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giovedì 21 gennaio 2016

Combattere il colesterolo: riso rosso fermentato, con un pizzico di attenzione

Il riso rosso fermentato è un tipo di riso che viene utilizzato nell'alimentazione, ma viene sottoposto a fermentazione grazie ad un particolare lievito, il "monascus purpureus" che, come dice il nome è appunto definito rosso per la sua colorazione. Tale colore si trasferisce al riso attraverso appunto questo processo fermentativo.

Esso è utilizzato da secoli in Cina per produrre il vino di riso, e si ritrova tradizionalmente in molte preparazioni alimentari, fra cui salse di pesce, insaccati, formaggi rossi di soia, liquori, vini, aceti, vegetali in salamoia, carni salate. Tra l'altro, fa parte anche della tradizionale medicina cinese, utilizzato per mantenere in condizioni ottimali l'apparato circolatorio. Il grande e frequente uso sia in medicina che nell'aliemntazione ha fatto sì che la popolazione cinese abbia una minore incidenza di malattie cardiovascolari, caratteristica questa che lo ha portato anche in Europa al fine di ottenere integratori validi per mantenere livelli appropriati di colesterolo nel sangue.


Il riso dunque,  permeato dal suo micelio che gli conferisce il colore rosso-granato, sviluppa particolari sostanze naturali statino-simili, che si chiamano monacoline, in particolare la monacolina K, che hanno la capacità di ridurre la biosintesi epatica del colesterolo endogeno. Questo riso contiene amido, acidi grassi, fitosteroli, isoflavoni, monacoline, pigmenti naturali chiamati monascine, e monascorubine. Sono proprio le monacoline che si comportano come statine naturali, con un'attività simile alle statine di sintesi, inducendo una inibizione dell'enzima HMG-CoA reduttasi, che svolge una funzione fondamentale nella biosintesi endogena del colesterolo, pur con un dosaggio della statina naturale (7 mg) inferiore a quello presente nei farmaci contenenti statine di sintesi (10, 20, o 40 mg).

In pratica questo riso normalizza i livelli di colesterolemia totale, con un'azione particolarmente efficace di riduzione dei livelli di colesterolo LDL, il colesterolo cattivo, mentre è incrementato l'HDL, o colesterolo buono, che si comporta come uno "spazzino" dell'LDL. Le monacoline esercitano anche un'azione normalizzante sui trigliceridi, con conseguente riduzione della trigliceridemia.

In generale gli integratori di riso rosso fermentato possono  essere potenziati se abbinati ad altre sostanze naturali come l'estratto di carciofo, che interviene sulla produzione della bile; l'astaxantina, che protegge i lipidi e quindi anche il colesterolo LDL dalla perossidazione, riducendo il danno ossidativo e contrastando la formazione di placche nelle arterie, similmente al coenzima Q10; i policosanoli, estratti dalla canna da zucchero, e il gamma orizanolo, componente specifico dell'olio di riso, efficaci nel mantenere bassi livelli di LDL e di trigliceridi.

Ora il riso rosso fermentato deve essere utilizzato con cautela da quei soggetti che hanno già manifestato reazioni avverse con le statine di sintesi. E' sconsigliata inoltre l'associazione fra integratori di riso rosso fermentato e farmaci ipocolesterolemizzanti di sintesi. Per mancanza di studi specifici, esso non deve essere utilizzato durante la gravidanza e l'allattamento.

mercoledì 11 novembre 2015

Sapone fatto in casa senza soda caustica

I prodotti naturali sono la mia passione, e il sapone fatto in casa fa, naturalmente, parte del gruppo. Nelle tradizionali ricette però, per fare il sapone si usa la soda caustica, a cui bisogna prestare particolare attenzione. Questo significa che nel procedimento, non è possibile coinvolgere i bambini data la pericolosità della sostanza. Ma perchè rimanere con il desiderio di provare almeno una volta a fare il sapone in casa senza troppi rischi?


Si può fare a meno della soda caustica seguendo una semplice ricetta che vediamo oggi. Prendete dunque appunti. Vi occorreranno:  5 litri d’acqua, 1 kg di cenere, 750 ml di olio di oliva, 50 gr di amido,  oli essenziali a vostro piacimento, un secchio, 2 pentole capienti

Procedimento:  il primo passo consiste nella la preparazione della lisciva, ovvero si pongono l’acqua e la cenere in una pentola, mescolando bene e facendo cuocere la miscela per due ore a fuoco lento. Passate le due ore, stendere un panno bianco sopra un secchio e filtrarvi il composto di acqua e cenere così da lasciare sul panno tutte le impurità. Nella seconda pentola porre l’olio e portarlo a una temperatura di circa 30°.

Versatevi circa la metà della liscivia, mentre nella metà rimasta nel secchio aggiungete l’amido. Mescolate con cura l'olio e la lascivia e in un secondo momento aggiungere anche la liscivia miscelata all'amido sempre mescolando. A questo punto aggiungete la vostra essenza preferita. Riversare poi il composto nel secchio o se le avete in apposite formine e lasciate riposare per almeno due settimane.


sabato 2 agosto 2014

Macchie di sangue e macchie di vernice, consigli casalinghi | Varie

MACCHIE DI SANGUE

Stendete sulla macchia fresca una miscela di amido, fecola o borotalco: lasciate asciugare e spazzolate. Oppure coprite le macchie vecchie o nuove con bicarbonato di sodio e bagnate con acqua fresca. Lasciate riposare da 15 a 30 minuti poi sciacquate

Una macchia di sangue fresco sul cuoio? Tamponate con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua ossigenata. Scomparse le bollicine, asciugate

Se vi pungete un dito mentre cucite o sporcate di sangue la stoffa, bagnate di saliva una lunga gugliata di cotone bianco e sistematela sulla macchiolina: il filo assorbirà il suangue


MACCHIE DI VERNICE

Per pulire più facilmente la cute dopo aver verniciato, stendete un velo di vaselina sul mani e sul viso prima di cominciare.

Per asportare la vernice secca al lattice dagli indumenti, lasciate a bagno il capo in una soluzione di acqua tiepida e sapone per 2 ore. Ppoi spazzolate delicatamente la macchia con un o spazzolino da denti. Ripetete l'operazione se necessario

Come ultimo espediente per salvare un tappeto disseminato di macchie, tagliuzzate con molta attenzione i peli macchiati

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