Qualcuno lo chiama tè rosso, per il suo caratteristico color rubino, ma in realtà il karkadè (karkadeb con cui la pianta è chiamata nel dialetto Tacruri, in Etiopia) si ottiene dall'infusione dei petali secchi di ibisco. E' una bevanda dal gusto lievemente acidulato, rinfrescante e dissetante che può essere consumata sia calda che fredda. Ma non è certo per il gusto o per il colore che se na fa uso, quanto per le sue proprietà.
Esso infatti contiene acidi organici (acido malico, ibiscico, citrico e tartarico, acido ossalico, acido ascorbico, fitosteroli antocianosidi), che conferiscono proprietà diuretiche e antisettiche delle vie urinarie, utili nelle infezioni come la cistite.
La vitamina C, di cui è ricco (acido ascorbico), non solo ha un’azione antiossidante, antinfluenzale e vitaminizzante, ma contribuisce a fluidificare il sangue, mentre la presenza di flavonoidi e antociani, ne fanno una pianta vasoprotettiva, utile in caso di fragilità capillare, varici, emorroidi, couperose e cellulite. Recenti studi hanno evidenziato le spiccate capacità regolatrici della pressione sanguigna, perché se da un lato permette l’eliminazione delle tossine e le sostanze in accumulo attraverso la diuresi, dall’altra l’azione fluidificante del sangue permette un migliore funzionamento dell’intero sistema cardiocircolatorio.
Le sue efficaci
proprietà anti-ipertensive, sarebbero addirittura equivalenti a
quelle di determinati ACE inibitori (farmaci che bloccano l'enzima di
conversione dell'angiotensina, utilizzati soprattutto nella terapia
dell'ipertensione arteriosa). Inoltre essendo una malvacea, come la malva e l’altea, contiene le mucillagini che esercitano un’azione lenitiva e protettiva sui tessuti interni dell’organismo, indicata per tutti i tipi di infiammazioni delle mucose, come gengiviti, mal di gola, raffreddore e tosse.
Grazie alle mucillagini, che a contatto con l’acqua, formano un massa gelatinosa, svolge anxhe un’azione dolcemente lassativa.