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lunedì 20 giugno 2016

Impacco o un impiastro?

Impacco o impiastro? Oggi poco interessa, ma sapere la differenza che corre tra i due è sempre utile, sono vecchi rimedi che possono aiutarci


Tra i ricordi che mi porto dietro dall'infanzia, ci sono le reminescenze dei vecchi rimedi di cui le mie nonne parlavano. Fra questi spesso esse rammentavano l'uso  di impacchi e impiastri, in caso di febbri, bronchiti, raffreddore e tosse.

Impacco
Nella mia mente di bambina vedevo solo qualcosa di fumante e caldo, ma non riuscivo a trovare un'immagine calzante che potesse distinguerli. Ebbene diventando più grandicella, decisi di fare un po' di chiarezza, se non altro per capire. Del resto in alcuni libri antichi, dove sono elencati i rimedi che si possono trarre dalle piante officinali, impacco e impiastro sono sostantivi ricorrenti.

IMPACCO: applicazione a scopo terapeutico di panni, garze o cotone idrofilo imbevuti di un liquido medicamentoso, di cui si voglia sfruttare l'azione fisica (umidità e temperatura) o quella chimica.

IMPIASTRO: dal latino emplastrum (unguento). Preparato farmaceutico per uso esterno, costituito di sapone di piombo (impiastro semplice), o a base di resine, cere, grassi, metalli (impiastro composto), di consistenza solida, capace di rammollisrsi alla temperatura del corpo umano acquistando proprietà adesive; steso in strato sottilissimo sopra un leggero tessuto di cotone, lino o seta, costituisce il cerotto, ad azione revulsiva, vescicatoria, a seconda delle sotanze utilizzate.

venerdì 13 maggio 2016

Pelle splendente fin dal Mattino

Pelle splendente fin dal Mattino, senza segni di stanchezza, stress, cattive abitudini, come un'alimentazione sbagliata, il fumo e altri fattori che segnano inequivocabilmente la nostra pelle. Oggi vediamo alcuni semplici e utili consigli per avere la pelle sempre luminosa.


I segni di stanchezza si notano spesso al mattino, al nostro risveglio, quando, guardandoci allo specchio notiamo la nostra pelle del viso segnata. La pelle non mente mai, anzi ci racconta quali sono i nemici della bellezza: sonno insufficiente, stress, alimentazione errata, fumo, eccesso di bevande alcoliche. Ricordate ad esempio che l'alcool favorisce la fuoriuscita dei liquidi nel derma facendo così rigonfiare la pelle a cui segue un cedimento della stessa. La pelle è un organo fondamentale e dobbiamo averne massima. Dunque se volete svegliarvi e vedervi splendenti mie care lettrici, ecco cosa dovete fare.


Lavaggio: il viso va lavato con una modica quantità di acqua fresca e un detergente molto delicato idratante. Evitate i saponi alcalini, e non eccedete con l'acqua di rubinetto poichè depaupera la pelle della quantità di sebo necessaria, seccandola ulteriormente. Inoltre il cloro, presente come disinfettante in molte acque potabili, favorisce la formazione di rughe e rende il viso opaco e spento.

Contorno occhi alla camomilla: il contorno occhi è delicatissimo e quindi va rinfrescato perevitare gonfiori e occhiaie. Perciò bagnate i nacqua fredda due bustine di tè verde o camomilla, biologici e fate un impacco veloce di pochi minuti e poi applicate la consueta crema contorno occhi.

Idratazione: mai dimenticare di idratatere il viso, applicate subito la crema idratante che deve sempre essere ricca di sostanze acquose.

Colazione: fate  scorta di antiossidanti, con una buona tazza di tè verde, oppure succo di arancia.

Impacchi al papavero selvatico: e per rassodare la pelle potete prepararvi un impacco con il papavero selvatico.I fiori secchi infatti sono un concentrato di  preziose essenze cosmetiche ringiovanenti e principi attivi rivitalizzanti Se riuscite a procurarvi un certo quantitativo di fiori essiccati potrete beneficiare dell’esperienza secolare di questo antico cosmetico.

Come preparare l’infuso: in un litro di acqua bollente ponrre 60 grammi di fiori essiccati di papavero e lasciarli in infusione per dieci minuti. Filtrare e applicare sulla pelle del viso garze di cotone immacolate, imbevute del pregiato infuso. L’impacco per attenuare le rughe e tonificare stabilmente la pelle del viso va applicato almeno due volte a settimana.



lunedì 21 dicembre 2015

Sandalo, olio essenziale

Nome botanico: Santalum album
Famiglia: Santalacee
Provenienza: India
Estrazione: dal legno
Profumo: legnoso, dolce, balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole,Giove
Proprietà: antisettico, polmonare e ruinario, tonico, afrodisiaco, antiinfiammatorio, diuretico, espettorante, cicatrizzante, fungicida, antibatterico, antispastico, sedativo
Principali indicazioni: stress, tensione nervosa, insonnia, infezioni respiratorie, infezioni urinarie, tosse, cura della pelle


Il sandalo è un albero originario dell'India, conosciuto e impiegato fin dai tempi antichi per il suo legno pregiato, profumato e inattaccabile dalle termiti, utilizzato sia come materiale edilizio che per bruciarlo come incenso nelle cerimonie religiose. Viene tuttora usato in bastoncini sottili per profumare gli ambienti, elevando lo spirito e favorendo la concentrazione e il raccoglimento.

