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giovedì 15 gennaio 2015

Il regno dell'illegalità

Cosa sono gli atti illegali? Sono azioni proibite dalla legge o da regolamenti emessi dai corpi legislativi dei governi e sottoscritti in forma di codici legali. Ogni membro della società ha la responsabilità di sapere che cosa si intende per atto illegale. Ma sappiamo tutti che atto illegale non è disobbedire ad un ordine qualsiasi come ad esempio: "Fai i compiti" o "Vai a letto".

Per atto illegale di solito si intende un'azione che, se commessa, può provocare una punizione da parte degli organi preposti a questo, cioè i tribunali o addirittura dello stato. Quando si commette qualcosa di illegale, piccolo o grande che sia, si indebolisce il nostro modo di essere, perchè tutte le le cose di valore che cerchiamo di realizzare possono essere fatte in modi perfettamente legali.


Il percorso illegale è una scorciatoia, comoda, ma pericolosa, a fronte  di vantaggi che sappiamo possono poi ritorcersi contro di noi. Questo in teoria e in uno stato dove l'illegalità viene punita, oggi come oggi di fronte alla realtà che viviamo, sembra che le cose si siano ribaltate. Ma la riflessione di oggi è a favore della legalità e non dell'illegalità.

Stato e governo potremmo dire che sono macchine non pensanti, il loro lavoro si svolge su codici e leggi e il loro scopo è quello, sempre in teoria, di annientare, attraverso i propri canali, l'illegalità e quindi possono rivelarsi nemici implacabili e inflessibili in materia di atti illegali.  Il fatto che una cosa sia giusta o ingiusta di fronte a codici e leggi non conta molto, contano le leggi. Quando ci rendiamo conto che le persone intorno a noi commettono atti illegali, sarebbe nostro dovere fare del nostro meglio per farle desistere. Anche perchè in alcuni casi, il loro operare potrebbe indirettamente coinvolgere anche noi. Ma spesso questo non induce ad essere onesti bensì ad imitare chi persevera nell'illegalità per ottenere quei vantaggi o presunti meriti, che l'onestà non paga.

Sarebbe invece nostro dovere assicurarsi che tutti, a partire dai bambini, acquisissero la conoscenza di ciò che è legale e di quello che non lo è. Coloro che commettono "reati" anche quando la fanno franca, si pongono in una ben misera condizione morale ma ad oggi la fanno da padrone, e vengono presi ad esempio invece che biasimati. Quanto sarebbe bello che tutti aderissimo al principio che si è uguali di fronte alla legge, un principio che, anche in nel lontano momento stodico dell'epoca tirannica dell'aristocrazia, fu uno dei più grandi avanzamenti sociali nella storia umana e non dovrebbe essere dimenticato.

mercoledì 14 gennaio 2015

Dare il buon esempio ed evitare le false informazioni

Anche se inconsapevolmente, noi influenziamo molte persone, e questa influenza può essere buona o cattiva. Se fossimo capaci di vivere seguendo queste semplici regole saremmo in grado di dare un buon esempio e riusciremmo nel nostro piccolo ad influenzare chi ci circonda. Tutti quelli che ruotano intorno a noi che lo ammettano o meno sono influenzati dal nostro comportamento.

Chiunque tenti di dissuaderci dal tenere il giusto comportamento: o vuole danneggiarci, oppure ha secondi fini, questo significa che suscitiamo in lui una qualche forma di rispetto perchè ne abbiamo attirato l'attenzione, mantenendoci costanti e coerenti con noi stessi e con i nostri valori morali. Perseverando in questo intento e se pur lentamente, potremmo avere una qualità di vita migliore, poichè nel tempo la nostra influenza può indurre gli altri a seguire il nostro esempio.


Non dovremmo mai sottovalutare l'effetto che possiamo avere sugli altri, parlando o mostrando concretamente il nostro modo di fare. Per contro chi ci circonda può in qualche modo mentirci e  indurci a commettere errori, la falsità di alcune informazioni può provenire da molte fonti: scuola, società, professione, media. Del resto lo sappiamo molto bene, sono in tanti a volerci indurre a credere delle cose perchè questo serve ai loro scopi.

Nessuno ha il diritto di costringerci ad accettare dei dati o di ordinarci di credere ad una cosa per forza. E' sempre bene riflettere sulle cose per proprio conto. Non c'è infelicità maggiore di quella di chi cerca di vivere in un caos di false informazioni.

martedì 13 gennaio 2015

Aiutare e rispettare i propri genitori

Non sempre noi figli comprendiamo i nostri genitori, a volte ci risulta essere un compito difficile. E' anche normale, le differenze tra generazioni sono palesi, ma questo non deve concretizzarsi in un ostacolo. Quando si è deboli non dobbiamo commetter  l'errore di rifugiarci in bugie e sotterfugi, perchè son questi che creano le barriere alla comunicazione e alla comprensione.

Noi figli possiamo ricucire la diversità di vedute con i nostri genitori. La lite o lo scontro possono essere evitati se ci si impegna a parlare tranquillamente, perchè se come figli siamo sinceri e onesti il nostro appello non può che arrivare a meta. Del resto si può giungere ad un compromesso che può star bene ad entrambe le parti e su cui si può essere tutti d'accordo.


