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venerdì 27 marzo 2015

Decorare e colorare le Uova di Pasqua velocemente

La Pasqua è sempre più vicina, potreste avere in mente di decorare le uova ma siete a corto di idee. Quindi oggi ecco alcuni semplicissimi consigli e relativi materiali a cui ispirarvi per liberare la fantasia che è in voi e fare un figurone con parenti e amici. 


1. Usare Colori acrilici: si possono colorare le uova di un solo colore,  o con le fantasie più divertenti e abbinamenti shock, pois bicolore, righe arcobaleno, paesaggi, coniglietti, fiori.....

2. Usare Cordoncini: utilizzate quelli che avete in casa, basterà applicare della colla vinilica sull’uovo e mettere il cordoncino. Potete farli bicolori ad esempio

3. Uovo gallinella: mettere a bagno le uova con dello zafferano e quando saranno diventate gialle toglietele e fatele asciugare. A questo punto prendete del feltro color arancio, tagliate un triangolino per il becco e incollatelo. Con del semplice colore acrilico, realizzate gli occhi. Sempre con il feltro ritagliate due ovali per ricreare le zampe della gallina e incollatele sul fondo dell’uovo.


4. Usare il Pennarello: con del colore spray bianco colorate le uova, fatele asciugare e con un pennarello blu marino create delle fantasie a vostro piacimento.

5. Se volete colorare delle uova da poter mangiare potete utilizzare dei coloranti naturali. Rosso: per colorare le uova di rosso utilizzare delle barbabietole rosse grattate; Arancio: per ottenere l'arancio occorrono le cipolle; Verde: se volete colorare le uova di verde usate delle foglie di spinaci; Giallo: se vi piacciono le uova colorate di giallo usate dello zafferano; Blu: per ottenere il blu ci vogliono le foglie di cavolo rosso; Marrone: usare del caffè forte.

Cortisone: meglio quello Naturale

Tutti noi conosciamo i cortisonici, quei farmaci che vengono usati per "curare", ma non è la parola giusta, vari tipi di patologie, ad esempio allergie, infiammazini croniche, dolori articolari. Questi farmaci vengono apprezzati per il veloce effetto che hanno, ma il loro beneficio è accompagnato da effetti collaterali che, un'assunzione sitematica e prolungata, provocano nel nostro organismo, come il gonfiore o l'aumento della glicemia, ipertensione, aumento di peso. In natura però esistono delle alternative naturali che hanno effetti simili e che, sotto controllo medico possono essere usati per sostituire i farmaci.


Madre natura ne offre ben cinque e sono: il Ribes Nigrum, la Curcuma e il Cardiospermum Halicacabum,  Ganoderma Lucidum, Zenzero, cioè un frutto, una spezia e una pianta, un fungo, una radice o rizoma. E' bene tenere presente che l'azione di tali rimedi naturali è più lenta rispetto a quella dei farmaci di sintesi, ma efficace e priva di effetti collaterali.

Ribes Nigrum: ha una buona azione antinfiammatoria perchè è uno stimolatore delle ghiandole surrenali che producono cortisolo, ormone che aiuta a contrastare gli stati infiammatori, e allo stesso tempo attiva la risposta immunitaria dell’organismo. Ottimo in caso di mal di gola, rinite, congiuntivite, stati infiammatori e allergie, che sitratti di curarle o prevenirle; in base al tipo di disturbo il ribes può essere assunto sotto forma di tintura madre o di gemmoderivato, cioè l’estratto dalle gemme.

Curcuma: è ormai assodato che questa spezie ha proprietà antinfiammatorie grazie alla curcumina, il suo principio attivo. E' utilissima per la cura dell’uveite, infiammazione che colpisce il tratto uveale dell’occhio, per la prevenzione e cura delle allergie; il consumo alimentare non basta per avere benefici essendo necessarie dosi abbastanza elevate di curcumina per cui è sempre bene chiedere il parere di un esperto.

Cardiospermum Halicacabum: il meno conosciuto, ma altrettanto efficace per la sua azione antinfiammatoria e antiallergica. Di questa pianta si usano le sommità fiorite perchè ricche di fitosteroli e da queste si ricava l’estratto da utilizzare come cortisone naturale anche per lunghi periodi perchè ben tollerato dall’organismo con rari effetti collaterali. Si usa in caso di allergie e dolori articolari ed ha anche un uso topico (sotto forma di crema) per alleviare prurito, infiammazioni e infezioni della pelle.

Ganoderma lucidum, o Reishi: ormai famoso e rinomato per  le potenzialità antinfiammatorie e antiallergiche è tra le alternative naturali al cortisone. Per ottenere buoni risultati è necessario assumerlo sotto forma di compresse, facendo attenzione ad acquistare un prodotto di qualità. Attenzione, bisogna sapere bene quanto assumerne e ciò varia in base alla patologia che si vuole curare. onsultate dunque un esperto.