Il suo olio veniva abbondantemente impiegato per scopi cosmetici e medicinali. Attualmente entra nella composizione di molti profumi, per la sua capacità di fissare e di legarsi agli altri aromi. La profumazione dolce, legnosa e intensa, agisce a livello del sistema nervoso, calmando gli stati di tensione nervosa e favorenso il rilassamento. E' una delle essenze più usate da aggiungersi all'olio da massaggio, inoltre per un bagno serale, combatte l'insonnia e contribuisce ad attenuare le tensioni muscolari.

In Oriente era noto per la sua benefica azione a livello della pelle: infatti aiuta a mantenerla elastica e idratata, combattendo le impurità, eliminando il prurito, le irritazioni e le infiammazioni. E' consigliabile applicarlo mediante impacchi caldi o per vaporizzazioni. Il suo potere antisettico e antinfiammatorio si esplica soprattutto a carico dell'apparato respiratorio, in caso di bronchite, mal di gola, tosse,  e a carico delle vie genitourinarie, dove calma e decongestiona le mucose infiammate. Favorisce la digestione ed è antispastico e astringente in caso di colite o diarrea.


lunedì 14 settembre 2015

Eucalipto, olio essenziale

Nome botanico: Eucalyptus globosus
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Australia
Estrazione: dalle foglie e dai ramoscelli
Profumo: canforaceo, legnoso
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Saturno
Proprietà: antisettico, (soprattutto delle vie respiratorie e urinarie), balsamico, anticatarrale, deodorante, cicatrizzante, antiparassitario, fluidificante, antireumatico, febbrifugo, stimolante
Principali indicazioni: affezioni delle vie respiratorie, influenza, sinusite, catarro, febbre, cistite, piaghe, bruciature, reumatismi
Precauzioni: va utilizzato diluito perchè puro può essere irritante. Nei bambini è meglio sostituirlo con l'essenza di niaouli, che ha caratteristiche simili ma un'azione più delicata


L'eucalipto veniva chiamato l'albero della febbre, in quanto veniva piantato nei terreni paludosi in aree malariche, per bonificarle, dal momento che assorbe l'acqua del terreno, drenandolo, e possiede proprietà antisettiche e repellenti verso le zanzare. Originario dell'Australia, era usato già dagli aborigeni sotto forma di infuso di foglie, per curare la febbre e in impacchi per guarire piaghe e ferite.

L'essenza ha un notevole potere antimicrobico e antivirale ed è un ottimo antibiotico naturale, indicato per inalazioni e vaporizzazioni in caso di raffreddore, influenza, bronchite, catarro, sinusite; abbassa la febbre per vaporizzazioni e fumigazioni nell'ambiente, ha potere antisettico e contribuisce a purificare l'aria in caso di epideimie; per frizioni e massaggi sul petto e sulla schiena  diluito in olio o in un cucchiaio di alcool, provoca una benefica stimolazione in caso di malattie da raffreddamento. Diluito per lavaggi o impacchi in caso di ulcere o piaghe, ha potere cicatrizzante e disinfettante. In caso di stanchezza riattiva e tonifica. Per il pelo degli animali, allontana gli insetti e i parassiti.



martedì 2 settembre 2014

Reni e reumatismi, come usare gli oli essenziali per stare meglio | Salute

RENI

Gli oli più attivi sui reni sono: Achillea, Arancio amaro, Cedro, Garofano chiodi, Mandarino, Pepe
nero, Pompelmo. Bisogna leggere le indicazioni di ciascuno e scegliere quelli che meglio si adattano al profilo della persona. Sono tutti utilizzabili con le modalità consuete, dall'inalazione al massaggio,
dal bagno all'uso interno.

Per favorire la diuresi: Angelica, Cedro, Cipresso, Finocchio dolce, Pepe nero, Pompelmo. Anche
questi oli possono essere utilizzati con tutte le modalità consuete, compreso l'uso interno.


REUMATISMI

Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Benzoino, Canfora, Cipresso, Elicriso, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Incenso, Issopo, Limone, Menta piperita, Niaouli, Pino cembro,
Rosmarino, Zenzero.

