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lunedì 18 aprile 2016

Contrastare lo stress: manipolare oggetti rotondi

Qualunque sia la causa che lo procura, lo stress è sempre dannoso alla nostra salute, ma spesso non siamo così bravi a tenerlo sotto controllo, poiché in alcuni casi, il suo livello va oltre la soglia di sopportazione. Che fare? Manipolare alcuni oggetti può darci un valido aiuto.

Sappiamo tutti quanto sia dannoso lo stress,  ma pur sapendo benissimo quanto sia nocivo, non siamo altrettanto bravi a tenerlo sotto controllo. Nei momenti in cui però il picco di stress supera il limite consentito, un modo per tamponare il degenerare della situazione c'è: stringere nel palmo della mano una pallina, due biglie, un animaletto imbottito di semi o gommapiuma. La pressione ripetitiva che esercitiamo, permette la distensione delle articolazioni delle dita contratte.


Nella mano sono moltissime le terminazioni nervose e come ci insegna la medicina cinese, attraverso i principi dell'agopuntura, proprio all'intersezione delle linee della mano passa un meridiano chiamato  "il maestro del cuore", che, a partire dal torace è l'ottavo punto dell'agopuntura. Se riusciamo a praticare un massaggio a questo meridiano mediante l'utilizzo di oggetti rotondi, si ottiene un benessere fisico immediato e la stimolazione dell'energia, distogliendo l'attenzione dall'ansia.

Se amate gli animaletti imbottiti di microbiglie o in gomma il costo si aggira  tra i 4,57 e i 10 Euro, oppure in commercio trovate le classiche due biglie metalliche antistress del diametro di 4 cm, il cui costo è di circa 10 euro.

lunedì 28 marzo 2016

Miscele di oli essenziali per mitigare lo stress

STRESS

Inalazione secca e diffusione ambientale: Bergamotto, Camomilla romana, Finocchio dolce,
Geranio, lavanda, Legno di Rosa, Lemongrass, Mandarino, Patchouli, Pompelmo, Salvia, Sandalo.
Ecco alcune formulazioni antistress per inalazione secca.
Formulazione 1: Bergamotto, Camomilla romana, Sandalo
Formulazione 2: Finocchio dolce, Lavanda, Lemongrass.
Formulazione 3: Legno di Rosa, Patchoull, Pompelmo.
Stillare 2 gocce di ciascun olio su un fazzoletto e annusare ripetutamente per almeno 15 minuti, 2 volte al giorno o più .


Massaggio e bagno: Bergamotto, Camomilla romana, Issopo, Lavanda, Lemongrass, Limone, Melissa, Menta piperita, Neroli, Pino silvestre, Ravensara, Tuberosa. Ecco alcune formulazioni antistress per massaggio, date per 50 mi di olio vettore o crema base neutra.
Formulazione 1: 8 gocce di Camomilla romana, 4 di ìssopo, 6 di Lemongrass, 3 di Neroli. Formulazione 2: 8 gocce di Pino silvestre, 4 di Lavanda, 6 di Melissa, 3 di Limone.
Ricorrere anche a bagni frequenti con il sale del Mar Morto a cui siano state aggiunte almeno 2 essenze diverse.

Pediluvio e maniluvio: Geranio, Issopo, Lavanda, Legno di Rosa, Mandarino, Patchouli, Ravensara,
Salvia, Salvia sclarea, Sandalo.

Uso interno: Achillea, Bergamotto, Camomilla blu, Coriandolo, Finocchio dolce, Lavanda, Legno
di Rosa, Lemongrass, Mandarino, Melissa, Neroli, Pompelmo, Salvia sclarea

domenica 7 febbraio 2016

Aumentare la produttività e diminuire lo stress in ufficio: il Giappone adotta i gatti

Ormai è assodato che i nostri amici pelosi sono in grado di ridurre i livelli di stress a cui siamo sottoposti, quello stresso soprattutto che si accumula al lavoro. Lo conferma uno studio della  Virginia Commonwealth University. Gli animali, come i cani, abbassano i livelli di cortisolo nel sangue, favoriscono la socializzazione e la cooperazione e aumentano la produttività degli impiegati. Sulla sciadi questa ricerca, un’azienda giapponese ha deciso di “assumere” nove gatti da inserire in ufficio.


L’azienda protagonista è la Ferray Corporation di Tokyo, una società che si occupa di costruzione di siti web e sviluppo delle applicazioni. L'iniziativa ha avuto successo perchè  da quando i gatti sono liberi di scorazzare all’interno degli uffici dell’azienda, i livelli di stress dei dipendenti sono crollati. Anche se possono verificarsi alcuni piccoli inconvenienti.

I gatti, infatti, non rispondono alle regole dell’ufficio: spengono i computer, masticano i cavi, graffiano i muri e strappano le carte, camminano sulle tastiere. E quando i clienti visitano gli uffici, oltre a fare le fusa, i gatti si addormentano nelle loro borse o sui tavoli da riunione!

