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giovedì 9 giugno 2016

Pinza o pinzo, piove sul bagnato

Pinza o pinzo, piove sul bagnato, pisciare a gocciole, piscio e vengo e altre chicche toscane che renderanno la vostra conversazione piena di peperoncino


PINZA o PINZO: chi sta diventando vecchio senza essersi sposato

PIOVE SUL BAGNATO: quando guai si aggiungono ad altri guai per chi ne ha abbastanza

PISCIARE A GOCCIOLE: dar qualcosa un po' per volta e chiaramente a malincuore

PISCIO E VENGO: arrivo subito, il tempo di finire in un attimo ciò che sto facendo, anche se non è necessariamente una funzione idraulica


PIU' ADDIETRO DELLE MARTINICCHE: si dice a chi è in ritardo e a chi non è aggiornato

PIU' PANICO O MENO UCCELLI: vuole significare l'unica via d'uscita da una situazione critica. C'è anche un'altra versione, riportata dal Giusti: "Più panico e meno uccelli", detto quando si spera di avere il bene senza impedimento o difficoltà

POCCE DI GHISA: a Siena chiamano così le ragazze dal petto giovanile e provocante

Crampi: rimedi naturali

Crampi: rimedi naturali. I rimedi ai dolori crampi muscolari ci sono, in primis un aiuto può venire dall'alimentazione e inoltre da oleoliti e tisane. Vediamo quali


Credo che chiunque abbia avuto, almeno una volta nella vita, l'esperienza di un doloroso crampo muscolare. I crampi si manifestano con contrazioni involontarie, dolorose e protratte di un muscolo o più muscoli. E' molto facile che si manifestino dopo l'attività fisica soprattutto quando si è scarsamente allenati, ma possono manifestarsi anche a distanza di ore o durante la notte, o persino al risveglio al mattino. Possono comparire crampi a riposo, in tutte le condizioni che causano abbondante sudorazione (febbre, vampate di calore, ecc.) perché la perdita di sali minerali (specie sodio e potassio) con il sudore, altera l'attività delle cellule muscolari.

Prestate sempre e comunque attenzione all''alimentazione, che deve essere sana e ben equilibrata, ricca di frutta e verdura. Nessun alimento è vietato, neppure il cioccolato. E ora i rimedi naturali.

Oleolito: Olio essenziale di Maggiorana m.l 4, Olio essenziale di Alloro ml. 4, Olio di Iperico ml. 92

Tisana ricca in sali minerali: preparare un infuso con Erba medica pianta  g. 40, Coda cavallina fusti sterili  g. 30, Ortica foglie  g. 30. Berne una tazza al mattino e una alla sera.

Tisana per eliminare le tossine dopo uno sforzo muscolare: preparare un infuso con Frassino foglie g. 40, Spirea ulmaria pianta g. 30, Ribes nero foglie g. 30. Berne più tazze nella giornata.





Usi cosmetici della farina d'avena

Usi cosmetici della farina d'avena: davvero molti, efficaci e a basso costo. Ottima nell'alimentazione la farina d'avena è anche un cosmetico multitasking sorprendente.


Tutti ormai conoscono la farina d'avena, ritrovata e riscoperta in cucina per le sue ottime qualità nutrizionali e per il contenuto di vitamina B1 e zinco. Ma oltre agli usi in cucina e come molti già sapranno, la farina di avena è un vero e proprio toccasana per la pelle (prodotti cosmetici a base di avena sono da anni in commercio e si trovano nelle farmacie e nelle erboristerie). Essa ha proprietà emollienti, lenitive, rinvigorenti, antinfiammatorie ed è adatta tutti i tipi di pelle,  utile per trattare infiammazioni cutanee come acne, eczemi, rosacee ed eruzioni, oltre ad essere idratante contrasta l'invecchiamento della pelle. Senza dover spendere un patrimonio in prodotti, possiamo invece procurarci la farina di avena e usarla a scopo cosmetico con un sano fai da te. Vediamo come.


Viso: la si può usare come un sapone, e le pelli particolarmente secche, irritate o sensibili ne trarranno grande giovamento. Ecco come usarla in tre modi:
detersione veloce: mescolare 1 cucchiaio di farina d'avena con 2 cucchiai di acqua calda; applicare sul viso e riscacquare con acqua tiepida.
detersione nutriente:  mescolare 2 cucchiai di farina d'avena con 2 cucchiai di miele e un cucchiaio di latte anche vegetale va benissimo; applicare su viso e collo e lasciar agire qualche minuto; riscacquare con acqua tiepida.
cura di bellezza: mescolare 3 cucchiai di farina d'avena con 2 cucchiai di acqua tiepida, 2 cucchiai di farina di riso, 1 cucchiaio di glicerina vegetale e 1 cucchiaio di aloe vera; procedere all'applicazione su viso e collo; lasciare agire qualche minuto e risciacquare.
    
