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mercoledì 18 maggio 2016

Borotalco: usi alternativi

Borotalco: usi alternativi. L'idea che abbiamo del borotalco è quasi sempre legata al dopo-bagno della nostra infanzia, quello magari fatto a casa dei nonni, dove il borotalco non mancava mai e il suo delicato profumo si spandeva ovunque. Ma con il borotalco possiamo fare moltissime cose, davvero utili.


Quando sento il profumo del borotalco mi tornano sempre in mente i miei ricordi di bambina a casa dei nonni, lì trovavo sempre un barattolo o una bustina di borotalco che immancabilmente nonna mi faceva usare dopo il bagno. Forse oggi viene usato poco, ma i suoi usi sono davvero molti.


Il borotalco è costituito da una miscela di polvere di talco e acido borico, le cui azioni erano quelle di essere antitraspirante, sbiancante, lenitive ed antisettiche. Ma il borotalco può essere utilizzato anche per altri usi, vediamo quali.

DEPILAZIONE: cospargere di borotalco le zone su cui sarà spalmata la ceretta consente di evitare eccessivi arrossamenti e irritazioni, inoltre assorbe l’umidità della pelle in eccesso e permette così alla ceretta una presa migliore.

TOGLIERE LA SABBIA: in estate capita sovente che, al momento di venire via dalla spiaggia  i piedi siano ricoperti di sabbia, perchè umidi e non si ha il tempo di farli asciugare o la possibilità di sciacquarli. Portate con voi del borotalco, cospargete i piedi o la parte del corpo interessata e la sabbia verrà via molto più facilmente.

MACCHIE DI GRASSO: un rimedio della nonna, molto efficace se si devono affrontare macchie di olio o grasso.  Basterà stenderne uno strato abbondante sulla macchia e lasciar agire un paio d’ore, o la notte intera. Successivamente spazzolare via, senza esagerare per non sfibrare i vestiti. Dopo aver rimosso il borotalco, a macchia sbiadita o scomparsa, si può lavare l’indumento.

CONSERVARE VECCHI LIBRI: se i vostri vecchi libri si sono impregnati di umidità e presentano un po’ di muffa, dopo averla rimossa, cospargete ogni pagina con del borotalco e lasciare asciugare diverse ore. Passato il tempo basta spazzolare via il borotalco e per un bel po’ i vostri libri saranno al sicuro.

DISTRICARE COLLANE E BRACCIALETTI: se una vostra collana sottile o un braccialetto si sono aggrovigliati, cospargete attentamente ed uniformemente la polvere sul gioiellino, in questo modo diventerà molto più facile rimediare al danno.

CARTE DA GIOCO: se siete amanti dei giochi di carte e avete fra le mani un mazzo nuovo, prima di usarlo, ponetelo in un sacchetto per alimenti con del borotalco, chiudete il sacchetto e agitare, togliere dalle carte la polvere in eccesso. Questo trucco renderà le carte più agevoli da usare e non si attaccheranno una volta riposte.




martedì 22 marzo 2016

I Chachapoyas, i misteriosi Guerrieri delle nubi

35 sarcofagi appartenenti alla cultura Chachapoyas sono stati rinvenuti da un team di  archeologi nella regione di Amazonas in Perù. I sarcofagi sono piccoli per cui gli studiosi  pensano che si tratti di un cimitero per bambini. Tra l'altro, il luogo della sepoltura è rivolto verso ovest, fatto molto insolito per i cimiteri Chachapoyas. La civiltà Chachapoyas, nota anche come Guerrieri delle Nubi, fu una potente e misteriosa popolazione che fiorì nel 800 d.C. e che fu fiorente fino a poco prima della conquista spagnola del Nuovo Mondo, quando furono conquistati e inglobati nell’impero Inca.

La zona che essi occuparono fu la zona andina presso le foreste nebbiose della regione di Amazonas nel Perù odierno, distinguendosi per i loro incredibili sarcofagi chiamati purunmachu. I sarcofagi venivano realizzati con l’argilla e poi decorati con cura, vi venivano dipinti i volti e i corpi e poi allineati sul bordo della scogliera come sentinelle a guardia dei morti. Ma questa che gli archeologi hanno fatto, è una rara scoperta.


