Sovrappeso nei bambini: non sottovalutare il problema è un dovere dei genitori, che troppo spesso tendono, a torto, a voler sdrammatizzare non focalizzandosi sulle possibili ripecussioni
In base ad uno studio condotto presso l'Università del Nebraska-Lincoln, USA, e condotto dalla ricercatrice Alyssa Lundahl, è emerso che almeno la metà dei genitori che ha un bambino con problemi di sovrappeso ha la tendenza a negare che il figlio sia afflitto da tale problematica, addirittura affermano che il figlio è sottopeso. Le ragioni di questo tipo di atteggiamento sembrano da un lato risiedere nel desiderio dei genitori di sdrammatizzare la questione, dall'altro da una percezione distorta della realtà, per la frequenza con cui i media fanno passare immagini di bambini in sovrappeso, che porta i genitori a pensare che sia la normalità.
Lo studio si è basato su una revisione di ben 69 studi già presenti a livello mondiale condotti tra il 1990 e il 2012. Sono stati coinvolti più di 15.000 bambini di età compresa tra 2 a 18 anni. Ai genitori è stato chiesto di valutare il peso del proprio figlio utilizzando immagini o scale di valutazione.
I bambini sono poi stati misurati secondo le tabelle di crescita Body Mass Index per stabilire se erano soggetti in sovrappeso o obesi. E' emerso che il 51% dei genitori con figli in sovrappeso o obesi sottovalutava le dimensioni del loro bambino. Ad avere più difficoltà nel distinguere il peso corretto sono stati i genitori dei bambini più piccoli, quelli di età compresa tra i 2 e i 5 anni.
Anche in questo caso ad influire sul peso dei bambini, soprattutto in età scolare è proprio l'idratazione. Secondo uno studio tedesco condotto dalla dottoressa Rebecca Muckelbauer su circa 3mila bambini tra i 7 e gli 8 anni, è stato verificato che un bicchiere di acqua al giorno, nell’intero anno scolastico, ha ridotto del 31% il rischio di sovrappeso.