Eppure, stando a quanto riportato dal giornale, i dipendenti non sembrano assolutamente infastiditi da questi simpatici inconvenienti! I livelli di socializzazione e comunicazione in ufficio, infatti, sono aumentati dal momento che il tema “gatti” si presta come ottimo argomento di conversazione.

sabato 23 gennaio 2016

Acidità, reflussi gastrici e bruciori: fattori predisponenti

Cominciamo oggi con l'elencare quali sono i fattori predisponenti l'acidità, i reflussi gastrici e i bruciori: lo stile di vita errato (fumo, alcool, stress), l'alimentazione scorretta (in particolare l'eccesso di proteine animali e del glutine) e l'abuso di farmaci (soprattutto antiacidi ed antinfiammatori) sono i maggiori responsabili che portano al disequilibrio gastrico che è all'origine di questi problemi. Non dobbiamo dimenticare  lo stress (ansia), che incide negativamente sullo stomaco con un doppio meccanismo: in primis innesca ipersecrezione acida, e poi indebolisce la protezione della mucosa gastrica. Il primo effetto è correlato ad un aumento di cortisolo ed adrenalina, ormoni dello stress che hanno l´effetto di stimolare le cellule gastriche a produrre più acido.

L'aumento duraturo di cortisolo ed adrenalina ha diverse conseguenze negative sull´organismo, infatti la diminuzione della protezione della mucosa gastrica  dipende dal fatto che essi inibiscono i processi di sintesi e rinnovamento dei tessuti con la conseguenza di una mucosa gastrica più debole nei confronti dei succhi gastrici. La nicotina del fumo di sigaretta ha un effetto che stimola l'iper-produzione di succhi gastrici,  l'alcool ha un'azione gastrolesiva diretta. Questi aspetti sono noti ai più, come noti sono anche gli effetti collaterali, ad impatto sullo stomaco, conseguenti all'assunzione di farmaci, soprattutto antinfiammatori. E' invece  poco noto, o poco considerato,  l'impatto negativo sullo stomaco conseguente all'assunzione di proteine complesse, a cominciare dalla carne, ma non solo.


 L'alimentazione a base di carne, sia rossa, sia bianca, porta alla secrezione di grandi quantità di acido cloridrico, al fine di attivare l'enzima proteolitico per eccellenza, ossia la pepsina. La medesima ipersecrezione acida si ha come conseguenza di un pasto a base di latte e derivati (poiché ricchi di caseine, proteine anch'esse “impegnative” da digerire). La carne, il latte e i suoi derivati sono pertanto alimenti da evitare, in particolare per chi soffre di tali disturbi. Un discorso a parte va fatto  per il glutine, la proteina contenuta nei cereali (frumento, kamut, avena, farro, segale, orzo, triticale) e utilizzata come addensante in molti alimenti pronti. Infatti la digestione del glutine inizia nello stomaco e termina (o dovrebbe terminare!) nell'intestino.

Ricapitolando, proteine della carne, caseine e glutine sono, quindi, alimenti che per “necessità” digestive, inducono la secrezione di grandi quantità di succhi gastrici; e come conseguenza di questo stato di cose è che uno stomaco sottoposto continuamente alla digestione di proteine complesse, può tendere all'iperacidità anche in fase post-digestiva, con conseguenze “disastrose” per la mucosa gastrica. Deeto questo, se non si modificano le condizioni che hanno dato innesco al problema e se, oltre a ciò, si ricorre anche all'uso di rimedi sintomatici, che agiscono tamponando l'acidità ma non riportano in equilibrio la fisiologia dello stomaco, tale stato di cose tende inevitabilmente a peggiorare: l'acidità gastrica prende sempre più il sopravvento sulle capacità protettive della mucosa, aggredendola e portando al progressivo peggioramento dei disturbi di iperacidità, bruciore gastrico, reflusso.



domenica 17 gennaio 2016

Difese attive per un corpo sano, introduzione

Ci ammaliamo quanto la risposta del nostro organismo all'infinito numero di microrganismi che ci circonda è debole, quando il nostro sistema immunitario è "stressato" e stanco. Questa è oggi una situazione molto comune, dovuta soprattutto a una cattiva alimentazione, allo stile di vita non salutare, all'eccesso di stress...

Il problema, tuttavia, non è tanto cosa fare per evitare i batteri, quanto che comportamenti attuare per rinforzare le nostre difese, cioè il sistema immunitario, e prevenire le malattie. Prima di tutto l'attività delle difese dell'organismo va sostenuta bene, quando stiamo bene, quando l'incontro con i batteri presenti nell'ambiente non ha ancora causato problemi di alcun genere. 

Quanto prima e più intensamente questo avviene, maggiore è la possibilità che raffreddori, infiammazioni, funghi della pelle e delle mucose e numerosi altri disturbi, non si manifestino del tutto o si presentino in forma lieve e rapidamente risolvibile. Il nostro sistema immunitario, che rappresenta l'esercito del corpo, si deve infatti difendere da virus, batteri, funghi e cellule cancerose che potrebbero riprodursi nel nostro organismo e dare origine a malattie. Per fare ciò deve essere rapido ed efficace, in modo da avere la meglio sugli agenti patogeni (che causano malattia) senza che la persona noti alcun segnale dell'avvenuta battaglia. 