Tonico all'avena:  mescolaee insieme ¼ di bicchiere di farina d'avena con 200 ml di acqua demineralizzata e un cucchiaio di olio vettore (mandorle dolci, jojoba, mais, arachidi, girasole, oliva etc.). Trasferire in una bottiglia possibilmente scura da tenere in frigorifero e utilizzare con un batuffolo di cotone, esattamente come fosse un tonico.

Scrub:  per il viso procedete così,  mescolando 1 parte di farina d'avena con 1 parte di olio vettore (ad esempio è ottimo l'olio di oliva); frizionare con movimenti circolari il viso e procedete al risciacquo con acqua tiepida. Per il corpo: unire 1 parte di farina di avena, 1 parte di olio vettore e 1 parte di zucchero integrale di canna; procedere all'applicazione con movimenti circolari e risciacquare bene; non avrete nemmeno bisogno di applicare la crema idratante.
    
Bagno: grazie al latte che si ottiene dai fiocchi potrete fare un bagno ammorbidente e lisciante. Mettere mezza tazza di fiocchi d'avena in un panno e legare i lembi in modo da formare un fagotto; porlo in 'acqua calda nella vasca e dopo qualche minuto premere il sacchetto per far uscire il “latte di avena”. Rimanere immerse per 10 minuti. Il fagotto può essere passato sulla pelle come una normale spugna per completare l'azione detergente dell'avena.


Come eliminare le turbe emotive

Come eliminare le turbe emotive può a prima vista sembrare solo un lavoro adatto ad uno psicologo, ma non è poi del tutto vero. Abbiamo a disposizione uno strumento davvero efficace per contrastarle: l'attenzione.


Non avete mai considerato l'attenzione  come una forza personale al vostro servizio. Per attenzione intendiamo il semplice atto di dirigere la mente verso un oggetto particolare. Una persona afflitta è una persona distratta da emozioni negative e che si interessa a desideri sterili.


Immaginate un uomo sperduto in mezzo al mare su una piccola barca. Egli è bloccato dalla nebbia, ma si ricorda di qualcosa che ha visto prima, quando il cielo era limpido. Ricorda una casetta sull'alto di una roccia a picco sul mare. Allora volge la sua attenzione e la sua barca verso quella direzione. Ogni tanto, attraverso uno squarcio nella nebbia, vede per un istante la casetta. Egli capisce che fissare l'attenzione sulla castta è tutto ciò di cui  ha bisogno. In questo modo non puà sbagliarsi. E così riesce a uscire dalla nebbia e a raggiungere la costa. [Immagine mentale 50]

Facciamo l'esperienza del potere dell'attenzione. Scegliamo un principio fondamentale e dedichiamogli tutta la nostra attenzione e il nostro interesse. Prendiamo, ad esempio, questo principio: Noi siamo più utili agli altri quando siamo veramente padroni della nostra vita".
Quando la nostra automobile non funziona, non pensiamo alla vettura del vicino, noi cerchiamo di riparare la nostra. E poi, se il vicino ha delle noie con la sua auto, noi avremo la competenza per aiutarlo veramente.

Il valore personale viene per primo; in seguito lo mettiamo a disposizione degli altri. Questa idea ci dirà che non c'è egoismo nel pensare al nostro sviluppo personale. Questo concetto può esser di grande aiuto per coloro che hanno un falso senso di colpa. Ricordate che nessun sforzo è vano se ci si occupa di ciò di cui necessitiamo. Newton disse: "Le scoperte più importanti le devo ad un'attenzione paziente più che a qualsiasi altro talento".


mercoledì 8 giugno 2016

Pigliare il filone, pigliare il fottuto, pigliare l'aire, pigliare per i' baero

Pigliare il filone, pigliare il fottuto, pigliare l'aire, pigliare per i'baero insomma c'è sempre da imparare, e da riciclare


PIGLIARE IL FILONE: prendere un'abitudine, di solito non lodevole. "Gli ha preso i' filone di giocare alle corse de' cavalli"

PIGLIARE IL FOTTUTO: indica sempre una partenza indispettita. "Io piglio i' mi' fottuto e vò via". L'etimologia è dal vecchio gergo delle meretrici, per le quali "pigliare il fottuto" era come dire prendere il denaro guadagnato, a loro modo


PIGLIARE L'AIRE: cominciare ad andare, a parlare o a fare qualcosa rapidamente. "Quando la Prmira la piglia l'aire a chiacchierare la 'un si ferma più"

PIGLIARE PER I' BAERO: prendere in giro, canzonare. Forma corretta di "pigliare peri'culo"

PIGLIARE UNA BOCCATA D'ARIA: è un vecchio modo di dire: uscire di casa senza uno scopo preciso, o anche starsene alla finestra o sulla terrazza

PIGLIARE UN GRANCHIO A SECCO: commettere un errore, cadere in un tranello. I granchi stanno in genere nell'acqua, come si sa, ed è abbastanza facile catturarli afferrandoli dalla parte di dietro; ma quando per siccità o altro sono costretti a ripararsi i nqualche buca asciutta bisogna stanarli senza vederli e allora è facile essere agganciati dalle loro chele.

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