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domenica 20 dicembre 2015

Agrifoglio e Pungitopo

Queste festività natalizie mi stanno riportando alla mente i ricordi della mia infanzia. Mi sono resa conto che molti di questi viaggi nel tempo, a Natali antichi, sono legati a piante significative.


Eccomi ancora a casa dei nonni, in versione invernale, imbacuccata nel mio cappottino con sciarpa incorporata che lasciava all'aria solo gli occhi, e stivali in gomma per la passeggiata nel bosco. Scopo: fare borraccina per il presepe e raccogliere agrifoglio e pungitopo da mettere in bella mostra  accanto alle altre decorazioni natalizie. Non fu facile all'inizio distinguere l'agrifoglio dal pungitopo, poi cominciò a farsi chiarezza: le foglie erano differenti, e anche le bacche. 
Si narra che gli antichi Romani portassero dei ramoscelli di agrifoglio durante i Saturnali, nei giorni che precedevano il solstizio invernale, perché li consideravano dei talismani. Infatti sostenevano che piantando l'albero nelle vicinanze della casa si tenevano lontani i malefici (usanza questa che poi si è tramandata fino ai giorni nostri). E probabilmente a ispirare questa funzione di amuleto vegetale è stato proprio il suo aspetto, con le foglie coriacee, accartocciate e pungenti. Il fatto stesso che sia un sempreverde ci dà l'idea di durata, sopravvivenza, e i suoi frutti rossi sembrano celebrare la rinascita del sole al solstizio. I suoi frutti, non commestibili per noi, sono una vera leccornia per gli uccellini, e con le sue foglie si proteggeva la carne salata da topi e dagli altri roditori, per questo fu anche chiamato pungitopo maggiore.

Alla stessa funzione fu destinato il pungitopo vero e proprio, che è un piccolo arbusto sempreverde che forma grovigli di vegetazione impenetrabile per la durezza delle false foglie. Per la sua somiglianza con l'agrifoglio, ha assunto lo stesso simbolismo, anzi spesso lo sostituisce a Natale.
E così ogni anno mi piace averne in casa almeno un ramoscello, sia dell'uno che dell'altro, in ricordo dei fasti degli antichi Romani e delle mie passeggiate nel bosco.





mercoledì 1 luglio 2015

L'agrifoglio o Holly, il fiore di Bach per riaprirsi all'amore

L'agrifolio (Ilex Aquifolium), pianta natalizia, tra i fiori di Bach è nota come Holly e fa parte della famiglia delle Aquifoliacee. Impossibile non riconoscerlo, perchè le foglie sono verdi lucide, spuntano nella parte inferiore, hanno aculei resistenti per proteggersi dagli animali del bosco. E’ un arbusto che cresce nei boschi e le sue bacche sono di color rosso acceso, ha fiori bianchi e profumati che sbocciano in primavera.

Si addice a coloro che si sentono feriti, sono suscettibili, ipersensibili e pensa male, probabilmente alla base hanno un’insicurezza interiore di fondo che spinge a presupporre ed agire in modo aggressivo e crudele.  Bach descrive le persone Holly così: “… coloro che, a volte, sono assaliti da sentimenti come l'invidia, la gelosia, la vendetta, il sospetto. Queste persone possono soffrire molto, spesso senza che vi sia una vera ragione per la loro infelicità… ”.

Questi caratteri che hanno serie difficoltà ad aprirsi all’esterno e all’amore, spesso succede che la tanta sofferenza manifestata da un tipo Holly non sia comprensibile ai più e generi molta infelicità. E’ un fiore che può essere usato come rimedio catalizzatore spirituale, da prendere quando non si è chiaro quale rimedio bisogna somministrare, specialmente in persone energiche ed attive; in un certo senso Holly fa da apripista potente al fine di sbloccare una situazione di stallo. I benefici che genera l’agrifoglio sono la capacità di dare senza aspettarsi nulla in cambio, qui si è disposti a condividere con gli altri ciò che si ha.

Quindi, svanisce la possessività e ritorna l’armonia interiore, ci si apre alla vita. Inoltre, il successo altrui è convissuto con gioia.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Rabbia, invidia,odio, gelosia, diffidenza ed aggressività.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Bach lo definisce così, un rimedio dell’amore: “… Holly ci protegge da tutto quando non è parte dell’amore universale. Holly apre il cuore e ci rende un tutt’uno con l’amore divino… ”.

Amore universale, apertura, compassione e generosità. Holly è indicato specialmente per coloro che sono viscerali, contorti, che riscontrano conseguentemente disturbi epatobiliari, coliche biliari, diarrea o stipsi, cistite o patologie legate al cuore; perciò viene usato anche nei bimbi, per le loro gelosie tra fratelli e/o sorelle; mentre negli adulti spesso può essere dosato insieme a Chicory, che si sente tradito e beffato.

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