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domenica 26 giugno 2016

Non siate come Don Chisciotte

Ricordate il nome di Don Chisciotte, l'affascinante e patetico eroe del romanzo di Miguel de Cervantes. Gentiluomo amabile e inoffensivo, Don Chisciotte aveva letto troppe avventure di focosi cavalieri armati. Immaginò di essere uno di essi. Vestito d'una armatura arrugginita, a cavallo di un magro ronzino, partì alla ricerca dell'avventura. Povero don Chisciotte! Attaccò un mulino a vento credendolo un gigante. Caricò un gregge di montoni, immaginando che fosse un'armata nemica. Egli era tanto sincero che la sua confusione mentale gli permetteva l'errore. In realtà non poteva vedere le cose tali e quali erano realmente. Il peggio era che non sapeva chi era in realtà [Immagine mentale 52]


Molti uomini sono  nella stessa infelice situazione. Malgrado la fretta di avventurarsi alla conquista del mondo, tutto va di traverso. Non riescono a vederne le cause. Non è il mondo che è cattivo ma la visione che noi ne abbiamo. E quando la nostra visione è negativa, anche le emozioni lo sono.

Noi temiamo altre persone perché pensiamo a torto che esse abbiano il potere di nuocerci. Temiamo il silenzio ed allora continuiamo a parlare, sperando di sotterrare questa paura del silenzio. Non ci accorgiamo che questa paura si può sconfiggere guardandola in faccia. Don Chisciotte non sapeva chi era. Nella paura del suo nulla inventò quadri immaginari.

Nell'immaginazione era un prode cavaliere, un grande amante e un valente avventuriero. Ma quando queste figure immaginarie si urtarono con la realtà, cadde dal suo cavallo. Allora come scoprire chi siamo? Non cerchiamo di scoprire chi siamo realmente. Cerchiamo di sapere cosa non siamo. Non siamo i ritratti immaginari di noi stessi. Quando sapremo cosa non siamo, sapremo anche chi siamo. E' miracoloso. Ci sentiamo completamente diversi. In altri termini, ci sentiremo bene.


giovedì 19 maggio 2016

Mondo, morso del ciuco, morto io morto i' gatto, murare a secco, nachero

Mondo, morso del ciuco, morto io morto i'gatto, murare a secco, nachero, altri interessanti modi di esprimersi, facenti parte del vernacolo pisano, senese, fiorentino, insomma, del parlar toscano a tutto tondo.


MONDO: ottimo surrogato della divinità in caso di imprecazione per evitare la bestemmia. L'assoluta libertà di offendere il mondo favorisce la fioritura di espressioni pittoresche, alcune delle quali usate da poeti e letterati, dal "mondo frate" del Lazzeroni (poeta in vernacolo pisano) al "mondo urinale" del Fucini


MORSO DEL CIUCO: sarebbe il pizzicotto dato con cinque dita, ma è anche sinonimo di ristrettezze economiche e, nel senese, di delusione

MORTO IO, MORTO I' GATTO: come dire: "io non conto nulla, non ho importanza"

MURARE A SECCO: quando si mangia senza bere

NACHERO: nano. I fiorentini chiamano "nachera" anche la persona tarchiata, con le gambe storte, e non necessariamente sana


giovedì 28 gennaio 2016

I piccoli piaceri della vita, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Il mondo è pieno di cose straordinarie. La maggior parte di noi possiede un televisore, un lettore DVD, una lavatrice, un computer, un cellulare. E poi ci sono i nostri piatti preferiti, di cui ogni tanto ci  facciamo scorpacciate, e una varietà infinita di passatempi che amiamo praticare e coltivare. Tutti siamo sensibili ai piccoli piaceri della vita.


