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mercoledì 11 novembre 2015

Il rafano, in cucina, in fitoterapia e sua coltivazione

L'Armoracia rusticana, Cochlearia armoracia è il nome scientifico del rafano rusticano, altrimenti conosciuto come rafano tedesco, barbaforte e cren, è una pianta erbacea perenne delle Crucifere.
Possiamo dire che il rafano è una pianta piuttosto rustica con grandi foglie ruvide di un bel color verde intenso, e si coltiva soprattutto per l'uso che si fa della radice.

Lo si può coltivare anche in casa stanto attendi a qualche piccola accortezza, una delle principali ad esempio è che, poichè il rafano non sopporta la siccità, nei mesi poco piovosi sarà necessario irrigarlo con regolarità, inoltre in Italia non è possibile coltivarlo come pianta perenne, bensì come pianta annuale.

COME COLTIVARE: scegliete un terreno ben drenato e fertile. Il periodo migliore per la semina è il mese di febbraio, e si può fare in piena terra o in ambiente controllato. Procedete con la semina del rafano in piena terra solo se il terreno è sufficientemente soffice: per la semina in piena terra dovrete provvedere alla preparazione del terreno alcuni mesi prima.

Scegliete una posizione soleggiata o a mezz’ombra. Le piantine di rafano vanno messe a una distanza di 30 cm l’una dall’altra, mentre tra una fila e l’altra dovranno esserci circa 50 cm. I primi fiori appariranno a inizio estate, si tratta di piccoli fiorellini bianchi con quattro petali disposti in croce.

Ma perchè il rafano è così importante per l'alimentazione? Quali le sue proprietà? Innanzitutto il rafano ha un alto contenuto di Vitamina C e B1 e una modesta quantità di olio essenziale che varia dallo 0,5 all’1%. La radice è ricca di composti glucosinati come la gluconasturtiina, singroside e la glucoclearina, se questi nomi non vi dicono nulla, vi basterà pensare che attraverso la loro idrolisi si possono ottenere sostanze utili nel campo della fitoterapia. Per quanto riguarda l’apporto calorico, si stima che ogni 100 grammi di rafano contenga all’incirca 35 kcal.

Oltre che in cucina il rafano è molto usato in fitoterapia: trova impiego, come rimedio naturale, nel trattamento dei reumatismi, bronchiti e altre difficoltà respiratorie. Nella cosmesi naturale e in ambito della medicina popolare, il rafano è impiegato come rimedio blando contro le macchie della pelle, le dermatosi dell’herpes e l’alopecia. Stimola la diuresi, tratta lievi infezioni a carico delle vie urinarie e favorisce la digestione.

ATTENZIONE:  è controindicato per chi soffre di problemi gastrici, disturbi renali, bruciore di stomaco e ulcere. Inoltre è sconsigliato alle donne in gravidanza.

mercoledì 21 maggio 2014

Godersi l'estate e stare in mezzo alla natura

L'estate è alle porte, e sia che si riesca ad andare in vacanza, sia che si abbia solo la possibilità di rilassarsi nel weekend sarà l'occasione per riavvicinarsi alla natura insieme alla propria famiglia.
Utilizziamo il nostro tempo libero per uscire dalla città e immergerci nel verde, andiamo nei parchi, passeggiamo, inforchiamo la bicicletta. E poi siamo creativi:

1) Possiamo creare in giardino o sul balcone, un'oasi per le farfalle con tutte quelle piante e fiori che per il colore, per il profumo o per la presenza di nettare, attirano le farfalle. Tra le piante aromatiche, che è anche possibile coltivare in vaso, amate dalle farfalle, vi sono la salvia e l'origano. E poi: menta, primule, nasturzio, verbena e cavolo ornamentale. Finocchio, prezzemolo e aneto,sono favorevoli  ai bruchi che si trasformeranno in farfalle. In giardino piantate biancospini, lillà, settembrini e fiordalisi. E il vostro paradiso sarà pronto!

2) Istruttiva e interessante sia per gli adulti che per i bambini è la realizzazione di un erbario. E' un'attività che si può fare anche in città, nei parchi, nei giardini, o camminando  in periferia. Potrete così raccogliere fiori ed erbe aromatiche da essiccare per alcuni giorni all'aria aperta, appendendoli a testa in giù dopo averli raccolti in mazzetti, ed in seguito pressarli tra le pagine di un dizionario. Per realizzare l'erbario è bello usare un vecchio quaderno, o fogli di carta riciclata. Sotto potete scrivere in bella calligrafia, il nome della pianticella, magari anche il nome botanico, grazie all'aiuto di un libro dedicato o grazie al pc.

3) Altre due attività interessanti, e vi sono anche dei corsi sono il birdwatching e birdfeeding. Sono attività da svolgere in assoluto silenzio, solitamente all'interno di oasi o di parchi protetti, che vi permetterà di osservare le abitudini dei volatili appartenenti alle specie che popolano il luogo che avete deciso di visitare. Per organizzare gite di questo tipo si può cercare sul web. I corsi di birdfeeding vi insegneranno invece come preparare cibo da offrire ai volatili e come costruire delle mangiatoie adatte. Provate inoltre a realizzare da voi casette per uccelli con materiali di recupero .

 4) Per almeno un giorno staccate pc e cellulare. Notizie, chiamate e pettegolezzi dell'ultimo minuto non dovranno distrarvi. Ascoltate piuttosto i veri suoni della natura e osservate la bellezza dei colori che vi circondano. Camminate lentamente e rilassatevi. Fissate nella mente i colori e le immagini. Alla fine del percorso sarete più rilassati.

5) Coltivare, raccogliere, vendemmiare. Che abbiate o meno un orto, cercate di dedicarvi alla cura delle piante da frutto, e con ciò che raccogliete fate conserve o confetture. Se avete la fortuna di poter visitare parenti o amici che vivono in campagna, approfittate di questi giorni, anche semplicemente dei weekend, per aiutarli nella raccolta della frutta, direttamente dagli alberi, non c'è attività più gratificante che staccare i frutti dagli alberi e assaggiarli sul momento. E poi a settembre c'è la vendemmia. Vi sono strutture, sia in Italia che all'estero, che offrono vitto e alloggio gratuiti in cambio di aiuto nel raccolto e nella coltivazione dei campi. E' pur sempre una vacanza a costo zero, è l'occasione per imparare nuove mansioni, in un periodo in cui c'è poco da scialare.
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