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lunedì 6 giugno 2016

Pilates è l'armonia fra mente e corpo

Pilates è l'armonia fra mente e corpo, una ginnastica davvero benefica, che insegna ad assumere una corretta postura e a dare maggiore armonia e fluidità ai movimenti.

Pilates è l'armonia fra mente e corpo
L’obiettivo del Pilates è appunto quello di rendere le persone consapevoli di se stesse, del proprio corpo e della propria mente per unirli in una singola, dinamica e ben funzionante entità.

La mente di chi esegue gli esercizi di Pilates è rivolta verso il corpo, concentrata su ciò che sta accadendo mentre si compiono i movimenti, per comprendere con precisione quello che la mente ordina di fare ai muscoli e alle articolazioni e imparare a percepire esattamente come ci si sta muovendo. Il lavoro del Pilates si fa anche con particolari attrezzi.

Gli esercizi sono originali e vari e non annoiano mai la persona che si avvicina a questo tipo di ginnastica. Una volta che si è appresa la tecnica, infatti, la maggior parte delle ripetizioni non sono mai lunghe e noiose. Non si tratta quindi di un semplice insieme di esercizi, ma di un vero metodo che si è sviluppato e perfezionato in più di sessanta anni di pratica e di osservazione. La versatilità della tecnica, inoltre, ha permesso il suo utilizzo in campo riabilitativo ortopedico.

Il metodo Pilates si sviluppa attraverso una serie di esercizi personalizzabili, che prevedono quattro livelli di apprendimento: Base, Intermedio, Avanzato e Superavanzato. Questa suddivisione permette lo studio della tecnica attraverso un lavoro a difficoltà e carico graduali; ogni livello comprende uno specifico programma per ogni attrezzo e per il corpo libero.

Oggi provare a fare Pilates è davvero alla portata di tutti, perché ormai è molto diffuso e apprezzato e in tutte le palestre si possono chiedere informazioni su questa disciplina. In alcune palestre tra l'altro è possibile anche provare un paio di lezioni gratuite proprio per avere la possibilità di sentire su si sé i benefici di questa ginnastica.


giovedì 25 febbraio 2016

Lettura dell'aura con il tatto | Varie

Abbastanza stranamente, un metodo per leggere l'aura è l'uso del tatto. Richiede grande attenzione, ed è piuttosto difficile, soprattutto nelle fasi iniziali, farsi un'idea chiara di ciò che si percepisce effettivamente. Il modo di usare il senso del tatto per la percezione aurica è il seguente.

Innanzi tutto, rivolgetevi ad un amico comprensivo, che dovrà sedere su una sedia e o sdraiarsi su un divano. Poi passate lentamente la mano sopra ilsuo corpo, dall'alto verso il basso, tenendola a 5-7 cm dalla superficie del corpo stesso. E' importantissimo:  non toccatemai il corpo fisico del soggetto. Non soltanto non è necessario, ma vi impedirà di sentire l'aura. 


Ora, mentre passate lentamente la mano sopra il soggetto, concentrate l'attenzione sulle punte delle vostre dita, e cercate di notare le eventuali differenze nelle sensazioni che percepirte quando allontannate la mano di 20-25 cm, o la portate a 5 cm dal corpo. All'inizio (e sarà così per molti tentativi) potrete non percepire nulla; ma questa avviene spesso perchè non avete mai dovuto concentrarvi così sule punte delle dita,e altre sensazioni soverchieranno le impressioni sottili che potreste ricevere.

Verrà comunque il momento in cui percepirete che "qualcosa", che sembra caldo o freddo o vibrante, appare presente ad una certa distanza dalla superficie del corpo fisico del soggetto. Quando ve ne accorgete, potete cercare di scoprire fino a quale distanza dal corpo del soggetto si estende questo "qualcosa", e allora potrete compiere esperimenti per vedere quale froma assume questo "campo di forza".

E' una buona tecnica d'allenamento trascorrere qualche tempo, prima degli esperimenti, praparando un certo numero di schizzi del corpo umano visto di fronte, di schiena, e di fianco: se potete, fatene molte copie. I disegni vengono usati per segnare le variazioni che potete scoprire nell'aura. La prima aura che starete ossservando, naturalmente, è quella eterica. Più tardi, vorrete provare a percepire quella astromentale che, si estende assai più lontano dal corpo, e allora dovrete muovere le mani a maggiore distanza, diciamo a una trentina di centimetri dal corpo del soggetto.

Può darsi benissimo (sebbene non avvenga in tutti i casi) che, quando incominciate a percepire o a sentire l'aura, nella vostra mente di formino immagini, che possono assumere l'aspetto di una copia argentea del corpo del soggetto; la copia mostrerà le stesse variazioni che percepite nell'aura. Vedrete l'aura soggettivamente, e questo è un osviluppo molto comune.

Nel contempo, vi sono molti che non "vedono" mai nulla, ma che ricevono una chiara percezione dell'aura, le sue variazioni e altre peculiarità. La percezione non visuale intuitiva può essere assai più precisa.


 

mercoledì 27 gennaio 2016

Cura basica del corpo: concentrato di sale da bagno

Forse molti ancora non sanno che l'igiene migliore è quella della cura basica del corpo fatta attraverso un pH ca 8,5  dell´acqua del bagno, che si presta magnificamente per bagni completi, semicupi e docce per pediluvi e trattamento delle mani. Sono bagni che puliscono e nutrono la pelle e le donano grande morbidezza. Sono costituiti dalla finissima polvere di pietre preziose quali agata, cornalina, citrino, crisoprasio, calcedonio, zaffiro, cristallo di rocca e onice. Il nome attraverso vui li conosco io è AlcaBagno è concentrato e ne basta pochissimo.