In poche parole, la forza o la debolezza del sistema immunitario è responsabile del fatto che un attacco batterico o virale porti alla malattia oppure no. Se le cellule di difesa aumentano e comunicano tra loro, il nostro organismo è perfettamente in grado di eliminare i germi patogeni e noi non ci ammaliamo. Se invece il sistema immunitario reagisce tropo lentamente e in modo poco deciso, gli agenti patogeni si riproducono velocemente e di conseguenza la malattia non tarda a comparire.


venerdì 15 gennaio 2016

Ylang-ylang, olio essenziale

Nome botanico: Unona odoratissima
Famiglia: Anonacee
Provenienza: Filippine
Estrazione: dai fiori gialli freschi
Profumo: dolce, intenso, soave, floreale
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: afrodisiaco, antidepressivo, antistress, antisettico, sedativo nervoso, ipotensivo, tonico, stimolante della circolazione
Principali indicazioni: depressione, insonnia, tensione nervosa, frigidità, impotenza, ipertensione, palpitazioni, tachicardia, cura della pelle e dei capelli
Precauzioni: l'essenza non è tossica, ma l'intensità della fragranza può indurre nausea o cefalea; usare con moderazione


Ylang-ylang significa in filippino "fiore de fiori". Questo albero esotico originario dell'Asia tropicale e coltivato a Giava, Sumatra e nel Madagascar, simile a un salice piangente con i rami ricurvi verso il basso, porta grandi fiori delicati di colore rosa, malva o giallo a seconda della varietà. Quando la colorazione del fiore è completa, esso emana un profumo intenso e caratteristico. L'essenza più pregiata si ottiene dalla varietà con i fiori gialli. Essi vengono raccolti all'inizio dell'estate all'alba, prima che il calore del sole appesantisca troppo il loro profumo.

L'essenza viene estratta con un processo di distillazione in vapore acqueo: l'olio ottenuto con la prima parte della distillazione è il più pregiato e viene chiamato ylang-ylang extra; con la distillazione successiva si ottengono i distillati di grado 1, 2 e 3, meno pregiati. L'essenza ha un aroma molto persistente, che viene usato in profumeria per "fissare" i profumi.

Questo fiore è molto conosciuto dalle popolazioni locali, per le sue proprietà benefiche sulla pelle, per le dermatiti e le morsicature di insetti e per la bellezza dei capelli: le ragazze molucchesi mettevano i lunghi petali ricurvi a macerare al sole in olio di cocco, per preparare un unguento da spargere sui capelli. I colonialisti europei presero spunto da questa usanza e fecero dell'ylang-ylang un componente di un olio per la cura dei capelli, noto con il nome di "olio di Macassar".

Come altre essenze tratte dai fiori, anche l'ylang-ylang esercita uno spiccato effetto distensivo sul sistema nervoso. La sua fragranza soave ed esotica è estremamente piacevole e svolge un effetto  rilassante e leggermente euforizzante. E' perciò indicata per gli stati di stress e tensione nervosa, ansia, depressione, come altri delicati oli floreali quali gelsomino, neroli, rosa, con cui può essere eventualmente associata per creare un effetto sinergico sulla psiche.

Altre associazioni consigliate sono con maggiorana e basilico, dall'effetto più stimolante. Dell'ylang-ylang si è anche detto che "frena la collera derivante dalla frustrazione". L'effetto calmante e distensivo viene raggiunto maggiormente se l'essenza viene utilizzata per bagni o massaggi rilassanti.  In Indonesia i suoi fiori vengono sparsi sul letto nuziale degli sposi: l'essenza è tra quelle più frequentemente indicate come afrodisiache. utile  in caso di diminuzione del desiderio sessuale.

Ha un'azione calmante sul cuore e sul respiro, in caso di tachicardia, palpitazioni, respiro affannoso legato all'ansia; dà ottimi servigi alla pelle, per massaggi facciali, e ai capelli, per rafforzarli e frenarne la caduta. In questo caso si consiglia di utilizzare l'ylang-ylang per frizioni e massaggi al cuoio capelluto, miscelandolo con altre essenze attive in questo senso, come rismarino e alloro.

giovedì 17 dicembre 2015

Salvia, olio essenziale

Nome botanico: var. Salvia officinalis, var. Salvia sclarea
Famiglia: Labiate
Provenienza: Europa meridionale
Estrazione: dalle foglie e dalle sommità fiorite
Profumo: dolce, erbaceo, aromatico
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Giove, Luna
Proprietà: tonica, stimolante, antidepressiva, antisettica, antisudorale, deodorante, depurativa, diuretica, antispastica, astringente, digestiva, stimola e regola le mestruazioni, afrodisiaca
Principali indicazioni: depressione, tensione nervosa, stress, frigidità, impotenza, stanchezza, disturbi mestruali, sindrome premestruale, menopausa, riattivazione della circolazione, bronchite, digestione lenta, ipersudorazione, stomatiti, afte, cura della pelle grassa, caduta dei capelli, disinfezione di ferite, ulcere
Precauzioni: non usare in gravidanza. L'essenziale di salvia officinale contiene un principio tossico, per cui è preferibile per l'aromaterapia l'essenza di salvia sclarea


Il re dell'Olimpo greco-latino, Zeus- Giove, secondo la mitologia fu allattato da una capra accanto ad un cespuglio di salvia, il cui profumo avrebbe conferito al latte un potere divino. L'Erba di Giove è stata sempre considerata dotata di straordinari poteri: il nome deriva da latino salvus, cioè intatto, sano, in buono stato. Nell'antica Roma la dea Salus era colei che assicurava la salute, non solo a livello individuale ma anche collettivo, nel senso anche di benessere e felicità dello stato.

La salvia, come pianta di Giove, al vertice della gerarchia degli dei, a livello del microcosmo uomo è capace di agire sull'ipotalamo, quella sorta di "centralino" situato nel sistema nervoso, deputato alla regolazione di tute le funzioni vitali: salvia sanatrix, veniva chiamata dai medici della Scuola Salernitana. Oltre che a Giove, la salvia è legata anche alla Luna. E' infatti un pianta dalle virtù femminili con una connotazione di forza e di attività. La salvia infatti contiene sostanze ad azione ormonosimile, che si sono dimostrate utili in parecchie patologie dell'apparato ginecologico, quali disfunzioni ovariche, disturbi della menopausa, infezioni vaginali, sindrome premestruale, amenorrea, irregolarità mestruali, sterilità. E' una pianta dotata di attività maturante, estrogenica.