Zenzero: è stato grazie ad uno studio dell’Università di Copenhagen che è stata confronta la sua efficacia contro l’artrite (sia reumatoide che osteoartrite) con quella di farmaci come ibuprofene e cortisone. L'Ibuprofene è risultato non utile in questi casi mentre invece ottimi benefici sono stati ottenuti sia con il cortisone che con l’estratto di zenzero. Sembra dunque che anche i principi attivi contenuti in questa spezia andrebbero tenuti maggiormente in considerazione come rimedi naturali per le infiammazioni, vista anche l’assenza di effetti collaterali.



giovedì 26 marzo 2015

7 Birrifici artigianali ed Eco Friendly

Chi dice che per produrre una buona birra no nsi può essere rispettosi dell'ambiente? Negli Stati Uniti il totale dei birrifici artigianali è cresciuto del 15,3% e la loro produzione oltre ad essere di alta qualità hanno un sistema di produzione rispettoso dell'ambiente. Eccone alcuni esempi da cui prendere spunto.


1. Full Sail Brewing: ad Hood River, Oregon.  Mentre la maggior parte dei birrifici usa da  6 a 8 galloni di acqua per produrre un singolo gallone di birra, Full Sail Brewing ha ridotto l'utilizzo di acqua a solo 2.5 galloni, significa un risparmio di 4,1 milioni di galloni di acqua in un anno. Le loro birre sono fatte da solo quattro ingredienti naturali: acqua, malto, luppolo e lievito, senza additivi, colori artificiali, zuccheri, sciroppi, conservanti o fluoro. Inoltre Full Sail Brewing sostiene la propria Comunità donando cereali e lieviti solidi avanzati — circa 5.408 tonnellate all'anno — per nutrire le vacche da latte. Riciclano anche tutti i biosolidi (che sono stati trattati nel proprio impianto) agli agricoltori locali affinchè siano usati come fertilizzante. L'azienda recentemente certificata come biologica, aiuta altre imprese locali e vendendo  pane, prodotti lattiero-caseari, carni ruspanti, caffè e verdure nella propria sala degustazione.

2. New Belgium Brewing Company: a Fort Collins, Colorado.  Nota per le sue birre ben luppolate, per le quali è necessaria molta acqua,  l'azienda utilizza 3,96 galloni di acqua per fare 1 gallone di birra, ma ha come obiettivo quello di ridurre il consumo a 3.5 entro la fine del 2015. Lo scorso anno il birrificio riuscito a riciclare il 99,9 per cento di rifiuti e quest'anno spera di diventare una struttura certificata Zero rifiuti . Per quanto riguarda le emissioni di gas a effetto serra,  l'azienda sta lavorando per tagliare le emissioni di CO2 del 25 per cento.

3. Alaskan Brewing Company: a Juneau, Alaska.  L'Alaskan Brewing Company ha l'obiettivo di ridurre a zero rifiuti ed emizzioni. Per raggiungerlo usa un sistema di bonifica della CO2. Nel 1998 sono diventati la prima birreria a sfruttare un sottoprodotto per l'uso nell'imballaggio della loro birra, impedendo il rilascio di più di 1 milione libbre di CO2 nell'atmosfera ogni anno. Anche se non ci sono gli agricoltori locali a Juneau a cui dare i creali e i lieviti avanzati, essi li seccano e li spediscono a coltivatori e allevatori nel nord-ovest del Pacifico.

4. Brooklyn Brewery: a Brooklyn, New York.  Brooklyn Brewery ad usare interamente l'energia eolica. Riciclano carta, plastica e bottiglie, inoltre inviano gli scarti dei cereali in New Jersey per essere utilizzati come mangime per i maiali. Il loro magazzino di stoccaggio è dotato di pannelli solari che forniscono circa un terzo della loro potenza totale e che stanno lavorando per acquisire e riutilizzare la loro CO2 prodotta naturalmente. Hanno installato una nuova, altamente efficiente brewhouse che riutilizza i vapori di calore, ricicla l'acqua calda e utilizza meno calore per raggiungere il requisito di temperatura di erogazione.

5. Harpoon Brewery:  a Boston, Massachusetts.  Nel 2012 il sindaco Thomas Menino ha presentato l'Harpoon Brewery al Boston Green Business Award, come riconoscimento per tutte loro pratiche rispettose. Il birrificio ha un comitato di sostenibilità costituito dal personale di tutti i diversi reparti per garantire che ogni aspetto del business si svolga nel pieno standard di sostenibilità. Hanno installato luci di movimento in modo che la notte no nstiano accese,  e come la maggior parte delle altre fabbriche di birra, donano cereali di scarto agli agricoltori locali. Una iniziativa che li contraddistingue è che incoraggiano i loro dipendenti e visitatori a recarsi in bici alla fabbrica.