Quando si è immersi nella acqua è bene strofinare il corpo a intervalli regolari di dieci minuti con una spazzola da bagno: ne otterrete un effetto stimolante e favorirete l'irrorazione sanguigna. I bagni basici caldi durante la stagione fredda fanno benissimo a corpo e  spirito, memtre quelli rinfrescanti basici completi o in semicupio in estate rinvigoriscono e rigenerano. Tali bagni erano già conosciuti nei tempi antichi, infatti ai tempi dell´antico Egitto, dell´antica Grecia e dei romani l´igiene personale era basica. Queste antiche civiltà usavano bicarbonato di sodio, latte o sapone basico.

In passato persino l´igiene completa degli anziani veniva praticata con sapone liquido di pH superiore a 9,0. Nelle culture giapponese e messicana ad esempio, è tradizione addirittura fare bagni di più ore in una soluzione basica e ancora oggi essi vengono praticati per il benessere del corpo e dello spirito. Nella comprovata tradizione di una cura basica del corpo si colloca questo tipo di concentrato di sale da bagno, con pH di 8,0-8,5 a seconda del valore iniziale e del grado di durezza dell´acqua del rubinetto.

Iniziare ad usarlo è semplice con qualche piccolo accorgimento:  una temperatura del bagno di 36 - 37°C e una durata di 30 minuti; l´ ideale sarebbero 45 - 60 minuti o più. Per un bagno completo occorrono tre cucchiai colmi di prodotto e per un semicupio un cucchiaio colmo. Per impacchi e sciacqui di sale e pediluvi è sufficiente un cucchiaino colmo. Un cucchiaino su 20 litri per un bagno per bebè. Vi sono anche  impieghi speciali costituiti da calze e maniche basiche, guanti e impacchi al sale. Potete usarlo anche sui neonati.

giovedì 21 gennaio 2016

Il sapone di Aleppo

Questo meraviglioso sapone viene prodotto in Siria, nella città da cui prende il nome. E' il sapone più ecologico e naturale esistente (ed anche il più antico) poichè è privo di conservanti ed additivi di sintesi. Gli ingredienti di base per la sua preparazione sono l’olio d’oliva e l’olio d’alloro, che conferisce al sapone proprietà lenitive ed antibatteriche.  

Questo sapone non contiene fragranze di sintesi ed è quindi adatto a chi soffre di allergie o intolleranze ai profumi comunemente contenuti nella maggior parte dei detergenti. La sua delicatezza lo rende perfetto anche per la pelle dei più piccoli. E’ particolarmente indicato per la detergenza del viso e del corpo.

 Alcuni lo utilizzano anche come shampoo per capelli, con l’accortezza di risciacquare in seguito la chioma con una soluzione di acqua e aceto, in modo da riportare il ph a livelli ottimali. Esistono saponi di Aleppo con una maggiore o minore percentuale di olio d’alloro. Essa solitamente varia dal 4% al 60%. Percentuali più elevate determinano una maggiore pregiatezza del sapone. In caso di pelle particolarmente sensibile si consiglia di scegliere il sapone con la minore concentrazione d’olio d’alloro. I suoi utilizzi sono molteplici. 
  • Si rivela ottimo come struccante per il viso, come sapone adatto alla rasatura per gli uomini ed alla depilazione per le donne. 
  • Può essere impiegato senza problemi come detergente anche nel caso si abbia la pelle irritata o si soffra di psoriasi. Nella detergenza del viso è possibile lasciare agire la sua schiuma per soli cinque minuti prima di risciacquare ed ottenere gli effetti di una vera e propria maschera di bellezza purificante. 
  • E’ comodo da tenere a portata di mano sul lavello per detergere le mani senza il timore di seccarne la pelle. Il sapone di Aleppo è un prodotto multiuso, la cui utilità non si limita alla cosmesi. 
  • Svolge  un ottimo effetto antitarme se inserito in armadi o cassetti, evitando l’inutile e dannoso utilizzo di prodotti chimici. 
  • Se ridotto in scaglie con l’aiuto di una grattugia si trasforma in un detersivo per il bucato a mano o in lavatrice. 
  • Se siete degli artisti o vi dilettate con la pittura, potrà diventare il vostro più prezioso alleato nella pulizia dei pennelli
  • Questo sapone presenta proprietà antibatteriche ed antiossidanti. Non contiene tensioattivi aggressivi ed il suo particolare profumo naturale ha un vero e proprio effetto distensivo sui nostri sensi. L’unica precauzione riguarda la sua conservazione. Evitate di chiudere la vostra saponetta in contenitori di plastica; appoggiatela piuttosto su di un portasapone in legno, in modo che le sue qualità rimangano inalterate utilizzo dopo utilizzo. 

mercoledì 13 gennaio 2016

Il vero corpo fisico

Coloro che hanno studiato il problema si sono convinti, spesso per esperienza diretta, che noi possediamo un corpo più sottile, il quale, pur essendo ancora fisico, ha una natura estremamente eterea e tenue. Certe scuole di pensiero chiamano "pre-materia" questa sostanza fisica più sottile, che nei vecchi testi occulti (occulto deriva dal latino occultus, cioè nascosto, e si riferisce alla conoscenza di ciò che è nascosto, ovvero di ciò che non è visibile, quindi si riferisce alla conoscenza spirituale, da non confondere con l'errato significato moderno, cioè di conoscenza riservata a pochi o come "sapere che deve rimanere nascosto") veniva detta sostanza astrale. Nell'occultismo moderno, il nome è stato attribuito a un altro tipo di conoscenza, e questo causa spesso confusione quando la gente legge qualche vecchio libro e si sforza di comprenderlo secondo le nuove descrizioni.