Le sue foglie color argento contengono sostanze in grado di regolarizzare i processi della sfera genitale femminile. Dietro l'argentea salvia possiamo quindi riconoscere l'attività delle forze lunari che la compenetrano fortemente: la Luna, nel nostro cielo interno fatto di organi e di funzioni, è la governatrice principale della salute delle funzioni femminili. Attraverso una tisana o una tintura di salvia, possiamo portare nel nostro organismo quelle forze cosmiche specifiche che esprimono lo stesso tipo di energia di organi o funzioni corrispondenti nel corpo.

L'olio essenziale, rispetto alle altre preparazioni ottenibili dalla pianta, concentra le sue qualità più eteriche: è quindi preferibile utilizzare la tintura o l'estratto per agire a livello organico, riservando l'essenza per esercitare un'influenza su un piano più sottile, e cioè per quanto riguarda la componente psicosomatica dei disturbi sopramenzionati. Anche il sistema nervoso è una funzione lunare: sappiamo che la luna piena influenza negativamente le persone che soffrono di disturbi psichici. La salvia eserciterà un benefico influsso in caso di nervosismo, lunaticità, stress, in particolare legati alla sfera riproduttiva, quali sterilità da stress. Disturbi dell'umore in fase premestruale, mestruale e in menopausa.

In tutti questi casi l'essenza di salvia aiuta a restituire il calore delle virtù femminili. C'è un detto popolare che dice: "La moglie in casa comanda quando la salvia cresce rigogliosa in giardino". A livello generale poche gocce di salvia nell'acqua del  bagno donano una piacevole sensazione di benessere e di rilassamento e prevengono l'eccessiva sudorazione; in caso di ipersudorazione alle mani e ai piedi è indicata anche per maniluvi e pediluvi. Per vaporizzazioni è utile in caso di asma o bronchite per la sua azione antispastica. Aggiunta all'olio da massaggio aiuta ad attivare la circolazione, a rilassare i muscoli, a eliminare le tossine e la ritenzione di liquidi. Per sciacqui, diluita in un bicchiere d'acqua, sfiamma e disinfetta in caso di afte boccali o gengiviti. Per frizioni stimola la crescita dei capelli e tonifica il cuoio capelluto.

lunedì 14 dicembre 2015

Il tè come tonificante: tè alla prugna e litchi

Molti alla frutta sono particolarmente tonificanti, e, fra questi, un posto particolare è quello che si è conquistato il tè alla prugna e litchi. La pianta del litchi è una pianta sempreverde che cresce nella Cina costiera meridionale. Si tratta di un frutto con una polpa trasparente e gelatinosa, il cui succo è dolce e delicato con un lieve retrogusto acre.


E' un alimento ad alto valore energetico, poichè contiene vitamine, proteine e glucosio, tanto che il litchi è particolarmente adatto per la cura degli stati di disidratazione, stress e nervosismo. Inoltre elimina sete e fatica. Per il tè tonificante in cui il litchi è ingrediente principe vi occorrono:

tè verde; 1 litchi fresco; 1 prugna secca; 1 sottile fetta di zenzero; 1 piccolo cristallo di zucchero; 430 ml di acqua

Procedete così: tagliate la prugna a metà e rimuovete il nocciolo, sbucciate il litchi e rimuovete il nocciolo. Disponete quindi nella teiera prugna, litchi, zenzero e cristallo di zucchero insieme alle foglie di tè prima di versarvi l'acqua dal bollitore, mescolare con rapidità e chiudere la teiera con il coperchio. Lasciate riposare per 2 o 3 minuti prima di bere.

Ricordate che dopo la degustazione di questo tè, per avere un effetto ancor più stimolante, si può mangiare la frutta o fare una seconda infusione. Esiste anche una variante di questo tè che usa il longan, di cui ho parlato qualche giorno fa.


giovedì 10 dicembre 2015

Impariamo a riposare meglio, un consiglio a settimana per migliorarare la propria vita e quella altrui

Impegnarsi ogni giorno per fare delle buone  azioni va benissimo, sforzarsi al massimo per diventare migliori, anche. Spesso però siamo così stressati e affaticati dal ritmo frenetico della vita, che in certi casi riusciamo a malapena a concentrarci su una sola cosa per volta. La vita è dura. Impariamo a concederci il giusto tempo.


