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mercoledì 28 ottobre 2015

La valeriana, per gli emotivi

La valeriana (Valeriana officinalis), come la belladonna usata sin dai tempi molto antichi, è tra le piante apprezzate dalla farmacopea ufficiale ed è un costituente importante di molti farmaci sedativi attuali. Prima di diventare pillola, è un'erba con foglie argentee e un bel pennacchio di fiori rosa, dall'odore dolciastro e nauseabondo, che emana in particolare dalle radici pestate, la parte vegetale che più contiene la droga attiva; e purtroppo perdura anche dopo la lavorazione. Se all'uomo non piace, piace invece molto ai gatti e ai topi.


Valere in latino significa godere di buona salute; il nome dato alla pur maleodorante valeriana si riferisce ad essa come erba che presiede al benessere. Esercitando un'azione sedativa sul sistema nervoso centrale, e diminuendo la sensibilità, ridimensionando le emozioni e colorando di rosa le aspettative, è il rimedio per tutti i nevrastenici, gli ipersensibili, gli emotivi, i fragili, i trepidanti, gli ansiosi.

E poichè tali caratteristiche rispondono in particolar modo alla natura femminile, si giustifica il detto popolare: "Se una donna vuol star sana, prenda sempre valeriana". La valeriana ha anche potere antispasmodico e rilassante; non per nulla nel passato è stata impiegata come coadiuvante nell'epilessia.

Per coloro che quando si coricano si sentono oppressi e depressi, oppure si sentono gelare o scottare, che hanno pensieri angosciosi e una maledetta paura del futuro, una tazza di pozione alla valeriana può essere di dolce conforto.

La valeriana non si prepara in infuso perchè la radice è più attiva quando è fresca e teme il calore; mettere 10-15 grammi di radice fresca di valeriana in una tazza d'acqua al mattino, filtrare e bere prima di coricarsi.

Depurare il corpo e aiutare il cuore, ecco il benefico melograno

Il melograno è uno dei cibi più antiossidanti che la natura di offre e questo grazie ai flavonoidi  in esso contenuti (quantità di gran lunga superiore rispetto ai mirtilli, tè verde e al vino rosso) e del suo apporto di vitamine (A, C e del gruppo B), sali minerali (soprattutto potassio, fosforo e ferro), grazie ai quali apporta un'efficace azione antinfiammatoria e preventiva nei confronti delle malattie da raffreddamento. Ma la sua qualità più spiccata è quella di contrastare le malattie cadiovascolari.

Forse vi sembrerà strano ma gli studi hanno stabilito che non sono tanto i semi a racchiudere i principi attivi efficaci a ridurre il rischio dell’insorgenza delle malattie cardiovascolari, ma la buccia e soprattutto la membrana bianca che li avvolge. Dunque per usufruire di tutti i principi è consigliabile assumere l’estratto del frutto intero anziché solo quello dei semi. Il consumo regolare di succo di melagrana agisce sul controllo dell’ispessimento dell’arteria carotide e sulla diminuzione delle lesioni aterosclerotiche. I polifenoli presenti nel melograno hanno un’azione sbloccante sui grassi che si accumulano sulle arterie e favoriscono un netto miglioramento della circolazione e un abbassamento del colesterolo, sia di quello LDL (considerato nocivo) che di quello totale.


Grazie al melograno sono stati evidenziati notevoli miglioramenti dell’elasticità dei tessuti in particolare nei soggetti diabetici, obesi e affetti da sindrome metabolica. Non solo, il melograno è anche  un buon rimedio poichè è un buon regolatore della pressione sanguigna. La presenza di acido ellagico pare che agisca anche sulla formazione di alcune forme tumorali, in particolare sulle neoplasie della prostata, del seno e del colon, prevenendone l’insorgenza o riducendone lo sviluppo. L’azione sinergica di antociani, tannini e acido ellagico avrebbe poi un effetto benefico anche a livello neuronale: nelle patologie del cervello come l’Alzheimer, nel trattamento della depressione e degli sbalzi d’umore. Inoltre ha caratteristiche detossificanti e drenanti (grazie al potassio). Essendo un frutto alcalino,  regola l’equilibrio acido basico: per questo è consigliato per tonificare lo stomaco e negli stati di acidità gastrica, spesso indotti da un consumo eccessivo di zuccheri raffinati e proteine.

Provate ad aggiungere i semi di melagrana al risotto: alleggerisce le funzioni gastriche e migliora la digestione, evitando reflusso e acidità. Procedete così: fate un soffritto di porro o scalogno tritato finemente e, quando inizia a imbiondire, aggiungi una manciata di riso; porta a cottura il risotto aggiungendo poco alla volta del brodo vegetale bollente e, a fine cottura, unite un bicchierino di succo e 2-3 cucchiai di chicchi di melagrana. Proseguire la cottura per altri 2-3 minuti e servi.

martedì 27 ottobre 2015

Pietre e cristalli, Smeraldo

Se volete liberare la mente da preoccupazioni e nello stesso tempo stimolare la creatività e avere idee sempre nuove, lo smeraldo è la pietra che fa per voi.