Il corpo etereo è il vero corpo fisico (persiste dalla nascita alla morte), mentre la materia più grossolana, che solitamente consideriamo come il nostro corpo materiale, cambia costantemente. E' stato detto che ogni molecola del nostro corpo viene sostituita da una nuova nel giro di tre anni, e quindi vi è un sotante flusso di particelle materiali emanate da questo corpo fisico, e una costante sostituzione da parte di nuove particelle, via via che operano in noi le forze di quello che viene chiamato "metabolismo".

Il metabolismo opera in noi in due modi opposti. Come "forza anabolica" costruisce, partendo dai composti più semplici contenuti nel cibo e nelle bevande, i composti estremamente complessi che costituiscono quelli già disgregati ed eliminati. Vi è quindi un ciclo di distruzione e di costruzione, continuamente in atto dentro di noi. I diversi ritmi del processo producono le diverse condizioni del corpo fisico, e uno degli insegnamenti principali dell'occultismo afferma che i processi metabolici vengono iniziati e controllati dal "corpo" di pre-materia più sottile, denominato "corpo eterico".

Questo corpo sottile ha ricevuto nomi diversi: gli antichi egizi lo conoscevano come Ka;  nell'Europa antica era chiamato Doppelganger,  in Oriente Linga Shariah, nello spiritismo francese perispirito, mentre nei vecchi scritti era indicato come "corpo astrale" o "doppio". In certe scuole rosacrociane è detto "Corpo vitale", e questo ci porta al suo particolare significato nello studio dell'aura.


venerdì 1 gennaio 2016

Lo Strala Yoga: benefici e proprietà

Ecco una nuova tendenza del fitness, una nuova "forma" di yoga messa a punto da un'ex modella e che sta riscuotendo un grande successo. Lei si chiama Tara Stiles, e il suo yoga va fuori dagli schemi tradizionali che caratterizzano questa disciplina, tanto che il New York Times lo ha definito "yoga ribelle". Su you tube si trovano i video di questa nuova forma di fitness e gli esercizi si possono fare anche stando comodamente a casa. Lo Strala Yoga si pratica a ritmo di musica, incita a ballare e dà il buonumore. Si basa principalmente sul benessere psicofisico che proviene dalla corretta esecuzione delle posizioni che suggerisce, ma senza la pratica filosofica e spirituale.


L'intento è collegare corpo e mente, coniugando i movimenti dello yoga, gli esercizi di potenziamento muscolare e il relax e da qui l’appartenenza alla famiglia dello yoga. Per quanto riguarda questo apparentemente stravagante nome, “Strala”, invece, ha una origine diversa. Tara Stiles che è stata coach di Jane Fonda e fondatrice del metodo, ha unito i termini che meglio descrivono questa disciplina, ovvero “strength” (forza), “balance” (equilibrio) e “awareness” (consapevolezza). Ma la cosa ancor più strana è che  in seguito la modella ha scoperto che “strala” è anche una parola svedese che significa "irradiare luce, illuminare", e che poi è uno degli obiettivi dello Strala.

Ciò che si propone di fare questa disciplina è aiutare  le persone a entrare in contatto col proprio corpo, a muoversi con facilità e a realizzare in maniera semplice e naturale esercizi e movimenti che inizialmente possono risultare difficili. La musica che lo accompagna è di tendenza, e non ha niente a che fare con la meditazione. Non si tiene mai una posizione statica per troppo tempo ma si ripetono esercizi e figure, il cane, il cobra, o il guerriero. Una lezione dura in media dai 45 minuti a un’ora e già dopo alcune sedute, si avverte un miglioramento nella flessibilità del corpo, si lavora sulla corretta respirazione e si acquisisce una maggiore consapevolezza di sé.

Il vantaggio principale dello Strala è la facilità con cui i muscoli vengono sollecitati, si lavora su braccia, gambe, schiena e addominali, si tonificano i glutei e si bruciano calorie. Come accennato è orientato sul movimento più che sulla dimensione spirituale, migliora l’elasticità del corpo e affina la silhouette. Piace per il suo approccio giocoso, dinamico e divertente, che lo rende accessibile a tutti, a prescindere dall’età, dal fisico e dalle abilità sportive. Ed è un'invitante alternativa per chi mal soffre il rigore dello yoga e non vuole farne uno stile di vita. Il risultato è una sensazione di libertà, forza e splendore che si sprigiona dall’interno.


Questa disciplina ha suscitato critiche nell'ambito dei tradizionalisti, ma dipende più che altro dall’idea che si ha dello yoga. Per alcuni è un semplice sport, per altri uno stile di vita, poi c’è chi lo considera l’unione di entrambe le cose. Questa disciplina non ha la pretesa di insegnare yoga nel senso puro, ma si presenta come una possibile declinazione di questo; punta sul ritmo e l’esercizio fisico perché lo scopo è anche quello di fare dimagrire, a differenza dello yoga classico in cui si ricerca in primis l’introspezione e il rilassamento della mente.

giovedì 17 dicembre 2015

Un messaggio in bottiglia, un consiglio a settimana per migliorare se stessi e gli altri

Il mondo è pieno di persone che soffrono in silenzio, nel corpo, nel cuore o nello spirito, desiderando ardentemente che arrivi lo un messaggio dal mondo dello spirito oppure un messaggio d'amore e di speranza. Basterebbero poche parole di conforto: "Non sei solo, quanlcuno ti sta pensando".