  • Tutti noi subiamo lo stress che comportano gli alti e bassi della vita, e a tutti capitano quelle "giornate no", in cui siamo talmente esausti che rinunciamo ai buoni propositi e non ci comportiamo come dovremmo
  • Non dimentichiamo di nutrire la nostra anima, ed è per questo che l'azione di questa settimana può e deve diventare parte della nostra routine quotidiana. E' fondamentale per il nostro benessere quanto una sana alimentazione e uno stile di vita salutare
  • Eliminare completamente lo stress dalla nostra giornata è impossibile, ma si può imparare a usare l'azione di questa settimana a nostro vantaggio e intraprendere un programma di allenamento che faccia crescere la nostra anima e alimenti la sorgente interiore da cui attingiamo forza
  • E' un obiettivo a cui tutti ambiscono, ma che molti poi perdono di vista. Eppure, come ogni altro traguardo spirituale, si raggiunge mettendo in fila passi piccoli, ma fondamentali
  • Il primo di questi passi lo dobbiamo compiere quando andiamo a letto. Corichiamoci in una posizione comoda, con le gambe distese, chiudiamo gli occhi e respiriamo in modo lento e regolare. Ora, a cominciare dalle dita dei piedi, parliamo a ogni centimetro del nostro corpo con voce calma e pacata; piano piano, con tono rasserenante e amorevole, procediamo verso l'alto. Usando l'immaginazione, eseguiamo una sorta di "dolce massaggio" e troviamo qualcosa di bello da dire a ogni parte di noi
  • Coccoliamo dolcemente e lentamente il nostro corpo. Fissiamo nella mente l'immagine del "veicolo" che Dio ci ha dato per compiere il nostro viaggio terreno e sentiremo il Nostro spirito riempirci l'anima. Ripetiamo questa azione ogni sera
  • Per crescere spiritualmente sappiamo quanto è importante predersi cura di sè a livello fisico, emotivo e spirituale. Il semplice gesto che faremo prima di dormire porterà nutrimento alla nostra anima e ci regalerà più forza per agire nel mondo. Condividiamo questo esercizio con gli altri il più spesso possibile, e permetteremo anche a loro di ricaricarsi in maniera straordinaria.

martedì 8 dicembre 2015

Poche semplici mosse per avere la pancia piatta

Avere una pancia perfettamente piatta è uno dei tanti desideri di noi donne. Un addome piatto, tonico in cui non vengano messi in mostra quei maledetti rotolini che sgusciano fuori da ogni contenimento. 
Per ottenere una pancia piatta non servono chissà quali sacrifici, è necessario adottare delle semplici e sane abitudini da perseguire con costanza, tutto qui.

Basta riuscire ad equilibrare l'alimentazione e l'attività fisica e su questo credo che ci troviamo tutti d'accordo. Inutile fare orecchie da mercante, una dieta studiata appositamente per il dimagrimento potrebbe non bastare per eliminare pancia e gonfiori addominali causati, spesso, da errori alimentari, soprattutto per quanto riguarda l'abbinamento dei cibi (come carni e formaggi, frutta a fine pasto ecc.) o l’eventuale presenza di intolleranze a determinati alimenti (soprattutto lieviti, latte e derivati e grano). E ricordate tensioni e stress fanno diventare la pancia come un palloncino.

Per la mission pancia piatta bisogna agire cosi:
- verificare con un test le eventuali intolleranze alimentari. Il gonfiore può essere dovuto proprio a un alimento che viene consumato quotidianamente, e di cui si prova spesso anche desiderio;
- più pasti al giorno e senza fretta sono la soluzione migliore per non affaticare l'intestino e digerire bene;
- tentare, nei limiti del possibile, di evitare o ridurre le situazioni stressanti, cercando di avere rispetto per il proprio corpo e la propria mente;
- fare attività aerobica, un dovere necessario per supportare il processo di dimagrimento e rendere l'addome piatto.

Cosa non fare: -bere  bevande alcoliche e gassate;
-assumere molta acqua mangiando (affatica la digestione e gonfia l’addome, meglio berla lontano dai pasti);
-consumare frutta a fine pasto;
-combinare cibi sbagliati come carne con formaggi, legumi o pomodori;
-abboffarsi a cena di carboidrati, formaggi o legumi, che provocano fermentazioni intestinali, facendo lievitare la pancia;
-saltare i pasti: anzi, non dovrebbero mai essere inferiori a 5/6 e sono indispensabili per garantire il giusto apporto energetico all'organismo e tenere sempre alto il metabolismo.

Staccatevi una volta per sempre da pigrizia e sedentarietà sono  nemiche giurate della linea e della salute: evitate di passare troppe ore consecutive seduti in ufficio davanti al computer, nonché vedere un film sdraiati a letto o sul divano; questi comportamenti contribuiscono sicuramente al rilassamento della pancia.

E ora gli esercizi da fare a casa con un ritmo di tre volte a settimana ( a digiuno):

Flessioni
-a terra, distesa sulla pancia, con le mani piegate a terra. Le braccia devono essere appena più larghe rispetto alla linea delle spalle.
-tendete le braccia ed espirando tiratevi su, mantenendo il busto e le gambe strette tra loro e allineate al corpo. Piegale lentamente fino ad arrivare a sfiorare il suolo con il petto.
Addominali
-a terra supine, con gambe allungate e strette tra di loro, le punte dei piedi proiettate in avanti e le braccia larghe appoggiate al pavimento.
-sollevate lentamente le gambe verso l'alto senza spostare il bacino da terra e ripeti il movimento su e giù fino a quando resistete.
Camminata
Per concludere, una bella camminata a passo veloce per 20 minuti.

sabato 21 novembre 2015

Pietre e cristalli Tormalina rosa e verde

TORMALINA ROSA
Proprietà: è la pietra del cuore, infonde fiducia nel futuro e negli amori, che potranno essere vissuti con slancio e gioia, senza paure
Disturbi: fluidifica il sangue e combatte  l'insonnia; porta sollievo nel caso di vene varicose; sfiamma gli ascessi e rinforza il cuore
Associazione con i chakra: secondo e quarto






