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martedì 17 maggio 2016

Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico

Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico, è una pianticella spontanea, molto comune delle aree verdi, spesso confusa con l'ortica, ma innocua, che ha delle speciali proprietà curative.


Il Lamio, ottimo decongestionante pelvico, è una di quelle piante poco conosciute, spesso dimenticate a cui nessuno fa caso. Eppure, è una pianticella molto comune, che cresce nelle aree verdi dove è presente molta vegetazione. Per la sua somiglianza con l'ortica viene evitata, ma a differenza dell'ortica stessa, non è urticante.

Per il ricco contenuto di principi attivi, il lamio è davvero una pianta dalle molte particolarità, essa infatti contiene: tannini, saponine, mucillagini, glucoside, flavonoidi, iridoidi, tutti principi, questi, che la rendono una pianta molto utile alla salute. Vediamo perché.

Il Lamio infatti ha moltissime proprietà benefiche: è astringente, emostatico, decongestionante (in particolare a livello pelvico), sedativo, espettorante (favorisce infatti l'eliminazione dei muchi bronchiali), normalizza la secrezione sebacea, depurativo, tonico dell'organismo. Ma come usarla per beneficiare appieno dei suoi principi?

In caso di ipertrofia prostatica, menopausa, disturbi del tratto urogenitale, il lamio si dimostra molto efficace e può essere usato anche per irrigazioni interne in caso di leucorrea, metrorragie e dismenorrea. Ma è anche un ottimo digestivo e grazie al suo contenuto di mucillagini, è ottimo per le irritazioni gastriche e la flatulenza.

Con il lamio si posso fare anche gargarismi utili alle infiammazioni orali e della gola, inoltre, per le proprietà depurative è utile anche nell'eliminazione degli acidi urici e quindi efficace contro la gotta. Come assumere il lamio?

Si può usare l'intera pianta in cucina per la preparazione di ottime insalate, in particolare nel periodo estivo, oppure negli impasti di gnocchi, ma più comunemente, il lamio viene usato per decotti e tisane. Si può optare anche per l'estratto alcolico o la tintura che si trovano nelle erboristerie e nelle farmacie.

Per il decotto o la tisana si usa invece circa 1 grammo di lamio e 1 litro di acqua La polvere di fiori secchi: un pizzico al giorno nel miele o nella marmellata Decotto concentrato (solo per uso esterno): una manciata di pianta per litro d'acqua


lunedì 23 novembre 2015

Limone, olio essenziale

Nome botanico: Citrus limonum
Famiglia: Rutacee
Provenienza: India
Estrazione: dalla buccia
Profumo: agrumato, fresco, delicato
Azione enrgetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antisettico, antitossico, astringente, stimolante, antireumatico, antianemico, febbrifugo, cicatrizzante, depurativo, diuretico, vermifugo, ipotensivo, fluidifica il sangue, stimola i globuli bianchi
Principali indicazioni: malattie infettive, febbre, astenia, inappetenza, convalescenza, cellulite, acne, punture di insetti, disturbi digestivi, ipertensione
Precauzioni: se applicato puro, può essere irritante su pelli sensibili. Non usare sulla pelle prima dell'esposizione al sole, perchè fotosensibilizzante

Il limone è un frutto ben noto per le sue virtù rimineralizzanti, vitaminiche, disintossicanti, antibatteriche; l'essenza che si ottiene per spremitura della buccia (occorrono ben tremila limoni verdi per estrarne un chilo) entra a buon merito nel novero di quelle da tenere senz'altro in casa. L'abitudine di spremere del succo di limone sui frutti di mare e sulle ostriche da mangiare crudi nasce dal fatto che, entro un quarto d'ora, il potere antibatterico sviluppato dal limone è in grado di inattivare il novanta per cento dei batteri eventualmente presenti. Lo stesso vale per l'acqua o per la verdura.

L'azione battericida dell'essenza di limone e quella di stimolo dei globuli bianchi sono state ampiamente dimostrate e questo la rende molto utile nel corso di epidemie influenzali e malattie infettive, per frizioni, per compresse di acqua fredda, durante la febbre, per nebulizzazioni ambientali, per inalazioni umide in caso di bronchite o tosse, per gargarismi per il mal di gola o in presenza di afte, stomatiti o gengiviti, sfruttando in questo caso anche la sua azione cicatrizzante. Il limone è una pianta dotata di una straordianria fecondità ( un solo albero può produrre anche duecento frutti in un anno) che tuttavia domina e amministra senza esaurirsi.

Quindi la sua azione sull'organismo umano sarà di tipo astringente e di controllo dell'eccesso di proliferazione e della dilatazione delle forze metaboliche, che vengono domate e ricondotte verso l'equilibrio. Ne consegue la sua azione di attenuazione dei processi infiammatori e delle tendenze allergiche, quali per esempio il raffreddore da fieno, le affezioni reumatiche, la tendenza a un eccesso di liquidi nei tessuti. Ha un'azione antireumatica ed è molto utile anche nei "dolori di crescita" dei bambini per massaggi. E' un depurativo del fegato e del sangue, aiuta la digestione, migliora la circolazione e fluidifica il sangue in caso di arteriosclerosi.

