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lunedì 18 aprile 2016

Tutte le proprietà del Ganoderma Lucidum

Il Ganoderma Lucidum è una delle medicine tradizionali cinesi più famose. E’ stato dimostrato che possiede attività farmacologiche ed effetti terapeutici in immuno-modulazione, anti-cancro, anti-radiazioni e disintossicazione per varie patologie, tuttavia, l’accumulo dei suoi ingredienti attivi e i meccanismi farmacologici sono principalmente sconosciuti. Gli acidi ganoderici, sono uno dei principali ingredienti attivi del Ganoderma Lucidum, sono una sorta di triterpeniche metaboliti secondari che hanno la capacità di partecipare a molte attività biologiche tra cui quella antitumorale e antiossidante.


Cresce sugli alberi in decomposizione, la lignina è uno dei suoi principali componenti polimerici e si trova sulla parete delle cellule vegetali. E' altamente resistente alla degradazione chimica e biologica. Infatti viene impiegato per molti tipi di patologie e sicuramente uno dei suoi componenti più importanti è il Reishi, il più potente antiossidante esistente. La maggior parte dei composti benefici si trova all’interno delle spore, tanto che gli scienziati hanno iniziato a fare progressi in materia di efficienza rompendone il guscio, ottenendo così il massimo dei risultati. Questo buffo fungo contiene minerali importanti come potassio, magnesio, calcio, sodio, manganese, ferro e zinco. Riduttivo dell' ansia, migliorativo del sonno, della circolazione e delle funzioni cerebrali, dà una spinta al sistema immunitario, allevia bronchite e asma, anallergico, anti-infiammatorio, anti-batterico, migliora la funzione corticosurrenale, favorisce la guarigione dell' acne, il miglioramento dell'epatite cronica, la menopausa, ed è un ottimo energetico.

 Molte aziende coltivano il Ganoderma Lucidum chimicamente mettendo delle buste alle radici per farlo crescere cosi, ma questo procedimento è sbagliato, infatti il metodo più raffinato e sicuramente naturale, è proprio quello di far crescere i tronchi sotto terra, così non occupano molto posto e sono totalmente naturali. Per migliaia di anni, il Ganoderma è stato considerato dai cinesi come una medicina di alta qualità a base di erbe, che può migliorare la salute, aumentare la capacità di guarigione del corpo, e contribuire a mantenere un corpo sano e attivo.

Possiamo confermare che il Ganoderma Lucidum è un’ottimo rimedio per molti tipi di patologie, ma non solo perché è uno degli antiossidanti più potenti al mondo, studi recenti hanno confermato che il Ganoderma Lucidum è un nutraceutico, che riesce a risolvere qualsiasi tipo di patologia, ma ovviamente come ogni sostanza che fa bene al nostro corpo, il Ganoderma impiega del tempo ed è necessaria da parte nostra una certa costanza!

Scheda riassuntiva Ganoderma Lucidum:

  • abbassa il colesterolo nel sangue e la quantità di grassi liberi; 
  • riduce il livello di zuccheri nel sangue, ripristinare le funzioni del pancreas; 
  • abbassa lipidi nel sangue e stabilizza membrana dei globuli rossi; 
  • contiene adenosina che può abbassare agglutinazione piastrinica e previene trombogenesi; 
  • migliora la funzione della corteccia delle ghiandole adrenalina per mantenere l’equilibrio endocrino; 
  • eleva la capacità naturale di guarigione del corpo, permette al corpo di stabilire un forte sistema immunitario; previene la degenerazione delle cellule dei tessuti; 
  • previene allergie causate da antigeni, perché inibisce il rilascio di istamina.

domenica 17 aprile 2016

Francesina, fra ninnolie nannoli, fra ruzzoli e minuzzoli, frati, frattaglie

I modi di dire aprono sempre un mondo nuovo da scoprire, ti fanno entrare nell'intimità di una regione e aiutano a capire il modo di vivere delle persone, i comportamenti e la loro filosofia di vita