TORMALINA VERDE
Proprietà: rinforza il sitema nervoso e stabilizza le emozioni, riduce stress e stanchezza fisica e mentale
Disturbi: regolarizza la pressione del sangue e previene la febbre; rafforza il sistema immunitario
Associazione con i chakra: secondo, terzo e quarto

domenica 8 novembre 2015

Pietre e cristalli, Spodumene


SPODUMENE
Caratteristiche: silicato di litio e alluminio; sistema monoclino; molto comuni i cristalli prismatici, striati nel senso dell'allungamento, che possono raggiungere i 14 m di lunghezza e le 66 t di peso, ma anche le masse compatte e gli aggregati bacillari; biancastro, giallastro, grigiastro, verde smeraldo (hiddenite) e rosa (kunzite)

Proprietà: aiuta a ridurre lo stress, favorisce la meditazione
Associazione con i chakra: sesto e settimo

sabato 7 novembre 2015

Contro le occhiaie i rimedi naturali

Quello delle occhiaie è un problema che affligge molte persone e la loro comparsa è dovuta a vari motivi fra cui lo stress intenso, gli eccessi alimentari, una vita eccessivamente frenetica, il fumo, l'insonnia, o anche una carenza di ferro.  Non sono da sottovalutare le allergie, alimentari e non che possono provocare questo inestetismo. Per curare le occhiaie come tutti ben sapete si trovano in commercio creme o correttori  che magari sono efficaci sì, costano molto o in certi casi provocare degli effetti collaterali atrettanto fastidiosi. Io come sempre voto per i rimedi naturali che hanno la loro efficacia e sono privi di ingredienti provenienti da sintesi chimica o di origine animale.


Sarebbe opportuno riuscire a prevenire le occhiaie partendo da una sana alimentazione,  perchè con l’avanzare dell’età, la pelle si assottiglia sempre di più rendendo visibili i capillari, provocando di conseguenza le occhiaie. Perciò prendiamo l'abitudine di introdurre arance, carote, kiwi, succo di limone, pomodori e lattuga, daremo all’organismo la possibilità di assumere il giusto livello di vitamina C necessario per rafforzare i capillari; ruolo fondamentale contro le occhiaie è dato anche dagli alimenti ricchi di antiossidanti come legumi e cipolle.

E ora veniamo ai nostri rimedi:  il sia verde che nero, può essere impiegato per uso esterno contro le occhiaie, basta fare degli impacchi sugli occhi. Dopo aver imbevuto di tè un disco di cotone, applicatelo sotto gli occhi e lasciate agire per qualche minuto.

Efficaci contro le occhiaie sono anche le patate e i cetrioli: basta applicare uno spicchio di patata o una fettina di cetriolo sotto l’occhio per attenuare il gonfiore oppure i segni della stanchezza.

Poi ci sono gli infusi: a base di camomilla, rosmarino, malva e rosa: basta mettere un disco di cotone imbevuto nell’infuso sotto gli occhi e lasciare agire per almeno 10 minuti.

Se volete eliminare i segni della stanchezza, potete ricorrere ad una maschera per il viso con la Pappa Reale: basta applicare il prodotto sul viso e lasciare agire per 10 minuti.


lunedì 5 ottobre 2015

Lemongrass, olio essenziale

Nome botanico: Cymbopogon citratus
Famiglia: Poacee
Provenienza: India, Madagascar
Profumo: fresco, limonaceo
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: mercurio
Proprietà: antisettico, sedativo delsistema nervoso, tonico, febbrifugo, astringente, deodorante, insetticida, eccitante gastrico, stimola la produzione del latte
Principali indicazioni: stress, tensione nervosa, problemi digestivi, colite, febbre, cefalea, insufficenza lattea, cura della pelle, ipersudorazione, pediculosi


L'essenza di lemongrass viene anche chiamata verbena delle Indie, e non va confusa con la verbena odorosa. E' una pianta erbacea aromatica impiegata nella medicina tradizionale indiana contro la febbre e le malattie infettive e per allontanare gli insetti. L'essenza è dotata di una buona capacità antibatterica e antifungina, utile in caso di infezioni intestinali o cutanee.

Contribuisce ad abbassare la temperatura in caso di febbre o di influenza; tiene lontani gli insetti, aiuta a eliminare i pidocchi, tonifica i tessuti e stimola la circolazione. Migliora la digestione in caso di atonia gastrica e regola le funzioni neurovegetative in caso di somatizzazioni da stress. Il suo aroma fresco che ricorda gli agrumi riequilibra il sistema nervoso in caso di depressione, tensione nervosa, distonie neurovegetative.



giovedì 1 ottobre 2015

Lavanda, olio essenziale

Nome botanico: Lavandula officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dai fiori
Profumo: fresco, penetrante, floreale
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Mercurio, Luna
Proprietà: analgesica, antidepressiva, antispastica, antireumatica, cicatrizzante, antisettica, calmante, antiemicranica, antitossica, regolatrice del sistema nervoso, diuretica, deodorante
Principali indicazioni: malattie della pelle, reumatismi, affezioni delle vie respiratorie, disturbi digestivi, infezioni genitourinarie, disturbi del sistema nervoso

La lavanda gode di numerosissime proprietà ed è considerata l'essenza più versatile, per le sue molteplici utilizzazioni, da tenere sempre a portata di mano per ogni evenienza. Il nome deriva dal latino lavare, e infatti i Romani usavano utilizzarla per le loro pratiche di abluzione; ben noto è il suo potere antitossico e antiveleno, per cui ancora oggi i cacciatori, quando i loro cani sono morsi da una vipera, colgono un po' di lavanda, la stropicciano tra le dita per liberarne l'essenza e la strofinano sulla sede del morso per inattivare il veleno.

