivi possibilmente con ingredienti derivati da coltivazioni biologiche, i detergenti non devono essere schiumosi, per il viso ad esempio, ma anche per il corpo è ottimo il Sapone di Aleppo, non devono avere derivati di origine animale ne esser testati su animali, non devono contenere prodotti chimici: oli minerali, paraffina e altri prodotti derivati dal petrolio, profumi sintetici, tensioattivi chimici, coloranti, conservanti.

L’aspetto più importante da considerare quindi nell’acquisto di un prodotto per la pelle sono gli ingredienti, vale la regola che meno ingredienti ci sono e meglio è. Attenzione alle etichette, evitare la paraffina.

Valutiamo dunque lo stato di salute globale e procediamo con un programma disintossicante e depurativo: un organismo depurato e un fegato che funziona bene sono alla base di una pelle luminosa e sana.

Consigliare uno stile di vita e un’alimentazione adeguata alla persona e alle sue esigenze.

Consigliare rimedi naturali e integratori alimentari che agiscano dall’interno per ripristinare o preservare la tonicità e la bellezza della pelle.

Consigliare creme, oli e cosmetici naturali adatti al tipo di tipi di pelle.

Proporre massaggi al viso con oli essenziali distensivi e rilassanti e per il corpo con oli tonificanti, rassodanti e drenanti.


lunedì 30 maggio 2016

Maschera viso al Riso

Maschera viso al Riso per una pelle splendente e luminosa. Oggi una semplice ricetta di cosmesi naturale e fai da te efficace e a basso costo.


Oggi più che mai la pelle del viso risente degli stress della vita quotidiana, e non solo, anche smog, inquinamento, clima ballerino contribuiscono  a spegnerne la luminosità. Ecco perché, per avere una pelle luminosa e vellutata potete provare una maschera fai da te da applicare una volta a settimana. Gli ingredienti sono semplici da trattare e da trovare e voi a fronte della spesa iniziale se proprio non li avete in casa, constaterete un notevole risparmio nel tempo. 



La base per questa maschera è costituita dalla farina di riso, nota per la ricchezza di minerali e vitamine. Poi il tè verde, che come ormai è provato, è un ottimo tonificante e antiossidante contro i radicali liberi. Infine vi servirà l'olio di jojoba o l'olio di cocco, che non appesantiscono eccessivamente la pelle.

Maschera al riso: avrete bisogno di 2 cucchiai di farina di riso, 5 cucchiai di tè verde (infuso), 1 cucchiaino di olio di jojoba o olio di cocco. Preparate un infuso di tè verde considerando che ne dovrete prelevare 5 cucchiai, lasciatelo raffreddare. All'interno di un recipiente porre la farina di riso e i 5 cucchiai di tè verde mescolando fino ad ottenere una cremina. A questo punto aggiungere l'olio di jojoba o cocco e mescolare nuovamente. Applicare sul viso asciutto e pulito massaggiando con movimenti circolari. Lasciare in posa per circa dieci minuti per poi risciacquare. Se vi è avanzato dell'infuso di tè verde potete usarlo come tonico serale, conservatelo in una boccettina di vetro scuro.

venerdì 20 maggio 2016

Le virtù dell'Achillea

Le virtù dell'Achillea sono molte, in particolare in fitoterapia. Oggi cerchiamo di descrivere le sue proprietà e farne tesoro.


Le virtù dell'Achillea erano conosciute già nell'antichità, lo stesso Plinio il Vecchio la descrive come pianta cicatrizzante ed emostatica. Si tratta di una pianta molto semplice, con fiori a capolino ricca di principi attivi.

L'Achillea infatti contiene: tannini, rutina, oli essenziali, steroli, achillina, acido achilleico, sali di potassio, mucillagini. Per la fitoterapia vengono utilizzate le parti aeree, i fiori e le radici, sia fresche che essiccate. L'Achillea può essere utilizzata per vari tipi di disturbi legati al ciclo mestruale, allo stomaco, alla pelle, ai capelli, allo stomaco.

Per ciò che riguarda i disturbi legati al ciclo mestruale, l'achillea si rivela utile nel contrastare i dolori e i flussi troppo abbondanti. Allo stesso tempo favorisce l'afflusso di sangue nella zona pelvica e all'utero.

E' protettrice della pelle, in particolare in caso di piccole ferite o irritazioni, l'achillea svolge allo stesso tempo un'azione emostatica (cioè blocca il flusso sanguigno), sfiammante, disinfettante e cicatrizzante. Inoltre si rivela essere molto utile per la cura della pelle in caso di eccessiva esposizione al sole, poiché grazie alla presenza di fitomelatonina, aiuta a contrastare i meccanismi antiossidanti ed evita i cedimenti cutanei. Tra l'altro, la fitomelatonina svolge anche un'ottima azione antirughe perché fortemente idratante.

Oltre alla pelle, l'achillea è ideale anche per la cura dei capelli, soprattutto per renderli più sani e forti. Infatti è possibile preparare un lozione da applicare sia al mattino che alla sera almeno due volte a settimana, miscelando in tre quarti di litro di acqua bollente 30 grammi di ortica e 30 grammi di achillea millefoglie per circa dieci minuti, filtrare e bagnare i capelli puliti spazzolandoli per almeno cinque minuti con la lozione.

Infine, grazie all'azione antispasmodica e antinfiammatoria dell'achillea, è possibile aiutare lo stomaco, favorendo con un infuso di questa utile pianta, la digestione e contrastare la dispepsia. L'infuso di achillea, arricchito con petali di rosa, basilico e menta, preso dopo i pasti, è un toccasana per l'apparato digerente.

lunedì 9 maggio 2016

Ricettta di Bellezza con il Cioccolato

Ricetta di bellezza con il cioccolato, già, come spesso propongono anche negli istituti di bellezza. Ma noi possiamo coccolarci a casa semplicemente utilizzando il cioccolato avanzato dalle feste pasquali.


Avete tanto cioccolato delle uova di Pasqua e sapete già che non riuscirete a mangiarlo tutto? Niente paura potete riciclarlo senza spreco alcuno. Niente di meglio che usarlo per la cosmetica non credete? Solo una piccola precisazione, il cioccolato deve essere preferibilmente fondente. E ora a noi.