  • L'azione che dobbiamo compiere consiste nel fare a meno della cosa che più amiamo per i prossimi sette giorni
  • Ci sono tante persone più sfortunate di noi.... Tante non hanno scelta: devono rinunciare a molto perchè non possono fare altrimenti. Anche loro hanno delle guide spirituali al proprio fianco, ma per ragioni note solo al mondo spirituale, vivono in povertà, senza un abito con cui coprirsi, soffrendo la fame e la sete
  • Chi è più fortunato, spesso, dà per scontato ciò che possiede e nel migliore dei casi dedica un'occhiata distratta alla povertà che lo circonda. Questa settimana la nostra azione rammenterà a tutti noi che non dobbiamo mai pensare che la fortuna che abbiamo ci spetti di diritto
  • Perchè qualcuno ha troppo e qualcun altro troppo poco? Perchè c'è chi patisce la fame mentre dall'altra parte del mondo si lotta contro l'obesità? Per quale motivo un ragazzo deve morire prima di un anziano? Quante domande senza risposta. Molto spesso le rivolgiamo alle nostre guide spirituali. Ma anche se loro potessero soddisfare la nostra curiosità, noi non saremmo in grado di comprendere il disegno divino.
  • Quando Dio, o chi per lui, ci invia le guide spirituali in soccorso, loro non si chiedono il perchè. Se arrivano guide spirituali a salvare qualcuno, quest'ultima non si chiede il motivo o la ragione. Invece, mentre noi realizziamo queste azioni, vorremmo sapere tutto. Eppure ci sono momenti in cui dobbiamo semplicemente avere fede
  • Per i prossimi giorni lasciamoci ispirare dalle nostre guide spirituali e rinunciamo ad una delle cose che preferiamo: il bicchiere divino dopo cena, l'indispensabile cioccolatino che ci fa arrivare a fine giornata, il reality di cui non abbiamo perso una puntata, la partita di calcio con gli amici, il caffè a metà mattina. Qualsiasi cosa sia, impariamo a farne a meno e ricordiamo a noi stessi quanto siamo fortunati ad avere avuto la possibilità di goderne fino ad oggi
  • Tutte le volte che realizziamo una di queste azioni cresciamo. Quando abbiamo fede diventiamo migliori. Impariamo ad avere fiducia anche in te stesso, e vedremo come riusciremo a dare il massimo

mercoledì 16 dicembre 2015

Scelta dei cristalli

Quando acquistiamo un vestito di un certo colore, una collana o un anello, i bicchieri o una casa, o quando preferiamo un determinato tavolo in pizzeria, siamo proprio sicuri di essere noi a scegliere o non capita piuttosto di venire scelti? Succede con straordianaria frequenza di fare acquisti soddisfacenti quando siamo "in giornata buona" e di farne invece di insoddisfacenti quando siamo "in giornata no".


Cosa vuol dire? Molto semplicemente nel primo caso significa che siamo disponibili a entrare in sintonia con le cose, siamo aperti verso il mondo e lo accettiamo, siamo ricettivi nei confronti dell'energia che è emanata dalle cose e dalle persone. Avvicinarsi al mondo dei cristalli in modo consapevole non significa altro che rendersi conto di questo interscambio.

Se un giorno vediamo in vetrina un cristallo che ci piace, invece di pensare al luogo dove metterlo in casa o ai vestiti con i quali possiamo abbinarlo, proviamo a chiederci perchè ne siamo attratti: il cristallo emana energia, noi pure, le nostre energie stanno interagendo, probabilmente io ho bisogno della sua energia.

Dunque: scelgo o sono scelto? La risposta corretta è: scelgo e sono scelto. Approfondiamo allora la conoscenza e trattiamo i cristalli non come oggetti inanimati, bensì come centri di energia.


domenica 6 dicembre 2015

La nebbia dell'ignoto

 Apro gli occhi, sono in mezzo ad un mare di nebbia spessa, senza punti di riferimento, senza luce, immersa in un grigiore tutto uguale, dove anche il respiro si fa affannoso. 
Il passo è incerto, non v'è percezione di ciò che mi circonda. Giro su me stessa ma tutto intorno a me è uguale. Cerco disperatamente di guardarmi i piedi, per capire dove poggiano, ma non li vedo, sento solo qualcosa di gelatinoso e globoso che mina la mia stabilità. Provo a camminare, lentamente, portando le mani avanti, per proteggermi, ma sembra che mi trovi in uno sterminato spazio aperto dove non c'è suono, solo nebbia. 

Sembra un muro gigantesco, impenetrabile, che il mio tatto percepisce, ma che non è consistente. E' una cataratta che mi avvolge, e io cerco di camminare.
Ad ogni passo mi pare di sprofondare, come su trucioli di gomma, barcollo. Non riesco ad articolare parole, vorrei urlare, ma non ci riesco, sono sola con i miei pensieri e un intento che non controllo.
La nebbia preme sul mio corpo, ne avverto la pesantezza, so che non devo fermarmi per nessun motivo, mi sento braccata, ma non so da cosa o chi.

Vado avanti a tentoni, incespicando, camminando in quella che mi pare essere una eternità caotica e senza forma. Non ho percezione del tempo che passa, senza riferimenti visivi è come non esistere. 
Mi struggo, nella paura e nella disperazione e quando il mio io cede alla rassegnazione, mi accascio a terra e allora sento, come foglie di sottobosco umide, il fruscio di un terreno reale, e la nebbia comincia a lasciare qualche sprazzo di confuso panorama.

Di fronte a me un ponte. Ma dove porta? Su cosa è sospeso? Cosa c'è al di là? Mi siedo al suo limitare, sotto il ponte nebbia, intorno nebbia, la mia vista scorge solo pochi metri avanti, un tratto del ponte che penetra dentro questo grigio muro. Mi par di percepire una voce, una voce che viene da dentro, che mi istiga ad andare avanti, guardo il ponte, forse c'è qualcuno, una sembianza che si confonde con il lattiginoso essere di questo velo nebbioso che copre ogni cosa. 