I reperti infatti presentano una caratteristica unica,  misurano solo 70 centimetri di altezza, caratteristica questa che ha fatto dedurre ai ricercatori, che all’interno vi si trovino corpi di bambini e che questo gruppo di purunmachus sia un cimitero esclusivamente per coloro che sono morti in giovane età. La scoperta è stata fatta nel mese di luglio del 2013 ma solo nel mese di settembre i ricercatori sono stati in grado di raggiungere il sito per confermare il ritrovamento. Altro fatto stupefacente è che i sarcofagi sono stati orientati tutti verso ovest, fatto insolito per i cimiteri Chachapoyas.

A tuttora, i sarcofagi non sono stati ancora aperti poichè come affermato da Manul López Cabañas del Ministero regionale di Commercio Estero e del Turismo, essendo una scoperta unica al mondo  è necessario proteggerla e integrarla nel circuito turistico.  I primi purunmachus sono stati scoperti nel 1928, quando un forte terremoto scosse la valle di Utcubamba in Perù, facendo precipitare da una delle colline che circondano la valle un’enigmatica statua di argilla alta circa 2 metri e con la mascella quadrata. Presto gi archeologi si resero conto di trovarsi di fronte ad una scoperta estremamente rara, in quanto la statua era in realtà un sarcofago, nel cui interno vi erano i resti di un individuo avvolto accuratamente in un telo.

Il corpo risaliva intorno al 1470 a.C. come risultò dalla datazione al radiocarbonio, epoca in cui il popolo Chachapoya venne travolto dagli Inca. Secondo lo studio condotto, i sarcofagi venivano primariamente eretti lungo un muro circolare basso posto su una sporgenza rocciosa. Poi, il corpo del defunto veniva avvolto nel tessuto e inserito nel contenitore. Infine, il sarcofago veniva verniciato di bianco e decorato con collane, pettorali e piume. Il viso e i genitali venivano colorati con i toni del giallo e del rosso. Nel sito di Carajia, le punte coniche dei purunmachus sono completate con un teschio umano posto sulla parte superiore. Diversi siti di sepoltura sono impreziositi da pittogrammi che rappresentano scene di pastorizia o di caccia, affiancate da figure umane con raggi provenienti dalle loro teste, probabilmente acconciature piumate.

Purtroppo con la scomparsa della cultura Chachapoya i sarcofagi non furono più ritenuti sacri e quindi la maggior parte di essi furono profanati e distrutti dai saccheggiatori in cerca di eventuali ricchezze che potevano trovarsi all’interno.

Il centro di questa cultura precolombiana era sito presso il bacino del fiume Utcubamba. Dai  ritrovamenti archeologici si è dedotto che i Chachapoyas si stabilirono in questa regione a partire dal 200 d.C., prosperando fino a poco prima dell’arrivo degli spagnoli nel 16° secolo, quando l’Impero Inca conquistò i loro territori, portando alla graduale cancellazione della loro cultura e delle loro tradizioni.

Tutto ciò che sappiamo di questa enigmatica cultura proviene dagli Inca stessi e dalle cronache dei Conquistadores. Un cronista e storico spagnolo Pedro Cieza de León (c.1520 – 1554) scrive che si tratta delle “più bianche e più belle persone che abbia visto nelle Indie…”. Anche da altri indizi si evince che i Chachapoyas avessero la pelle di colore più ‘chiaro’ rispetto agli altri nativi della regione, il che rende più enigmatica l’origine di questo popolo. Altre informazioni ci vengono dalle  rovine, dal vasellame, dalle tombe e altri manufatti. Il sito più famoso è la fortezza di Kuelap, un imponente complesso che si trova nei pressi della città di Chachapoyas, nel nord del Perù. Cos'altro ancora non sappiamo di questa straordinaria civiltà?

domenica 13 luglio 2014

Collane, consigli casalinghi | Varie

Per la civetteria delle donne, sono importanti anche i monili di bigiotteria, e le collane danno quel tocco in più al nostro abbigliamento, sia esso formale o informale. Ve sono di meravigiose e dalle tendenze più stravaganti. Però dobbiamo cercare di mantenerle sempre splendenti come fare?


Per non far scurire le collane di bigiotteria, riponetele accanto ad un pezzetto di gesso bianco. Per pulire le pietre artificiali, immergetele in alcool denaturato per 5 minuti. Poi sciacquatele in acqua tiepida e asciugatele con un panno pulito senza peluria.

I brillanti artificiali e i cristalli di rocca andranno immersi in sapone liquido non diluito per 15 minuti; sciacquate poi in acqua tiepida e asciugate con un panno di flanella.

Fate lo stesso per la bigiotteria di metalli, ma diluite il sapone in acqua calda


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