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giovedì 4 giugno 2015

Riciclo plastica: arriva una nuova macchina

Quando si parla di riciclo non sempre abbiamo le idee chiare, in particolare per quanto riguarda la plastica, sia essa sottoforma di bottiglie, coperchi, vaschette, pellicole. In genere prima di differenziare dobbiamo assicuraci che tali oggetti siano puliti e inoltre dobbiamo ripartirli nel giusto ordine. Ma facilitare questa operazione che spesso per pigrizia non facciamo, in Inghilterra si sono organizzati: infatti una fabbrica inglese ha inventato la prima macchina  che permette di riciclare plastiche di qualunque tipo e anche sporche.


La società che ha messo a punto questa macchina è la 2K Manufacturing e ha apportato questa nuova tecnologia all’interno del suo stabilimento di Luton. La macchina è in grado di trasformare i “rifiuti dei rifiuti” della raccolta della plastica in un materiale ecologico per compensato ribattezzato EcoSheet. EcoSheet, a sua volta riciclabile, è utilizzato in via sperimentale da un’azienda di costruzioni che sta sostenendo il progetto ed è impiegato per creare varie cose, da cartelloni pubblicitari a pavimenti.

La fabbrica in Luton produrrà 360.000 fogli di materiale all'anno, ma l'obiettivo è quello di raddoppiare la portata con una seconda linea di produzione ed in seguito aprire altri dieci impianti nella sola Gran Bretagna. Lo stesso Regno Unito utilizza circa 5 milioni di tonnellate di plastica all'anno, ma solamente un quinto  viene riciclato o recuperato. Attraverso questo progetto l’auspicio è invertire la tendenza.


mercoledì 3 giugno 2015

4 modi per trasformare le acque reflue in acqua potabile

C'è ancora dello scetticismo in merito alla depurazione delle acque reflue, per trasformarle in acqua potabile, ma sono sempre più le innovazioni tecnologiche che permettono di rendere sicura per il consumo, l'acqua derivante dalla depurazione delle acque reflue. L' acqua pulita e potabile è un bene prezioso, motivo per cui gli scienziati e gli ambientalisti hanno l'obiettivo di trasformare l'acqua sporca in acqua pulita e buona. Riuscire in questo obiettivo significa prendere coscienza di come essere più sostenibili, ottimizzare le risorse esistenti e far sì che il pianeta sia più pulito e più sano per tutti.


1. BRINDARE ALLA BIRRA FATTA DA ACQUE REFLUE TRATTATE: la prossima birra potrebbe essere prodotta grazie alla purificazione delle acque reflue. In Oregon, il governo ha un piano per incentivare le birrerie locali ad utilizzare acque reflue riciclate. La prima fabbrica di birra ad utilizzare questo sistema è l'Oregon Brew Crew.

2. BILL GATES APPROVA L'ACQUA OTTENUTA DA ACQUE LURIDE: Il fondatore di Microsoft Bill Gates tesse le lodi della Janicki Omniprocessor, una macchina che tratta rifiuti umani per produrre acqua ed energia elettrica. Gates ha spiegato nel suo blog che grazie a questo metodo si potranno trattare i rifiuti umani impedendo lo svilupparsi (come accade in molti luoghi del mondo) di malattie correlate all'igiene ed aiutare così molte popolazioni.

3. LA BUSTINA DI TÈ CHE PURIFICA L'ACQUA SPORCA: utilizzando la nanotecnologia, alcuni ricercatori provenienti dal Sud Africa hanno creato un filtro in una bustina di tè che si inserisce in una bottiglia d'acqua e la purifica da contaminanti e batteri. Una bustina può essere utilizzata per filtrare fino a 1 litro di acqua ed è super economica, costa meno della metà di un centesimo

4. ALGHE COME MODO ORGANICO E NATURALE PER PRODURRE ACQUA PULITA:  uno studente di ingegneria  e il suo professore stavano studiano la crescita delle alghe nelle acque reflue. Lo studio era volto alla creazione di biocarburanti e invece hanno scoperto il modo di purificare l'acqua. Ecco come funziona: quando le alghe vengono immesse in acqua sporca, rimuovono l'ammoniaca, fosfati e nitrati, riducendo significativamente il carico di agenti patogeni. In seguito una centrifuga rimuove le alghe; e un sistema di radiazioni ultraviolette eventuali agenti patogeni rimasti. Tutto ciò che rimane è acqua pulita e potabile con un regolare livello di pH.