SMERALDO
Caratteristiche: silicato di berillo e alluminio; sistema esagonale; colore dal verde chiaro al verde intenso al giallo-verde
Proprietà: combatte le smemoratezza e apporta equilibrio e serenità
Disturbi: è legato a tutti i disturbi degli occhi; è un buon guaritore nelle malattie infettive infantili; alza la pressione sanguigna troppo bassa e cura le nefriti; aiuta le cellule a rigenerarsi
Associazione con i chakra: quarto



Depressione, affrontarla con gli oli essenziali

DEPRESSIONE

Poiché gli oli con effetti antidepressivi sono molti, si raccomanda di scegliere i più appropriati in base
alle analogie del profilo di ciascuno di essi con le caratteristiche e gli stati d'animo della persona
da trattare. I migliori risultati si ottengono utilizzando oli diversi con modalità di somministrazione
diverse.

Per forme di tristezza leggera provare un olio o più dei seguenti, in inalazione secca, diffusione
ambientale
, massaggio su tutto il corpo, bagno quotidiano e pediluvio (uno o più di questi sistemi
durante la giornata): Abete rosso, Arancio amaro, Benzoino, Elicriso, Gelsomino, Lavanda, Lemongrass, Nardo, Neroli, Palma rosa, Pompelmo. Per uso interno sono spesso appropriati Arancio amaro, Gelsomino, Neroli e Pompelmo.


Forme depressive più serie rispetto a una tristezza passeggera: comportarsi come detto sopra
quanto a sistemi di somministrazione delle essenze, ma orientarsi in particolare su Alloro, Angelica,
Bergamotto, Camomilla blu, Issopo, Melissa, Mirto, Neroli, ,Noce moscata, Origano, Pepe nero, Pino
cembro, Pompelmo, Rosa, Salvia. Salvia sclarea, Vaniglia, Ylang-Ylang.

Essenze più adatte all'inalazione secca e alla diffusione ambientale, in tutte le forme depressive:
Alloro, Arancio amaro, Arancio dolce, Benzoino, Bergamotto, Cannella foglie, Neroli,
Palmarosa. Pepe nero, Pompelmo, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Sandalo, Timo rosso, Verbena
odorosa, Ylanq-Ylanq.

Essenze più adatte al massaggio, al bagno e al pediluvio quotidiani, in tutte le forme depressive:
Arancio amaro, Arancio dolce, B'ergamotto, Cannella foglie, Garofano chiodi, Mirto, Palma rosa,
Pino cembro, Pompelmo, Salvia, Sandalo, Storace. Provare anche il bagno quotidiano con il sale del
Mar Morto a cui siano state aggiunte 5 gocce di Cannella foglie, ,10 di Lavanda, 6 di Pompelmo e
4 di Timo rosso"

Essenze più adatte all'uso interno, in tutte le forme depressive: Achillea, Arancio amaro, Basilico,
Camomilla blu, Cannella foglie, Gelsomino, Melissa, Neroli. Noce moscata, Pepe nero-Ravensara,
Rosa, Vaniglia.

Formulazione antidepressiva per aiutare a fronteggiare i dispiaceri e risollevare l'umore (da utilizzarsi .in inalazione secca e massaggio): Gelsomino, Lemongrass, Mimosa, Nardo, Palmarosa,
Pompelmo, Rosa, Tuberosa. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali

Formulazione antidepressiva per dare forza, tono psicofisico, vitalità (da utilizzarsi in inalazione
secca e massaggio): Arancio amaro, Benzoino, Cannella foglie, Cardamomo, Cedro, Elicriso, Origano, Zenzero. Scegliere 3 di questi oli e miscelarli in parti uguali.

Mirra, olio essenziale

Nome botanico: Commiphora myrra
Famiglia: Burseracee
Provenienza: Nord Africa, Arabia
Estrazione: dalla gommoresina
Profumo: balsamico, speziato
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole, Saturno
Proprietà: antisettica, antinfiammatoria, astringente, balsamica, espettorante, stimolante polmonare, cicatrizzante, digestiva, tonica, uterina
Principali indicazioni: ferite, ulcere, afte, gengivite, micosi cutanee, tosse, bronchite, malattie da raffreddamento, amenorrea, diarrea
Precauzioni: evitare l'uso in gravidanza, per la sua azione di stimolo delle doglie


La mirra appartiene alla stessa famiglia dell'incenso e come per questo la sua essenza viene estratta dalla resina che trasuda dalle spaccature della corteccia. Secondo la medicina antica il profumo delle resine è sempre un aiuto, specie per gli organismi debilitati dalla malattia. Conosciuta fin dall'antichità, la mirra veniva largamente usata per scopi medicinali e cosmetici.

Gli Egizi la impiegavano per i processi di imbalsamazione. Era aggiunta nei più pregiati profumi e unguenti e bruciata nei riti di adorazione al Sole. Le donne la usavano come ingrediente di maschere per proteggere la pelle e prevenire le rughe. Tuttora in Africa e nei paesi arabi viene largamente usata. Per inalazioni, massaggi al torace, vaporizzazioni, è efficace nel trattamento delle patologie respiratorie, dove riduce la produzione di muco e svolge azione antinfiammatoria. E' astringente in caso di diarrea, sull'apparato genitale femminile stimola le mestruazioni, combatte le infezioni e facilita le doglie.

Massaggiata sulle tempie e sulla fronte allevia il mal di testa. Sulla pelle esplica importanti azioni astringenti, cicatrizzanti e antisettiche ben note agli antichi che usavano portare in battaglia della pasta di mirra da spalmare sulle ferite. Infatti accelera la riparazione dei tessuti e trova utilmente impiego in affezioni quali ferite infette, micosi, ascessi, emorroidi, stomatiti, gengiviti, afte e altre affezioni della bocca e della gola, sotto forma di sciacqui e gargarismi o per toccature.


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