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sabato 9 maggio 2015

Mi presteresti........Scene dal precariato lavorativo

Quando Charlie era presente, l'aria nell'headquarter era pesante, si poteva tagliare la tensione con un coltello. Bosley era perennemente sull'attenti, e aveva ragione, perchè Charlie trovava sempre qualcosa che non andava. Era una uomo colto Charlie, e la sua cultura trasudava da ogni poro, perciò le sue battute sagaci erano come le divine quadrella di Apollo, colpivano e abbattevano.

Fu proprio un giorno in cui Charlie trascinava Bosley in ogni angolo dell'headquarter, segnalando cattive manutenzioni, granelli di polvere, scortesia del team "Re Sugo" al ristorante che Zoe, al desk, stava controllando la lista delle prenotazioni che il ristorante le aveva fornito per il controllo serale, che avvenne un fatto che la sconvolse. Arrivò infatti un ospite fra i più temuti da tutto il personale, era il più potente e danaroso, forse anche più di Charlie stesso, accompagnato da una delle figlie.

Come da istruzioni ricevute da Charlie stesso, non gli si doveva chiedere nulla, lui poteva fare tutto quello che voleva. Così Zoe si attenne al copione, e lo ignorò, cosa che il Rockfeller in questione gradì oltre misura (contento lui, contenti tutti). Aveva parcheggiato la sua nuova Jeep acquistata dal corpo dei Marines e recante targa americana, proprio davanti all'ingresso dello Uaisipiei e, figlia al seguito, era salito al ristorante.
Poco dopo la "divina poppante" scese con in mano un bicchiere (contente, forse, un aperitivo) e una sigaretta accesa (il vietato fumare per lei non valeva un corno) si fermò al desk, guardò Zoe con aria assente senza dire verbo, poi aprì il buco dentato che aveva al posto della bocca per dire queste testuali parole: " Senti amore, hai mica da prestarmi un paio di mutande? "Prestare un paio di mutande?! Prestare?!!! Ma cos'era la saga dell'imbecille del giorno? Zoe deglutì, acconciò il viso alla meglio, dato che lo shock era stato notevole per i suoi neuroni e rispose: " Non ho mutande da prestare e non ne vendiamo qui".

La divina poppante non si scompose e replicò: " Non fa nulla amore, userò i fazzolettini del bagno" e, senza por tempo in mezzo, si infilò nella toilette delle signore lasciando la porta spalancata, mentre Zoe, con le lacrime agli occhi, tentava di accostare la porta per impedire che altri ospiti di Charlie, passando lì davanti, divenissero inconsapevoli spettatori di una scena raccapricciante. Con la stessa noncuranza con cui la divina poppante aveva dato vita a quel teatrino dell'assurdo,  così se ne tornò di sopra sorseggiando il cocktail e buttando la sigaretta nel wc, lasciando Zoe attonita e recitante la seguente preghiera: "Signore, proteggimi da chi mi perseguita e combatti tutti coloro che attentano alla mia salute mentale".


Le virtù emollientiIl del papavero dei campi o rosolaccio

Il papavero dei campi, o rosolaccio (Papaver roheas), è annoverato dai dottori delle erbe tra le piante "bechiche", cioè quelle piante le cui virtù emollienti sono utili nelle malattie delle vie respiratorie, bronchiti e catarri, tossi disperate. Ma non si più dimenticare che il rosolaccio è cugino del papavero dell'oppio e se oppio non contiene, oltre alla soave e pacificante mucillagine, contiene tuttavia sostanze che inducono alla calma e favoriscono il riposo.

Per gli astrologi il rosolaccio cresce sotto l'influenza della luna ed è quindi una pianta notturna. Gli è affidato il compito di calmare gli ammalati e coloro cui il calare delle tenebre reca irrequietudine e paure: il papavero sa come accompagnare il più recalcitrante nel regno del sonno.


In medicina vengono usati i petali e le capsule essiccate. I primi, che devono essere raccolti a sbocciatura completa, vengono posti ad essiccare in un luogo caldo e asciutto e arieggiato. Vanno rivoltati spesso e non devono annerire, ma conservare un bel colore rosso scuro. Le capsule debbono essere raccolte quando sono qusi secche.

