La sua efficacia si unisce, in primis, ad un straordinaria “selettività” (il GSE , infatti, agisce sui patogeni senza intaccare significativamente la flora microbica fisiologica delle mucose, anzi ne permette la ri-colonizzazione benefica). Inoltre, recenti ricerche hanno evidenziato le spiccate virtù citoprotettive dell'Estratto di semi di Pompelmo, avvalorandone ancor più l'utilizzo a livello di mucose. Efficace su qualsiasi agente microbico e, al tempo stesso, innocuo, il GSE può quindi essere utilizzato, in tutta sicurezza, sia in caso di affezione, sia in prevenzione. Ovviamente va inserito ai dosaggi adeguati e nelle forme farmaceutiche più adatte, specifiche e differenziate per l'uso intestinale/sistemico e locale.
Avevamo detto che, per risolvere le affezioni intime, oltre ad agire localmente, è necessario bloccare la proliferazione di microrganismi patogeni a livello intestinale, per evitare la diffusione degli stessi nelle parti intime. Ciò si realizza con tre attività sinergiche:
- contrastare direttamente i patogeni intestinali grazie ad estratti vegetali specifici con azione antimicotica ed antibatterica (GSE, Tabebuja, Rosmarino), esercitando contemporaneamente attività immunomodulante (per la presenza di Uncaria) e stimolando la crescita di lattobacilli e bifidobatteri intestinali (grazie ai prebiotici, quali i Frutto-oligosaccaridi). I funzionali sopra elencati sono racchiusi in un prodotto, in tavolette deglutibili, disponibile nel mercato salutistico in confezione da 60 tavolette.
- favorire la colonizzazione da parte dei lattobacilli (naturali antagonisti, in particolare, della Candida) grazie ad un integratore a base di Lactobacillus acidophilus, disponibile in capsule contenenti ciascuna 10 miliardi, in confezione da 30 capsule.
- seguire una dieta adeguata, finalizzata a promuovere l'eubiosi intestinale ed a disintossicare l'organismo. Per questo sarebbe opportuno eliminare: zuccheri, carboidrati raffinati, latte e latticini, carni rosse, cibi industriali, alcolici; consumare con cautela: cereali contenenti glutine, soprattutto se raffinati, carni bianche, uova (in ogni caso solo biologiche), frutta troppo zuccherina; prediligere: ortaggi di stagione (preferibilmente da assumere crudi), frutta poco zuccherina, cereali integrali e pseudo-cereali senza glutine, pesce di piccola taglia e di mare aperto (non più di 2-3 volte alla settimana), legumi e altre fonti di proteine vegetali (tofu, tempeh, ecc.), “latti” e “yogurt” vegetali (soia, riso, kamut, quinoa, ecc.), semi oleaginosi. Adottare questo stile di vita alimentare può essere inizialmente difficile, tuttavia i benefici cui porta sono di gran lunga superiori ai “sacrifici”. E' raccomandabile seguire questo schema alimentare, per tutta la durata del trattamento, a tutte coloro che soffrono di affezioni acute e anche in prevenzione, soprattutto a chi va incontro frequentemente a recidive.
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