Massaggio e bagno: scegliere tra le stesse essenze elencate sopra per l'inalazione secca, avendo
cura tuttavia di sperimentare oli diversi. Per il bagno, non dimenticare di provare anche con il sale
del Mar Morto come vettore per gli oli essenziali.

Impacchi e impiastri, da applicare sulle zone dolenti: per gli impacchi utilizzare come vettore
prevalentemente aceto di vino o di mele, per gli impiastri le argille e il fango del Mar Morto. Dopo
aver stemperato uno o più oli nel vettore aggiungere acqua sufficiente a creare una soluzione
liquida in cui bagnare la garza da impacco, oppure una miscela fluida per l'impiastro di argilla. Nel
caso del fango del Mar Morto di solito non si aggiunge acqua, poiché si tratta di un composto già
di per sé sufficientemente fluido. Utilizzare sempre acqua di buona qualità contenuta in bottiglia
di vetro, come l'acqua Humana Amorosa reperibile in farmacia. Essenze consigliate: Abete rosso,
Canfora, Cannella foglie, Cipresso, Galbano, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Incenso, Lavanda,
Limone, Pino cembro, Timo rosso, Zenzero.

Pediluvio e maniluvio, soprattutto se il disturbo interessa le articolazioni di piedi e mani: Abete
rosso, Canfora, Cipresso, Elicriso, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Issopo, Limone, Niaouli, Pino
cembro, Timo rosso.

Uso interno: Achillea, Angelica, Basilico, Cipresso, Coriandolo, Galbano, Ginepro bacche, Issopo,
Limone, Menta piperita, Rosmarino, Zenzero.

martedì 26 agosto 2014

Parassiti, trattarli con gli oli essenziali | Salute


PARASSITI

Per liberare dai parassiti le persone, gli animali e le piante conviene preparare una miscela da
spruzzare più volte al giorno sulle parti interessate. Si userà come vettore aceto di vino o di mele,
oppure alcool alimentare a 90°: in mezzo bicchiere di vettore aggiungere almeno 3 oli diversi in
parti uguali (per un totale di circa 20 gocce di essenza), quindi versare una quantità tripla di acqua,
mettere la miscela in un nebulizzatore o in un flacone spray (meglio se si usano recipienti di vetro)
e vaporizzare sulle parti colpite. Le essenze più consigliate sono: Albero del Tè, Cajeput, Issopo, Lavanda, Limone, Niaouli, Origano, Ravensara, Timo rosso.

La miscela descritta al punto precedente può essere utilizzata anche per lavaggi e impacchi,
eventualmente diminuendo il numero di gocce delle essenze impiegate se dovesse risultare troppo
aggressiva.

Uso interno: Albero del Tè, Cajeput, Camomilla blu, Issopo, Limone, Ravensara.

giovedì 21 agosto 2014

Problemi muscolari, uso degli oli essenziali | Salute

MUSCOLI

Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Cajeput, Canfora, Lavanda, Lemongrass,
Limone, Menta piperita, Niaouli, Pompelmo, Ravensara, Timo rosso, Zenzero. Provare più di un olio
sia miscelandoli in parti uguali, sia assumendoli separata mente durante la giornata.

Massaggi, impacchi e bagni: Angelica, Basilico, Cajeput, Canfora, Lavanda, Lemongrass, Limone,
Maggiorana, Noce moscata, Pepe nero, Pompelmo, Ravensara, Vetiver, Zenzero. Per il massaggio
utilizzare preferibilmente una crema base neutra o l'olio vettore di Arnica: provare una delle formulazioni seguenti, date per 50 mi di vettore.

Formulazione 1: 3 gocce di Angelica, 8 di Canfora, 7 di Limone, 4 di Zenzero.
Formulazione 2: 3 gocce di Basitico, 8 di Cajeput, 7 di Lemongrass, 4 di Ravensara.
Formulazione 3: 3 gocce di Pepe nero, 8 di Lavanda, 7 di Pompelmo, 4 di Vetiver.

Per l'impacco si possono utilizzare 2-3 oli, o anche una delle formulazioni date sopra per il massaggio: stemperare le essenze in un dito di aceto di vino o di mele, aggiungere almeno il doppio di acqua, bagnare una garza e applicare sulle zone affette. Ricorrere sempre a un'acqua di buona qualità contenuta in bottiglia di vetro, come la Humana Amorosa reperibile in farmacia.
Per il bagno utilizzare oli diversi rispetto a quelli presi in considerazione per il massaggio e gli impacchi.
Per il massaggio, anche sportivo, allo scopo di tonificare muscoli flaccidi e doloranti, tenere sempre presenti queste essenze: Canfora, Lemongrass, Limone, Pompelmo, Zenzero (in molti casi una miscela di 2 tra questi oli produce ottimi effetti).

