Simply

Visualizzazione post con etichetta guidare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta guidare. Mostra tutti i post

giovedì 30 aprile 2015

Gli Automobilisti disidratati guidano come gli ubriachi

Non sono solo gli alcolici a rendere la guida rischiosa. Un automobilista disidratato commette errori simili a quelli di un ubriaco, anzi il doppio rispetto a quelli che si idratano in maniera corretta durante i loro viaggi in auto. E' la scoperta fatta da un team di ricercatori della Loughborough University (UK) riportata dal The Telegraph.

Il team ha effettuato test attraverso un simulatore di guida su 12 automobilisti di sesso maschile, ognuno dei quali ha usato il simulatore in un giorno in cui era idratato (cioè dopo aver consumato 200 ml di acqua ogni ora),  e poi hanno usato il simulatore quando non erano sufficientemente idratati (con un consumo di 25 ml d'acqua ogni ora). Dai risultati è emerso che nei giorni in cui i volontari erano idratati, sono stati commessi in media 47 errori alla guida,  mentre quando non erano sufficientemente idratati il numero di errori è salito a 101. Nel secondo caso la cifra era simile a quella dei guidatori privati del sonno e a quella dei soggetti con un tasso alcolico sopra i limiti del consentito.


Ron Maughan, autore principale dello studio ha detto: “Non c'è dubbio che guidare dopo aver bevuto alcool o sotto l'effetto dei farmaci aumenta il rischio incidenti. I nostri risultati evidenziano però un pericolo non riconosciuto (la disidratazione) e suggeriscono che i guidatori dovrebbero essere incoraggiati a idratarsi adeguatamente. Una lieve disidratazione può causare sintomi come mal di testa, debolezza, vertigini, stanchezza, e in generale rendere le persone più affaticate e letargiche con capacità di concentrazione inferiori”.


sabato 23 novembre 2013

LETTERA AL DOLORE

Fuggo, da te dolore che mi smembri il corpo, che da troppo tempo ormai usuri la mia esistenza e il mio fisico. Con te dentro al corpo non si scherza, perchè  succhi via tutte le energie che mi rimangono, porti via la mia forza vitale, la mia lucidità, parassita che non sei altro.
E' come trovarsi dentro una prigione, un sarcofago nel quale tu mi hai relegata a forza, fasciata in bende strette che impediscono ogni minimo movimento, e sto lì a fissare davanti a me,  un panorama fisso che i miei occhi  vedono, e ascolto il mio respiro, e i suoni intorno, e coloro che  cercano di starmi vicino, ma impotenti.
Non posso fare nulla perchè se non  rimuovo la  causa che ti ha fatto mettere radici dentro di me, mi inchioderai per sempre, mutilando il mio corpo, togliendomi la capacità sensitiva e ambulatoria. 
Allora non puoi far altro che pensare,  e mentri aspetti, guardi il telefono e speri che da un momento all'altro arrivi, quella telefonata, quella che significa almeno in parte la fine di questo incubo che perdura da non so più quanto tempo, ho perso il conto.
Voglio tornare a passeggiare, a correre, a camminare, a guidare, a far le scale saltellando, a viaggiare, a lavorare....il mondo è solo chiuso fra quattro mura adesso, le mura della mia stanza, dove il mio corpo è steso, sul letto, fermo. 
Mi hai fatto urlare  dolore, mi hai tolto il sonno, notti intere senza neanche poter piangere, ad anelare solo un minuto di assenza da te, solo un minuto per rilassare i muscoli sempre in tensione, per riposare il cuore che batte all'impazzata per la tensione che mi provochi e gli spasmi a cui mi sottoponi.
Rivoglio la mia vita, la pretendo, ho troppe cose ancora da fare, persone da amare, luoghi da vedere perchè tu, maledetto possa pretendere un prezzo così alto. 
E' meglio che ti prepari perchè manca poco alla resa dei conti, e questa battaglia nella quale fino ad ora hai avuto tu il vantaggio, la vincerò io, perchè ti ho studiato così tanto, di te so tutto, ho lasciato che tu barbaricamente vandalizzassi il mio regno e ti facessi vedere per quello che sei, e ora so, perfettamente cosa sei.
La mia battaglia l'ho pianificata, ho mandato ambasciatori, ho acquisito alleati, ho la mia strategia dolore, una strategia che ti farà soccombere, questa sarà l'ultima battaglia che scatenerò contro di te, e poi sarò libera, di rinascere e di rivivere, come meritano la mia tenacia, il mio coraggio, la mia costanza, la mia determinazione.  Questo è il mio ultimatum.
Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.