Tramite queste radiazioni ha luogo quella che noi chiamiamo "telepatia"; ma quasi tutte le forme-pensiero costruite nell'aura non hanno mai l'energia necessaria per proiettarsi oltre il limite esterno dell'aura del loro creatore. Come le faville dell'incudine, quando il ferro incandescente viene percorso dal maglio, questi pensieri-scintilla volano verso l'alto, ma quasi immediatamente si spengono e non superano mai l'area limitata circostante.
Per la proiezione delle forme-pensiero oltre l'aura sono necessari due fattori: la chiarezza di forma e la forza della "carica". La costruzione di queste forme nella mente non può di solito, venire acquisita in poco tempo; occorre un periodo di costante addestramento, a meno che chi costruisce le forme non abbia una capacità innata in questo senso.
Talvolta accade proprio questo e allora, poichè una delle condizioni è soddisfatta, resta da vedere come si può caricare la forma dell'energia che la proietterà a distanza. Questo avviene per mezzo d'un processo di concentrazione emotiva sul pensiero. E' per questa ragione che falliscono tanti esperimenti di telepatia.
La forma-pensiero può essere stata visualizzata e costruita chiaramente, ma poichè non vi è connessa una forza emotiva, non c'è l'energia per proiettarla. Inoltre, l'interesse declina, e di conseguenza declina anche l'entusiasmo (che in realtà è un "sentimento"), e la facoltà psichica cessa di operare.
Non sempre è così, perchè vi sono le prove che talvolta la mente del percipiente si protende verso quella dell'emittente, e vi legge l'immagine e il simbolo che egli desidera trasmettere.
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