Con questa ricetta avrete una pelle morbida e vellutata, rigenerata e idratata grazie alle proprietà emollienti del cioccolato.
Occorrente:   300 grammi di cioccolato fondente,   3 gocce di olio essenziale di arancia,   2 gocce di olio essenziale di tea tree

Procedimento:  sciogliere il cioccolato a bagnomaria e aggiungere gli oli essenziali, mescolare bene il composto, lasciandolo riposare fino a quando diventa tiepido. A questo punto è possibile utilizzare il composto ottenuto per stenderlo sul corpo e fare un massaggio. Una volta applicato su tutto il corpo o solo sulle parti interessate, lasciate riposare per un quarto d’ora rilassandovi totalmente. Scaduto il tempo di posa  fate una doccia aiutandovi con una spugna, ma senza utilizzare saponi, o in alternativa un bagno caldo rilassante.




lunedì 2 maggio 2016

La Pelle ci dice quali Organi curare

La pelle è un organo che troppo spesso trascuriamo, anzi, viene frequentemente maltratta, esposta agli agenti atmosferici senza l'adeguata protezione, detersa con prodotti poco adatti, graffiata, tirata. Eppure dovremmo stare molto attenti perché è proprio  osservandola che possiamo capire tanti segnali che il nostro organismo di manda.

La pelle, diciamoci la verità, la guardiamo solo in funzione delle rughe, e facciamo male, perchè essa rivela molto, ma molto di più. E' un organo la pelle e come tale può rivelarci come sta il nostro corpo. Ce lo insegna la Medicina Cinese che considera la pelle come l'interfaccia tra energia interna ed esterna.  Quando i nostri organi o uno di essi è affaticato, la pelle ce lo segnala con segni specifici di invecchiamento che se impariamo a leggere possono aiutarci a capire come risolvere alcune problematiche.


Segni sugli  zigomi: dobbiamo prestare attenzione ai polmoni. Essi infatti possono risentire degli eccessi di caldo o di freddo, oppure una scorretta  respirazione dovuta a un blocco del diaframma dà come risultato finale una sofferenza della pelle, che si intasa di scorie e di radicali liberi.

In questi casi ci viene in aiuto un’infusione di acqua calda con due o tre fettine di radice di zenzero lasciate riposare per 15-20 minuti nel liquido. Bere due tazze al giorno d’infuso per cicli di un mese.

Solchi tra labbra e naso: in questo caso sono la milza e il pancreas che si stanno indebolendo. La funzione della milza è quella di occuparsi di tutti i tessuti connettivi, regolando il trasporto dei nutrimenti che li alimentano e le scorie da eliminare. Se l’energia a carico di milza e pancreas si indebolisce, uno dei primi effetti è una diminuzione della sua capacità di sostituire i tessuti e, sul viso, la comparsa di rughe nella zona tra labbro superiore e naso. Ma la natura ci viene in aiuto, perciò è bene  bere due volte al giorno un bicchiere di succo d’uva biologico, che si può ottenere anche in casa centrifugando gli acini privi di semi: è tonificante per la milza e ha anche un effetto depurativo per la pelle.

Guance cadenti:  dobbiamo stare attenti al fegato, il quale, fra le varie funzioni ha anche quella di regolare la microcircolazione e quindi di nutrire la pelle. Stanchezza, dieta grassa, stress disturbano la funzionalità epatica a scapito anche della salute della pelle del corpo e del viso, dove possono comparire rughe nella zona delle guance. Come rimedio, si prende una tazza di tisana con olio essenziale di arancio amaro per uso alimentare (3 gocce) e menta (un cucchiaino di foglie essicate), una volta al giorno: migliora la digestione a livello epatico.



mercoledì 20 aprile 2016

La ciliegia e le sue proprietà salutari

Si avvicina la stagione delle ciliegie, uno dei frutti più golosi che la bella stagione ci regala. Quindi, prima che le nostre amate ciliegie arrivino sui banchi della frutta, parliamo delle straordinarie proprietà salutari che contengono.

La gustosa ciliegia non è solo uno squisito frutto da mangiare, ha anche innumerevoli proprietà che si esplicano nel trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie. Ha anche proprietà diuretiche (per la presenza di potassio) e sono ricche di vitamine (A,C,E). 


Uso interno: è noto il loro effetto leggermente lassativo, inoltre  attenua le infiammazioni delle vie urinarie: cistiti, gotta. grazie alle sue proprietà diuretiche facilita l'eliminazione dell'urina, dell'acqua e delle tossine. Inoltre ha buone proprietà antiossidanti e antinfiammatorie sul fegato e sullo stomaco.

Uso esterno: trattamento di pelli secche, irritate o affaticate.

Oltre alle succitate, dà sollievo ai pazienti affetti da problemi cardiovascolari (riduce l'infiammazione e favorisce il recupero del tono muscolare), rallenta la proliferazione delle cellule tumorali (azione dei composti fenolici), previene l'insorgenza di tumori (azione degli antociani presenti nella polpa), inibisce l'ossidazione del colesterolo "cattivo" (LDL) dal 70 al 99%.

La ciliegia è arrivata in Italia grazie a Lucullo e in Grecia era usata per curare la gotta. Nel Medioevo, il gambo di ciliegia era consigliato per facilitare l'eliminazione delle urine. In seguito, è stato utilizzato per curare i problemi di artrite. Anche i legionari romani lo hanno consumato come ricostituente in occasione di grandi battaglie. Il gambo di ciliegia viene principalmente impiegato nel trattamento delle malattie urinarie e intestinali. Inoltre è impiegato sotto forma di decotti e tisane nelle diete dimagranti. Una delle indicazioni più diffuse riguarda la sua azione diuretica e depurativa. Gli utilizzi recenti del gambo di ciliegia in fitoterapia riguardano il trattamento di edemi, calcoli urinari e ipertensione lieve.

