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lunedì 20 ottobre 2014

Oak, la quercia, il fiore di Bach perchè dura lotta è la vita

La quercia è un albero cosmico, legato al culto della Grande Madre, cresce nei boschi e nei campi e come rimedio di Bach, la troviamo con il suo nome inglese: Oak (Quercus Robur).

Le foglie sono caduche e con difficoltà si staccano dal ramo e cadono giù, quindi restano secche attaccate all’albero.

La quercia è “la forza”, propria di quegli individui fedeli al senso del dovere e dell’obbligo, i quali vanno avanti a tutti i costi, affrontando il “vento in faccia”, gli ostacoli quotidiani e non rallentando mai sulle insidie.Si tratta di  personalità nelle quali la tenacia e senso dell’impegno è preponderante. Se si trovano sotto stress confondono il dovere con il piacere, pur essendo spesso persone che hanno lavorato tanto sul loro “io” e fungono da punto cardine nelle loro famiglie o lavori, quindi estremizzano le loro forze e di conseguenza cadono giù.


Bach cos' li descrive “… Per coloro che lottano e si battono energicamente per guarire o per risolvere i problemi della vita quotidiana. Perseverano, tentando una cosa dopo l'altra, anche se il loro caso può sembrare senza speranza. Sono scontenti di sé quando una malattia interferisce con i loro doveri e con l'aiuto che vogliono arrecare agli altri. Sono persone coraggiose, che combattono contro grandi difficoltà senza mai perdere la speranza o diminuire l'impegno… ”.

Grazie a questo rimedio  si recupera il senso dei proprio limiti, la flessibilità sul lavoro, il ripristino delle forze in generale. Inoltre, Oak tira fuori quella consapevolezza delle proprie esigenze e bisogni, al fine di trovare degli spazi per il piacere, nonostante si riesca a mantenere gli appuntamenti e le scadenze prese.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Tenacia estrema, fatica instancabile tendente a un atteggiamento rigido (da non confondere con Rock Water e Vervain).
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Flessibilità, recupero delle energie, proporzione tra dovere e piacere.

E' indicato per coloro che vanno avanti nonostante le difficoltà, generando in loro uno stato di affaticamento cronico, come appunto la quercia che è forte ma non si spezza mai. Va bene anche per coloro che sono sempre impegnati a fare di più… , perdendo così la loro spontaneità nell’intenzione e nelle relazioni di scambio. La malattia è vista da questi caratteri come un fallimento e gli sforzi per la loro guarigione sono generalmente fatti superficialmente.

Spesso si è riscontrato in questi individui la manifestazione di patologie di tipo autoimmune con caratteristiche che portano alla cronicizzazione della malattia stessa, come crisi d’asma, nei casi in cui si è costretti ad abbandonare gli obblighi intrapresi, l’artrite reumatoide, la cervicale, l’otosclerosi e l’arteresclerosi. La quercia è preziosa per coloro che considerano la vita come una lotta dura ed anche per coloro che esagerano negli sforzi, per coloro che ricercano la semplicità.

sabato 18 ottobre 2014

Sinapis Arvensis o Mustard, il fiore di Bach per chi è corredato della nuvoletta nera

Anche questo fiore di Bach, ci fa venire in mente tutto fuorchè un rimedio, in effetti per assonanza si pensa subito alla "mostarda". La Sinapis Arvensis o Mustard (Sinapis Arvensis) è una pianta annuale, selvatica ed infestante, comune in Europa. Forse la conosciamo meglio sotto il nome di  senape. Infatti dai suoi semi si prepara la “salsa senape”. La parola chiave che la caratterizza e ne dà una descrizione delle tipologie caratteriali  è la “nuvola nera”, che si affaccia improvvisamente sulla persona e rabbuia tutto, facendola sprofondare in uno stato di malinconia acuta, senza ragione conosciuta.


Eccone al descrizione di Bach: “…Per coloro che sono soggetti a periodi di malinconia o, addirittura, di disperazione, come se una nube fredda e oscura gettasse un'ombra cupa su di loro offuscando la luce e la gioia di vivere. Non è sempre facile trovare una spiegazione razionale a queste crisi…”. Si tratta di persone pessimiste a tratti, soggette a periodi di buio con un profondo stato di abbattimento, che può sfociare a volte anche in disperazione, infatti un classico esempio è la persona che improvvisamente si getta in un angolo e scoppia a piangere.