  • Anche noi abbiamo provato, ogni tanto, quanto sia doloroso sentirsi soli e incompresi. Sappiamo di avere accando delle guide spirituali, ma in quei momenti ci sentiamo ugualmente abbandonati a noi stessi, vulnerabili e dispersi
  • L'azione di questa settimana consiste nel mandare un messaggio d'affetto e speranza il più lontano possibile, anche a qualcuno che non conosciamo, purchè sia alla ricerca di un segno che gli dimostri che il mondo non si è dimanticato di lui e c'è qualcuno che gli vuole bene
  • I messaggi possono assumere forma diverse. Usiamo la fantasia e pensiamo al modo più originale per trasformarci in un messaggero
  • Ecco due esempi da cui trarre spunto. 1) Infiliamo il nostro messaggio in una bottiglia e affidiamola ad un corso d'acqua, un fiume o un ruscello, oppure lanciamola in mare. 2) Leghiamo il nostro biglietto ad un palloncino, poi andiamo in un parco, su un ponte o all'ultimo piano di un palazzo e lasciamolo libero di volare via
  • Prima di iniziare a scrivere cerchiamo di "sintonizzarci" con il nostro spirito. Domandiamoci che tipo di messaggio invierebbero le nostre guide spirituali, quali userebbero per risollevare il morale a qualcuno e dargli un po' di conforto. Chiediamoci anche quali parole farebbero piacere a noi stessi
  • Mentre scriviamo visualizziamo le guide spiriatuali al nostro fianco, facciamoci ispirare e ascoltimao ciò che ci suggerisce il cuore. Il nostro messaggio dovrebbe occupare almeno tre righe, ma non più di una pagina. Evitiamo di dare informazioni su di noi. Quando lo inviamo al mondo, chiediamo alle nostre guide di farlo giungere nelle mani giuste
  • Nei prossimi giorni, spediamo un messaggio in bottiglia nell'universo e abbiamo fede: con l'aiuto delle guide spirituali esso arriverà verso chi ne ha più bisogno 



venerdì 11 dicembre 2015

Poteri curativi del tè: tè agli otto tesori

Come ben sappiamo ormai, in Oriente il viene considerato un valido aiuto per mantenersi in forma, vivere bene e a lungo. Ma affinchè possiamo beneficiare di tutte le sue qualità è necessario prepararlo correttamente, infatti il tè non deve essere troppo forte, ma nemmeno troppo leggero. Se preparato in maniera corretta, questo infuso stimola mente, corpo e spirito.

Secondo la tradizionale medicina cinese, le tensioni mentali possono causare squilibri dell'energia che pervade il nostro organismo causando così una serie di disturbi che possono poi danneggiare la nostra salute.  Perciò, mantenersi in forma, proseguire uno stile di vita igienico grazie all'esercizio fisico e al rilassamento è uno dei principi fondamentali della cultura cinese.

Dobbiamo precisare che questa tradizione non separa la persona dal corpo, ma si basa sulla comprensione de flussi generali dell'energia al suo interno, considera interdipendenti tutti gli aspetti dell'uomo, dalla pelle agli organi fino alle onde cerebrali, in quanto un'unica forza: il qi.

Il qi, quando siamo in buona salute, fluisce liberamente, senza ostacolo alcuno, blocco o ostruzione, ma, nel caso in cui si verifichi un'interruzione dei campi energetici o una loro debolezza, si sviluppano infezioni e malattie, facendo sì che il corpo diventi vulnerabile agli attacchi degli agenti patogeni esterni.

Per questo possiamo attingere alla millenaria sapienza cinese per preparare dei tè curativi utili al nostro benessere. Ecco qui  la prima ricetta, quella di un tè particolarmente tonificante.

Tè agli otto tesori: si tratta di un tè particolarmente energetico di cui si consiglia il consumo 2 volte a settimana. Ecco gli ingredienti: tè verde, 1 pezzetto di scorza di mandarino essiccata, 1 longan (secco o fresco), 1 nespola secca, 1 dattero rosso, qualche acino di uva sultanina (o un fetta di mela secca), 1 pezzetto di radice di ginseng, 2 crisantemi bianchi, 2 cristalli di zucchero, 430 ml di acqua.

Porre tutti gli ingredienti in una tazza, versarvi l'acqua bollente e lasciare in infusione per 3 minuti. Consumarne al massimo tre tazze.







giovedì 10 dicembre 2015

Impariamo a riposare meglio, un consiglio a settimana per migliorarare la propria vita e quella altrui

Impegnarsi ogni giorno per fare delle buone  azioni va benissimo, sforzarsi al massimo per diventare migliori, anche. Spesso però siamo così stressati e affaticati dal ritmo frenetico della vita, che in certi casi riusciamo a malapena a concentrarci su una sola cosa per volta. La vita è dura. Impariamo a concederci il giusto tempo.


  • Tutti noi subiamo lo stress che comportano gli alti e bassi della vita, e a tutti capitano quelle "giornate no", in cui siamo talmente esausti che rinunciamo ai buoni propositi e non ci comportiamo come dovremmo
  • Non dimentichiamo di nutrire la nostra anima, ed è per questo che l'azione di questa settimana può e deve diventare parte della nostra routine quotidiana. E' fondamentale per il nostro benessere quanto una sana alimentazione e uno stile di vita salutare
  • Eliminare completamente lo stress dalla nostra giornata è impossibile, ma si può imparare a usare l'azione di questa settimana a nostro vantaggio e intraprendere un programma di allenamento che faccia crescere la nostra anima e alimenti la sorgente interiore da cui attingiamo forza
  • E' un obiettivo a cui tutti ambiscono, ma che molti poi perdono di vista. Eppure, come ogni altro traguardo spirituale, si raggiunge mettendo in fila passi piccoli, ma fondamentali
  • Il primo di questi passi lo dobbiamo compiere quando andiamo a letto. Corichiamoci in una posizione comoda, con le gambe distese, chiudiamo gli occhi e respiriamo in modo lento e regolare. Ora, a cominciare dalle dita dei piedi, parliamo a ogni centimetro del nostro corpo con voce calma e pacata; piano piano, con tono rasserenante e amorevole, procediamo verso l'alto. Usando l'immaginazione, eseguiamo una sorta di "dolce massaggio" e troviamo qualcosa di bello da dire a ogni parte di noi
  • Coccoliamo dolcemente e lentamente il nostro corpo. Fissiamo nella mente l'immagine del "veicolo" che Dio ci ha dato per compiere il nostro viaggio terreno e sentiremo il Nostro spirito riempirci l'anima. Ripetiamo questa azione ogni sera
  • Per crescere spiritualmente sappiamo quanto è importante predersi cura di sè a livello fisico, emotivo e spirituale. Il semplice gesto che faremo prima di dormire porterà nutrimento alla nostra anima e ci regalerà più forza per agire nel mondo. Condividiamo questo esercizio con gli altri il più spesso possibile, e permetteremo anche a loro di ricaricarsi in maniera straordinaria.