Comincio a percorrere il ponte, scossa dal terrore del vuoto, strizzo gli occhi per mettere a fuoco l'incerta forma che sembra attendermi in quella che credo essere la metà del ponte. Dentro la mia testa risuona sempre più forte quella voce che mi incita, quasi mi frustasse, ad andare avanti, ma cos'è quella voce? 

Mi prendo la testa fra le mani, forse sto impazzendo, ma non la  posso  arginare, ripete continuamente di andare avanti. Voglio gettarmi nel vuoto, e farla finita, ma non riesco a staccare i piedi da terra se non per proseguire.
Cedo, non ho più la forza di contrastare quella voce, chiudo gli occhi e disarmata, lascio che quella voce sia la mia guida. 
All'improvviso un lieve tepore,  socchiudo le palpebre, mi ritrovo nel mio mondo, niente più nebbia, solo in lontananza quella voce: "Sono la voce del "vedere", hai assaggiato l'ignoto!"


mercoledì 23 settembre 2015

Psicopittografia, Come spiegare la magia mentale

Quando sarete in grado di capire la vostra mente, VOI capirete tutto. 

Immaginatevi di dare a un bambino un canocchiale da marina senza spiegargli a cosa serve. Non saprà cosa fame. Pertanto il canocchiale è in grado di produrre una magia visiva. Ma solo quando lo si usa convenientemente. Se il bambino non ne conosce l'uso, non può godere di .questa magia visiva. Ma se qualcuno gli spiega il funzionamento del canocchiale, il bambino l'avvicina agli occhi e scopre un mondo nuovo e meraviglioso. [Immagine mentale 16] 

La stessa cosa avviene per la mente umana. Non v'è, nei casi della vita, nulla di erroneo che non possa esser corretto dalla comprensione mentale. Ma la gente non lo crede, non lo vede. L'uomo pensa di cambiare il mondo esterno; non sa che deve utilizzare nel modo giusto la sua mente per guardare il mondo diversamente. Quando guardiamo il mondo attraverso questa magica visione mentale, esso cambia ai nostri occhi. Ogni lato della vita assume un aspetto nuovo. Essendo voi mutati, tutto il resto è mutato. A titolo d'esempio ecco ciò che potete fare: 

1. Prendere decisioni ponderate. 
2. Esser vigili
3. Trattate la gente con accortezza
4. Non sprecare le energie emotive
5. Utilizzare bene il tempo
7. Avere un entusiasmo naturale. 
8. Prendere gusto al proprio lavoro. 
9. Non esser mai melanconici. 

lO. Essere efficaci. Ogni uomo è un mago mentale. Cambiando la mente, cambia anche il mondo esterno. Non è necessario per voi credere che ciò sia vero, ma è necessario che voi la facciate.


giovedì 25 giugno 2015

Fai una lista di dieci cose che ami, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

Il proposito di questa settimana consiste nel compilare un elenco di cose che rendono più piacevole la vostra vita. Scoprirete che è un modo costruttivo e illuminante per imparare. 


  • Appena iniziate a svolgere questo compitino vi sorprenderete  di scorpire quante cose belle ci siano nella vostra vita. Ogni giorno prendetevi cinque minuti per riflettere e aggiungete nuove voci all'elenco. Pensate a tutto ciò che vi appaga e rende il vostro mondo un luogo migliore


  • Tra le preferenze possono esserci gli elementi più diversi: dalle comodità che la vita moderna garantisce ai piaceri più incorporei, come la manifestazioni di bontà emotiva e spirituale che circondano tutti noi. La lista può includere piccole gioie molto semplici, come apprezzare le meraviglie della Natura, il sorriso di un bambino, un nuovo lavoro, dei buoni amici....o una bella fetta di torta
  • Mettere per iscritto 10 cose che amiamo ci dà la possibilità di guardare il mondo con occhi nuovi e più consapevoli, e ci rammenta che non dobbiamo mai dare niente per scontato. 
  • Mentre stendete la lista, ascoltate ciò che vi suggerisce il cuore. Non pensate a che cosa dovreste amare, o a ciò che vorrebbe sentirsi dire chi vi osserva, siate consapevoli che la vostra individualità, la vostra unicità e la vostra umanità inducono glialtri a volerci bene

lunedì 21 aprile 2014

Distendiamo le nostre forze mentali e avremo maggiori succesi | Psicopittografia

Cosa avverrebbe del nostro mondo se lo vedessimo mentalmente come un altro mondo? Avverrebbe qualcosa di magico e di meraviglioso. Passeremmo la vita in un mondo incantato fatto per il nostro godimento. Eploriamo insieme questo mondo. L'uomo che capisce realmente il suo processo mentale è l'uomo che può impiegare questo processo per raggiungere ogni obiettivo di cui sia degno. Ma l'individuo che tralascia di esplorare il suo potenziale mentale resterà necessariamente qual'è. Bisogna esser coscienti del fatto che noi abbiamo molte cose appassionanti da imparare e da capire. Con uno  spirito aperto e ricettivo non potremo fare a meno di riuscire.
Si possono citare gli aspetti pratici sul modo in cui un pensiero corretto aiuta il nostro porgresso quotidiano?