Si utilizzano peduncolo e polpa in fitoterapia. Principi attivi sono: flavonoidi, sali di potassio, composti fenolici, sorbitolo. Tra i flavonoidi  gran parte sono gli antociani, che agiscono come antiossidanti. Proteggono i tessuti connettivali e articolari, le arterie e le cellule dall'azione nociva dei radicali liberi. I sali di potassio migliorano la funzionalità renale e favoriscono l'eliminazione dell'acqua e delle urine. I composti fenolici sono, per la maggior parte, acidi idrossicinnamici che agiscono sulle cellule tumorali. Il sorbitolo produce un leggero effetto lassativo, in seguito all'azione stimolante sulla digestione.

Dosaggio:
 - I gambi di ciliegia vengono più frequentemente utilizzati come infusi o decotti. Per un utilizzo come diuretico, mettere a bagno una manciata di gambi di ciliegia in 1 litro di acqua e lasciar macerare tutta la notte. La mattina seguente, portare tutto a ebollizione per quattro minuti, poi lasciare in infusione per circa 20 minuti, lontano dal fuoco. In seguito, filtrare il decotto (da conservare al fresco), da bere nell'arco di uno o due giorni.

- In capsule, la polvere di gambo di ciliegia è da assumere al momento dei pasti, bevendo un bicchiere colmo di acqua e assumendo 2 compresse al mattino e 2 a mezzogiorno. Al bisogno, la dose può aumentare fino a 5 capsule al giorno.

- Per lenire le pelli affaticate, secche o irritate, è possibile applicare una maschera di pasta di ciliegie (100 g di ciliegie passate al frullatore), per circa 20 minuti. Sciacquare con abbondante acqua per ottenere una pelle fresca e morbida.

Il consumo dei gambi di ciliegia è riservato ai soli adulti. Non esistono controindicazioni note. Se consumati in dosi elevate, i gambi di ciliegia possono causare diarrea, proprio per il loro effetto lassativo. Non esistono interazioni note tra il gambo di ciliegia e le piante medicinali o gli integratori alimentari impiegati in fitoterapia. Ma attenzione,  il gambo di ciliegia è noto per l'interazione con gli antidepressivi.

venerdì 8 aprile 2016

Come ridare tono alla Pelle con l'olio di canapa e nardo

Stare per lunghi periodi con i muscoli contratti, irrigidendo la nostra postura, non fa bene ai muscoli e non fa bene alle nostre ossa. Questo può provocare, nel tempo, la comparsa di dolori e logoramento artrosico. Ma per fortuna, il rimedio c'è: massaggiarci con olio di canapa e nardo.

E' facile durante il periodo invernale stare con i muscoli contratti per proteggersi dal freddo quando siamo all'aperto, ci accartocciamo su noi stessi. Questo modo di fare però fa soffrire ossa e articolazioni facendoci assumere una postura errata, che, a lungo, può essere causa di logoramento artrosico.

Che fare? Sarebbe opportuno ogni sera,  massaggiarci con  olio di canapa e nardo, per ridare vitalità ed elasticità a ossa e cartilagini. L'olio di canapa ha non solo un ottimo potere rilassante, ma è anche ricchissimo di vitamine (A, E, C, PP e del gruppo B), sali minerali, carboidrati, e di acidi grassi essenziali (Omega 3 e 6) ed è assorbito molto rapidamente dalla pelle grazie alla sua elevata fluidità.


Nell'insieme, questi principi attivi, assorbiti dalla pelle e  veicolati dal sangue, rigenerano in profondità il tessuto connettivo, stimolando la produzione delle proteine,  osseina e collagene, che promuovono il rinnovamento dei tessuti osteoarticolari.

Se lo si arricchisce con l’olio essenziale di nardo indiano che è antinfiammatorio, ringiovanente, tonificante e rilassante, oltre che un potente miorilassante, dotato anche di proprietà flebotoniche, utili per prevenire le varici da freddo, avremo un trattamento completo. Oltre a ridurre l’infiammazione locale, aiuta anche ad attivare la produzione del collagene necessario per la sintesi del tessuto cartilagineo.

Una volta  mescolati, scaldare leggermente l’unguento. In una base composta da 50g di olio di canapa versare 8 gocce di nardo indiano e usare la miscela per massaggiare collo, schiena, spalle, braccia e gambe.

domenica 3 aprile 2016

Pelle, sistema respiratorio e fegato: il Desmodio multitasking

Non ancora ampiamente diffuso in Europa, il desmodio è una pianta dalle straordinarie proprietà curative. Esso infatti ha la proprietà di rigenerare il fegato ( in particolare quando vi sia stata una sofferenza indotta da trattamenti farmacologici o chemioterapici), ma non solo, cura l'asma bronchiale e allergica ed è utile in caso di crisi epilettiche o nei casi di choc anafilattico. Originario dell'Africa equatoriale, il desmodium adscendens è un vero e proprio farmaco.


Uso interno: come  epatoprotettore aumenta la resistenza delle cellule epatiche in caso di infiammazione di origine tossica o infettiva, in particolare in seguito a trattamento farmacologico o chemioterapico. Ma è anche efficace contro le epatiti virali (in associazione con un trattamento farmacologico), in particolare nella cosiddetta fase itterica (lo stadio iniziale della malattia). Come anticipatico è anche antiasmatico, infatti combatte le crisi di asma bronchiale impedendo la contrazione dei muscoli dei polmoni. Inoltre è antiallergico perchè cura le allergie che sopraggiungono in modo improvviso, come l'asma allergica, gli edemi di Quincke o le allergie digestive. Come broncodilatatore agisce con un effetto rilassante sui tessuti polmonari e sui muscoli bronchiali, nei casi di crisi di asma o di choc anafilattico. Infine è decontratturante: si utilizza in caso di contratture muscolari, come indolenzimenti, crampi e spasmi. Efficace per alleviare il mal di schiena.

Uso esterno: come cataplasma, il desmodio svolge un'azione antiallergica sull'orticaria e sull'eczema da contatto.