lunedì 7 dicembre 2015

Il tè verde nella cosmesi naturale: viso e corpo

Sono molti gli estimatori del , quale bevanda dalle molteplici proprietà benefiche, non a caso tutti conoscono le qualità del tè verde per la salute. Ma oltre ad essere un vero e  proprio elisir di salute, il tè viene impiegato con successo anche in cosmesi.


Esistono infatti molte linee cosmetiche a base di tè verde per la cura di viso e corpo, ma noi, possiamo anche fare a meno di acquistare costosi prodotti, e preparare degli ottimi trattamenti viso a partire da un buon infuso di tè verde. Ecco come.
1) Provate a lavarvi il viso con il tè rimasto nella teiera dopo aver consumato l'infusione, deterge la pelle e combatte i foruncoli e gli esantemi lievi.
2) Dopo aver pulito il viso con il consueto latte detergente e prima di applicare la vostra crema, utilizzate al posto del tonico, un infuso di tè verde che, oltre a tonificare la pelle del viso, avrà un sicuro effetto rassodante, dovuto al beneficio dei tannini presenti in grande quantità. Passatelo sul viso aiutandovi con un batuffolo di cotone e aspettate 5 minuti prima di passare la vostra crema.
3) Per mantenere l'effetto rassodante dei contorni del viso, applicate una volta a settimana una maschera di bellezza con le foglie del tè verde.
4) Fra le proprietà cosmetiche del tè verde possiamo annoverare il suo effetto protettivo rispetto ai raggi ultravioletti, riducendo così il rischio di invecchiamento precoce della pelle: un tampone di stoffa immerso nell'infuso e cosparso sulla pelle del corpo aiuta a proteggere la pelle dal sole, mentre se desiderate intensificare l'abbronzatura provate a far macerare per una settimana in olio di mandorle dolci tre cucchiai di tè nero.
5) Se desiderate mantenere un colorito ambrato anche dopo l'estate, provate a lavare il viso con un infuso di tè oppure picchiettate l'epidermide con un batuffolo di cotone imbevuto di tè lasciato infondere a lungo e ad elevata concentrazione. Unica raccomandazione: devono far attenzione le donne con la pelle secca.
6) Il tè verde ha un potere astringente e la sua infusione può essere utilizzata, con qualche goccia di succo di limone, per frizionare le pelli grasse.


venerdì 27 novembre 2015

Piacevoli rimedi per favorire il rilassamento

Tutti i massaggi (esclusi quelli violenti), in particolare i massaggi di sfioramento, sono efficacissimi a indurre la mente a lasciare ogni pensiero, a vagare nel vuoto, mentre il corpo si abbandona al piacere di essere toccato. L'affidarsi e l'essere presi in cura infondono un senso di sicurezza che placa l'ansia, anche quela inconscia.


Massaggi e carezze sulla schiena, dove sono presenti tanti importanti centri nervosi, ottengono effetti sorprendenti, anche se vengono praticati da mani amorevoli ma non professioniste. Un massaggio ai piedi, alla fronte, alla nuca e anche il semplice atto di spazzolare i capelli, creando un gradevole stato di abbandono e di relax, sono di aiuto nel persuadere al sonno le presone nervose, malati, bambini eccitati.

Oltre ai bagni e ai massaggi, molto efficace è l'applicazione di compresse calde alla spina dorsale. Si prepara un infuso concentrato di un' erba calmante, vi si immerge un panno grande piegato a formare un lungo rettangolo, lo si avvolge in un altro telo protettivo e lo si applica alla schiena.



E allora potrete accompagnare questo rituale con questa nenia:

Ninna nanna, ninna-o
ho mandato il sonno a chiamare
e m'ha detto sarebbe venuto
quando viene lo voglio pagare
 con monete d'oro velluto

domenica 30 agosto 2015

Alla ricerca del vampirello perduto

E' ufficiale: mi sono resa conto del fatto che sto attraversando una fase distruttiva, o almeno io la chiamo così.
Quando me ne sono resa conto? Le prime nebbiose avvisaglie credo di averle percepite la scorsa estate: serate passate in casa e mare guardato esclusivamente dal balcone.

Non ero e non sono io, che sono amante dell'azzurro Oceano Mare e che amo girellare la sere d'estate sul lungo mare, fra le bancarelle dei mercatini.
La domanda nasce spontanea come diceva il giornalista Antonio Lubrano: perché?