DAto che in queste persone vi è una mancanza di fluidità energetica, Mustard risveglia la luce che è in noi, portando il sereno, la centratura armoniosa, senza farci forviare e liberandoci dell’ondata di freddo ed oscurità che ha avvolto la nostra personalità.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Malinconia profonda, depressione imprevedibile e sporadica.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Stabilità interiore, la gioia di vivere. Il dott. Edward Bach afferma che: “…Mustard allontana la tristezza e fa ritornare la gioia di vivere…”.

E' ottimo per coloro che si portano dentro una sofferenza di tipo spirituale, presentano forti e gravi stati depressivi improvvisi con o senza fattori scatenanti. E’ un fiore per coloro che sono sempre sul “filo” e che periodicamente entrano in crisi. Spesso i caratteri Mustard subiscono senso di malessere ed esaurimento psicofisico, non riuscendo a reagire, si riscontrano infatti casi in cui questi individui abbiano insonnia, inapettenza, disturbi sessuali come l’assenza totale di desiderio sessuale, nelle donne dolori mestruali, disturbi della personalità di tipo ossessivo-compulsivo e confusione mentale. Prezioso per coloro che sono ciclotimici ed umorali, metereopatici e passivi, che vorrebbero trovare un modo per mantenere costante la loro allegria.

giovedì 16 ottobre 2014

Il Larice, Larch, il fiore di Bach degli insicuri

Ecco, anche questo fiore di Bach dal nome inglese  mi ricorda il maggiordomo della Famiglia Addams. Il Larice, Larch (Larix Decidua) è un albero caduco, con i suoi aghi che diventano visibili a ciuffi e che cadono in inverno è identificabile con“l’insicuro”, ossia una persona che ha una mancanza profonda di fiducia in sé stesso, che non osa mai, che non crede in sé stesso, che normalmente non pensa proprio di potercela fare in qualsiasi situazione della vita, perciò rinuncia prima di provare e si sente tremendamente inferiore, temendo spesso le brutte figure.

Un aiuto efficace per chi evita ogni situazione in cui si deve mettere in gioco e che generalmente, afferma: “mi piacerebbe fare questa cosa… ma non riesco… ”. Sono: “... coloro che si considerano inferiori alle persone che li circondano, e meno capaci di loro. Si aspettano di fallire e sentono che non raggiungeranno mai un successo. Quindi non rischiano né si sforzano abbastanza per riuscire nella vita... ”.

Il Larice ridona la fiducia nelle proprie capacità, crea autostima e riattiva l’iniziativa, accettando per cui i rischi e non curandosene, sia positivi sia negativi. Inoltre, questo rimedio conduce ad avere un sano spirito autocritico, agendo così senza alcuna preoccupazione per l’esito. Dunque, Larch trasforma le proprie capacità critiche che sono usate in modo saggio e costruttivo.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Non sufficiente fiducia e né sicurezza in sé stessi, complesso di inferiorità, impotenza.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver preso il fiore): Audacia, autostima e fiducia, ripristino dell’ iniziativa. Larch è indicato a coloro che sono eccessivamente preoccupati per la loro salute, che si ritengono incompetenti e hanno atteggiamenti depressivi, perché si credono semplicemente non idonei.

Questo fiore è particolarmente adatto per quei bimbi così sensibili, che sono trattati dai genitori e/o parenti sminuendoli o svergognadoli davanti a tutti. Il fiore può essere usato anche per coloro che tendono sempre ad ammalarsi per non affrontare le situazioni. Infine, si rilevano anche casi in cui la somministrazione di Larch abbia aiutato coloro che hanno disturbi sessuali, dubitando delle proprie forze, come ansia da prestazione, pericolo di fallimento. Larch è prezioso per coloro che non vogliono più rimanere nell’anonimato, che si sentono “... al di sotto di… ”e che hanno il costante pensiero del fallimento.


mercoledì 15 ottobre 2014

Impatiens, il fiore di Bach per gli "accelerati"

Ecco l'Impatiens (Impatiens Glandulifera), il fiore di Bach  conosciuto anche come “Non mi toccare” o Balsamina. Come suggerisce il suo nome la sua parola chiave è “l’impazienza” e ben descrive una certa tipologia di carattere : “… E' il rimedio adatto per coloro che sono veloci sia nel pensiero che nell’azione, e che desiderano che ogni cosa avvenga senza esitazioni né ritardo. Quando sono malati sono ansiosi di ristabilirsi al più presto.