Essiccate del tutto, si impiegano in decotto. Mischiato a latte caldo, in dosi da 3 a 4 cucchiai, esso combatte efficacemente l'insonnia dei bambini. E' prudente tuttavia controllare le loro reazioni.
L'infuso di petali di rosolaccio, sedativo, analgesico, antinevralgico, ipnotico ha un bel coloro e caldo e rosato e un gusto gradevolissimo; agisce in un modo così delicato che lo si può somministrare anche ai bambini e agli anziani: 2 pizzicate di fiori secchi o qalche petali del fiore fresco (10 grammi) per litro d'acqua in ebollizione; lasciar riposare 10 minuti.

Critici e intolleranti, un aiuto da Beech o fiore di faggio, il fiore di Bach

Il Fagus sylvatica - Faggio, o Beech in quanto fiore di Bach, appartiene alla famiglia delle Fagacee, ed è una pianta europea, di essa si raccolgono i rami che portano giovani foglie. Fiorisce in primavera,e si staglia al di sopra delle altre piante, con chioma massiccia e ramificata, con lunghi rami ricadenti e foglie grandi, ondulate ed alterne. quale rimedio, è indicato per le persone intolleranti e critiche nei confronti di altri, è utile per il nervosismo.

La personalità cui serve il fiore Beech,  è una persinalità “bisbetica”, piena di intolleranza per qualsiasi cosa, persona e situazione, è intransigente, rigida, spesso troviamo in questa tipologia a livello caratteriale forme di esibizionismo, a livello fisico dolori reumatici, disturbi articolari ed emorroidi.E' il tipo di persona  che si stizzisce per nulla ed è anche fermamente convinta di avere sempre ragione, mentre tutti gli altri hanno torto; gli atteggiamenti che ha per indole sono privi di comprensione verso chi ha comportamenti differenti dai suoi, pieni di superiorità.

Un carattere tale rischia di generare automaticamente irritazione controproducente e si trova a fare i conti con un'insofferenza totalizzante, da non confondere con lo spazientirsi dovuto a ritmi frenetici di coloro che tendono verso Impatiens. Tutto ciò annebbia la visione verso l’esterno e rende il soggetto aspro nell’esprimere pareri, poiché usa solo esclusivamente il proprio metro di giudizio e paragone. Il beneficio che nasce da questo stato d’animo disarmonico assumendo il fiore del faggio è già il chiedersi come si possa sviluppare la tolleranza ed accettare più facilmente le proprie imperfezioni e quelle altri.

Di conseguenza la trasformazione magicamente appare in una virtù tra le più nascoste e rara come la tolleranza, frequentemente accompagnata da una comunicazione sincera, intrisa di gioia profonda ed auto-accettazione.
Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Non accettazione del diverso, intolleranza, superiorità, indurimento.
Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Tolleranza, apertura mentale, rispetto di ciò che mi circonda, elasticità quindi a percepire qualità e doni in ogni persona o circostanza.

 Dal Vangelo secondo Luca (23, 24) Gesù sulla croce dice: “…Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno…”. Come afferma nel libro “I Dodici Guaritori ed altri rimedi” Edward Bach: “…Per essere più tolleranti, più indulgenti e per meglio comprendere i diversi modi in cui ogni individuo e tutte le cose si impegnano per raggiungere la propria perfezione finale…”.

Il fiore di Faggio è molto utile alle persone che sono costantemente critiche ed intolleranti nei riguardi dei difetti altrui e che non sono in grado di fare né permissioni e né concessioni e né tanto meno aperture. Questa tipologia non sopporta le abitudini degli altri, le loro dipendenze (anche nel modo di vestirsi), le cose che fanno e ciò che dicono, credendo che tutto sia stupido. Il tipo Beech giunge perciò ad avere stati di grave nervosismo, che spesso sfoga sull’altro, mancando completamente di auto-analisi.

venerdì 8 maggio 2015

La miglior amica delle passeggiate in biciletta è l'acqua

Andare in bici è una delle attività che porta tanti benefici al nostro organismo, inoltre è un'attività non inquinante, ci permette di spostarci in fretta e stare a contatto con la natura. Sia che si pratichi il ciclismo a livello amatoriale o professionistico è bene essere consapevoli di quanto sia importante l'alimentazione e l'idratazione in questo sport. Ma il nutriente più importante rimane l'acqua, la benzina naturale per chi si posta con le due ruote.  


