Simply

venerdì 25 ottobre 2013

ALL'ANIMA MIA









Io,
animula, dolce e vagabonda,
ospite del corpo,
cosa sono adesso?
Fuori da questo mondo che corre corre,
io, che non amo gli orologi,
incessante ticchettio,
inesorabile trascorrere di giorni
amo il suono delle campane,  il sorgere e  tramontar del sole.
Io, 
amo il silenzio e i suoni suoi,  
mi soffermo sul volo di una coccinella.
Io, 
odoro i libri vecchi,
polverose testimonianze di versi semplici, 
e non conosco invidia,
mi commuovo alla guancia tonda di un bimbo.
Io,
errabondo essere di luce,
in vuote stanze della vita,
cerco te,
anima mia.



giovedì 24 ottobre 2013

VIAGGIO ASTRALE

Via Lattea
Notte,
a che punto sei?
Mi invitò,
salii,
verso il firmamento.
Passeggiai,
solitaria visitatrice della Via Lattea,
sentiero dell'universo,
abitato da benevole stelle,
feudo di caccia di Orione,
strada del Carro,
prateria di Pegaso.
Raccolsi frammenti,
gemme di luce,
fiammelle di sogni perduti,
dimenticati eroi in cerca di un nuovo destino.
Ascoltai il silenzioso vibrare di pianeti,
il lamento delle nane bianche,
il rombo vellutato dei buchi neri.
All'apparir d'Osiride,
riscesi,
soffiando al mondo il frutto dei miei raccolti.
Ti illuminasti tu.




domenica 20 ottobre 2013

TU MI GUARDAVI














Tu mi guardavi,
 con occhi nuovi al mondo,
Io ti parlavo,
dell'ira funesta di Achille,
del canto delle Sirene di Odisseo.
Tu mi guardavi,
leggendo le sillabe delle mie labbra,
Io raccontavo,
di mari e di tesori,
di pirati e isole.
Tu mi guardavi,
consapevole del mio canto.
Io ti cullavo,
e tu pian piano scivolasti al sonno.


sabato 19 ottobre 2013

A SPASSO CON LEONETTO

Leonetto



Ieri è arrivato Leonetto, per un weekend fuori porta con mamma Simona.
Così stamani mi sono trascinata a casa sua, giacchè oggi festeggiava il suo secondo mese in questo strano mondo. Leonetto sa bene come funzionano le cose con noi, quindi sa anche che stare in braccio è molto più comodo che stare in culla, infatti l'ho trovato comodamente sistemato in collo alla sua mamma, con i suoi occhioni azzurri spalancati e la bocca fatta cuore in atteggiamento compunto (compunzione dovuta all'intuizione che di lì a poco sarebbe stato sistemato in altro loco).
Dato che tanto in piedi non ci sto, mi sono anche beccata una lavata di testa da Simona, che, da bravo medico, mi ha fatto pelo e contropelo, minacciando che, se non vado ad operarmi, non recupererò la gamba, e come notizia di primo mattino ha fatto il suo effetto. Poi, con la stessa semplicità con cui mi ha ruggito ( e poi ci si chiede a chi somigli Leonetto), mi ha messo il reuccio in collo, per fare colazione con un po' di pace. Ovviamente il potere magnetico di Leonetto mi ha ipnotizzata, e mi sono messa al suo servizio come solo una schiava sottomessa al suo padrone può fare.
Leonetto non aveva alcuna intenzione di addormentarsi, il sonno lo avrebbe fregato e si sarebbe svegliato nella carrozzina.....Giammai!
Così mi ha guardata a lungo, socchiudendo di tanto in tanto la bocca fatta a cuore, mentre io, completamente rimbambita dal suo sguardo azzurro, gli raccontavo la filastrocca del Cantastorie, tentando di addormentarlo, ma il furbo Leonetto, scafato bimbetto, pedalava a più non posso.
Per cercare di incantarlo, ho cominciato a massaggiargli una guancina e poi le orecchie a bottoncino,  l'incantesimo ha cominciato a fare effetto e le palpebre di Leonetto, click, si sono chiuse, ma per poco, perchè appena ho provato a metterlo nella carrozzina, clack, eccolo con gli occhi aperti.
Che fare? Ho ripreso Leonetto, mentre Simona preparava un'endovena di toradol da farmi, e gli ho cantato una canzoncina in inglese (giusto per l'imprinting), e le palpebre del mio pupillo si sono lievemente chiuse......solo lievemente. Alla fine mammà l'ha ripreso e lo ha parcheggiato un secondino nella carrozzina giusto il tempo di farmi l'endovena, nel frattempo  ruggitini di ribellione si spandevano nella stanza.
Non si poteva fare altrimenti, Simona doveva andare dal dentista e lui doveva rimanere con la nonna.....una tragedia!
Alla fine si è dovuto adattare, nonostante la rabbia lo avesse fatto diventare rosso e stizzito come non mai. Per farlo star buonino, abbiamo deciso di portarlo sul lungomare, per vedere se con il movimento del suo fantamega mezzo di trasporto si lasciava andare nelle braccia di Morfeo, mentre io claudicando, usavo il suo mezzo a quattro ruote come stampella. Una scena memorabile.
Leonetto però non voleva proprio chiudere gli occhi, così gli ho canticchiato questo motivetto:
"Leonetto bello, dì, che fai, sveglio sei tu? O forse nel sonno scivoli giù?"
Alla fine, e solo sulla via del ritorno, Leonetto, il bambino azzurro, si è placidamente addormentato, mentre Simona mi tirava la gamba per sciogliere i muscoli e distedere il maledetto nervo compresso.