Per costoro è molto difficile essere pazienti con chi è lento perché ritengono che ciò non sia giusto e sia inoltre una perdita di tempo. E' facile che  preferiscano pensare e lavorare in solitudine, per poter fare le cose secondo i loro ritmi… ”. Adatto a chi  un problema con il tempo. Costoro non sopportano le file, il traffico, hanno paura di sprecare il tempo, infatti sono sempre di corsa, il loro ritmo è in eccesso e non è conciliabile con quello degli altri. Quindi, questa fretta provoca frequentemente rigidità dettata dall’impossibilità di rilassarsi e dalla mancanza di flessibilità nell’adeguarsi al ritmo armonico del proprio essere legato con l’esterno.

Gli Impatiens hanno un carattere incostante, non riescono ad aspettare, ma i benefici che il rimedio apporta sono prodigiosi, poiché possono essere dal portare pazienza nell’affrontare i problemi anche con diplomazia, al creare calma e buon umore nei confronti degli altri; allora, accettando il normale fluire della vita, arriva anche la comprensione per chi è meno “efficiente” di lui.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Impazienza, frenesia del tempo, ansia di anticipare.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Pazienza, la calma e la comprensione. mpatiens è un concentrato indicato per chi è facilmente irritabile ed indipendente.

Spesso queste persone soffrono di disturbi nevrotici, preferiscono lavorare da sole, considerando gli altri come un intralcio, capita anche interrompano l’interlocutore mentre parla. Sono dei caratteri sempre in ansia e sono soggetti a tachicardia, hanno spasmi digestivi, disturbi psicoemotivi, cervicalgia, crampi e acidità. Si nota altresì come questo fiore funzioni anche nei bambini ipercinetici, donando loro calma e sollievo. Impatiens è prezioso per coloro che vogliono guarire subito, affrettare le cose, che sono rapidi, che bruscamente vogliono tutto e subito.

lunedì 6 ottobre 2014

Gentian, il fiore di Bach per i pessimisti

La Genziana, da cui prende il nome anche un colore, il color genziana, è una graziosa pianticella che di solito si trova generalmente in montagna, sulle Alpi. Come fiore di Bach, è conosciuta con il nome inglese, Gentian è particolarmente indicata per i pessimisti, coloro che non trovano il lato positivo della vita, è utile in casi depressione. Ecco perchè questo rimedio combatte la conseguente depressione reattiva, a una forte delusione, la persona qui non riesce a trovare il lato positivo della visione della realtà, nasce del pessimismo, temendo che le cose non vadano bene e il tutto si trasforma in sfiducia disarmante; si inizia ad intravedere un po’ di buio, che può generare, in individui malati, un ritardo nella guarigione per mancanza di fiducia.

Allora in questi casi Gentian apporta un ottimo beneficio, quale la fiducia nel domani e in ciò che accadrà, facendo sì che l’alunno o chiunque altro possa recuperare un atteggiamento positivo, poiché il fallimento non sussiste, non conta il risultato, ma l’azione che compiamo, soprattutto se si è fatto il possibile in nostro possesso.

• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): delusione, svogliatezza tendente alla depressione lieve.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): fiducia, vedere l’arcobaleno nel cielo e proseguire sul nostro sentiero felice.

Gentian è indicato per coloro che hanno un temporaneo stato d’animo di perdita, di dispiacere profondo. Spesso sono persone che hanno ideali elevati e speranze di compiere del bene, inoltre tendono spesso ad esaltarsi. Come afferma il dott. Edward Bach, Gentian è: “… per coloro che si perdono facilmente d'animo. Possono anche migliorare progressivamente nella loro malattia o nei loro affari quotidiani, ma il minimo ritardo o che si presenti genera in loro titubanza e causa confusione e scoraggiamento… ”. Questo fiore è prezioso per coloro che cercano uno sguardo più felice e speranzoso anche quando vi sono le nubi nel cielo, per coloro che sono ciclotimici che manifestano ipocondria, scettici incalliti e dubbiosi delle situazioni.
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