6. Bison birra biologica: a Berkeley, California. Nel 2010  è stata la prima birreria del mondo a diventare Corp B certificata. Che cosa significa? In poche parole, significa che si sono dedicati al solo uso di pratiche socialmente e ambientalmente responsabili per svolgere la loro attività e hanno raggiunto gli standard di trasparenza impostati dal Corp B. Bison spera che i consumatori si accorgano del  loro valore al momento dell'acquisto: "Un ristorante o bar scegliendo di acquistare e vendere un barile di 15,5 galloni  di birra biologica a settimana, fa sì che un contadino converta un terreno grande quanto un campo di calcio da terreno ad agricoltura  convenzionale in uno ad agricoltura biologica".

7. Birreria Vivant: a Grand Rapids, Michigan.   Nel 2012 Vivant fu la prima fabbrica di birra negli Stati Uniti a conseguire la Certificazione LEED. L'azienda ha deciso di rilanciare l'economia locale della sua comunità e limitare tutti i loro acquisti nella regione dei grandi laghi. Hanno anche fissato un obiettivo per i propri dipendenti:  200 ore di servizio comunitario all'anno. Mentre il loro personale si prende cura della propria comunità,  Vivant si prende cura di loro.

mercoledì 25 marzo 2015

Come fare un Diserbante naturale ed economico

Chiunque abbia un orto o un giardino si trova a combattere  con il problema delle piante infestanti, quelle che più comunemente noi chiamiamo erbacce. Per tenere a basa queste infestanti piantine senza usare diserbanti chimici e quindi velenosi, si può fare in casa un diserbante totalmente ecologico e anche economico.


Vi servirà semplicemente un secchio, dell'aceto e del normalissimo sale. Procedimento: mettere 5 litri d'acqua caldissima nel secchio, versatevi un litro di aceto e un chilo di sale. Fate in modo che il sale si sciolga perfettamente ed il vostro diserbante naturale è pronto. Va sparso direttamente alla base delle erbacce, proprio sul terreno. In questo modo, il preparato andrà ad agire sulle radici e in cinque o sei giorni le erbacce non ci saranno più.

Se dopo il primo trattamento non foste soddisfatti del risultato o per essere sicuri che nel terreno le radici delle erbacce siano del tutto inoffensive, potrete ripetere il trattamento. E poi un consiglio in più potete preparare l'aceto in casa, in una maniera molto semplice: vi occorrono semplicemente due litri di vino da conservare per un mese in un ambiente fresco, mettendoli in una damigiana con un'apertura piuttosto piccola. Noterete col passare dei giorni che sul fondo si formerà una sostanza densa, di aspetto lucido e leggermente spugnoso, è la ‘ madre dell’aceto’. Togliete l'aceto e conservate la 'madre', versandovi sopra nuovamente altro vino: in questo modo, avrete sempre, in maniera completamente naturale, la vostra provvista 'diserbante' per tenere a bada quando occorre, quelle sgradite erbacce.

Bulghur: buoni motivi per introdurlo nella nostra Dieta

Quando si rinuncia definitivamente alla carne, sia che si pratichi una filosofia vegetariana che vegana, ma soprattutto quest'ultima che esclude anche uova, latte e burro, è necessario trovare diverse fonti di proteine vegetali per un corretto apporto nutrizionale. Ottimo è il bulghur, dalle innumerevoli proprietà, fra cui la riduzione del colesterolo e i grassi saturi. Il bulghur è antichissimo e vanta un lunghissima tradizione. E' un grano integrale germogliato, i cui chicchi sono cotti a vapore, essiccati e poi frammentati. 

Ha tutte le proprietà dei cereali integrali, per il benessere dell’apparato gastro-intestinale, per la linea e per la prevenzione dei disturbi cardio-vascolari, per vari tipi di cancro e il diabete di tipo 2. Ottima fonte di fibre, fosforo, magnesio, potassio e vitamine del gruppo B, sostanze che migliorano la regolarità intestinale e forniscono energia all’organismo. Anche il bulghur è un utile alleato della linea perchè è molto nutriente, sazia velocemente e riduce la sensazione di fame.

Lo si trova nei supermercati e nei negozi biologici ed etnici. Si ritrova in varie spezzature: quelle più fini sono da preferire per la preparazione di insalate e piatti freddi, mentre quelle più grosse sono indicate principalmente per le minestre.

Anche la sua preparazione è davvero semplice:  va lavato, reidratato per qualche minuto in acqua fredda e poi strizzato, si fa cuocere in una quantità d’acqua pari al doppio del suo volume per circa 15-20 minuti. Una volta scolato, può esser utilizzato come base per piatti unici o insalate. È buonissimo sia  caldo che freddo. Dopo averlo condito con un filo d’olio, può anche essere arricchito con le più svariate verdure.



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