Sacchettini di tela pieni di fiori di lavanda vengono messi tra la biancheria per aromatizzarla e per preservarla dalle tarme, ma alla base di questa tradizione c'è un significato ben più profondo: infatti la lavanda è una vera e pianta per le donne, che si adattava, tradizionalmente, per i primi tempi di matrimonio (fiori di lavanda venivano messi tra le lenzuola di lino del corredo della sposa). Essa aiutava la personalità femminile ancora immatura a superare il timore dei rapporti sessuali.

L'utilizzo di fiori ancora in boccio si confaceva alle personalità non ancora "sbocciate" di queste promesse spose, spesso giovanissime, con aspirazioni di matrimonio romantico in cui però il sesso veniva avvertito in modo alquanto minaccioso. La lavanda quindi, pianta sotto l'influsso della luna, pianeta tipicamente femminile, rafforza l'ego della donna, stabilizzandone l'emotività eccessiva. La lavanda, pianta mercuriana, è prettamente indicata in tutti gli squilibri energetici, quali nervosismo, stress, debilitazione, e nelle relative somatizzazioni: insonnia, ipertensione, cefalea, palpitazioni, dove svolge un'azione essenzialmente riequilibratrice. Alla sera, qualche goccia massaggiata sulla nuca e sulle tempie o messa sul cuscino favorirà il sonno. Secondo gli antroposofi, qualche goccia di essenza nell'acqua del bagno aiuta a ristabilire il contatto tra il corpo fisico, l'etereo e l'astrale. E' leggermente anestetica, ha proprietà antisettiche e antimicrobiche, stimola la produzione dei globuli bianchi, quindi è utile in corso di infezioni e malattie da raffreddamento.

E' antispastica, calma i dolori mestruali e stimola la mestruazioni scarse. Facilita la digestione, combatte le coliche e il meteorismo, soprattutto su base nervosa. Allevia i dolori muscolari; durante il travaglio del parto, massaggiata sulla regione lombare, allevia i dolori e facilita le contrazioni, inoltre ha un'azione calmante. Per le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti, unite alla sua tollerabilità, trova largamente impiego nella cura della pelle: dopo un'eccessiva esposizione al sole, spalmata sulla pelle , diluita in un latte rinfrescante o in un olio doposole, previene e calma le scottature, disinfetta le ferite e promuove la cicatrizzazione,agisce sulle punture di insetti, sulle ustioni, sulle micosi; può essere applicato su ogni tipo di pelle, combatte la seborrea e può stimolare la ricrescita dei capelli in caso di alopecia areata.


mercoledì 30 settembre 2015

Microflora e sistema immunitario, Difese attive per un corpo sano


L'intestino può agire come sistema immunitario principalmente in tre modi:
  • attraverso la microflora presente nello stesso intestino, che protegge dalle aggressioni batteriche, per esempio con la creazione di un ambiente ostile algi agenti patogeni, mantenendo il ph (grado di acidità) basso;
  • fornendo una barriera protettiva che impedisce l'ingresso di sostanze dannose;
  • con una reazione spontanea delle cellule immunitarie specializzate che compongono il sistema immunitario intestinale, secondo le loro innate caratteristiche, che producono anticorpi, le proteine che si legano a loro volta ad altre proteine dette antigeni (in questo caso l'elemento invasore) per disattivarle e rimuoverle dall'organismo. Ricordiamo che i nostri batteri intestinali comunicano con le cellule del sistema immunitario gastrointestinale e con il fegato per coordinare la risposta immunitaria agli antigeni alimentari e ai microrganismi patogeni. 
  • La microflora intestinale è quindi essenziale per il buon funzionamento del meccanismo di difesa. Infatti, la mancanza di un corretto equilibrio di batteri nell'intestino viene associata a un certo numero di malattie, per esempio la sindrome del colon irritabile, il cancro del colon e la gastroenterite. I cambiamenti nell'alimentazione e nelle abitudini alimentari, lo stress e l'emotività, ma anche l'uso di antibiotici o altri farmaci possono avere effetti negativi sull'equilibrio della microflora intestinale.  La combinazione di questi elementi può sbilanciarne la composizione, diminuendo la quantità dei batteri potenzialmente benefici, come i lattobacilli e i bifidobatteri, e aumentando i microrganismi dannosi o patogeni.
Candida ed Escherichia coli, per esempio, vivono in piccole quantità nell'intestino e rimangono inattive fino a quando la situazione si mantiene in equilibrio, pronte a danneggiare l'organismo se l'ambiente lo permette. E' quindi importante che la flora intestinale "positiva" cresca e si mantenga in salute (soprattutto il Bifidobacterium bifidum), per poter contrastare lo sviluppo di candidosi, cistiti ecc. sia in modo diretto (creando un microambiente sfavorevole alla crescita dei microrganismi che causano malattia) sia in modo indiretto (stimolando le difese).


sabato 26 settembre 2015

Incenso, olio essenziale

Nome botanico: Boswellia thurifera
Famiglia: Burseracee
Provenienza: regioni del Mar Rosso
Estrazione: dalla resina
Profumo: caldo, ricco, dolce, balsamico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antisettico, astringente, cicatrizzante, espettorante, antiemorragico, antidepressivo
Principali indicazioni: tosse con catarro, bronchite, asma, dismenorrea, metrorragia, cistite, ansia stress


La radice di incenso discende dal latino incendere, bruciare, ed è associata al fuoco: infatti questa gommoresina estratta dal tronco di un particolare albero, se sottoposta al calore di un braciere sprigiona profumate fumigazioni, da sempre offerte per onorare la divinità, sia nei culti religiosi dei popoli occidentali che orientali. Questa sostanza era tenuta nell'antichità in tale considerazione che i proprietari degli alberi da cui si ricavava la resina erano ritenuti sacri e, durante la raccolta, dovevano evitare contatti imputi.

