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sabato 24 maggio 2014

Come metter più vita e amore nella nostra esistenza | Psicopittografia

La felicità non è altro che uno stato di libertà interiore. Dimentichiamo la parola "felicità" e sostituiamola con il termine "libertà interiore". Ciò influirà benevolmente sul nostro modo di pensare. La libertà interna è così legata al significato autentico di felicità. E ciò ci mette sulla buona strada.

Non è uno stimolo o una sensazione. Lo stimolo ha sempre il contrario; presto o tardi ritorna alla noia o alla depressione. Lo stimolo viene da un legame emotivo con qualcosa, come una nuova casa o un complimento. Interiormente possiamo aggrapparci a un sogno o a una speranza di divenire ricchi. Ma questi stimoli non hanno stabilità. Allora dobbiamo cercare affannosamente sempre più stimoli; e ciò ci esaurisce. Ma quando troviamo la libertà interiore, allora siamo felici, sia che otteniamo la nuova casa oppure no, sia che il sogno si realizzi oppure no.

Il progresso può esser paragonato a un treno che si ferma periodicamente per far scendere dei passeggeri e farne salire altri. Noi dobbiamo regolarmente depore le nostre false idee e allo stesso tempo assumerne di nuove. Abbandoniamo la conclusione che la vita è lotta, e accogliamo l'idea che la guerra è finita. Deponiamo il mito secondo il quale gli errori del passato hanno ancor oggi influenza su di noi; accettiamo il fatto che ogni giorno è sempre un nuovo giorno [Immagine mentale 75]

venerdì 23 maggio 2014

Come por fine alla nevrosi | Psicopittografia

Quando seguiamo i principi della psicopittografia, cambiamo direzione. La nuova direzione si afferma gradualmente ma in maniera precisa. Cominciamo a vedere le cose della cui esistenza nemmeno dubitavamo. Quando vediamo i benefici pratici di questo mutamento, ci chiediamo perchè non ce ne  siamo accorti prima.

Non saremo più nervosi. Gli avvenimenti esterni non ci turberanno. Abbiamo il controllo del nostro modo di sentire. Le emozioni sono ora guidate da una forma d'intelligenza più alta, esse non ci tengono in pugno. Non siamo più indecisi.

Qual'è la causa della nevrosi? L'aggancio ad un falso senso d'identità. Siamo turbati perchè non siamo realmente chi vorremmo essere. Come distruggere questa pretesa malsana? Siamo esattamente chi siamo senza vergona nè senso di colpa. Non nascondiamo nulla di noi. Guardiamo in faccia le nostre pretese e consideriamole come tali. Non abbiamo bisogno di dirlo ad altri, ma di esser sinceri con noi stessi. Cominciamo a pensare che vi è un modo interamente nuovo di vivere la vita quotidiana.

giovedì 22 maggio 2014

Come sorridere delle cose che un tempo insidivano la nostra salute | Psicopittografia

Immaginate di scendere a grande velocità la strada che porta al deserto arido. Menotre noi avanziamo, il caldo si fa insopportabile e il paesaggio diviene lugubre. Tutto ciò non ci piace e decidiamo di cambiare direzione e di dirigerci verso le montagne che nono dietro di noi. Naturalmente non ci possiamo fermare bruscamente e a causa della velocità, andiamo avanti ancora un po'. Quindi rallentiamo, ci fermiamo, giriamo e ripartiamo nella direzione opposta. Lentamente riprendiamo velocità. Ora ci sentiamo melgio fisicamente e spiritualmente. Il cambiamento di direzione ha fatto cambiare anche il nostro modo di sentire. Ora godiamo un'aria migliore e ammiriamo un paesaggio più piacevole. Ora che abbiamo personalmente sperimentato la differenza tra i due programmi, nulla ci portà persuadere ad abbandonare la nuova direzione. Sappiamo benissimo che se continuiamo in questo senso, ci sentiremo meglio [Immagine mentale 74]


Quando un uomo intravede il suo cattivo destino, sente immediatamente il desiderio di cambiare direzione. E può farlo! Rammmentiamo che il nostro obiettivo è di giungere al punto in cui possiamo vedere un mutamento definitivo nell'Io interiore. Ciò richiede grande onestà verso se stessi.

Quali sono i cambiamenti che ci rendono più sani e felici? Quali sono le prospettive che si offrono quando cambiamo direzione? Pensiamo come sorridere a cose che un tempo insidiavano la nostra salute. Non pensiamo più che la perdita di qualcosa significhi che noi siamo perduti. Siamo più saggi. Non ci identifichaimo con le cose. Abbiamo separato ciò che abbiamo acquisito dalla nostra vera identità. Sappiamo chi siamo realmente.

Ora possiamo sorridere. Capiamo che ogni pretesa perdita non è affatto una perdita per noi. Noi siamo diversi. Siamo il nostro vero Io. Siamo felici adesso di perdere ciò che appartiene al falso Io, l'orgoglio e l'arroganza, perchè ci accorgiamo di quanto sono penose.

