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lunedì 28 dicembre 2015

Tea tree, olio essenziale

Nome botanico: Melaleuca alternifolia
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Australia
Estrazione: dalle foglie
Profumo: fresco, speziato, amarognolo
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Giove, Venere
Proprietà: antisettico, battericida, fungicida, antivirale, cicatrizzante, antiinfiammatorio, deodorante, epsettorante, balsamico
Principali indicazioni: disturbi dermatologici quali foruncoli, pustole, graffi, ulcere, scottature, herpes, micosi della pelle e delle unghie, gengiviti, afte, punture di insetti ecc., mal di gola, influenza, infezioni urinarie, candidosi vaginale, tosse, influenza, sinusite

L'olio dell'albero del tè, originario dell'Australia, era usato dagli aborigeni e dai primi coloni per le sue notevoli proprietà da utilizzare nel pronto soccorso di ferite e lesioni della pelle. Infatti esso può essere incluso fra le essenze maggiori dell'aromaterapia antinfettiva: recenti studi ne hanno dimostrato il potere antibiotico naturale su batteri e funghi patogeni. Inoltre la sua tolleranza e l'assenza di tossicità lo rendono molto maneggevole e ne fanno un utilissimo presidio per la cura delle affezioni della pelle e delle mucose provocate da agenti microbici e per il trattamento di stati di irritazione. Per esempio dopo rasature o depilazioni.

Può essere utilizzato puro in molti casi, ma per pelli sensibili è meglio diluirlo 1:10 in olio vegetale, o altro veicolo, a seconda degli usi, per esempio una crema o una lozione debolmente alcoolica. Per la sua notevole capacità di penetrazione e il potere detergente e dissolvente sui tessuti patologici (mentre non danneggia quelli sani), è indicato anche per le micosi dell'unghia e dei tessuti sottoungueali. In questo caso sarà bene massaggiare la parte interessata con l'olio tutti i giorni fino a quando l'infezione non sarà sparita.

 Il tea tree oil neutralizza il veleno delle punture di insetti, disinfetta e accelera la cicatrizzazione di piccole scottature, accelera la risoluzione dell'herpes labiale e genitale (in questo caso usare l'essenza diluita in olio o in acqua per lavaggi e impacchi). Per sciacqui è utile in caso di afte e gengiviti, dove svolge anche un'azione lenitiva e anestetica; per lavande vaginali è attivo sulla candida. Per frizioni sul cuoio capelluto combatte la forfora e il prurito. Per bagni o pediluvi è deodorante e astringente nell'ipersudorazione.

In caso di tosse, raffreddore, influenza, va aggiunto a inalazioni di vapore e spalmato sul petto e sulla schiena. Per gargarismi allevia il mal di gola, in caso di dolori reumatici e muscolari, per massaggi delle parti interesate, lenisce il dolore. Alcune gocce di tea tree oil su una spugna umida da strofinare sul pelo del cane deodorano e tengono lontani gli insetti. Per la sua efficacia, tollerabilità e versatilità, questa essenza dovrebbe entrare nell'armadietto casalingo dei medicinali, dove spesso può, a pieno titolo, sostituire efficacemente pomate antibiotiche e altri farmaci di sintesi.


lunedì 7 dicembre 2015

Herpes e oli essenziali

HERPES

In aree ristrette, ad esempio nell'herpes labiale, si possono applicare direttamente 2 gocce di essenza
pura: Albero del Tè, Garofano chiodi, Lavanda, Manuka, Niaouli, Ravensara.

In aree più ampie, ad esempio nel fuoco di S. Antonio, bisogna ricorrere a massaggi, impacchi
e bagni con almeno uno degli stessi oli citati sopra. Oltre alla crema base neutra i vettori oleosi
più indicati sono: Aloe vera, Armellina, Avocado, Enotera, Iperico, Mandorle dolci. Provare anche
a emulsionare gli oli essenziali nel fango del Mar Morto, oppure nell'argilla, in modo da realizzare
impiastri da applicare sulle zone affette.

Inalazione secca e diffusione ambientale: Albero del Tè, Bergamotto, Camomilla blu, Cisto, 15-
sopo, Limone, Ravensara .

