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domenica 10 gennaio 2016

L'ultimo baluardo: la speranza

La vita è fatta di speranza, pianta che necessita di essere coltivata e curata quotidianamente. In questo mondo così perverso e sempre più crudele, in cui è difficile trovare un posto per se stessi, senza speranza è quasi impossibile sopravvivere. 
A volte non ci accorgiamo nemmeno di sperare, tanto siamo presi dall' affanno del quotidiano, quella sorta di lotta per la specie, presi e concentrati dal non farci scartare dalla nuova e artificiale selezione naturale.

Se non hai successo, non sei nessuno, se non sei bello non sei nessuno, se non hai potere non sei nessuno, se non hai soldi ti gettano immediatamente dalla rupe Tarpea. 
Essere sensibili, avere in seno quelle corde che vibrano anche per le piccole cose di ogni giorno e che forse ci classificano un po' poeti, è un handicap incorreggibile, quella sorta di autismo che non ti permette di comunicare con il mondo vero, quello che è in stato di guerra permanente di tutti contro tutti, mi risuonano nella mente le parole di Hobbes: "Homo, homini lupus".

Sono tutti esperti nell'arte dell'agguato, ed è così facile diventare preda, nel mondo del lavoro, perchè la crisi ci ha già messo in ginocchio, perchè ci sono i raccomandati, perchè anche solo essere disponibili con i colleghi viene visto come segno di stupidità; nella vita di tutti i giorni, basta andare al supermercato e trovi il furbetto di turno che cerca di passarti avanti mentre sei in fila alla cassa, o quello che con una manovra a rischio incidente ti frega il parcheggio, o il paziente dell'ultimo minuto che salta la fila dal medico perchè ha solo bisogno di una ricetta veloce veloce e poi ci sverna un'ora.
Io faccio le file, non ho conoscenze e infatti veleggio veloce nel precariato quando mi va bene, attendo il mio turno, condivido il mio sapere e se qualcuno mi chiede aiuto nel mio piccolo sono generosa.

Sbagliato, errore madornale, ci sono rimasta fregata vieppiù volte. Ma con tutto ciò continuo a sperare, a credere che si possa con il proprio essere schietti e onesti dare un misero esempio di coerenza, che dimostrare le proprie capacità sia ancora un buon biglietto da visita, a volte più importante di tante specializzazioni. Cerco di migliorarmi, perchè spero fortemente che la volontà che impegno ogni giorno nell'essere coerente con me stessa e i miei principi sia il passaporto che può aprirmi nuovi spiragli e nuove porte.

Lo spero, perchè senza la speranza, il mio futuro appare piuttosto oscuro, senza prospettive di lavoro, senza affetti veri, senza sincerità, in un mondo dove la disonestà è diventata la dea maggiormente venerata, dove le scorciatoie sono preferite a percorsi che costano fatica e impegno, dove il facile guadagno è in prima fila rispetto a qualunque etica e morale.
Quindi spero, e coltivo nel mio vaso la speranza, questa piccola e timida pianticella, che ha il gran potere però, di farmi apparire la notte meno scura.


sabato 28 novembre 2015

Olio infuso di calendula

E' incredibile ciò che possiamo fare in casa risparmiando soldi, utilizzando prodotti di qualità, inquinando poco o nulla, e recuperando anche manualità e creatività. E' solo una questione di organizzazione, un minimo impegno e consapevolezza.

Se vi siete appassionati ai prodotti di bellezza home made, potete anche realizzare un olio all'infuso di calendula, un ottimo lenitivo, miracoloso per la pelle. 

OLIO ALL'INFUSO DI CALENDULA
Prendete, per prima cosa, un barattolo di vetro perfettamente asciutto e fate attenzione che anche gli strumenti che andrete a utilizzare siano completamente asciutti e puliti. Mettete una manciata di fiori secchi di calendula nel barattolo e poi ricoprite completamente di olio d'oliva di qualità. 

Lasciate macerare i fiori nell'olio, senza chiudere il barattolo, per diverse ore; dopodiché l'olio dovrebbe essersi leggermente assorbito, ma non del tutto (altrimenti aggiungerne ancora un po'). Ora potete coprire il vasetto con un panno pulito di cotone (fermato, magari, con un elastico) e conservarlo in un posto luminoso per circa 10 giorni; poi, scolate i fiori e conservate l'olio miracoloso in una bottiglia di vetro. Sarà efficace anche per un anno intero!

martedì 8 settembre 2015

Maschera antirughe all'olio di rosa mosqueta

Vi è mai capitato di acquistare maschere per la pelle che avete usato per un po' di tempo e poi non più? A me è successo, e mi sono resa conto di aver buttato via soldi e di aver poi lasciato deteriorare un prodotto, con la conseguenza di averlo dovuto buttar via. Non è un buon modo di fare.

Lo spreco di prodotto e denaro non è una buona azione, prima di tutto perchè guadagnarsi da vivere è faticoso, e lo spreco non è altro che una forma di non rispetto per l'ambiente e per tutti coloro che ci circondano.

Perciò, fatte queste considerazioni, possiamo preparaci una fantastica maschera antirughe con pochi ingredienti, una spesa irrisoria e farne giusto la dose che ci serve senza nessuno spreco.

Maschera antirughe alla rosa mosqueta:   dovrete mescolare 4 cucchiai di farina integrale, 2 cucchiai di miele e 2 cucchiai di olio di rosa mosqueta. Quando avrete ottenuto un composto omogeneo, applicate la maschera antirughe sul viso per 20 minuti e risciacquate con acqua tiepida. Potete sostituire l'olio di rosa mosqueta con olio di germe di grano.


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