Sarà il ticchettio dell'orologio biologico? Sarà stata l'ultima devastante relazione sentimentale? Colpa della mia schiena che, improvvisamente, ha deciso che era il momento di proclamare apertamente la sua indipendenza dal resto del corpo? Colpa del precariato lavorativo in cui mi dibatto da non so quanto tempo? Forse, miscelando accuratamente con un frullatore ad immersione gli esplosivi ingredienti di cui sopra, e valutando attentamente i segnali che mente e corpo hanno via via inviato alla sottoscritta, ne è uscito che in un momento di svago con la mia amica, mi sono sentita sexy come  un gambaletto  e certa di avere la stessa prestanza di uno zerbino.

Ora, bisogna che esca da questa impasse, perché detto fra noi, mi sono ricordata anche che, alla fine del Master post laurea che frequentai in lontani tempi gioiosi, la nostra responsabile d'aula ci lasciò con questo illuminante quesito: "Se fra voi e il vostro paradiso si frappone un fiume di merda, siete disposti ad attraversarlo per arrivare sull'altra sponda?"

Al tempo pensai che per attraversare tale fiume, avrei potuto costruire una zattera o dotarmi di un mezzo anfibio, ma ad oggi, dato che i mezzi si sono smaterializzati alla stessa velocità con la quale i buchi neri risucchiano la materia, e trovandomi immersa fino  al collo nel succitato innominabile mare, urge trovare l'energia per mantenersi a galla e nuotare fino a riva.

Ergo, durante una intensa riflessione notturna e dopo una istrionica lavata di testa fatta dalla mia amica a cui ho confidato questa mia angustia, ho deciso di risvegliare, evocare, cercare e incoraggiare il positivo "vampirello" che albergava in me e al quale avevo incautamente cambiato locazione d'appartamento. Perciò con il piccolo Vlad e una testa d'aglio, giusto perché non prenda poi troppo "gambone", mi riprendo (schiena collaborante permettendo), il mio posticino fuori dal nauseabondo fiume.


martedì 30 giugno 2015

Gli oli essenziali, le vie di assorbimento

Le essenze entrano in rapporto con l'uomo attraverso due vie peculiari, che le contraddistinguono in modo specifico dalle altre sostanze curative tratte dal mondo vegetale: queste vie sono il Sistema Olfattivo e la Pelle.

Attraverso di esse le essenze penetrano nell'organismo e influenzano sia la mente che il corpo. Si pensa che attraverso l'olfatto esse esercitino principalmente la loro azione a carico del sistema nervoso, quindi con un'azione sull'umore, sulle funzioni psichiche come la memoria e l'apprendimento e sull'aspetto neurovegetativo, cioè sulle implicazioni psicosomatiche tra stati mentali e salute degli organi; attraverso la pelle invece, sembra che esercitino principalmente un'azione sulle cellule e sui tessuti.
Domani vedremo gli oli essenziali e l'olfatto.




mercoledì 17 giugno 2015

Detergente fai da te al coriandolo: pelle tonica e profumata

Il coriandolo è una piccola pianta erbacea che ricorda il prezzemolo, nota fin dall'antichità: i suoi semi furono trovati anche nelle tombe egizie e infatti pare che la qualità migliore provenisse proprio dall'Egitto. Il nome della pianta deriva dal greco koros, che significa scarafaggio. Infatti quando è fresca emana un odore sgradevole, che però migliora con l'invecchiamento. 

La medicina antica ne conosceva le virtù e lo indicava sotto forma di infusi, per stimolare l'appetito, curare lo stomaco e il fegato, per attenuare le conseguenze di un eccessivo consumo di bevande alcoliche, per la diarrea e gli stati febbrili. Per i Greci aveva fama di inibire il desiderio sessuale, mentre in Oriente era ricercato per le sue capacità inebrianti e afrodisiache. Gli Egizi aggiungevano semi di coriandolo al vino per aumentare lo stato di ebbrezza.


Detergente al coriandolo: ottimo per purificare la pelle del corpo e del viso ecco come fare questo detergente.  Per ottenere 250 grammi circa di detergente occorrono 200 grammi di farina di grano saraceno, 2 cucchiai di semi di Coriandolo, 2 cucchiai di bacche di ginepro, 1 cucchiaio di zenzero in polvere. Polverizzare la farina e le spezie in un mixer o un macinacaffè elettrico. Quindi, mescolare farina e spezie, setacciando tutto con l'aiuto di un setaccio finissimo. Ponete tutto in un barattolo a chiusura ermetica, pulito e sterilizzato, in cui sarà possibile conservarlo  per più di 6 mesi a temperatura ambiente.

 Modalità d'uso: versare un po’ di farina nel cavo della mano e strofinarla sulla pelle bagnata, viso compreso, si formerà pian piano una crema, aggiungere dell’acqua se necessario. Massaggiare e infine risciacquare. Vedrete la pelle levigata e profumata, e vi farà piacere sapere che aiuta anche a rallentante la crescita dei peli dopo la depilazione. È adatto sia per le donne che per gli uomini.




mercoledì 10 giugno 2015

I cinque tibetani

Avete mai sentito parlare dei Cinque Tibetani? Io ho letto il piccolo libro che ne parla, cadutomi per caso in mano mentre mi aggiravo fra gli scaffali di una libreria cittadina. Visto che mi era caduto in mano, lo presi, perchè sono una che pensa che certi fatti non accadano per caso.
Lo trovai veramente interessante. In nuce ecco di cosa tratta.
Con i Cinque Tibetani si può raggiungere il benessere del corpo, della mente, dello spirito e il risveglio della forza vitale. E’ una promessa che fate a voi stessi, i progressi non devono essere forzati, gioite di ogni piccolo miglioramento, solo così i risultati dureranno nel tempo.

I Cinque Tibetani funzionano, possono aiutarvi a conquistare un maggior senso di benessere. Se li farete tutti i giorni si vedranno già i risultati in trenta giorni e i vostri amici cominceranno a farvi domande sul vostro aspetto più giovane e sano.