Per il suo effetto drenante e decongestionante, trova indicazione nella cellulite e nel sovrappeso, in particolar modo associato al ginepro, aumenta l'eliminazione di liquidi e favorisce il metabolismo e il riassorbimento dei grassi. Sulla pelle combatte le impurità, la seborrea, attenua le macchie scure, rinforza le unghie, disinfetta le ferite ed è un ottimo cicatrizzante. Pianta solare per eccellenza, il limone estrinseca pienamente la sue qualità sia come frutto che sotto forma  di essenza: agisce aumentando la tonicità e la forza vitale. E' consigliabile, per una azione stimolante e rivitalizzante generalizzata, massaggiare questa essenza a livello del plesso solare, "cuore nervoso" degli organi; da qui le forse vitali si diffondono in tutto il corpo.


lunedì 19 ottobre 2015

Melissa, olio essenziale

Nome botanico: Melissa officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dalla pianta fiorita
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Venere, Giove
Proprietà: antidepressiva, antispastica, tonica, sedativa, digestiva, febbrifuga, sudorifera, repellente degli insetti, stimolante delle mestruazioni, antisettica
Principali indicazioni: depressione, ansia, insonnia, palpitazioni, tensione addominale, coliche, problemi mestruali, emicrania, ipertensione, eczemi, allergie, punture di insetti, nausea, vomito, febbre


L'origine del nome melissa deriva dalla radice indoeuropea mel che significa miele e infatti la melissa è la pianta prediletta dalle api, usata appunto per attirarle (in greco melissophyllon letteralmente significa foglie per api); nell'antichità le api erano considerate sacre agli dei di origine solare e il miele era utilizzato in molte cerimonie religiose, come un concentrato di energia solare.

La melissa partecipa a questo tipo do energia di trasformazione del sole in miele operato dalle api e infatti da sempre è una pianta considerata capace di sostenere il cuore, allontanare la malinconia, ridare la gioia di vivere. Secondo i medici antichi  "rimuove il batticuore, le false sollecitazioni, immaginazioni e fantasie che causano gli umori melanconici...fa il cuor contento e accresce lo spirito vitale, manda via i cattivi pensieri ed equilibra gli eccessi di bile", poichè un'eccessiva produzione di bile, collegata psicologicamente a emozioni troppo forti, provoca malinconia. Tradotto in linguaggio più moderno, la melissa esercita una decisa azione tonica e rilassante sul sistema nervoso: è sedativa sugli stati nervosi e sull'ansia, con le relative somatizzazioni quali palpitazioni, cefalea, cattiva digestione, insonnia, problemi mestruali ecc., anche grazie alla sua potente azione antispasmodica.

Utilizzata per bagni, impacchi, inalazioni, massaggi, ristabilisce l'equilibrio a livello degli organi turbati da problemi emotivi. Ha un'azione elettiva sull'apparato digerente ed è indicata anche nell'ipereccitabilità con nausea che insorge in gravidanza. Come pianta di Venere, e quindi tipicamente femminile (veniva usata per le fanciulle svenevoli che avevano attacchi isterici) è utile nei disturbi ginecologici quali la sindrome premestruale, che si accompagna a ritenzione idrica, iperemotività o nervosismo, vampate di calore in menopausa, cistite, frigidità. Non è un caso che la melissa contenga molto rame, metallo analogo all'essenza del pianeta Venere. Grazie alle energie solari di cui è fortemente compenetrata, ha un'azione specifica sul cuore e sul plesso solare, centro della vita vegetativa.

E' indicata nei disturbi cardiaci di origine nervosa, nelle tachicardie, per bilanciare la vita emozionale in caso di eccessivo stress, traumi, depressione, problemi della vita affettiva legati a un eccesso di emotività e apprensione. Si dice che la melissa abbia la forza di quindici piante, che vivifichi e rinforzi il cuore. A livello della pelle, diluita in un olio vettore, trova impiego nelle punture di insetti, e come insetto repellente. Ha un'azione stimolante e tonificante utile per i trattamenti estetici, è cicatrizzante, antimicrobica, decongestionante, possiede caratteristiche antivirali verso il virus dell'herpes simplex. 

Pianta riequilibrante, nel suo impiego magico salvaguarda dalle illusioni d'amore e dalle passioni fugaci, finalizzando la passione amorosa a fini superiori. Questa segnatura nella pianta la si ritrova nel fatto che i fiori hanno la caratteristica di guardare dallo stesso lato, segno di fedeltà al partner che si è scelto. come profumo magico indurrebbe maggiore attenzione al proprio aspetto, e aiuterebbe a captare l'interesse e l'amore degli altri attraverso l'arma di melissa che è, appunto, la dolcezza.


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