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lunedì 9 novembre 2015

Tertium non datur

Quante volte traditi o offesi avete pensato se concedere o meno un'altra possibilità all'autore del torto? Di sicuro almeno il pensiero vi avrà sfiorato. Certo è che il dubbio rimane: concedere un'altra chance potrebbe voler dire esporre il proprio fianco ad un'altra offesa, ma non è detto che per forza sia così.

Tertium non datur: non si concede una terza possibilità. In Publio Siro abbiamo: Aut amat aut odit mulier: nil est tertium (una donna ama o odia, non c'è una terza possibilità).

In filosofia indica il principio del terzo escluso, derivato dalla logica aristotelica per cui una proposizione deve essere vera o falsa, senza che ci sia una terza possibilità. Detto questo, possiamo usare questo adagino come meglio crediamo.

Odori sgradevoli nel congelatore

Per prevenire la formazione di odori sgradevoli, avvolgete tutti gli alimenti negli appositi sacchetti di plastica per congelatore, a prova di umidità e condensa. Non utilizzate sacchetti di carta del pane, carta oleata, vaschette della margarina nè sportine di plastica del supermercato.

Spargete qualche manciata di bicarbonato di sodio o di carbone attivo (che troverete nei negozi di casalinghi) su un paio di vassoi e sistemateli sui ripiani del congelatore.


Asportate tutti gli alimenti dal congelatore e mettete carta di giornale accartocciata e inumidita su ogni ripiano. Sostituite i giornali ogni giorno oppure finchè non saranno spariti i cattivi odori (ci vorranno forse 5 o 6 giorni).

Quando avete sbrinato, pulite e deodorate il congelatore diluiendo due cucchiai di bicarbonato di sodio in un litro d'acqua tiepida. Se avete un congelatore autosbrinante, lavate l'interno con una soluzione di bicarbonato di sodio almeno una volta al mese.

Per eliminare il cattivo odore di alimenti avariati, se avete avuto un guasto al congelatore, sistemate al suo interno delle vaschette piene di caffè macinato oppure fondi di caffè.


Il biancospino, il tranquillante del cuore

Il biancospino è un parente del melo, del pero, del cotogno. Da noi son comuni due specie di biancospini: il Crataegus oxycantha, con fiori forniti di due o tre stili e foglie poco frastagliate, e il Crataegus monogyna, con un solo stilo e foglie profondamente lobate. Entrambi fioriscono a primavera, nel mese di maggio, e illuminano con il candore fiori i boschi e le siepi di campagna.


A volte si confondono con lo spino nero, Prunus spinosa, ma all'epoca dei frutti non ci si può sbagliare: quelli dello spino nero sono nerazurri, quelli del biancospino rossi brillanti. Si tratta di una delle più belle piante della nostra flora spontanea, molto decorativa,  sia d'inverno con l'intrico nero dei suoi rami spogli, sia in primavera, durante la bianca fioritura, sia in autunno, con l'allegro accento rosso delle sue bacche.

Come medicina non ha una lunga storia dietro di sè. Solo alla fine del secolo scorso due dottori americani hanno ottenuto ottimi risultati impiegandone i frutti e i fiori in decotto nel trattamento delle angine e delle malattie dell'aorta.

Confermate le sue qualità sedative e antispasmodiche, il biancospino vide estendere il suo campo d'azione ai disturbi dell'apparato circolatorio e agli squilibri neurovegetativi. Soccorre, ad esempio, le donne nell'età critica ed è utile come "tranquillante" naturale.

Un trattamento prolungato si fa con il decotto: 30 grammi di fiori e frutti per ongi litro d'acqua; far bollire per 5 minuti e prenderne 4 tazze al giorno. Per una tisana ipnotica e sedante, da prendere prina di coricarsi, preparare una infuso con 1 cucchiaino di fiori per ogni tazza d'acqua in ebollizione.


Freddo e dolori: i rimedi naturali

L'autunno inoltrato è un periodo poco felice per tutti coloro che soffrono di dolori, siano essi di origine reumatoide o dovuti all'artrite oppure portati dal freddo stesso. Siamo a Novembre e nonostante siano questi, giorni stranamente tiepidi e soleggiati, meglio approfittare per rafforzare il nostro organismo e metterci al riparo, almeno in parte, da futuri dolori che potrebbero comparire improvvisamente. Madre Natura ci offre alcuni efficaci rimedi, vediamo insieme quali.


Spirea Olmaria, una pianticella dei campi ha notevoli proprietà antinfiammatorie in particolare riesce a dare protezione dai dolori causati dal freddo. Tra i principi attivi quelli appunto della ben nota aspirina. Per usufruire dei suoi benefici si può fare un infuso di fiori di Spirea Olmaria da bere 2 o 3 volte a l giorno, oppure si può usare la tintura madre.

Ormai noto a tutti lo zenzero per le sue proprietà riscaldanti. Si può infatti, con l'olio essenziale di zenzero, preparare un olio da massaggio con cui frizionare il corpo. Ad un olio vettore, come l'olio di mandorle dolci, oltre all'olio essenziale di zenzero si può aggiungere anche quello di incenso e un pizzico di peperoncino essiccato. L'uso quotidiano e costante crea una barriera protettiva contro l'umidità.

Del Ribes nero avevamo parlato a proposito di cortisonici naturali, proprio per le su qualità antinfiammatorie. Per un'efficacia più veloce è ottimo il macerato glicerinato, tre volte al giorno per circa tre mesi.

Avevo fatto cenno qualche tempo fa anche alle straordinarie proprietà del Salice bianco che on a caso contiene salicina a cui possiamo accostare l'amica Betulla in particolare per coloro che soffrono di gonfiori articolari.  Un decotto di corteccia di Salice bianco è l'ideale: mettere un cucchiaio di corteccia in una tazza di acqua fredda e far bollire per dieci minuti. Togliere da fuoco e aggiungere una manciata di foglie di betulla. Attendere dieci minuti, filtrare e bere due volte al giorno.


domenica 8 novembre 2015

Pietre e cristalli, Spodumene


SPODUMENE
Caratteristiche: silicato di litio e alluminio; sistema monoclino; molto comuni i cristalli prismatici, striati nel senso dell'allungamento, che possono raggiungere i 14 m di lunghezza e le 66 t di peso, ma anche le masse compatte e gli aggregati bacillari; biancastro, giallastro, grigiastro, verde smeraldo (hiddenite) e rosa (kunzite)

Proprietà: aiuta a ridurre lo stress, favorisce la meditazione
Associazione con i chakra: sesto e settimo
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