Questa pianta ha trovato applicazione in diverse parti del mondo fra cui l'Africa occidentale, dove la pianta è originaria (Ghana, Camerun...) e trova applicazione contro l'asma e l'itterizia, ma anche contro le malattie epatiche o digestive. In America Latina, si usa nei trattamenti contro convulsioni, epilessia, diarree, malaria e infezioni genito-urinarie. In Francia fu introdotto negli anni '70 e nel 2006, l'Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria e dell'alimentazione francesene ha  riconosciuto le proprietà epatoprotettive e immunostimolanti. In Italia, la Circolare 07 del giugno 2007 ha riammesso il Desmodium adscendens negli integratori alimentari.

Il desmodio si riconosce per la somiglianza che ha con il trifoglio, ed è sia strisicante che rampicante, predilige le aree equatoriale e la si troa ad esempio appoggita ai tronchi delle piante di cacao o delle palme da olio.

In fitoterapia, le parti utilizzate sono quelle aeree, gli steli e le foglie. Contiene flavonoidi, alcaloidi d'isochinolina, acidi grassi, saponosidi, antocianosidi, derivati di triptamina. Dosaggio:
 - In infusione o come decotto, lasciare in infusione 10 g di desmodio per litro di acqua bollente per circa quindici minuti.
- In concentrato di decotto, assumere 3 capsule al giorno per una persona adulta. È preferibile optare per i preparati a base di piante biologiche.
- In soluzione bevibile, assumere da 2 a 4 cucchiai da caffè al giorno di desmodio diluito in un bicchiere di acqua o di succo di frutta.
- In caso di problemi epatici, la dose consigliata è di 8 g al giorno (dose non assumibile attraverso le capsule che ne contengono solo 200 mg). Peraltro, occorre seguire il trattamento per un periodo minimo di otto giorni, che può durare diverse settimane, fino a normalizzare il livello di transaminasi.
- Per prevenire gli effetti collaterali di una chemioterapia, il desmodio va assunto due giorni prima e per almeno dieci giorni dopo la seduta.

Il desmodio va utilizzato con cautela durante la gravidanza e l'allattamento. Nessuna controindicazione nota. Non ha effetti collaterali. Per potenziarne gli effetti, è possibile associare il desmodio, consumato come infuso, al Chrysantellum americanum, al cardo mariano o ad altre piante che stimolano la funzionalità renale, come la pilosella. Non ha interazione con i farmaci.

Comprovati sono ormai i risultati nel trattamento alternativo delle epatiti virali: scomparsa dell'ittero in otto giorni, nausee e mal di testa, inappetenza e stanchezza, quindi normalizzazione delle transaminasi in un arco temporale da dieci a trenta giorni. Ottimo per prevenire le epatotossicità causate, ad esempio, dall'alcolismo o dalle intolleranze ai farmaci (neurolettici, terapia antibiotica, triterapia). I pazienti sottoposti a chemioterapia che hanno assunto del desmodio prima e dopo le sedute, hanno osservato una diminuzione, se non addirittura la scomparsa, di nausea e vomito e hanno potuto quindi mantenere uno stato generale soddisfacente che li ha resi più forti contro il cancro. In caso di epatite conclamata o sospetta è sempre necessario consultare ilmedico sull'uso del desmodio.


venerdì 1 aprile 2016

Tutti gli oli essenziali amici della pelle

La bellezza e la salute della pelle dipendono da svariati fattori: l'alimentazione, gli agenti esterni, lo stress, le difese immunitarie. Spesso trascuriamo la pelle, che invece è uno degli organi più importanti del nostro corpo perchè è il "filtro" fra l'esterno e l'interno del nostro corpo. Per contribuire a mantenerla sana e bella possiamo avvalerci del prezioso aiuto degli oli essenziali. Vediamo quali e come.

Nel caso di disturbi cutanei bisogna tenere presenti, come organi radice, polmoni, intestino crasso e fegato.

Gli oli essenziali attivi sulla pelle e sui suoi problemi sono innumerevoli, ecco i principali: Achillea,
Albero del Tè, Arancio amaro, Benzoino, Bergamotto, Cajeput, Camomilla blu, Camomilla romana,
Canfora, Cardamomo, Cisto, Elemi, Elicriso, Galbano, Gelsomino, Geranio, Incenso, Issopo, Lavanda, Legno di Rosa, Lemongrass, Limone, Mandarino, Melissa, Mimosa, Mirra, Nardo, Neroli,
Palmarosa, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo, Rosa, Storace, Tuberosa, Vaniglia, Verbena odorosa,
Vetiver, Ylang-Ylang. Vediamo di seguito alcuni utilizzi specialistici, considerando che ricorreremo
più frequentemente a sistemi di assunzione come inalazione secca, massaggi, impiastri, bagni e uso
interno.

Oli con effetto vellutante, nutriente, emolliente: Bergamotto, Camomilla blu, Camomilla romana,
Gelsomino, Geranio, Incenso, Melissa, Mimosa, Nardo, Neroli, Palmarosa, Rosa, Storace, Tuberosa,
Vaniglia, Vetiver, Ylang-Ylang.

Oli con effetto antibatterico, drenante, stimolante: Achillea, Albero del Tè, Canfora, Cisto, Elemi,
Elicriso, Galbano, Lavanda , Mandarino, Mirra, Patchouli, Pepe nero, Verbena odorosa.

Pelli asfittiche, da rivitalizzare: provare una delle formulazioni seguenti in 50 mi di crema base
neutra, di burro di Karité o di vettore oleoso (Argania, Avocado, Germe di grano, Girasole, Macadarnia, Melograno, Rosa mosqueta).
Formulazione 1: 3 gocce di Achillea, 7 di Elemi, 2 di Limone.
Formulazione 2: 3 gocce di Cajeput, 7 di Palmarosa, 2 di Pepe nero.

Pelli delicate secche, screpolate: a parte la crema base neutra e il burro di Karité, come vetton
oleosi conSiderare Aloe vera, Armellina, Calendula, Camelia, Enotera, Jojoba, Macadamia, Melograno, Pistecchio. Essenze consigliate: Camomilla blu, Camomilla romana, Gelsomino, Melissa,
Mimosa, Nardo, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia.