Non possiamo perder nulla perchè, psicologicamente parlando, non possediamo nulla. Ora respiriamo profondamente per la prima volta nella nostra vita. Non possediamo nulla e per questo possediamo tutto.

mercoledì 21 maggio 2014

Godersi l'estate e stare in mezzo alla natura

L'estate è alle porte, e sia che si riesca ad andare in vacanza, sia che si abbia solo la possibilità di rilassarsi nel weekend sarà l'occasione per riavvicinarsi alla natura insieme alla propria famiglia.
Utilizziamo il nostro tempo libero per uscire dalla città e immergerci nel verde, andiamo nei parchi, passeggiamo, inforchiamo la bicicletta. E poi siamo creativi:

1) Possiamo creare in giardino o sul balcone, un'oasi per le farfalle con tutte quelle piante e fiori che per il colore, per il profumo o per la presenza di nettare, attirano le farfalle. Tra le piante aromatiche, che è anche possibile coltivare in vaso, amate dalle farfalle, vi sono la salvia e l'origano. E poi: menta, primule, nasturzio, verbena e cavolo ornamentale. Finocchio, prezzemolo e aneto,sono favorevoli  ai bruchi che si trasformeranno in farfalle. In giardino piantate biancospini, lillà, settembrini e fiordalisi. E il vostro paradiso sarà pronto!

2) Istruttiva e interessante sia per gli adulti che per i bambini è la realizzazione di un erbario. E' un'attività che si può fare anche in città, nei parchi, nei giardini, o camminando  in periferia. Potrete così raccogliere fiori ed erbe aromatiche da essiccare per alcuni giorni all'aria aperta, appendendoli a testa in giù dopo averli raccolti in mazzetti, ed in seguito pressarli tra le pagine di un dizionario. Per realizzare l'erbario è bello usare un vecchio quaderno, o fogli di carta riciclata. Sotto potete scrivere in bella calligrafia, il nome della pianticella, magari anche il nome botanico, grazie all'aiuto di un libro dedicato o grazie al pc.

3) Altre due attività interessanti, e vi sono anche dei corsi sono il birdwatching e birdfeeding. Sono attività da svolgere in assoluto silenzio, solitamente all'interno di oasi o di parchi protetti, che vi permetterà di osservare le abitudini dei volatili appartenenti alle specie che popolano il luogo che avete deciso di visitare. Per organizzare gite di questo tipo si può cercare sul web. I corsi di birdfeeding vi insegneranno invece come preparare cibo da offrire ai volatili e come costruire delle mangiatoie adatte. Provate inoltre a realizzare da voi casette per uccelli con materiali di recupero .

 4) Per almeno un giorno staccate pc e cellulare. Notizie, chiamate e pettegolezzi dell'ultimo minuto non dovranno distrarvi. Ascoltate piuttosto i veri suoni della natura e osservate la bellezza dei colori che vi circondano. Camminate lentamente e rilassatevi. Fissate nella mente i colori e le immagini. Alla fine del percorso sarete più rilassati.

5) Coltivare, raccogliere, vendemmiare. Che abbiate o meno un orto, cercate di dedicarvi alla cura delle piante da frutto, e con ciò che raccogliete fate conserve o confetture. Se avete la fortuna di poter visitare parenti o amici che vivono in campagna, approfittate di questi giorni, anche semplicemente dei weekend, per aiutarli nella raccolta della frutta, direttamente dagli alberi, non c'è attività più gratificante che staccare i frutti dagli alberi e assaggiarli sul momento. E poi a settembre c'è la vendemmia. Vi sono strutture, sia in Italia che all'estero, che offrono vitto e alloggio gratuiti in cambio di aiuto nel raccolto e nella coltivazione dei campi. E' pur sempre una vacanza a costo zero, è l'occasione per imparare nuove mansioni, in un periodo in cui c'è poco da scialare.

La struttura dell'aura | Varie

Si deve tenere presente che l'aura ha due aspetti ben definiti. Vi è quella che possiamo chiamare la sua "forma": l'ovoide d'emanazioni colorate che circonda e interpenetra il corpo fisico, e le correnti d'energia che mantengono tale forma. Queste ultime correnti possono essere considerate come un campo diforza "magnetico" o "psichico", attraverso il quale fluiscono continuamente le sostante più sottili dei livelli interiori della manifestazione.

Nel post precedente abbiamo parlato delle emanazioni eteriche, emotive e mentali che contibuiscono a formare la titalità dell'aura; possiamo considerarle come due costituenti ben definite. Il corpo eterico è relato così strettamente al corpo fisico che, a tutti i fini pratici, possiamo considerarlo come il vero corpo fisico, sul quale è modellata la forma fisica esteriore grossolana.


Poichè influenza la forma fisica esteriore che consideriamo il nostro corpo, potremmo vedere nel doppio eterico il "corpo fisico interiore", e nel corpo di carne e ossa il "corpo fisico esteriore". I due sono collegati da quello che viene comunemente chiamato "il cordone argenteo", in riferimento al versetto della Bibbia che dice: "Si scioglie il cordone argenteo", e che fa parte d'una meravigliosa affermazione, in forma poetica, per descrivere i processi dell'invecchiamento e della morte.

Coloro che hanno sviluppato la facoltà della chiaroveggenza sostengono di essere in grado di vedere questo cordone argenteo, se osservano qualcuno che sta morendo. All'avvicinarsi della morte, essi vedono una forma argentea che abbandona il corpo e se ne distacca, trattenuta solo da qualcosa che sembra una corda o un filo di luce argenteo, che connette i due corpi.

Finchè il cordone è intatto, c'è sempre la possibilità che la coscienza ritorni al corpo materiale; ma quando si spezza, la separazione è completa, e il ritorno non è più possibile. L'individuo è "morto".

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