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sabato 25 luglio 2015

Aesculus hippocastanum o White Chestnut, il fiore di Bach per i rimuginatori folli

L'Aesculus hippocastanum o White Chestnut, non è altro che l'imponente e affascinante albero dell'Ippocastano. E’ lo stesso albero di cui si usano i boccioli per la preparazione di Chestnut Bud. Tenere in tasca uno dei suoi frutti tiene lontani i malanni da raffreddamento.I fiori invece sono di vari colori dal bianco-giallo al rosa-rosso.

E' Originaria della Turchia, venne introdotta in Europa nel XVI secolo. Secondo Bach questo rimedio è adatto a: “… coloro che non riescono a evitare che la loro Mente sia costantemente invasa da pensieri, da idee e da ragionamenti che essi non desiderano. Ciò succede di solito nei momenti in cui il loro interesse per il presente non è abbastanza forte da occupare del tutto la loro mente. I pensieri, anche se respinti, ritornano immancabilmente, come in un turbinio, causando una specie di tortura mentale. La presenza di questi pensieri spiacevoli toglie la pace e impedisce di concentrarsi sul lavoro o sul piacere quotidiano…”.

 Questi tipi di carattere non sono lucidi e neanche obiettivi, anzi spesso assenti e poco concentrati, non riescono a trovare la soluzione ai problemi, rimuginano consumando molte energie. Discutono con se stessi continuamente. Il loro volto è teso e anche la fronte, un’andatura instabile e muscolatura contratta.  La sua testa è come una stanza con l'eco: cogita senza tregua.

Pensa e parla con se stesso continuamente senza una direzione chiara: disordine, confusione. I benefici di questo fiore sono di trasformare la mente, aprendo la porta alla pace e al silenzio mentale, permettendo al pensiero di ritrovare la sua funzione naturale, in equilibrio, al servizio dell'unità psicofisica della persona. Questo rimedio aiuta a fare chiarezza nella mente evitando monologhi continui e poco proficui.
 • Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): "Non riesco proprio a non pensarci". Ruminazione mentale continua, pensieri persistenti quasi ossessivi.
 • Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Silenzio e chiarezza della mente, lucidità, visione positiva con fiducia e pace. White Chestnut è indicato alle persone prigioniere dei loro stessi pensieri, che ripensano ossessivamente a un accaduto specifico.

Indicato per coloro che sono tormentati da pensieri insistenti e girano intorno a questi come se fosse un cerchio. Infatti, soffrono di insonnia, in cui si pensa e si ripensa alle stesse cose e non si riesce a prendere sonno, o quando non ci si riesce a rilassarsi durante un atto sessuale perché la testa è da un'altra parte. Possono soffrire di tic nervosi, stress, mal di testa di origine tensiva e disturbi d’ansia con atteggiamenti ossessivo-compulsivi, sudorazione, vertigini.



venerdì 16 gennaio 2015

Prendersi cura di se stessi e dell'ambiente

A volte non ci rendiamo conto di quanto la cura del proprio aspetto sia importante, perchè nonostante tutto sono moltissime le persone che ci giudicano proprio da questo. Sebbene molti abiti possano essere costosi, il sapone e altri prodotti per la cura personale non sono poi inarrivabili.

Sarebbe opportuno avere un minimo di rispetto per se stessi. Ci si può sporcare facendo esercizio fisico o lavorando, ma questo non esclude il fatto che poi ci si rimetta in ordine. Eppure ci sono persone che pur grondanti di sudore mantengono un buon aspetto senza apparire trasandate. Insomma parliamoci chiaro. un ambiente deturpato da persone in disordine può avere un effetto leggermente deprimente sul morale. Guardiamoci più spesso allo specchio e cerchiamo sempre di mantenere il nostro aspetto in ordine e pulito anche il nostro morale ringrazierà.


Allo stesso modo ordine e pulizia dovrebbero appartenere anche all'ambiente in cui viviamo o lavoriamo, essere particolarmente disordinati fa apparire l'ambiente intorno a noi come un luogo a cui non apparteniamo o in cui non ci troviamo bene: le stanze, i luoghi di lavoro, i veicoli dovrebbero essere almeno decenti, altrimenti potremmo comunicare il messaggio che disprezziamo ciò che abbiamo.

Il disordine provoca disagio anche agli altri, e a molto vale l'educazione ad organizzare i propri spazi, se lo si insegna ad un bambino, costui diventerà un adulto che ha cura delle proprie cose e ne terrà di conto. Personalmente sono infastidita da coloro che dopo aver preso un oggetto ed averlo usato non lo rimettono a posto, è una mancanza di rispetto nei confronti di chi invece si preoccupa di riporlo là dove lo ha preso, affinchè esso sia fruibile anche ad altri. Un po' di tempo investito nell'organizzarsi può dare come risultato un lavoro accelerato e non è uno spreco di tempo.

Se si vuole proteggere le proprie cose e i propri spazi facciamo in modo che gli altri abbiano cura delle loro. Questo concetto vale nel piccolo ma possiamo traslarlo anche alla cura che dovremmo avere nei confronti del nostro pianeta: in realtà ognuno di noi ne possiede una parte e come tale dovremmo prendercene cura. Il risultato infatti è che la nostra Terra si sta deteriorando per quell'indiscriminato sfruttamento a cui l'abbiamo sottoposta senza rispetto alcuno del luogo che ci ha dato la vita e che ci fornisce gli elementi per vivere.

La cura del pianeta comincia con il cortile di casa nostra, si estende alla zona che si percorre per andare a scuola e al lavoro, comprende i posti dove si va a fare un pic nic o dove si va in vacanza. Magari invece di contribuire ad aumentare la sporcizia e l'inquinamento potremmo piantare un albero. E in questo senso la tecnologia non manca, le iniziative sono tante e con l'impegno personale si può fare molto, anche solo coinvolgere altri a diventare più consapevoli.  Si tratta del posto in cui viviamo.

domenica 13 luglio 2014

A sian al baccalà, a sterto, a strasciconi, a tiro | Varie


A SIAN AL BACCALA': lo dicono a Massa quando non c'è più speranza. Deriva dalla vecchia consuetudine del banchetto funebre: banchetto per modo di dire, perchè in genere ai parenti e amici convenuti per la veglia veniva offerto baccalà, cibo povero e campagnolo ma che invita a bere, sia pure non "alla salute", data la circostanza; semmai per dimenticare.

A STERTO: Sparso, in disordine. Si dice in Valdichiana

A STRASCICONI: ciondolare con indolenza e senza scopo. "I giovani d'oggi gli stanno tutt'i' giorno a strasciconi senza compicciare nulla"

A TIRO: oltre che "essere alla portata" come l'uccello a tiro di fucile, significa "a giusta cottura"

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