Come l'incomprensione può essere d'aiuto - Psicopittografia

L'incomprensione è un'emozione onesta. Rendersi conto di ciò che non si sa, è l'inizio della saggezza. Non è un male chiedersi ciò che si vuole dalla vita, così come non è un male ignorare cosa si vuol mangiare a colazione. Non è mai un difetto essere affamati fisicamente o psicologicamente. E' un male invece accettare un frutto senza stabilire se esso è reale o artificiale. 

Non abbiate paura di una nuova idea che sembra oltrepassare la vostra comprensione. Nessun principio è al di là della comprensione umana. La verità, per nascosta che sia, è in ogni uomo. Per viaggiare nell'aria, non c'è bisogno di capire il meccanismo dell'aereo. Non è neppure necessario capire completamente i mutamenti felici che avvengono in noi. Lasciate che avvengano. Non sforzatevi di capire tutto. Leggete con curiosità e interesse spontanei.

C'è una storia a proposito di un villaggio costiero che, a diverse riprese, fu attaccato da grandi mostri marini. Gli abitanti sentirono parlare di un mago in grado di vincere ogni sorta di male col suo sguardo onnipresente. Chiamato al villaggio, si mise su un'alta roccia dominante il mare. Quando i mostri apparvero egli li fissò intensamente ed essi sparirono per sempre [immagine 2]

 Ogni uomo può diventare come quel mago. Se egli non ha paura della propria ignoranza, se continua a guardare fino a quando vede tutti i suoi complessi negativi, questi spariranno per sempre.
E se ci sentissimo confusi via via che progrediamo? In realtà confusi lo eravamo anche prima, con una differenza, lo eravamo inconsciamente. Questo lavoro porta a galla la confusione rendendola cosciente. E questa è la base della tranquillità interiore. Allora perchè un uomo non è felice?



Oli essenziali, il loro significato per l'uomo

Le piante produttrici di oli essenziali, per il loro particolare rapporto con il calore, di cui rappresentano un vero e proprio "condensato", entrano in rapporto con l'uomo in una relazione improntata sul calore, cioè inducendo un processo che riscalda le funzioni organiche.

Nel mondo vegetale il centro dell'impulso calorico è esterno alla pianta ed è rappresentato dal sole. Nell'uomo invece la produzione di calore è interna ed è relativamente indipendente dalle condizioni esterne. Il calore che compenetra tutto l'uomo rappresenta il substrato dell'Io superiore (o del Sè), inteso come quell'entità unificante superiore ordinatrice di tutti i processi organici e psichici. Gli oli eterici, condensati e apportatori di calore, possono entrare in relazione terapeutica con l'uomo rinforzando l'organizzazione dell'Io, laddove questa risulti carente in qualche parte. 

L'Io umano è il principio individualizzante per cui ognuno è un essere unico che si esprime nella sua storia personale. Qui ci troviamo ad un livello spirituale, ed è qui che gli oli essenziali esplicano meglio la loro funzione. L'Io dell'uomo si manifesta nel corpo fisico come calore,  per esempio mani e piedi freddi, mostrano come l'uomo non riesca a compenetrare bene tutto il corpo il corpo con le sue forze individuali, in modo che restano dei punti freddi. Questo porta ad uno squilibrio che può diventare malattia

Le malattie infettive si manifestano quando i batteri o visrus possono proliferare per condizioni predisponenti nell'organismo ospite; spesso questo è dovuto ad un'incapacità dell'Io di compenetrare tutto l'organismo con il calore; nelle malattie croniche tale alterazione diventa ancora più profonda. In questo caso è possibile favorire la guarigione fornendo dall'esterno il "calore mancante" attraverso le essenze. Specialmente nella parte dell'anno povera di luce, bagni completi con gli oli essenziali permettono a questi, aggiunti nell'acqua, di passare in piccola parte nel sangue, portando all'interno dell'organismo la loro azione per stimolare i processi interni del calore, che si traducono poi nel senso di una individuale maturazione umana.


Ho messo la macchina..... - Scene dal precariato lavorativo

Era una splendida mattina di Agosto, il cielo era terso e il mare lievemente increspato da una brezza leggera. Charlie era fuori in barca per il weekend, e quindi tutto l'headquarter risuonava solo di trilli e gridolini degli ospiti che si beavano di bagni di sole e abluzioni in acqua. Zoe era indaffarata al desk, fra ospiti che andavano e venivano, documenti da archiviare, circolari da spedire.