L'aroma dell'incenso, sia in ambito religioso che magico- esoterico, contribuisce a creare un tramite tra l'umano e il divino, purifica l'ambiente dalle influenze negative, stimola le facoltà psichiche superiori. Oltre al suo utilizzo nelle cerimonie sacre, l'incenso era ampiamente apprezzato anche in cosmesi e in medicina: era per esempio, uno dei costituenti principali del khol, la sostanza scura con cui le donne egizie si tingevano gli occhi, e che, oltre a scopi estetici, per il suo potere antisettico, preveniva le malattie oculari.

Questa usanza poi fu adottata da altri paesi orientali e islamici. L'essenza è calda, secca, astringente, dolce e leggera. Ha spiccate proprietà antimicrobiche e anticatarrali, da sfruttare, per frizioni sul petto e inalazioni, nella bronchite e nell'asma, dove calma l'affanno rendendo il respiro più lento e profondo. Probabilmente è questa sua capacità di rendere il respiro più profondo che fa dell'incenso un'essenza che predispone alla calma e alla meditazione; agisce sulla sfera psichica in caso di ansia, stress, paure. Trova impiego nelle affezioni genito-urinarie, cistite, leucorrea, dismenorrea, mestruazioni troppo abbondanti, aiuta la digestione e svolge una benefica azione sulla pelle nella prevenzione delle rughe e per il trattamento di macchie e cicatrici (gli Egizi lo usavano per maschere di bellezza).


mercoledì 23 settembre 2015

Pietre e cristalli, Quarzo citrino e Quarzo fumé

QUARZO CITRINO

Caratteristiche: è una varietà rara di quarzo, nelle gradazioni del giallo

Proprietà: combatte la tristezza e lo  stress; aumenta il senso del dovere e induce ad aprirsi nei confronti degli altri e ad amare di più

Disturbi: agisce sulle ghiandole e sul sistema linfatico; fortifica il sistema immunitario e cura i dolori di stomaco
Associazione con i chakra: terzo


QUARZO FUME'

Caratteristiche: il colore va dal marrone chiaro al bruno scuro fino al nero (quarzo morione)

Proprietà: è efficace come antidepressivo; aumenta la fiducia in sè; apporta beneficio all'organismo spossato; può stimolare l'ispirazione

Disturbi: è indicato peri dolori al basso ventre e nella lotta al tabagismo
Associazione con i chakra: terzo




venerdì 11 settembre 2015

Pietre e cristalli, Pietra di sole

Nella Grecia antica era utilizzata per rappresentare il Dio Sole, Helios (o Apollo). Si credeva che rinvigorisse  e migliorasse lo stato del corpo fisico e lo spirito, portando rinnovata salute ad entrambi. Questa gemma particolare è stata apprezzata dagli antichi maghi, che usavano la pietra del sole per attirare la forza del sole associandola al potere e alla ricchezza materiale.

PIETRA DI SOLE
Caratteristiche: sicoalluminio disodio e calcio; sistema triclino; famiglia degli ortoclasi come la pietra di luna; colore dall'arancione al rosso con un luccichio metallico. Le zone di estrazione sono in Norvegia, nell'ex Urss, negli Stati Uniti, in Canada e in India.
Proprietà: combatte lo stress e l'affaticamento; aiuta nei disturbi del sonno che determinano incubi
Disturbi: agisce beneficamente sul cuore
Associazione con i chakra: terzo


giovedì 3 settembre 2015

No alle labbra screpolate

Arriva il freddo ed è allarme labbra screpolate, non solo, ma le screpolature possono raggiungere anche la base del naso. Che fare? Io che ho la pelle secca devo stare attenta e fare prevenzione prima di ritrovarmi davanti al fatto compiuto.

Le labbra sono delicate, perchè più morbide, ricche di terminazioni nervose e non sono cheratinizzate, perciò, quando si seccano il problema si estende anche al contorno labbra e alla parte superiore fino al naso. Ma come fare a prevenire e liberarsi da questa fastidiosa e a volte dolorosa pelle secca sulle labbra e sopra le labbra? Intanto facciamo attenzione ai malanni di stagione, allo stress, alle temperature, ma anche ai cosmetici che usiamo, o addirittura ad una igiene orale non idonea.

E' necessario prevenire utilizzando quotidianamente burro di cacao sulle labbra, possibilmente puro senza profumi, e che si possa passare anche sulla parte superiore delle labbra, quella che unisce il contorno labbra al naso per intenderci. Ottime anche le creme emollienti  erboristiche più naturali specifiche per labbra da utilizzare ogni sera dopo lo strucco e prima di andare a dormire. 

Ricordiamoci di usare il burro di cacao, creme emollienti o rossetti molto idratanti sempre prima di uscire rinnovando l'applicazione se le condizioni esterne sono estreme, troppo caldo o troppo freddo. Utile anche quando non hai la possibilità di bere, il primo sintomo di disidratazione colpirà le labbra che cominceranno a tirare. Fra le creme e i balsami erboristici sono ottimi quelli a base di miele, burro di karité o di olio di cocco. Perfetto anche il tea tree oil da applicare sulle labbra e sopra le labbra nel caso di irritazioni o ragadi accentuate, utile per le sue proprietà disinfettanti, brucerà un po' appena applicato ma la situazione migliorerà rapidamente.


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