Uso interno: Angelica, Basilico, Lemongrass, Limone, Maggiorana, Menta piperita, Noce moscata,
Pepe nero, Pompelmo, Tuberosa, Vetiver, Zenzero.

giovedì 14 agosto 2014

Laringite, lombalgia e sciatalgia: gli oli essenziali adatti | Salute

LARINGITE

Inalazione secca: Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Issopo, Incenso, Niaouli, Timo rosso.

Massaggio sulla zona della gola: Benzoino, Cajeput, Eucalipto, Gelsomino, lssopo. Pepe nero,
Timo rosso.

Provare anche la formulazione seguente: in 50 mi di crema base neutra emulsionare 5 gocce di
Benzoino, 8 di Cajeput, 4 di Issopo, 3 di Timo rosso.

Uso interno: Eucalipto, Gelsomino, Issopo, Niaouli, Pepe nero .


LOMBALGIA E SCIATALGIA

Inalazione secca, massaggi e impacchi con almeno 2 oli in uguale proporzione: Anice, Cajeput,
Maggiorana, Rosmarino, Sandalo, Timo rosso, Zenzero. Come olio vettore per il massaggio orientarsi
in particolare sull'olio di Iperico; per gli impacchi ricorrere ad aceto (di vino o di mele) oppure
all'alcool alimentare a 90°, e ricordarsi di utilizzare un'acqua di buona qualità contenuta in bottiglia
di vetro, ad esempio la Humana Amorosa reperibile in farmacia.

Uso interno: Anice, Cajeput, Maggiorana, Rosmarino, Zenzero.

lunedì 4 agosto 2014

Ferite, agire con gli oli essenziali | Salute

FERITE


Su piccole ferite si possono stillare direttamente alcune gocce pure di Albero del Tè, Cajeput,
Eucalipto, Lavanda, Manuka .


Per ferite più serie bisogna procedere con cautela e ricorrere a impacchi e a fasciature umide,
avendo cura di stemperare 1-2 essenze in alcool alimentare a 90°: in un bicchiere o in una ciotolina
di vetro si versa un dito di alcool, si aggiungono 7-8 gocce in totale di essenza, si riempie il bicchiere
di acqua (la quantità di acqua deve essere almeno il triplo dell'alcool, anche di più secondo la persona
e la sensibilità individuale) e si bagna una garza sterile, che verrà applicata come fasciatura o impacco sulla zona interessata.  Quando la garza comincia ad asciugarsi se ne prepara una nuova e si prosegue. La miscela suddetta, preparata a parte, può servire anche per lavare la ferita. Gli oli adatti sono: Albero del Tè, Cajeput, Eucalipto, Garofano chiodi, Geranio, Incenso, Lavanda, Manuka, Mirra, Muschio di Quercia, Niaouli .

Uso interno, effetto antibatterico: Albero del Tè, Cajeput, Garofano chiodi, Eucalipto, Manuka.
Uso interno, per aiutare l'organismo a riprendersi: Cardamomo, Limone, Menta piperita, Rosmarino,
Zenzero.

lunedì 21 luglio 2014

Cellulite: combatterla con gli oli essenziali | Salute

Cellulite

Massaggi, impacchi e bagni (scegliere uno o più oli che abbiano indicazioni anche per altri sintomi
risentiti dal soggetto che soffre di cellulite): Cajeput, Canfora, Cedro, Cipresso, Limone, Origano,
Pepe nero, Pompelmo, Salvia. Provare anche il bagno con il sale del Mar Morto a cui siano stati aggiunti almeno 2 degli oli essenziali citati .

Olio da massaggio anticellulite: in 50 ml di vettore (olio di Nocciola o di Vinacciolo, eventualmente
anche una miscela dei due in parti uguali) aggiungere 10 gocce di Limone, 4 di Cipresso, 4
di Ginepro bacche e 4 di Rosmarino.


Impiastro anticellulite (da abbinare comunque all'inalazione secca di oli appropriati ed eventualmente all'uso interno): utilizzare in particolare olio di Nocciola e olio di Vinacciolo (anche una miscela dei due in parti uguali), aggiungere le essenze di Arancio dolce, Cajeput, Canfora e Limone in parti uguali, spalmare sulle zone da trattare e lasciare in posizione per mezz'ora, quindi rimuovere con una spugnetta umida. Al posto dei due oli vettori si può ricorrere alle argille, aggiungendo prima  le essenze menzionate e poi un po' di acqua per creare l'impiastro.

Inalazione secca e diffusione ambientale: Arancio dolce, Cajeput, Finocchio dolce, Ginepro bacche,
Limone, Pepe nero, Rosmarino.

Uso interno: Arancio dolce, Cedro, Limone, Pepe nero, Rosmarino, Salvia.

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