Pelli grasse e miste: oltre alla crema base neutra gli oli vegetali più appropriati sono Arnica,
Canapa, Cumino nero, NOCCIola,Rosa mosqueta, Sesamo, Vinacciolo. Essenze consigliate: Achillea, Albero del Te, Benzoino, Bergamotto, Cajeput, Galbano, Geranio, Lavanda, Lemongrass, Limone, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo .

Smagliature: Galbano, Geranio, Mandarino, Melissa, Neroli, Palmarosa, Pepe nero, Rosa. Miscele
di almeno 2 011 diversi In crema base neutra o in oli vettori come Argania, Calendula, Camelia,
Enotera, Jojoba, Macadamia, Rosa mosqueta.

Per intensificare l'abbronzatura, una volta che la pelle è già abbronzata avendo fatto uso di
creme con filtri solari, si possono utilizzare gli oli vegetali di Calendula e Carota (eventualmente
in parti uguali), ai quali aggiungere in 50 mi di vettore 10-12 gocce in totale di una o più delle
seguenti essenze: Angelica, Arancio amaro, Arancio dolce, Bergamotto, Cedro, Finocchio dolce, Limone, Mandarino, Pompelmo, Sandalo, Vaniglia, Verbena odorosa. Come idratante da usare dopo
l'esposizrone al sole ricordarsi del burro di Karité .

Per i problemi di pelle tenere in considerazione anche gli impiastri di oli essenziali con argille e
fango del Mar Morto, oltre al bagni In vasca con il sale del Mar Morto al quale si possono aggiungere
le essenze aromatiche.

Crema dopobagno emolliente e levigante: a una crema base neutra si possono aggiungere, per
una fragranza più femminile Lavanda, Legno di Rosa, Melissa, Palmarosa, Ylang-Ylang (uno o più) per una fragranza più maschile Geranio, Incenso, Lemongrass, Nardo, Patchouli (uno o più) .

Uso interno: gli oli che, se assunti per bocca, agiscono sulla pelle sono numerosi, quindi anche in
questo caso conviene regol'arsl secondo il tipo di pelle e con le corrispondenze tra le indicazioni di
ciascun 0110 e Il profilo della persona.

Uso interno per pelli delicate, screpolate, asfittiche: Achillea, Camomilla blu, Camomilla romana, Cardamomo, Gelsomino, Melissa, Mimosa, Neroli, Palmarosa, Rosa, Tuberosa, Vaniglia, Vetiver. Uso Interno per pelli grasse, untuose, intossicate: Albero del Tè, AranCIO amaro, Bergamotto, Cajeput, Cisto, Galbano, Issopo, Lemongrass, Limone, Mandarino, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo.

martedì 15 marzo 2016

La Consolida maggiore o erba di San Lorenzo per la pelle, i muscoli, le fratture e distorsioni

Si chiama Symphytum officinale ma è nota anche come orecchio d'asino o erba di San Lorenzo ed era nota già nell'antichità per le sue proprietà di rinnovamento delle cellule della pelle e dei muscoli, e la capacità di facilitare la guarigione di fratture, distorsioni e stiramenti. E in più è utile in dermatologia. Si può usare sia internamente che esternamente.



Uso interno: come antifiammatorio l'infuso di consolida maggiore è un coadiuvante nella cura di disturbi digestivi, diarree e coliti ulcerose. Mentre come astringente la foglia attenua i dolori causati da artrosi, crampi o nevralgie muscolari, favorendo il rilassamento dei muscoli, ma dato che contiene una sostanza epatotossica se limita fortemente l'uso interno.

Uso esterno: applicata su compresse di garza, consente di curare contusioni, storte e fratture. E' utile per curare ferite e piaghe da decubito,  come antinfiammatorio attenua le contrazioni e gli stiramenti muscolari. Se ne può fare un cataplasma,  per purificare i polmoni e curare le tossi secche. Facendo gargarismi o sciacqui, agisce sulle lesioni e sulle infiammazioni della cavità orale. Ha proprietà emollienti, perciò si rivela  molto utile in ambito dermatologico contro foruncoli, acne, psoriasi e, in generale, per contrastare qualsiasi forma di disidratazione della pelle.

E' anche addolcente, contiene infatti mucillagini che la rendono un ottimo trattamento complementare in caso di screpolature o spellature, oltre che di punture di insetti. Plinio il Vecchio ne descrive le proprietà terapeutiche per la cura delle fratture. All'epoca, la consolida maggiore era anche impiegata in caso di disturbi intestinali, bronchiti o pleuriti. Nel tempo si è diffusa grazie a viaggiatori e pellegrini. Il nome botanico symphytum si riferisce alla parola greca symphuo, che significa "crescere insieme".

La fitoterapia ne utilizza la radice e le parti aeree: la radice si raccoglie in autunno, periodo durante il quale presenta il tasso di allantoina più elevato, mentre le parti aeree, dalle proprietà astringenti e antinfiammatorie, vengono raccolte in estate.La consolida maggiore contiene: allantoina, acidi fenolici, alcaloidi, tannini, mucillagini, terpenoidi. Ed  è anche ricca di calcio, potassio, fosforo, ferro e silicio.


Dosaggio:
-principalmente utilizzata come cataplasma, sia versando dell'acqua bollente sulle foglie fresche tritate, prima di avvolgere il tutto in una garza, sia mescolando il 50% di farina della foglia di consolida maggiore al 50% di amido per ottenere una pasta spessa.
- la tintura madre di radice di consolida maggiore si utilizza pura sui foruncoli dell'acne. È possibile collocare direttamente le foglie tagliate sui foruncoli o utilizzarle in caso di psoriasi.
- il decotto si prepara utilizzando 100 g di radici spellate per 250 ml di acqua e deve essere limitato al solo uso esterno, in applicazioni di una quindicina di minuti, da ripetere ogni 3 ore.
- un infuso di consolida maggiore si prepara mescolando 6 foglie grandi fresche o essiccate, in 1 litro di acqua, prima di filtrare e lasciar raffreddare. Questo infuso può essere impiegato in uso interno o esterno, mescolandolo ad esempio all'acqua del bagno.
- è anche possibile consumare il succo di consolida maggiore, preparato con le foglie passate al mixer, mescolate a un po' d'acqua e poi filtrate Precauzioni d'uso della consolida maggiore

E' necessario fare attenzione nell'uso della consolida maggiore perchè contiene alcaloidi pirrolizidinici isolati che possono, a dosi elevate, rivelarsi estremamente tossici per il fegato. essi si concentrano soprattutto nella radice. Per questo motivo, è fondamentale non impiegare la radice per uso interno. In generale, i ricercatori raccomandano una durata massima di utilizzo di sei settimane all'anno, per evitare che questa sostanza epatotossica si possa accumulare nell'organismo. La consolida maggiore non va applicata su una ferita aperta che non sia stata pulita. Peraltro, la durata massima di utilizzo di questa pianta sulle ferite è di tre giorni.