Uso interno: Berqarnotto. Camomilla blu, Cisto, Limone, Melissa, Rosa, Salvia.

mercoledì 11 novembre 2015

Il rafano, in cucina, in fitoterapia e sua coltivazione

L'Armoracia rusticana, Cochlearia armoracia è il nome scientifico del rafano rusticano, altrimenti conosciuto come rafano tedesco, barbaforte e cren, è una pianta erbacea perenne delle Crucifere.
Possiamo dire che il rafano è una pianta piuttosto rustica con grandi foglie ruvide di un bel color verde intenso, e si coltiva soprattutto per l'uso che si fa della radice.

Lo si può coltivare anche in casa stanto attendi a qualche piccola accortezza, una delle principali ad esempio è che, poichè il rafano non sopporta la siccità, nei mesi poco piovosi sarà necessario irrigarlo con regolarità, inoltre in Italia non è possibile coltivarlo come pianta perenne, bensì come pianta annuale.

COME COLTIVARE: scegliete un terreno ben drenato e fertile. Il periodo migliore per la semina è il mese di febbraio, e si può fare in piena terra o in ambiente controllato. Procedete con la semina del rafano in piena terra solo se il terreno è sufficientemente soffice: per la semina in piena terra dovrete provvedere alla preparazione del terreno alcuni mesi prima.

Scegliete una posizione soleggiata o a mezz’ombra. Le piantine di rafano vanno messe a una distanza di 30 cm l’una dall’altra, mentre tra una fila e l’altra dovranno esserci circa 50 cm. I primi fiori appariranno a inizio estate, si tratta di piccoli fiorellini bianchi con quattro petali disposti in croce.

Ma perchè il rafano è così importante per l'alimentazione? Quali le sue proprietà? Innanzitutto il rafano ha un alto contenuto di Vitamina C e B1 e una modesta quantità di olio essenziale che varia dallo 0,5 all’1%. La radice è ricca di composti glucosinati come la gluconasturtiina, singroside e la glucoclearina, se questi nomi non vi dicono nulla, vi basterà pensare che attraverso la loro idrolisi si possono ottenere sostanze utili nel campo della fitoterapia. Per quanto riguarda l’apporto calorico, si stima che ogni 100 grammi di rafano contenga all’incirca 35 kcal.

Oltre che in cucina il rafano è molto usato in fitoterapia: trova impiego, come rimedio naturale, nel trattamento dei reumatismi, bronchiti e altre difficoltà respiratorie. Nella cosmesi naturale e in ambito della medicina popolare, il rafano è impiegato come rimedio blando contro le macchie della pelle, le dermatosi dell’herpes e l’alopecia. Stimola la diuresi, tratta lievi infezioni a carico delle vie urinarie e favorisce la digestione.

ATTENZIONE:  è controindicato per chi soffre di problemi gastrici, disturbi renali, bruciore di stomaco e ulcere. Inoltre è sconsigliato alle donne in gravidanza.

martedì 22 settembre 2015

Geranio, olio essenziale

Nome botanico: Pelargonium odoratissimum
Famiglia: Geraniacee
Provenineza: Africa
Estrazione: da tuttal al pianta
Profumo: fresco, dolce, simile alla menta
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: antisettico, cicatrizzante, tonico, atringente, emostatico, stimolante della corteccia surrenale, antidepressivo, repellente per gli insetti, antinevralgico
Principali indicazioni: dermatosi, bruciature, nevralgie facciali, cellulite, edemi, ingorgo  mammario, stress, stanchezza


L'essenza di geranio si armonizza bene con l'olio di rosa e di agrumi, ma può essere combinato con altre miscele, a cui aggiunge una piacevole nota di freschezza. Ha una spiccata azione antinfiammatoria, emostatica, antisettica e cicatrizzante che si esplica nelle affezioni cutanee quali ferite, ustioni, ecchimosi, ulcere, micosi, herpes e nelle afte boccali e stomatiti. Applicato sulla pelle tiene lontani gli insetti.

Riduce la congestione delle mammelle, ha potere diuretico, stimola la corteccia delle ghiandole surrenali, quindi ha un'azione anti fatica e tonificante in caso di stress, da usare per frizionare il corpo durante o dopo la doccia o il bagno o per un breve massaggio sulla nuca e alle tempie. E' utile anche per la sovraeccitazione e l'agitazione dei bambini, grazie alla sua azione riequilibrante sul sistema nervoso.



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