I Cinque Tibetani sono anche una forma di meditazione fisica attiva, molto efficace per prendere coscienza di se stessi, del proprio corpo fino alla più piccola cellula, in modo particolarmente vivo. Eppure chi resta troppo condizionato dallo scopo finale rischia di perdere l’occasione di un’esperienza meditativa davvero profonda del Sé, all’interno del proprio corpo; infatti, mentre si affanna con sempre maggiore accanimento a inseguire la ricompensa che gli spetta una volta raggiunta la meta, si lascia sfuggire quel momento di piena libertà in cui ogni scopo appare privo di importanza.

PERCHE' FUNZIONANO

Nel corpo ci sono sette centri energetici principali che corrispondono alle sette ghiandole endocrine. Le funzioni corporee sono regolate dagli ormoni secreti proprio dalle ghiandole endocrine. Di recente si è scoperto che anche l’invecchiamento è regolato da un'ormone  che viene prodotto dalla ghiandola pituitaria all’inizio della pubertà. Sembra che quest' ormone  interferisca con l’abilità delle cellule di utilizzare ormoni benefici come quello della crescita, quindi cellule e organi a poco a poco si deteriorano e muoiono. In realtà i sette centri energetici che chiamiamo chakras possono essere considerati come campi elettrici invisibili a occhio nudo. Ogni chakra ha il centro in una delle sette ghiandole endocrine (a secrezione interna) che hanno la funzione di stimolare la produzione di ormoni. Gli ormoni regolano le funzioni del corpo incluso il processo di invecchiamento. I sette chakras sono così localizzati : 1) le ghiandole della riproduzione 2) il pancreas 3) le ghiandole surrenali 4) il timo 5) la tiroide 6) la ghiandola pineale 7) la ghiandola pituitaria.

Equilibrando i sette Centri Energetici probabilmente viene normalizzato anche lo squilibrio ormonale, perciò le cellule possono replicarsi e prosperare come quando eravamo giovani. Stimolando tutti i sistemi di regolazione del corpo, le ghiandole endocrine, il sistema circolatorio, i meridiani e così via si agisce sul livello biochimico degli enzimi e degli ormoni, influenzando fortemente la nostra sensazione di benessere e la nostra sfera emozionale. In una persona sana ogni centro energetico ruota a grande velocità, facendo in modo che l’energia vitale detta anche “prana” scorra verso l’alto attraverso il sistema endocrino. 

Se uno di questi centri rallenta, si blocca il flusso di energia vitale influendo così sullo stato di salute. Il modo più rapido per riattivare il normale movimento rotatorio dei centri energetici è fare regolarmente i Cinque Tibetani. Dato che questi esercizi stimolano in modo tanto efficace i diversi sistemi energetici, i risultati saranno subito percepibili a chi li pratica. Gli esercizi sono abbastanza dolci da poter essere eseguiti da chiunque e a qualunque età.  Per vedere se funzionano provateli, offrite loro una possibilità di riuscita, investite un po’ di tempo e di energia e se perdete interesse verso di loro non aspettatevi di ottenere risultati straordinari. Ve lo scrive una che ha inziato a praticarli solo per provare.

mercoledì 29 aprile 2015

Altri usi dell'Olio di Oliva per la cosmetica fai da te - parte seconda

Ecco altri utili suggerimenti per usare l'olio di oliva e sfruttare le sue preziose proprietà per la nostra bellezza. Facili e semplici ricette da fare in casa, tutte naturali, sane ed efficaci. Ieri abbiamo visto come fare uno struccante, un peeeling, uno scrub e le maschere per pelle secca, oggi invece ci occupiamo dei capelli , delle unghie e  della pelle del corpo.


Impacchi per capelli secchi: mescolare insieme 2 tuorli d’uovo, 2 cucchiaini di miele, 2 cucchiai di olio di oliva e distribuire su tutta la lunghezza del capello massaggiando delicatamente la cute, avvolgere la testa con un asciugamano e lasciare agire per almeno 30 minuti. Risciacquare abbondantemente, lavare con uno shampoo per capelli secchi.  Se avete poco tempo potete mescolare al balsamo che usate di solito 1 bicchiere di miele e 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, applicare e lasciare in posa per 15 minuti. Risciacquare bene. Per lucidare  i capelli: scaldare l'olio d’oliva a bagnomaria e con un batuffolo d'ovatta, distribuirlo uniformemente sui capelli, lasciare in posa almeno per mezz’ora; risciacquare.

Unghie fragili: limone e l'olio di oliva sono rinforzanti naturali. Preparate una miscela composta da due cucchiai di olio d'oliva e un cucchiaio di succo di limone, poi emulsionare bene il tutto. Massaggiare ogni sera le unghie con il composto ottenuto.

In più: se usato su tutto il corpo dopo il bagno, l'olio di oliva contrasta gli effetti disseccanti dell'acqua calcarea e leviga, ammorbidisce, tonifica e rivitalizza l'epidermide; attenua inoltre le cicatrici della pelle o le smagliature.

giovedì 26 febbraio 2015

Un Quaderno per Guarire

Tutti nascono con la capacità di guarire se stessi e gli altri. E' uno dei doni che abbiamo ricevuto per affrontare il nostro viaggio terreno. Nel corso della sttimana ci eserciteremo a usarlo per alleviare le sofferenze di chi ci circonda.