ATTENZIONE:  è controindicata nei bambini, nelle donne incinte o che allattano, e nei soggetti affetti da malattie epatiche. Al di fuori di un potenziale rischio allergico, non esistono effetti collaterali noti.

martedì 1 marzo 2016

Sale, bicabonato, oli essenziali in bagni e docce per nutrire la pelle

Questo mese di Febbraio non promette ancora giornate tiepide, siamo ancora pigri sia dal punto di vista alimentare, che da quello del movimento. Perciò, per non doverci trovare a cercare i rimedi al peso forma dell'ultimo minuto che non sono mai buoni per il nostro corpo, è meglio concederci dei trattamenti snellenti ma anche riscaldanti e rilassanti, come possono essere bagni e docce, nei quali unire ai principi attivi dimagranti contenuti in oli, estratti ed essenze, anche il sale (prezioso alleato per drenare gli accumuli di liquidi e tossine) e del bicarbonato. Se si aggiunge il sale all’acqua della vasca possiamo purificare e levigare l’epidermide e migliorarne l’ossigenazione, favorendo così il ricambio cellulare e quindi la tonificazione cutanea.


Ricordate inoltre che l’effetto “effervescente” del bicarbonato a contatto con l’acqua calda riattiva il microcircolo, accelera la rimozione dei ristagni e, aiuta la penetrazione dei principi attivi bruciagrassi nei tessuti.  Provate, 1-2 volte a settimana, alcunii trattamenti rassodanti e anti adipe da alternare ai bagni alle docce mattutine rivitalizzanti: ecco quali.

Per eliminare ristagni di liquidi e tossine alla base della stramaledetta cellulite, è bene fare un bagno che dreni e rinforzi i vasi, contrastando la stasi venosa e linfatica. Miscelate 3 cucchiai di sale integrale, 4 cucchiai di bicarbonato, 3 gocce di essenza di rosmarino, 3 di betulla e 3 di limone, e 25 gocce di tintura madre di ippocastano. Aggiungi il composto a una vasca d’acqua a circa 37° C, insieme a un litro d’acqua ricca di magnesio, e immergiti per 15-20 minuti.

Sale e bicarbonato, insieme a spezie riscaldanti sotto forma di oli essenziali, sono una miscela stimolante il metabolismo e che attiva i processi bruciagrassi; il burro di karité rende la pelle elastica e levigata. Mescolate in un recipiente 2 cucchiai di sale marino integrale, 4 cucchiai di bicarbonato, 4 gocce di olio essenziale di zenzero, 4 di arancio, 3 di pepe nero e 2 di cannella. Aggiungete un cucchiaio di burro di karité ammorbidito e versate la miscela nella vasca riempita con acqua a 37° C. Restate immersi per 15-20 minuti, poi tamponate con un asciugamano.

Per gli amanti della doccia si consiglia  al mattino una doccia-scrub che libera la pelle da impurità e cellule morte: i nquesto modo si aumenta l'ossigenazione e la rigenerazione cellulare e si migliorano tono ed elasticità cutanei. Miscelate 2 cucchiai di olio di calendula (stimola la circolazione), 3 cucchiai di bicarbonato, 2 gocce di olio essenziale di ginepro, 2 di rosmarino e 3 di salvia. Massaggiate col composto tutto il corpo, con movimenti circolari. Sciacquate e procedi con una breve doccia tiepida.

Se a fine giornata vi ritrovate caviglie e polpacci gonfi e “pesanti” ecco un pediluvio che restituisce leggerezza a piedi e gambe: mescolate a una bacinella d’acqua calda (non troppo) 2 cucchiai di bicarbonato e il succo di mezzo limone. L’effetto effervescente che si produrrà riattiva la circolazione e accelera il riassorbimento dei ristagni.

giovedì 28 gennaio 2016

Gennaio: una miscela di oli essenziali per rinnovare la pelle

L'inverno e in particolare il mese di Gennaio mettono a dura prova la nostra pelle, questo infatti è il periodo in cui può manifestarsi una maggiore sensibilità cutanea e perciò la pelle può essere soggetta ad irritabilità.  I forti sbalzi termici e le temperature che in determinati periodi vanno sottozero, contribuiscono a creare problemi, in più se l’alimentazione è stata sbilanciata soprattutto durante il periodio natalizio con grassi, alcolici, e se uniamo il fumo, magari la sedentarietà, la pelle ne risente e in maniera evidente. Ce ne accorgiamo perchè:

- si manifesta un’intensa disidratazione su viso, gambe e decolleté;
- vi possono essere eruzioni cutanee, come eczemi e dermatiti;
- è facile che si riacutizzi dell’acne e l’eccesso di sebo su viso e schiena.


Ma possiamo porre rimedio a questo stato di cose, usando i provvidi oli essenziali che mai dovrebbero mancare in casa. Con la giusta miscela possiamo risolvere le diverse problematiche. INtanto dobbiamo dire che l'effetto antiage consiste nel riequilibrare il film idrolipidico del derma, purificare il tessuto dalle tossine accumulate e stimolare la produzione di nuove cellule.Ecco come fare:

Olio di jojoba: ricco di cere e di sostanze nutrienti, questo rimedio naturale ha un potere estremamente elasticizzante e ringiovanente. Ottima capacità di penetrazione ed è adatto a tutti i tipi di pelle, specialmente per quella atonica e stanca.

