Ed eccomi di nuovo qui, a dare seguito al post di ieri in cui ho espresso il mio disappunto nei confronti della maleducazione perpetrata all'interno dei supermercati. Fra le varie categorie di persone maleducate che vi si possono incontrare mi ero totalmente dimenticata di uno speciale gruppo che io definisco "gli untori".
Con il termine untori si definivano coloro che ammorbavano di peste intere popolazioni, ma in questo caso specifico per me sono coloro che, nei supermercati, utilizzano le loro mani a piovra per smarmicciare tutto. Si aggirano in ogni corsia, davanti ai banchi di frutta e verdura, a quelli della carne e del pesce e lì iniziano il loro instancabile lavoro.
Prendiamo i banchi di frutta e verdura: i nostri untori lavorano alacremente a maturare la frutta ammaccandola in vario modo o addirittura assaggiandola, quella che contribuiscono a maturare però poi non la comprano ma la lasciano in dotazione agli altri, quella che assaggiano appare invece semisbucciata, nel caso dell'uva si trovano ad esempio grappoli semi vuoti o addirittura i raspi, nelle cassette delle ciliegie noccioli, in caso di albicocche alcune metà e così via.
Lo stesso vale per la verdura, che appare defogliata, come i cesti d'insalata, i finocchi, i carciofi, anzi a molti cadono a terra e le reazioni sono due: o vengono lasciati a terra o raccolti e riposti nella cassetta ad uso e consumo di altri.
Passiamo alla carne confezionata: decine di mani che prendono le confezioni con i vari tagli di carne che vengono tastati a più non posso fino a creare un bel buco nella confezione e per tal ragione rimessi al loro posto per passare ad un'altra confezione. Ci sono stati casi di persone che hanno aperto la confezione e hanno messo il pezzo di carne in tasca (l'ho visto con i mei occhi). E la catena continua nella zona pescheria, dove i più tocchicciano il pesce fresco per assicurarsi che sia fresco davvero, che controllano cozze e vongole, alici e rane pescatrici, polpi e seppie.
Poi si passa allegramente alla roba confezionata, e parlo di mozzarelle fatte a pezzi, salumi confezionati semiaperti, forme o pezzi di fomaggio scartati, yogurt sbafati a ufo, latte bevuto fresco. Per non parlare di quelli che rompono i biscotti, spezzano pasta, rovesciano zucchero, mangiano patatine e poi lasciano la confezione sullo scaffale, si prendono solo qualche bustina di tè invece che l'intera confezione, qualche saccottino per uno sputino o i cioccolatini perchè non è fame, ma più voglia di qualche cosa di buono.
Questo è ciò che fanno molti senza rispetto alcuno per chi tiene sempre un comportamento corretto ed educato dimostrando agli altri le semplici regole del vivere civile.
Con il termine untori si definivano coloro che ammorbavano di peste intere popolazioni, ma in questo caso specifico per me sono coloro che, nei supermercati, utilizzano le loro mani a piovra per smarmicciare tutto. Si aggirano in ogni corsia, davanti ai banchi di frutta e verdura, a quelli della carne e del pesce e lì iniziano il loro instancabile lavoro.
Prendiamo i banchi di frutta e verdura: i nostri untori lavorano alacremente a maturare la frutta ammaccandola in vario modo o addirittura assaggiandola, quella che contribuiscono a maturare però poi non la comprano ma la lasciano in dotazione agli altri, quella che assaggiano appare invece semisbucciata, nel caso dell'uva si trovano ad esempio grappoli semi vuoti o addirittura i raspi, nelle cassette delle ciliegie noccioli, in caso di albicocche alcune metà e così via.
Lo stesso vale per la verdura, che appare defogliata, come i cesti d'insalata, i finocchi, i carciofi, anzi a molti cadono a terra e le reazioni sono due: o vengono lasciati a terra o raccolti e riposti nella cassetta ad uso e consumo di altri.
Passiamo alla carne confezionata: decine di mani che prendono le confezioni con i vari tagli di carne che vengono tastati a più non posso fino a creare un bel buco nella confezione e per tal ragione rimessi al loro posto per passare ad un'altra confezione. Ci sono stati casi di persone che hanno aperto la confezione e hanno messo il pezzo di carne in tasca (l'ho visto con i mei occhi). E la catena continua nella zona pescheria, dove i più tocchicciano il pesce fresco per assicurarsi che sia fresco davvero, che controllano cozze e vongole, alici e rane pescatrici, polpi e seppie.
Poi si passa allegramente alla roba confezionata, e parlo di mozzarelle fatte a pezzi, salumi confezionati semiaperti, forme o pezzi di fomaggio scartati, yogurt sbafati a ufo, latte bevuto fresco. Per non parlare di quelli che rompono i biscotti, spezzano pasta, rovesciano zucchero, mangiano patatine e poi lasciano la confezione sullo scaffale, si prendono solo qualche bustina di tè invece che l'intera confezione, qualche saccottino per uno sputino o i cioccolatini perchè non è fame, ma più voglia di qualche cosa di buono.
Questo è ciò che fanno molti senza rispetto alcuno per chi tiene sempre un comportamento corretto ed educato dimostrando agli altri le semplici regole del vivere civile.