Perchè è così importante? Perchè senza il giusto apporto idrico, il volume del sangue può ridursi e con esso la capacità di mentenere una temperatura interna ottimale e la giusta quantità di ossigeno per i muscoli al lavoro. Gli esperti consigliano di bere almeno 2-3 litri di acqua al giorno e 150 ml in più per ogni 15 minuti in cui si suda. Scegliere un'acqua ricca di sodio si rivela la scelta migliore per reintagrere i sali persi con la sudorazione anche per il fatto che sta arrivando l'estate.

Per quanto riguarda l'alimentazione, è bene orientarsi sia sui macronutrienti, cioè proteine, grassi e carboidrati che sui micronutrienti, ovvero vitamine e minerali, questo richiede l'attività ciclistica, poichè nelle quantità adeguate garantiscono un buono stato di salute e la protezione dei muscoli.

Proteggere la propria sensitività, Aspen il fiore di Bach

L'Aspen o Populus tremula-Pioppo Tremulo, è una pianta arborea della famiglia delle Salicaceae. E' un piccoloalbero snello (non supera i 20-25 m), originario dell’Europa, nord Africa ed Asia. Ha fusto dritto e slanciato, chioma a forma globulare, foglie larghe e frastagliate che tremano, si agitano continuamente al minimo soffio di vento. Fiorisce in primavera ed i suoi bianchi semi “lanosi” sono trasportati dal vento. E' particolarmente indicato per le persone nervose e timorose, è utile anche per l'ansia.

 Presso i Greci il pioppo era un albero degli Inferi, simbolo del lamento dei morti. Per questo motivo esso è un rimedio riferito alle cose vaghe che non si possono spiegare, la sua parola chiave è l’incubo di origine ignota, può essere un “brutto sogno”, anche se non si ricorda più quale sia; è uno stato d’animo che spesso può lasciare in costante apprensione e panico associato a tremori, respirazione difficile, nodo in gola e formicoli.

Questa paura sconosciuta, invisibile, vicina a qualcosa che non si vede, scatena un crollo di fede in qualcosa o qualcuno. In questo caso, la trasformazione emozionale crea un beneficio, classificabile in quanto virtù, poiché si ritrova la fede nel cammino, si riacquista la pace interiore e la sicurezza, quindi anche la fiducia in sé stessi. Infatti qui, le negative premunizioni per esempio post incubo, lasciano spazio al desiderio di avventura, di apertura a nuove esperienze, senza che la persona pensi ad eventuali difficoltà potenziali e possibili pericoli.
• Emozioni iniziali (prima di prendere il fiore): “Sento che sta per succedere qualcosa di terribile…”. • Emozioni evolutive (dopo aver assunto il fiore): “Sono protetto nella luce e prendo come un dono la mia sensibilità”.

 Il Dott. Edward Bach scrisse : “Se giungiamo a questa presa di coscienza, significa che abbiamo abbandonato il dolore e la sofferenza alle nostre spalle, che tutti i pericoli, le preoccupazioni o le paure sono ormai lontane e che abbiamo dato addio a tutto, tranne che alla gioia di vivere, alla gioia di morire ed alla gioia di essere immortali…siamo in grado così di percorrere questa via superando ogni pericolo, superando ogni difficoltà, senza alcuna paura…”.

Aspen è molto valido per le persone che si fanno prendere dalla paura o dalle preoccupazioni ed a causa di ciò sono nervose e timorose. Le paure tipiche del tipo Aspen possono presentarsi comunque anche durante il giorno o dopo un incubo notturno indifferente se si è soli o in compagnia, improvvisamente la sensazione generata è un’inspiegabile paura o premunizione di un male incombente che porti anche alla morte.

È indicato, insieme a Rock Rose, per i bambini che soffrono di stati d’ansia notturni e incubi, paura del buio e di dormire soli. Aspen si rivela prezioso per coloro che intendono proteggere la propria sensitività, è adatto a coloro che vogliono raggiungere uno stato di pace interiore, di sicurezza e di assenza totale dalla paura, rendendosi sicuri e capaci di farsi valere.



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