Essenza di Camomilla: come già descritto si intende qui “camomilla blu” per il colore dell’olio essenziale, è tra le più delicate e può quindi essere utilizzata tranquillamente da tutti. Sarà l'essenza base della miscela grazie al suo potere analgesico, in quanto calma immediatamente le irritazioni della pelle, che si tratti di prurito, di dolore o di bruciore.

Essenza di Carota: che si ottiene dai semi dell’ortaggio,  è particolarmente adatta nei problemi di secchezza e ipersensibilità cutanea, grazie alle proprietà rigeneranti. Rivitalizza i tessuti, rende la pelle più elastica. Ricca di provitamina A, migliora l’idratazione della pelle e previene le rughe.

Essenza di Cipresso: per chi ha problemi di dermatiti significa che vi è l’accumulo sulla pelle delle tossine che non riescono a essere eliminate dal corpo. Il cipresso, con la sua azione sudorifera, drenante e depurativa, stimola questa funzione penetrando in profondità nel sistema venoso e linfatico. Aiuta a risolvere anche edemi e ritenzione.

Essenza di Timo: un antimicrobico ad ampio spettro, esercita un’efficacissima azione dermopurificante. Orientatevi su un olio essenziale contenente una bassa quantità di fenoli (chiedete all’erborista) che lo rende più “dolce” e delicato. Perfetto sull’acne per cicatrizzare le lesioni.

venerdì 15 gennaio 2016

Ylang-ylang, olio essenziale

Nome botanico: Unona odoratissima
Famiglia: Anonacee
Provenienza: Filippine
Estrazione: dai fiori gialli freschi
Profumo: dolce, intenso, soave, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, antistress, antisettico, sedativo nervoso, ipotensivo, tonico, stimolante della circolazione
Principali indicazioni: depressione, insonnia, tensione nervosa, frigidità, impotenza, ipertensione, palpitazioni, tachicardia, cura della pelle e dei capelli
Precauzioni: l'essenza non è tossica, ma l'intensità della fragranza può indurre nausea o cefalea; usare con moderazione


Ylang-ylang significa in filippino "fiore de fiori". Questo albero esotico originario dell'Asia tropicale e coltivato a Giava, Sumatra e nel Madagascar, simile a un salice piangente con i rami ricurvi verso il basso, porta grandi fiori delicati di colore rosa, malva o giallo a seconda della varietà. Quando la colorazione del fiore è completa, esso emana un profumo intenso e caratteristico. L'essenza più pregiata si ottiene dalla varietà con i fiori gialli. Essi vengono raccolti all'inizio dell'estate all'alba, prima che il calore del sole appesantisca troppo il loro profumo.

L'essenza viene estratta con un processo di distillazione in vapore acqueo: l'olio ottenuto con la prima parte della distillazione è il più pregiato e viene chiamato ylang-ylang extra; con la distillazione successiva si ottengono i distillati di grado 1, 2 e 3, meno pregiati. L'essenza ha un aroma molto persistente, che viene usato in profumeria per "fissare" i profumi.

Questo fiore è molto conosciuto dalle popolazioni locali, per le sue proprietà benefiche sulla pelle, per le dermatiti e le morsicature di insetti e per la bellezza dei capelli: le ragazze molucchesi mettevano i lunghi petali ricurvi a macerare al sole in olio di cocco, per preparare un unguento da spargere sui capelli. I colonialisti europei presero spunto da questa usanza e fecero dell'ylang-ylang un componente di un olio per la cura dei capelli, noto con il nome di "olio di Macassar".

Come altre essenze tratte dai fiori, anche l'ylang-ylang esercita uno spiccato effetto distensivo sul sistema nervoso. La sua fragranza soave ed esotica è estremamente piacevole e svolge un effetto  rilassante e leggermente euforizzante. E' perciò indicata per gli stati di stress e tensione nervosa, ansia, depressione, come altri delicati oli floreali quali gelsomino, neroli, rosa, con cui può essere eventualmente associata per creare un effetto sinergico sulla psiche.

Altre associazioni consigliate sono con maggiorana e basilico, dall'effetto più stimolante. Dell'ylang-ylang si è anche detto che "frena la collera derivante dalla frustrazione". L'effetto calmante e distensivo viene raggiunto maggiormente se l'essenza viene utilizzata per bagni o massaggi rilassanti.  In Indonesia i suoi fiori vengono sparsi sul letto nuziale degli sposi: l'essenza è tra quelle più frequentemente indicate come afrodisiache. utile  in caso di diminuzione del desiderio sessuale.

Ha un'azione calmante sul cuore e sul respiro, in caso di tachicardia, palpitazioni, respiro affannoso legato all'ansia; dà ottimi servigi alla pelle, per massaggi facciali, e ai capelli, per rafforzarli e frenarne la caduta. In questo caso si consiglia di utilizzare l'ylang-ylang per frizioni e massaggi al cuoio capelluto, miscelandolo con altre essenze attive in questo senso, come rismarino e alloro.

mercoledì 13 gennaio 2016

Violetta, olio essenziale

Nome botanico: Viola odorata
Famiglia: Violacee
Provenienza: Europa, Asia
Estrazione: dai fiori
Profumo: floreale , dolce, ricco
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: antinfiammatoria, antireumatica, decongestionante, antisettica, stimolante della circolazione, sedativa, espettorante, afrodisiaca
Principali indicazioni: insonnia, esaurimento nervoso, acne, pelle grassa, dermatiti, insufficienza circolatoria, reumatismi, bronchite


La violetta o viola mammola, per essendo un fiore notoriamente schivo e associato alla modestia, viene spesso associato alla rosa nella tradizione letteraria, poetica, nelle arti e nella medicina popolare. Nascono rose e viole sal sangue di Adone, giovane bellissimo amato da Venere; ancora violette nascono dal sangue di Attis, un altro giovane conteso per la sua bellezza da più parti e che si uccide, evirandosi all'ombra di un pino. Una leggenda greca narra che Efesto, il dio Vulcano, brutto e claudicante, innamoratosi di Venere-Afrodite, per sedurla si coronò il capo di viole mammole, che magicamente convinsero la dea della bellezza a seguirlo nelle viscere della terra.

