Potta, pratica, prenderla a veglia, prendere i' traicche, prendere la lepre con carro, memorizzate questi modi di dire, perché in alcune parti della Toscana potreste sentirli spesso
POTTA: vanesio, esibizionista. Contrazione di potestà, un personaggio che quando era in veste ufficiale usciva dal suo palazzo in gran pompa, seguito da un codazzo di cortigiani: da qui "fare il potta", cioè pavoneggiarsi, far mostra di sè. I derivati sono: "pottata", che in Versilia significa anche sciocchezza, sbaglio; "pottaione e pottone". Meriterebbe uno studio particolare il meccanismo linguistico che ha permesso al potestà, ovvero al "potta", di prendere anche il significato di vulva. La "potta", in gergo, significa appunto questo.
PRATICA: relazione d'amore illegittima
PRENDERLA A VEGLIA: prenderla come abitudine, in senso ironico. "Che l'ha preso a veglia di venire a chieder quattrini a me?"
PRENDERE I' TRAICCHE: andarsene. L'espressione è originaria di Arezzo, poi si è diffusa in altre parti della Toscana
PRENDERE LA LEPRE COL CARRO: quando si vuol raggiungere uno scopo con prudenza, senza affrettarsi, con circospezione