venerdì 18 ottobre 2013

MISS "CANDELA AL NASO"


 
Questa mattina, pur gamba non collaborante a carico, busto e antidolorifico (perchè la sfiga ha la vista degna di un condor pasa, ma ne parlerò quando mi sentirò pronta), sono andata, con mamma e babbo (dato che non posso nemmeno guidare.....), presso uno dei negozi della catena Ideal Bimbo. Obiettivo: comprare per il dolce Leonetto, ma ad uso e consumo di mamma Simona, il baby meal.
Il negozio, che si trova presso la zona industriale, è molto grande, quindi lo abbiamo percorso in tutta la sua lunghezza per trovare la zona "X" e piantarci lì davanti a sceglierlo. 
Durante il tragitto, nessun membro del personale in vista, solo voci lontane che provenivano dal fondo del capannone.
Con un certo disappunto vediamo che ve ne sono due tipologie, una, somigliante al ben più famoso Kenwood Chef, l'altra, più adatta ai nostri scopi e soprattutto a quelli di Leonetto.
Ci sembrava strano però che non vi fosse altra scelta, considerando le dimensioni del negozio, così, mentre io imprecavo contro il dolore che mi percorreva in toto il nervo sciatico, ci siamo guardati intorno in cerca di una commessa o commesso, per chiedere informazioni.
Cu cu? Ma dove trovarli? Stavo per dare una gomitata al pulsante dell'antincendio, quand'ecco che le mie orecchie percepiscono uno sgradevole "tirar su" di naso....Era la commessa che passava di lì.
Ci siamo guardate, mentre lei continuava a tirar su col naso, in testa una pinza che teneva su capelli lisci su cui spiccavano delle striscie bionde (forse colpi di sole), che parevano fatte con un rullo per vernici e l'ombelico in vista.
Io ero nella posizione della gru, quindi è toccato a mamma fare la domanda per sapere se i baby chef erano tutti lì. 
La risposta non solo è stata affermativa, ma con un certo disappunto, la commessa ci ha fatto notare che c'era anche una promozione, cosa che ha indotto la pignoleria di mamma, a chiedere quali fossero le caratteristiche principali dei due prodotti. 
Nonostante la mia posizione della gru e il mantra che stavo recitando per ipnotizzare la mente nella speranza che il dolore lancinante diminuisse, ho sentito questa risposta: "Sono buoni prodotti!" e avanti con una tiratina in su di naso.
Vista l'incompetenza e la maleducazione della ragazza  e l'aria attonita di mamma, ho chiesto a babbo di prendere la scatola così da poter leggere da me medesima, le caratteristiche, intanto la commessa si allontanava fregandosene alla grande e tirando su col naso.
Ora, io vorrei tanto sapere chi le ha fatto il colloquio di lavoro e l'ha assunta, e chi le ha fatto formazione, perchè vorrei parlarci e chiedere su che basi il profilo della ragazza corrispondesse ai requisiti richiesti, dato che gli annunci di Ideal Bimbo li ho letti spesso e volentieri: "cerchiamo ambosessi, che sappiano rapportarsi con il pubblico, gentili, sorridenti e  motivati a lavorare nell'ambito della puericoltura....."
Dunque, commessa di Ideal Bimbo, chi ti ha fatto il colloquio? Una scimmia urlatrice? E chi ti ha addestrato? Topo Gigio?
Ad ogni buon conto abbiamo fatto la nostra scelta, e ci siamo diretti alla cassa, dove stava appollaiata sempre lei, che, a questo punto, potrei definire come la ragazza con la "candela" al naso.
Io trascinavo la gamba non collaborante come fosse di legno, tranne alcuni momenti in cui il ginocchio si piegava, tipico movimento alla Pinocchio, preceduta dai miei. 
Stranamente la nostra "moccoletta" ci ha chiesto se volevamo un pacchetto regalo, domanda cui sono seguiti cenni di assenso. Ovviamente abbiamo dovuto attendere, perchè lei invece di chiamare alla cassa una collega che si aggirava nei pressi, sbucata da non so dove, ha fatto pagare tutti quelli che erano in fila dopo di noi. Non riuscivo più a stare in piedi, così babbo  mi ha fatto sedere vicino all'uscita, mentre Miss Candela al naso cominciava con una lentezza degna di un bradipo a preparare il pacco regalo con mamma che la fissava....  Non aveva occhio nemmeno per le misure della carta, da un lato la carta era sovrabbondante, dall'altro a fatica chiudeva il lato della scatola, non potevo guardare.
Dopo aver scartocciato a destra e a manca, aver cambiato il rotolo del nastro adesivo, e sempre tirando su col naso, Miss Candela ci ha consegnato il pacco,  io e i miei siamo tornati a casa.
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