Simboli d'amore, quindi le viole, ma anche simboli di morte, con cui si ornavano le tombe delle fanciulle, morte prematuramente ed è proprio "in un letto di oscure viole" che, pallida e immmobile, dorme la Bella Addormentata nel Bosco, in attesa del magico risveglio. Saffo, poetessa greca autrice di toccanti liriche amorose, è ricordata dagli antichi con il capo cinto da viole: "O coronata di viole, divina dolce ridente Saffo". La è anche un tenero annuncio di primavera, che indica la fine dell'inverno, come nei noti versi del Pascoli: "C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico: io vivo altrove e sento che sono intorno nate le viole".

Ma la viola ha dato anche il nome a strumenti musicali come la viola, il violoncello, il violino; ha legato la sua immagine, dai tempi di Maria Luigia d'Austria, alla città di Parma, che ne ha fatto il suo simbolo e con "violetta di Parma" un famoso profumo.  In Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare si parla della viola, come un fiore che all'inizio era bianco, ma che colpito da una freccia di Cupido, dio dell'Amore, per l'amorosa ferita diventò purpureo, e fu chiamato viola.

Ed è proprio il succo di viola, spruzzato sulle palpebre di una persona addormentata, che la farà follemente innamorare della prima persona incontrata, come succede alla fata Titania, che per la burla di un folletto, si innamora di una testa d'asino. La viola ha una altro significato simbolico collegato al suo colore, che è composto in ugual misura dal blu e dal rosso: rappresenta il putno di incontro tra il rosso della passione e il blu dell'intelligenza; ma il viola è anche il colore della penitenza e del sacrificio.

Il pallore della viola  quindi è connesso con i "pallori amorosi", con la trepidazione e la modestia ma anche con l'incantamento e la seduzione, con la morte ma anche con la rinascita e con la poesia. Trasposta in aromaterapia, questa pregnante simbologia va ad arricchire l'utilizzo dell'essenza di viola nella sfera psichica: la viola, sensibile e delicata, può essere usata laddove si voglia aumentare la sensibilità, la ricettività, la creatività del pensiero, per lenire ferite dell'esistenza e in particolare le delusioni d'amore: si ritiene infatti che il suo profumo "conforti e corrobori il cuore".

L'aroma è squisitamente femminile, ma può essere usato, per massaggi o bagni, anche per il sesso maschile, per ammorbidire e smussare gli spigoli di un carattere rude, o per chi è troppo prosaico, alieno da poesia e da sentimento nella misura di una goccia da aggiungere a essenze più maschili. Nella sfera amoroso- sessuale, la viola agisce a livello del cuore, nel senso che addolcisce, inclina all'amore e al sentimento, ma grazie all'azione del "blu che si mescola al rosso" e  che aggiunge una nota rinfrescante, rischiara la mente e la rende più aperta, più riflessiva e pacata, rilassa e abbassa le tensioni.

A livello organico la viola ha proprietà espettoranti utili in caso di tosse o bronchite, depura la pelle e deterge i pori (in questicasi è indicata per lavaggi o comprese di acqua calda, bagni di vapore); stimola la circolazione e ha un'azione antinfiammatoria in caso di problemi circolatori agli arti o reumatismi.

sabato 2 gennaio 2016

La pelle eterica


Questa è dunque la descrizione generale dell'aura, come la vede un buon chiaroveggente, o come si può scorgere usando gli "Schermi Kilner". Tanto l'aura interna quanto quella esterna sembrano possedere quella che possiamo considerare come una epidermide, una pelle superficiale, che ha una parte importante nella salute dell'individuo.

Quando vengono osservate attentamente, si vede che queste pelli sono formate di innumerevoli linee di forza eterica, come se le estremità delle striature capillari che formano l'aura venissero attorte per formare una copertura, un involucro protettivo.

lunedì 21 dicembre 2015

Sandalo, olio essenziale

Nome botanico: Santalum album
Famiglia: Santalacee
Provenienza: India
Estrazione: dal legno
Profumo: legnoso, dolce, balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole,Giove
Proprietà: antisettico, polmonare e ruinario, tonico, afrodisiaco, antiinfiammatorio, diuretico, espettorante, cicatrizzante, fungicida, antibatterico, antispastico, sedativo
Principali indicazioni: stress, tensione nervosa, insonnia, infezioni respiratorie, infezioni urinarie, tosse, cura della pelle


Il sandalo è un albero originario dell'India, conosciuto e impiegato fin dai tempi antichi per il suo legno pregiato, profumato e inattaccabile dalle termiti, utilizzato sia come materiale edilizio che per bruciarlo come incenso nelle cerimonie religiose. Viene tuttora usato in bastoncini sottili per profumare gli ambienti, elevando lo spirito e favorendo la concentrazione e il raccoglimento.

Il suo olio veniva abbondantemente impiegato per scopi cosmetici e medicinali. Attualmente entra nella composizione di molti profumi, per la sua capacità di fissare e di legarsi agli altri aromi. La profumazione dolce, legnosa e intensa, agisce a livello del sistema nervoso, calmando gli stati di tensione nervosa e favorenso il rilassamento. E' una delle essenze più usate da aggiungersi all'olio da massaggio, inoltre per un bagno serale, combatte l'insonnia e contribuisce ad attenuare le tensioni muscolari.

In Oriente era noto per la sua benefica azione a livello della pelle: infatti aiuta a mantenerla elastica e idratata, combattendo le impurità, eliminando il prurito, le irritazioni e le infiammazioni. E' consigliabile applicarlo mediante impacchi caldi o per vaporizzazioni. Il suo potere antisettico e antinfiammatorio si esplica soprattutto a carico dell'apparato respiratorio, in caso di bronchite, mal di gola, tosse,  e a carico delle vie genitourinarie, dove calma e decongestiona le mucose infiammate. Favorisce la digestione ed è antispastico e astringente in caso di colite o diarrea.


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