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venerdì 11 settembre 2015

Equo ne credite, Teucri

Spesso ci capita, nell'ambito dela nostra quotidianità e dei rapporti che abbiamo con gli altri, di affermare: "te l'avevo detto, ma tu non mi hai ascoltato". Lo si fa continuamente, amici, parenti, conoscenti ci raccontanto le loro disavventure, ciò che gli è capitato, magari prima di cimentarsi in qualcosa ci avevano anche chiesto un parere o un consiglio e noi, in base alle nostre sensazioni o semplicemente guidati da una logica più distaccata, avevamo espresso qualche dubbio. Ebbene anche i nostri antenati latini avevano per così dire un adagio che aveva più o meno lo stesso significato.

Equo ne credite, Teucri: Non credete al cavallo, Troiani (Virgilio, Eneide, II, 48). A pronunciare questa frase fu Cassandra, profetessa destinata a non essere creduta, che cercava di far desistere i Troiani dall'introdurre il Cavallo di Legno, ideato da Ulisse, nella città.

lunedì 27 ottobre 2014

Scleranthus, il fiore di Bach chi vive nel dubbio

Lo Scleranthus (Scleranthus annuus)  è una pianta che si estende in lunghezza anziché in altezza e la si trova nei campi di grano, nei terreni sabbiosi.  Sclerato é un ottimo rimedio: “…per coloro che soffrono molto per l'incapacità di decidere fra due cose, considerando giusta ora una ora l'altra. Sono di solito persone tranquille, che sopportano in silenzio le loro difficoltà, non essendo portati a discuterne con altri…”.

La parole chiave è “l’Amleto” di William Shakespeare, cioè di chi convive con un tipo di dubbio che blocca e impedisce l'azione. In queste persone sono frequenti gli sbalzi d’umore spesso altalenanti, che oscillano da un estremo all’altro, come se fossero preda di una tempesta, passano dalla felicità alla tristezza anche in una sola giornata, generando disarmonia interiore, altalenanza di sentimenti e di intenti, confusione.

Purtroppo i loro comportamenti sono inaffidabili, e ne conseguono danni per l'economia del proprio vivere: queste persone perdono inutilmente tempo e si lasciano sfuggire occasioni importanti, non colte per via della loro cronica indecisione. Scleranthus apporta una evoluzione, infatti questi tipi riescono ad adattarsi rapidamente, con flessibilità e con mente aperta, come se fosse magicamente illuminata, riuscendo a decidere ed essere pronti al momento giusto.
• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): indecisione, incertezza, insicurezza ed umore oscillatorio.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): sicurezza, capacità di scelta, equilibrio.

Adatto alle persone sempre indecise, che hanno difficoltà a scegliere, in particolare quando sono poste di fronte a due alternative; inoltre manifestano una carenza di equilibrio, data dalla loro costante incertezza, celando notevoli conflitti interiori.  Scleranthus è prezioso per coloro che anelano tanto nello scegliere subito fra due proposte, ma non riescono mai, per coloro i quali vorrebbero la prontezza dell’azione, la padronanza di sé, il dubbio svanito e semplicemente sentire un mare calmo dentro se stessi.



venerdì 2 maggio 2014

Come prendere decisioni vantaggiose | Psicopittografia

Ecco un metodo nuovo che ci guiderà nella scelta delle decisioni da prendere quotidianamente. Esso abolirà lo sforzo del pensiero e non ci  sarà perplessità nella scelta delle vie da seguire. Vi sono ogni giorno decine di decisioni da prendere. Perchè non scegliere ogni volta la più vantaggiosa? Cominciamo con l'affermare un concetto importante: è possibile pensare con uno spirito nuovo. Questo nuovo spirito è esente dal dubbio e dalla perplessità. Non prende mai una cattiva decisione. Conosce la differenza tra un'azione vantaggiosa ed una inutile. Ci impedisce difare e di dire altre cose di cui potremmo pentirci.
 Ci preserva dai fastidi. Ci dice non solo ciò che dobbiamo fare, ma anche quel che non dobbiamo fare. La maggior parte delle decisioni vengon prese sulla base di un desiderio. Se questo desiderio è una chimera, se comporta un rischio per il nostro bene, noi andiamo incontro a una delusione. Ma quando noi pensiamo con il nostro nuovo spirito, esente da illusioni o da impulsività, non possiamo provare desideri che ci nuocciono. In questo modo risolviamo il problema della decisione non creando innanzitutto la decisione. Prendiamo, ad esempio, il modo di spendere il denaro. Quando pensiamo ai bisogni reali, noi spendiamo con giudizio. Acquistiamo per ragioni pratiche e non per vuote soddisfazioni personali.
Sarebbe come se qualcuno, uomo o donna che fosse, ci chiedesse se deve sposare oppure no il proprio partner. Nel caso l'unica cosa da fare è ricominciare da capo, chiarire il pensiero. Così dobbiamo fare noi di fronte alle decisioni: avere una mente chiara, in grado di prendere decisioni giuste e vantaggiose.

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