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domenica 24 gennaio 2016

Come funzionano gli antiacidi di uso comune

Quando acidità, reflussi e bruciori diventano insostenibili, si ricorre agli antiacidi comuni, che agiscono contrastando l'acidità (sono inclusi sia i farmaci inibitori di pompa protonica, che “mettono un freno” alla secrezione di acidi da parte delle cellule parietali gastriche, sia le sostanze, di sintesi o naturali che siano, che, poiché basiche, tamponano direttamente i succhi gastrici già secreti). Così facendo, si alleviano temporaneamente i sintomi ma si “trascura” completamente la vera origine del problema, cioè il venir meno dell'equilibrio protettivo della mucosa gastrica.


La fisiologica acidità gastrica, che svolge un ruolo importante sia nei processi digestivi, sia nella sterilizzazione degli alimenti (per evitare che microrganismi patogeni arrivino nell'intestino), non dovrebbe essere un fattore di disturbo, a patto però che tutti i meccanismi di protezione della mucosa gastrica siano intatti ed efficienti. Nel momento in cui compaiono  sintomi di acidità di stomaco, bruciore, reflusso significa che c'è un disequilibrio tra i fattori protettivi (secrezione di muco, presenza di prostaglandine di tipo 2, ecc.) ed i succhi gastrici acidi, cioè quando i secondi prevalgono sui primi. In questi casi, assumendo i comuni antiacidi, non solo si abbassa l'efficienza gastrica ma si cade, purtroppo, nel cosiddetto “effetto rebound” o “effetto rimbalzo”; infatti più si innalza il pH dello stomaco per ridurne l'acidità, più paradossalmente aumenta in modo spropositato la produzione di acido da parte dello stomaco che tenta in tutti i modi di tornare “acido” per garantire la sua perfetta funzionalità.

Così facendo, si aumenta costantemente il divario tra i fattori protettivi e i succhi gastrici  e i disturbi, dopo una parvenza di miglioramento iniziale, peggiorano. Perciò la compromissione della funzionalità gastrica digestiva va poi di pari passo con questo stato di cose, innescando un disequilibrio che può estendersi a tutto l'apparato digerente. Partendo da queste considerazioni, utilizzare i “soliti antiacidi” non è certo la soluzione migliore! La via da prediligere per la risoluzione delle problematiche di iperacidità, bruciore gastrico e reflusso non è l'utilizzo di rimedi che contrastano l'acidità, siano essi sintetici o naturali, bensì l'adozione di un approccio volto a promuovere il ripristino dell'equilibrio protettivo della mucosa gastrica, salvaguardando appieno tutti i meccanismi fisiologici dello stomaco.




lunedì 22 dicembre 2014

Il bambino si ammala spesso? Attenzione alle intolleranze alimentari - prima parte

E' noto che i bambini, a causa del loro sistema immunitario in formazione (che sta  cercando di "imparare" a riconoscere i suoi "nemici", soprattutto virus e batteri), tendono ad ammalarsi spesso; si tratta di una specie di "palestra" attraverso la quale il sistema immunitario apprende come reagire nel caso riceva un attacco davirus, bateri e antigeni.

In condizioni di buona salute generale, queste aggressioni si risolvono nel giro di  due o tre giorni al massimo, cioè il tempo necessario per un'efficace e pronta risposta immunitaria. Il problema sorge, invece, nel caso  incui i bambini, in seguito ad una semplice infezione virale, sviluppino delle complicanze. Facciamo un esempio.


L. ha 5 anni ed ha avuto la sua prima febbre a 14 mesi. La febbre, oscillante tra i 38 e i 39 grazi , è durata 8 giorni, risolvendosi al secondo giorno di assunzione di antibiotico poichè L. ha svilupppato brinchite e otite. Successivamente, nello stesso anno, L. ha avuto altri 3 episodi di otite e 2 bronchiti, risolte sempre con l'antibiotico; da allora L. si ammala almeno una volta al mese. La mamma è molto preoccupaa perchè teme che al minimo attacco influenzale, L. non sarà in grado di sconfiggerlo ed avrà complicazioni tali da dover ricorrere nuovamente all'antibiotico.

Casi come quello di L. sono molto frequenti, ma non sono e non dovrebbero essere la normalità; in realtà, sono l'espressione di un disequilibrio immunitario e di una profonda infiammazione cronica che impedisce al bambino di rispondere con prontezza all'infezione in atto. La causa nascosta (e spesso sottovalutata) di questa predisposizione alle malattie può essere un'intolleranza alimentare. Domani vedremo precisamente cosa è l'intolleranza alimentare.

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