Ma poteva un tale momento di serenità durare a lungo? Il due di picche era in agguato, avvezzo com'era all'arte venatoria, infatti quella calma dorata fu spezzata improvvisamente dall'arrivo di due attempate signore, che, dopo aver scosso selvaggiamente la porta dell'headquarter perchè ignoravano l'esistenza del campanello, entrarono e si misero di fronte al desk.

Zoe le salutò con grazia e gentilezza, mentre osservava il loro buffo abbigliamento, tutto pizzi e svolvazzi, farpali e fiori, ma più di ogni altra cosa Zoe si chiese come facessero a camminare con decollétée con tacco senza calze considerando l'età e la tipologia di piede, ma non fece in tempo a rimuginare su questo perchè fu investita da un'acutissima esclamazione: "Ma buongiorno bella "ragassa", abbiam prenotato l'armadietto numero uno!"

I decibel di quella voce erano così alti che Zoe ne fu spettinata, ma capì immediatamente che quelle erano le famose sorelle Ceramistioli, già note a Charlie per i loro bagni in piscina senza veli. Zoe prese immediatamente il registro degli armadietti e segnò appunto, l'affitto del numero uno, prese le chiavi e le consegnò, chiedendo se intendevano pagare subito o meno. Non l'avesse mai chiesto, la signora prese fiato, parecchio fiato e poi esordì così: "Pago con carta di credito bella "ragassa"!!" provocando un trauma ai timpani di Zoe che, per un po' di pace per i suoi padiglioni auricolari fece scivolare il pos sul banco del desk come se fosse una birra.

Ma non finì lì purtroppo, perchè l'arzilla e moderna Ceramistioli, interrogò Zoe su una questione che le stava molto a cuore: "Può dirmi bella "ragassa" se il nostro amato bagnino Mitch c'è? Dovrei chiedergli un piacere per mia sorella". Ovviamente Zoe confermò la presenza di Mitch, il coraggioso guardiano dell'incolumità degli ospiti, cosa che entusiasmò non poco la nostra soprano che continuò: "Vorrei che gonfiasse i braccioli per mia sorella e si bagnasse con lei, perchè ha difficoltà in acqua". 

Zoe le rispose che certo Mitch ne sarebbe stato entusiasta, e si offerse anche, pur di non ricevere altri traumi alle orecchie, di chiamarlo un momento perchè potessero accordarsi. Ma la nostra signora non aveva ancora finito e per essere ligia al dovere dichiarò il numero del posto macchina presso cui aveva parcheggiato la sua Golf rossa fiammante. "Ho messo la macchina al numero 65" urlò come se Zoe fosse dura d'orecchie. "No signora, i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile" rispose Zoe " La sposto immediatamente" e la svolazzante donnina e uscì.

Dopo poco fece ritorno e come se avesse un megafono in bocca : "Ho messo la macchina al 72". Un po' basita, Zoe replicò: "No signora i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile" e nuovamente: " La sposto subito". E via fuori dall'headquarter. Passarono almeno dieci minuti e la signora Ceramistioli tornò rinfrancata dicendo: "Ho messo la macchina al 55".
A Zoe venne il magone e le si strinse la gola (ma che aveva fatto di male?), riprese fiato, si calmò e ripetè: "No signora, forse mi sono spiegata male, i posti sono il 58, il 59, il 60 oppure quelli dietro lo stabile". Finalmente alla vispa donnina si illuminarono gli occhi, aveva capito!  "La sposto immediatamente!" 

Urrà, pensò Zoe, ce l'ho fatta, ha capito. Al ritorno, la beneamata con sicurezza e soddisfazione escalmò: "Ho messo la macchina al 56!". Noooooooooo, ma non era possibile, Zoe stava per cadere in una crisi nervosa senza pari, che fare? Come stimolare i neuroni arrigginiti di quella donna? Idea! "Fantastico signora, ma mi lasci le chiavi della macchina, sa, casomai arrivasse qualche altro ospite che avesse difficoltà a fare manovra".  E fu così che tutta felice, la signora Ceramistioli salì con la sorella a cercare il suo pupillo: il bagnino Mitch.


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