FRANCESINA: ha due significati lontanissimi fra loro. 1) piatto molto popolare preparato con pomodoro, cipolle, sale e pepe; 2) malattia venerea

FRA NINNOLI E NANNOLI: è un po' il traccheggiare da una cosa all'altra, specialmente di poca importanza, fino a far tardi. "Fra ninnoli e nannoli s'è fatto mezzogiorno"

FRA RUZZOLI E MINUZZOLI: fra una cosa e l'altra; in tutto. Si dice in Versilia. I "ruzzoli" sono le minutaglie, i "minuzzoli", le briciole

Frati

FRATI: sono dolcini, non conosciuti a Firenze, almeno sotto questo nome, ma assai noti a Siena e soprattutto a Pisa e Livorno. Si tratta, in realtà di normali ciambelline il cui nome deriva dal fatto che il buco nel mezzo ricorda la chierica di un frate. Con la stessa pasta dei frati, a Livorno fanno quelle cialde croccanti e molto zuccherate conosciute con il nome di "ciabatte", proprio per la forma.

FRATTAGLIE: mentre in lingua sono le interiora degli animali macellati, in vernacolo fiorentino sono tutte le cose piccole, di poco valore. E anche, scherzosamente e con la consueta iroinia che capovolge significati e valori, i testicoli con il resto


Israele: scoperto un villaggio risalente a 2300 anni fa

2300 anni fa un villaggio fuori Gerusalemme fu abbandonato, perché? Come si chiamava? E' un mistero a cui stanno lavorando gli archeologi autori del ritrovamento.

Grazie allo straordinario lavoro di un gruppo di archeologi, proprio fuori Gerusalemme, è stato riportato alla luce un antichissimo villaggio risalente a 2300 anni fa. Questo importante sito è vicino alla Burma Road, la via di rifornimento usata da Gerusalemme durante la guerra del 1948. Si tratta di circa 8 mila mq, con case di pietra unifamiliari e molta oggettistica: monete, pentole e utensili, come descritto dall'Israel Antiquities Authority.


Irina Zilberbod, direttrice degli scavi spiega: “Le camere sono generalmente state utilizzate come residenze e stoccaggio, mentre le mansioni domestiche ordinarie venivano effettuate nei cortili”. Siamo a 918 metri sul livello del mare, su un terreno che è ancora utilizzato per frutteti e vigneti. Il massimo sviluppo è stato raggiunto durante il terzo secolo a.C., ed è stato poi abbandonato durante il governo della dinastia degli Asmonei (maccabei), tra il 140 e il 116 a.C.

Non si conosce ancora il nome di questo piccolo villaggio e nemmeno il motivo per cui fu abbandonato. Secondo le ipotesi degli archeologi, l’abbandono potrebbe essere stato causato da motivi economici. “Il fenomeno dei villaggi e delle fattorie abbandonate alla fine della dinastia degli Asmonei, segna il successo delle politiche di Erode il Grande, correlato ai massicci progetti di costruzione realizzati a Gerusalemme, in particolare la costruzione del Monte del Tempio”, dice l’archeologo Yuval Baruch.

Il ritrovamento, giugno del 2013, è avvenuto grazie alla Israel Natural Gas Lines che ha iniziato i lavori di un nuovo gasdotto di 35 km, che si estende dalla pianura costiera alla periferia di Gerusalemme. Alla luce del ritrovamento, l’Israel Antiquities Authority e l’azienda energetica hanno convenuto di rivedere la traccia del gasdotto, bypassando il sito archeologico e renderlo accessibile al pubblico.

VIVERE AL QUARZO

A volte non ci rendiamo conto di come le nostre radicate abitudini condizionino la nostra vita secolare. Eppure è così, solo che non ce ne rendiamo conto, e solo talvolta ci vediamo compiere quelle stesse metodiche azioni giorno dopo giorno. Ci ho riflettuto spesso e ho concluso che....

Mi sono resa conto che la metodicità con cui svolgo le mie azioni quotidiane è paradossale. Le mie azioni sono dettate da una innata logica organizzativa a cui non vengo mai meno, se non in casi di forza maggiore ovviamente.

