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sabato 30 aprile 2016

Stipsi in Gravidanza: rimedi naturali

Stipsi in gravidanza : una problematica molto comune e piuttosto fastidiosa per le donne in dolce attesa. Oltre ad essere un periodo davvero delicato, quello della gravidanza è anche un lasso di tempo in cui il corpo di una donna cambia sotto molteplici aspetti, sia fisici che ormonali.

La stipsi in gravidanza è una delle conseguenze del cambiamento che subisce il corpo femminile sia chimicamente, fisicamente che a livello ormonale. Ciò è dovuto anche al cambiamento del funzionamento del sistema gastrointestinale. Dato che in gravidanza il problema della stipsi non può essere contrastato farmacologicamente, è bene conoscere quali possono essere i rimedi naturali.


Principalmente è un ormone che causa la stipsi, il progesterone, soprattutto nel primo trimestre. Il progesterone ha la funzione di controllare le contrazioni uterine e rilassare i muscoli dell’utero per permettere la crescita del feto, ma proprio per questo rallenta i movimenti della peristalsi. Inoltre si deve considerare anche il peso che l’utero gravido comprime sul suo tratto finale.

Quali rimedi?  Ottime sono le fibre solubili alimentari che devono essere accompagnate da una considerevole quantità di acqua,  queste fibre infatti contengono mucillagine, che a contatto con l’acqua crea un gel che lubrifica le feci e le aumenta di volume. Così, essendo più morbide non si ha nessuna difficoltà di espulsione.

SEMI DI PSILLIO:  lassativo naturale ricco di mucillagine e con proprietà antinfiammatorie. Grazie alla consistenza gelatinosa delle mucillagini,   le feci si ammorbidiscono e quindi si eliminano più facilmente. Inoltre ripuliscono tutte le pareti dell’intestino. Immergere un cucchiaio di semi di psillio per circa un’ora in una tazza con dell’acqua. Una volta che hanno rilasciato tutte le loro proprietà nutritive potete ingerirli. Preferibilmente a digiuno la mattina. Questa operazione la potete fare anche con dello yogurt.

GLUCOMANNANO: si ricava dalla pianta erbacea che appartiene al gruppo delle Aracee. Anche il glucomannano è a base di mucillagine e quindi è utile assumerlo con del liquido per favorire ancora di più il suo rigonfiamento nell’intestino. Basta assumere tra i 3 e i 4 gr di sostanza al giorno.

MALVA:  oltre ad essere lassativa  svolge un’azione antinfiammatoria e idratante. Può essere assunta preparando un decotto fatto con delle foglie di malva immerse in infusione in acqua e poi messe a bollire sul fuoco. Prima di berlo è consigliato filtrare la bevanda. E’ ideale per un’assunzione da parte sia delle donne gravide che per i bambini e gli anziani.

MANNA:   linfa estratta dalla corteccia degli alberi tra cui il Frassino. Ha un’azione lassativa e contribuisce a regolare l’attività intestinale e a rinfrescante. La manna in polvere può essere assunta tra i 20 ai 50 gr mescolati in un liquido come l’acqua o il latte.

TAMARINDO: lo si trova facilmente in commercio anche sotto forma di sciroppo. E’ consigliato assumerne una piccola quantità, 10 ml, diluita in acqua.

Prima di ricorrere comunque ad uno qualunque di questi rimedi è sempre bene rivolgersi al vostro medico curante.

venerdì 15 gennaio 2016

Ritrovare lo sprint con cavolfiore, limone e riso

Abbiamo parlato di rimedi vari per affrontare l'autunno, l'inverno e i tutti i disagi che essi ci portano fra epidemie di raffreddore, tosse, influenza, cali  di energia. Anche l'inizio dell'anno però è forirero di qualche problema perchè gli inizi di Gennaio si portano dietro la pesantezza degli stravizi fatti durante le festività natalizie e del capodanno. Ma c'è un rimedio anche per questo, infatti per far sì che il senso di pensatezza e affaticamento passi velocemente e ritrovare il benessere.  Ve ne sono tre da tenere in grande considerazione: il cavolfiore, il limone e il riso.

Il cavolfiore è ottimo per combattere il reflusso e sfiammare tutto l’apparato digerente, questa azione  è dovuta ad una sostanza che esso contiene, il gefarnato, capace di rinforzare la mucosa dello stomaco e  proteggerla anche contro gli attacchi dell’Helicobacter pylori. Se non sopportate l'acuto odore del cavolo durante la cottura, mettete nell’acqua di bollitura un gambo di sedano e pezzetti di pane secco. Per potenziare la sua azione cicatrizzante  sull’ulcera ed evitare le comuni fermentazioni dopo averlo mangiato, basta condirlo con un filo d’olio e qualche cucchiaio di yogurt bianco intero (ovviamente senza zucchero).


