E' noto che i
bambini, a causa del loro
sistema immunitario in formazione (che sta cercando di "imparare" a riconoscere i suoi "nemici", soprattutto virus e batteri), tendono ad ammalarsi spesso; si tratta di una specie di "palestra" attraverso la quale il sistema immunitario apprende come reagire nel caso riceva un attacco davirus, bateri e antigeni.
In condizioni di buona salute generale, queste aggressioni si risolvono nel giro di due o tre giorni al massimo, cioè il tempo necessario per un'efficace e pronta
risposta immunitaria. Il problema sorge, invece, nel caso incui i bambini, in seguito ad una semplice infezione virale, sviluppino delle
complicanze. Facciamo un esempio.
L. ha 5 anni ed ha avuto la sua prima febbre a 14 mesi. La febbre, oscillante tra i 38 e i 39 grazi , è durata 8 giorni, risolvendosi al secondo giorno di assunzione di antibiotico poichè L. ha svilupppato brinchite e otite. Successivamente, nello stesso anno, L. ha avuto altri 3 episodi di otite e 2 bronchiti, risolte sempre con l'antibiotico; da allora L. si ammala almeno una volta al mese. La mamma è molto preoccupaa perchè teme che al minimo attacco influenzale, L. non sarà in grado di sconfiggerlo ed avrà complicazioni tali da dover ricorrere nuovamente all'antibiotico.
Casi come quello di L. sono molto frequenti, ma non sono e non dovrebbero essere la
normalità; in realtà, sono l'espressione di un
disequilibrio immunitario e di una profonda
infiammazione cronica che impedisce al bambino di rispondere con prontezza all'infezione in atto. La
causa nascosta (e spesso sottovalutata) di questa predisposizione alle malattie può essere un'
intolleranza alimentare. Domani vedremo precisamente cosa è l'intolleranza alimentare.