Fin dal momento del risveglio, i miei gesti sono sempre gli stessi, probabilmente da secoli, tanto sono precisi. Mi alzo, e la prima cosa che faccio è scoprire il letto per fargli prendere aria, poi tiro su le tapparelle dedicando sempre uno sguardo al mio mare. Filo dritta in cucina e bevo 250 ml di acqua con linfa di betulla, poi vado in bagno dove effettuo, sempre nella stessa sequenza, le abluzioni mattutine, seguite dalla rituale vestizione (in questo caso cambio i vestiti, maligni che non siete altro!).


Torno in camera, apro la porta finestra, spazzo il balcone e vi passo il cencio, indi ritorno in cucina dove bevo un altro bicchiere da 250 ml di acqua con il succo di un limone spremuto. Metto a bollire l'acqua del tè e nel frattempo vado a rifare il letto. Finalmente siedo per fare colazione, con il mio amato tè, lo yogurt e una brioscina Londi (quella non la cambio per nulla al mondo, il tè e lo yogurt sì).

Ovviamente prima di uscire di casa, faccio la mia raccolta differenziata, plastica, carta, vetro, altrimenti non sto bene. La porta di casa non si chiude senza aver lavato i denti, ma una volta fuori, sono alla mercè degli eventi.....

Comincio a credere che in una vita precedente sia stata un militare, e che la disciplina marziale mi sia rimasta apiccicata addosso, visto che sono l'unica in famiglia ad avere il tipico comportamento militaresco. Non faccio mai però le cose con la fretta tipica dei soldati in addestramento, seguo solo uno schema strategico personale, che mi permette di ottimizzare i tempi e mantenere il mio inquieto animo calmo a proposito del tempo che scorre (tanto per citare...).

Attenzione, questo stile di vita così apparentemente rigido lo conduco solo all'interno del mio accampamento, se sono ospite di accampamenti altrui mi uniformo alle regole di chi mi ospita con una flessibilità di cui mi stupisco anche io. Se sono io ad ospitare membri di altri accampamenti, non impongo le mie regole, lascio che seguano il loro stile per non turbare la loro armonia interiore.

In pratica sono come il meccanismo di un orologio al quarzo, nel quale il quarzo stesso è inserito come componente in un circuito oscillatore, che mantiene il cristallo in perenne vibrazione alla sua frequenza caratteristica: dunque vivo al quarzo.




sabato 16 aprile 2016

Fogo, forbici, formicolone, fortunato come i cani in chiesa

Alcuni modi di dire traggono la loro origine persino da vecchie disgrazie, o da antichi mestieri, o da leggende metropolitane.

FOGO: soffocamento prodotto da cibo o da bevanda. "Ti facesse fogo!", cioè ti andasse di traverso, ti soffocasse. Per estensione, "far fogo" significa non godere di qualcosa che non è stato meritato. "Qué quattrini rubati ti faranno fogo".

Cane in chiesa
FORBICI: si dice di chi è ostinato e testardo. C'era una donna, sembra a Firenze, che da tanto tempo chiedeva al marito di comprarle un paio di forbici, ma lui faceva sordo. La moglie allora decise una strana contestazione: ogni volta che il marito le rivolgeva la parola lei rispondeva soltanto "forbici!" Un giorno l'uomo, esasperato, la calò nel pozzo di casa: ma lei continuò a dir "forbici" fino a quando l'acqua non le sommerse la bocca. E neppure allora si arrese: levando in alto le mani seguitò finché ebbe fiato a "fare forbici" con le dita, allargando e stringendo l'indice medio.

FORMICOLONE: imbroglione, uno che raggira con discorsi

FORTUNATO COME I CANI IN CHIESA: cioè disgraziatissimo. Quando mai sono stati tollerati i cani in chiesa? Lo scaccìno ha preso questo nome porpio dal suo originario compito che era quello di scacciare i cani che eventualmente entrassero in chiesa




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