Una potente proprietà del limone, oltre al fatto di essere un antibiotico naturale, è quella di migliorare la fissazione del ferro e contrastare le anemie. Ecco perchè è bene aggiungere il suo succo (a crudo) a carne e pesce, carpacci e insalate. Se non amate il limone potete usare il prezzemolo. Se messo nella frittata e nelle minestre, grazie al contenuto di vitamina C fa guarire in fretta il raffreddore. Provate l’insalata di ceci, noci e salmone affumicato: è perfetta per contrastare la debolezza e nutrire il sangue. Basta condirla con un cucchiaino di succo di limone, un pizzico di scorza grattugiata, peperoncino e olio d’oliva.

Il riso, quello integrale è ottimo per combattere la stipsi e rigenerare la flora batterica intestinale. Se la vostra dieta delle festività è stata a base di pane bianco, pasta e carboidrati raffinati, per depurarsi dall’eccesso di zuccheri accumulati basterà accompagnare i pasti con del riso integrale lessato molto al dente, senza dimenticare di aggiungere all’acqua di cottura 1-2 cucchiai di aceto bianco. È ricco di fibre antistipsi. Si può insaporire il riso lessato con l’acidulato di riso, condimento della cucina giapponese che combatte la stasi circolatoria ed è un ottimo ricostituente per iniziare l’anno.

domenica 29 novembre 2015

Pochi grammi di fibre per dimagrire

Chi consuma fibre dimagrisce più velocemente, sente meno il morso della fame e riesce a conservare il peso forma senza troppi sacrifici. Inoltre se si consumano cibi crudi, integrali, poco raffinati e quando possibile con la buccia, anche si ingrassa si riesce a tronare in forma più rapidamente.  Perchè?
Le  sostanze vegetali contengono fibre composte da una parte insolubile, che regola la peristalsi intestinale e ripulisce il colon in profondità e da una parte solubile che si mescola all’acqua e migliora il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, evitando che l’organismo ne assimili in eccesso.


Le fibre pure, nel senso stretto del termine in natura non si trovano, esse sono solo insolubili o solo solubili: perciò le troveremo presenti nei cibi in percentuali diverse, per cui avremo cibi più insolubili (come la crusca) o più solubili (come le mele). Ricordate che chi soffre della sindrome del colon irritabile deve consumare in dosi ridotte le fibre insolubili.

A cosa sono utili? A metabolizzare meno zuccheri, poichè  quando vengono introdotte nell’organismo tramite l’alimentazione, le fibre si mescolano con acqua e succhi gastrici, aumentano il loro volume e formano un bolo alimentare che, espandendosi nello stomaco, favorisce il senso di sazietà. Dopo, il bolo di cibo scivola nell’intestino: il passaggio sulle pareti intestinali è molto veloce e questo riduce l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri. Ne consegue che se il corpo assorbe meno zuccheri, si riduce la risposta insulinica e si previene la tipica fame fuori pasto.

 E poi quando arrivano nel colon,  le fibre presenti nel bolo fermentano e producono metano, acqua, anidride carbonica e una serie di acidi organici, tra i quali spiccano l’acido propionico, che limita la produzione di grassi da parte del fegato; l’acido butirrico, che agisce come un probiotico e favorisce la crescita dei batteri buoni sulla mucosa intestinale, evitando ristagno di tossine e formazione di gas che favoriscono la stipsi e gonfiano la pancia.

Perciò nella nostra alimentazione le fibre dovrebbero essere costanemente presenti e dovremmo accompagnarle con tanti liquidi, circa  litro e mezzo di acqua al giorno, poichè in questo modo aumentano di volume e combattono il senso di fame, la stipsi e il sovrappeso. I nutrizionisti oggi consigliano di assumere 35 gr di fibre (solubili e insolubili)  ogni giorno, tanto basta per ottenere risultati soddisfacenti.

Orientatevi sempre su fibre scure e biologiche perchè in questo modo sarete sicuri di poter consumare alimenti crudi con la buccia ed essere meglio assimilati dalll'organismo. I cibi biologici integrali, in particolare i cereali, si riconoscono dal colore più scuro, dovuto alla presenza del tegumento e garanzia della mancata raffinazione.

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