  • Quando il Creatore, o comunque lo vogliate chiamare, ci ha messi sulla Terra, ci ha lasciato dei doni utili per superare le prove della vita. Ci ha dato le guide spirituali, l'intelligenza, la sensibilità e anche la capacità di guarire
  • L'azione di questa settimana consiste nell'esercitare tale dono. Quando un bambino cade e si sbuccia un ginocchio ci viene spontaneo prenderlo in braccio e massaggiare dolcemente la parte ferita. Se nostra madre ha mal di testa, ci offriamo di massaggiarle le tempie; se ha mal di schiena, cerchiamo di rilassare i muscoli indolenziti
  • Ogni volta che tocchiamo qualcuno in questo modo esercitiamo la capacità di curare. Si può guarire con sistemi molto semplici, e quando chiediamo alle nostre guide spirituali di aiutarci a farlo esse ci aiutano
  • Grazie all'energia di queste guide spirituali possiamo fare davvero molto. E il compito di questa settimana è preparare un quaderno della guarigione, dove scrivere i nomi di tutte le persone che conosciamo che hanno bisogno di guarire nel corpo, nello spirito e nel cuore. Di fianco a ciascun nome annotiamo il problema o la malattia
  • Conserviamo il quaderno in un luogo speciale e ogni giorno ritagliamoci dieci minuti per prenderlo in mano e chiedere aiuto per tutte le persone che abbiamo elencato. Trattiamolo con la massima cura e rispetto, come se fosse un libro sacro.
  • Alleviare le soffrenze degli altri attraverso il nostro quaderno speciale dovrebbe diventare parte di una pratica quotidiana, perciò chiediamo aiuto alle nostre guide spirituali, e l'aiuto arriverà davvero

sabato 28 giugno 2014

Manualità dell'aromomassaggio energetico, il primo contatto | Salute

E' importante che il primo contatto sia "buono". Abbiate cura che le vostre mani non siano troppo fredde, soprattutto d'inverno. Se dovesse accadere, prima di iniziare il massaggio passatele sotto l'acqua calda: ciò faciliterà la circolazione dle sangue e ristabilirà una temperatura gradevole. Le mani di chi massaggia devono essere il più possibile duttili ed elastiche.

Non abbiate fretta. Prima di stabilire il contatto, chiedete mentalmente il permesso di toccare la persona che vi sta di fronte e affida la totalità del suo essere nelle vostre mani. Poi penetrate lentamente nel suo spazio eterico. Prima ancora di toccarlo, se siete ricettivi, incomincerete a sentire determinate sensazioni sulla punta delle dita o sul palmo delle mani: la più comune è quella di un leggero formicolio, più o meno forte a seconda delle zone che state "sorvolando".

Poi con molta lentezza e senza mai compiere bruscamente il vostro gesto, appoggiate le mani sul corpo della persona. Benchè ogni parte della schiena sia adatta per stabilire il primo contatto, esistono due zone preferenziali: la parte tra le scapole e la regione lombare.

La prima è la sede di importanti punti riflessi, tutti legati all'attività cardiaca e quindi alle emozioni. E' molto indicata per tranquillizzare e pacificare. La seconda (regione lombare) è indicata perchè permette di giungere facilmente all'accordo respiratorio tra le due persone.

lunedì 19 maggio 2014

L'aura eterica | Varie

Gli occultisti sostengono che, oltre a controllare l'entrata e l'uscita del materiale fisico dal corpo, il corpo eterico trae anche l'energia vitale, o Prana, dal sole, e altre forme d'energia dalla terra stessa, per utilizzarle nell'economia vitale delle cellule. Tali energie circolano in tutto il corpo eterico e nella sua  controparte materiale, e, dopo aver sopperito alle necessità dell'organismo, vengono irradiate dal corpo eterico in una particolare nebulosità che si estende tutto intorno al corpo per diversi centimetri dalla superficie.

La nebulosità, solitamente la prima parte visibile dell'aura, è conosciuta come aura eterica. Poichè il coropo eterico è strettamente connesso a tutti i processi vitali del corpo, l'aspetto presentato dall'aura eterica è solitamente una buona guida per comprendere lo stato di salute fisica d'una persona, e negli ambienti occulti è molto diffusa la diagnosi mediante l'aura.


Abbiamo più di un "corpo"; e abbiamo appena considerato quello eterico. Vediamo ora gli altri corpi, e qui il termine "corpo" diviene alquanto fuorviante. Solitamente, noi pensiamo a un corpo nei termini di quello che conosciamo, il nostro corpo fisico denso; ma quelli più sottili andrebbero chiamati più esattamente "veicoli" o "involucri". In Oriente, infatti, sono indicati con quest'ultimo termine, e chiamati Kosha.

Certe scuole occulte hanno la consuetudine di parlare di "corpo emotivo" e di "corpo mentale", e  sebbene questo sia esatto da un certo punto di vista,  si può affermare che difficilemnte noi pensiamo senza l'interferenza delle emozioni, e difficilmente reagiamo emotivamente senza che qualche pensiero entri nel processo.

I due aspetti della coscienza, l'emozione e la mente, sono strettamente legati, e le energie dei mondi interiori scorrono attraverso i "corpi" che sono i nostri mezzi di contatto con quei mondi. Tali energie si irradiano anche intorno al corpo fisico, ma su un'area assai più ampia delle energie vitali del doppio eterico. Mentre l'estensione di quelle radiazioni vitali può essere solitamente calcolata in centimetri, la radiazione emotivo-mentale si estende per parecchi decimetri nella persona normale, e ancora di più in un individuo altamente evoluto.

martedì 25 febbraio 2014

ANIMA FARFALLA










Corpo,
scafandro di anima farfalla,
prigioniera di limiti di carne.
Fragili, colorate ali
come di colibrì,
che indomite s'agitano
al peso delle catene.
Anima farfalla,
danzante Dakini,
energia di cieli agognati.
Solo un fiore su cui riposare,
dentro il corpo scafandro
di poca luce illuminato. 


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