Andare d'accordo con gli altri non è certo facile ma per lo meno potremmo impegnarci a farlo. Non possiamo non tener conto del fatto che i nostri genitori agiscono in base al desiderio di fare ciò che secondo loro è il meglio per noi figli (tranne casi eccezionali naturalmente). Da parte nostra abbiamo un debito verso i nostri genitori: l'educazione che abbiamo ricevuto, se i genitori ce l'hanno data.

I nostri genitori, o per lo meno la gran parte, non accetta ricompensa alcuna per ciò che hanno fatto per noi, ma arriva il momento in cui tocca a noi prenderci cura di loro. Qualunque cosa accada, dobbiamo ricordarci che i nostri genitori sono unici e come tali dobbiamo rispettarli e aiutarli, a prescindere da tutto. Del resto fa parte della felicità che tanto cerchiamo, essere in buoni rapporti con loro o con coloro che ci hanno allevato con amore.

lunedì 12 gennaio 2015

Amare e aiutare i bambini

I bambini di oggi diventeranno la civiltà di domani, quindi mettere al mondo un bambino oggi è lo stesso che gettarlo in una feroce arena. Essi non sono in grado di padroneggiare il loro ambiente e hanno bisogno di amore e aiuto per potercela fare nella vita perchè non hanno alcuna reale risorsa. L'argomento non è facile, anche perchè le teorie sul modo di allevare o non allevare i figli sono numerose quanto i genitori stessi.

Ma farlo nel modo sbagliato può creare non pochi problemi o addirittura sofferenza, del resto si sa, ci sono quelli che vogliono allevare i figli nel modo in cui sono stati allevati loro, altri che invece fanno l'opposto, altri invece son dell'opinione che i figli crescano da soli. I bambini sono come fogli bianchi su cui si deve ancora scrivere, ma se su questi fogli si scrivono cose sbagliate, egli dirà o farà cose sbagliate.


E' enormemente sbagliato cercare di comprare un bambino sommergendolo di giocattoli o regali, o soffocarlo nel tentativo di proteggerlo, i risultati possono essere disastrosi. Bisogna pensare cosa vorremmo che il bambino diventasse. E questo può dipendere da diversi fattori: ciò che il bambino può diventare in base alle sue innate capacità e personalità; ciò che il bambino stesso vuol diventare; ciò che si vuole che il bambino diventi; le risorse disponibili.

Al di là del prodotto di questi fattori quello che conta è che il bambino acquisisca fiducia in se stesso e abbia un livello morale molto alto, altrimenti il risultato sarà piuttosto rischioso. Un bambino non può vivere bene e a lungo se non viene indirizzato sulla strada della sopravvivenza e la società odierna è fatta apposta per far fallire un bambino.

Essere amici dei bambini è una delle chiavi che può aiutarli a risolvere i loro problemi di tutti i giorni senza annientare le soluzioni da loro proposte, ma aiutarli a risolvere. I bambini vanno osservati, vanno ascoltati, è questo il loro modo di aiutarci, è il modo per una reciproca e profonda comprensione. I bambini non stanno bene senza amore perchè loro ne hanno tantissimo da dare.

Ecco perchè dovrebbe essere  un nostro preciso dovere amare e aiutare i bambini sulla via della felicità, dalla prima infanzia fino alle soglie dell'età adulta.


giovedì 8 gennaio 2015

I bigliettini della bontà

Esistono tanti modi per compiere un'azione angelica. Spesso con un piccolissimo sforzo possiamo fare una grande differenza per noi stessi e per chi ci circonda, trasformando positivamente il modo in cui pensa, si emoziona e agisce. Ecco un modo originale per dimostrarlo.


  • Il compito di questa settimana richiede un po' di tempo per riflettere e scrivere. 
  • Una sola parola gentile può cambiarci la giornata e regalarci la sensazione di essere speciali; se arriva qualcuno che ci vuole bene, ci fa sentire desiderati e ci riscalda il cuore. Le nostre guide spirituali sanno che nel mondo c'è bisogno  di più gentilezza e bontà, e anche noi ce ne rendiamo conto, ma questo non basta: bisogna dimostrarlo
  • Entriamo in azione. Scriviamo su un foglio tutte le frasi gentili che vi vengono in mente. Ecco alcuni esmpi: "Sorridi e sii felice"; "Ti auguro una buona giornata"; "non sei solo"; "Ti penso"; "Grazie di esistere". Cerchiamo di appuntare almeno una diecina di frasi affettuose che le nostre guide spirituali vorrebbero sentirci dire
  • Ora stampiamo le nostre frasi su dei bei cartoncini colorati: devono essere abbastanza grandi perchè si leggano agevolmente, ma non troppo ingombranti, così potremo portarle con noi, in tasca, nel portafoglio o nella borsa
  • Come ben sappiamo, queste azioni possono avere varie "confezioni": adesso che ci siamo armati di parole gentili siamo pronti a distribuire nel mondo tutta la bontà che desideriamo
  • Regaliamo i bigliettini a chi vogliamo: alla cassiera del supermercato che è stata gentile o ci sembra giù di morale, al nostro vicino sull'autobus, a un familiare, a un collega o a un amico che appare in difficoltà. Doniamo parole di bontà appena ci è possibile e vedremo il mondo intorno a noi illuminarsi di sorrisi
  • Ricordiamo: non basta sapere che c'è bisogno di amore, occorre dimostrarlo concretamente. Nei prossimi giorni, diamoci da fare e distribuiamo a tutti i bigliettini della bontà. Chissà potremmo incontrare anche una guida spirituale terrena

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