Ecco alcuni punti:
  • Come un'aquila, la nostra mente è stata creata per innalzarsi molto in alto
  • Non intervenire nelle questioni altrui per distrarre la tua mente dai tuoi problemi
  • Non capire una cosa non significa che la tua mente continuerà a capirla male
  • Non vi è progresso esterno senza un mutamento mentale interiore
  • Tu divieni un mago mentale quando controlli non solo ciò che devi fare, ma anche ciò che non vuoi fare
  • Dobbiamo tralasciare di sapere tante cose che non sono vere
Ciascuna di queste idee, quando è pienamente compresa, può portarvi alla sommità della montagna, dove tutto è chiaro.

domenica 9 marzo 2014

OGGI STACCO

Oggi stacco, mi prendo una pausa dal mondo, dai suoi rumori e dai suoi abitanti. Isolo me stessa da ogni stimolo che arriva e si interpone fra me e il mio interiore. Osservo il volo di un gabbiano solitario, che plana nell'arancio azzurro del cielo, dove il sole sul carro d'Apollo, sta per tuffarsi in mare. E' sereno quel gabbiano, nel suo fluido planare semisospeso nell'aria brillantina del tramonto, lui vola ma non sogna, guidato solo dall'infallibile legge naturale. 
Guardo i riflessi, respiro l'aria e chiudo le porte della mia ricettività, senza telefono, senza computer, senza messaggi, solo ciò che offre questo spicchio di mondo su cui mi affaccio, breve vacanza da tutto.
Fisso lo sguardo apparentemente nel nulla o forse nel vuoto, trovando la porta del giardino di dove non so, e quivi mi stendo, cercando il buon odore, essenza di lieti riposi.
Oggi stacco, senza alcun ripensamento, ho necessità di non vedere, di non sentire, esiguo momento di gran fortuna: non svegliatemi, non chiamatemi, non toccatemi. Lasciatemi sospesa, nel giardino di dove non so, a respirare l'essenza del buon odore.


venerdì 25 ottobre 2013

ALL'ANIMA MIA









Io,
animula, dolce e vagabonda,
ospite del corpo,
cosa sono adesso?
Fuori da questo mondo che corre corre,
io, che non amo gli orologi,
incessante ticchettio,
inesorabile trascorrere di giorni
amo il suono delle campane,  il sorgere e  tramontar del sole.
Io, 
amo il silenzio e i suoni suoi,  
mi soffermo sul volo di una coccinella.
Io, 
odoro i libri vecchi,
polverose testimonianze di versi semplici, 
e non conosco invidia,
mi commuovo alla guancia tonda di un bimbo.
Io,
errabondo essere di luce,
in vuote stanze della vita,
cerco te,
anima mia.



giovedì 24 ottobre 2013

VIAGGIO ASTRALE

Via Lattea
Notte,
a che punto sei?
Mi invitò,
salii,
verso il firmamento.
Passeggiai,
solitaria visitatrice della Via Lattea,
sentiero dell'universo,
abitato da benevole stelle,
feudo di caccia di Orione,
strada del Carro,
prateria di Pegaso.
Raccolsi frammenti,
gemme di luce,
fiammelle di sogni perduti,
dimenticati eroi in cerca di un nuovo destino.
Ascoltai il silenzioso vibrare di pianeti,
il lamento delle nane bianche,
il rombo vellutato dei buchi neri.
All'apparir d'Osiride,
riscesi,
soffiando al mondo il frutto dei miei raccolti.
Ti illuminasti tu.




lunedì 7 gennaio 2013

4 GENNAIO 2009










Filo sottile legame delle nostre vite,                                                     
binomio,
gemelli siamesi,
nel cuore,
nell'anima,
nella mente,
nel corpo.
Mi hai aspettato quel freddo mattino,
eri lì, fermo, immobile,
guardavi lontano,
sguardo su un altro mondo mi parve.
Al suono della mia voce si mossero le orecchie,
trasalisti,
e io con te.
Mi guardasti, ma eri già lontano,
non avevi più equilibrio,
mi venisti incontro lo stesso,
corsi verso di te,
cadesti esausto ai miei piedi,
caddi in ginocchio,
presi la tua bella testa e
piansi.
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