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sabato 9 luglio 2016

Origano pianta salutare multitasking

Origano pianta salutare multitasking è da tutti conosciuto per gli usi che se ne fanno in cucina. Ma le sue proprietà vanno ben oltre quelle culinarie. L'origano infatti è un ottimo antibiotico naturale, fa bene alle malattie respiratorie, è antisettico e se ne fa un infuso davvero benefico.


Erba acciuga, Maggiorana Selvatica, detto anche Origano comune è una pianta aromatica perenne,  di 30-60 cm circa. Originario dell'Europa meridionale e dell' Asia nord-occidentale, è molto diffuso in regioni a clima temperato. Lo troviamo in terreni asciutti e collinari, cresce spontaneamente.

 L'origano è un potente antibiotico naturale, molto utile nelle malattie respiratorie, è un potente antinfiammatorio, antisettico, antismasmodico, ricco di vitamina A, B e C e presenta diverse proprietà antiossidanti. Viene utilizzato ampiamente in aromaterapia e floroterapia ed è ritenuto molto prezioso per il suo olio essenziale, ritenuto da molti il miglior antisettico presente in natura.

Re incontrastato delle tavole, l'origano è presente massicciamente nella dieta mediterranea, il suo utilizzo insaporisce e rende più ricchi i cibi, e si dimostra un ottimo metodo di conservazione. Negli ultimi anni alcune ricerche hanno evidenziato la capacità dell'origano nel combattere le cellule cancerogene che si sviluppano nell'uomo, e di conseguenza una particolare tendenza combattere il tumore alla prostata che affligge gran parte della popolazione di sesso maschile. Se utilizzato in cucina permette di combattere con successo il meteorismo.

L'infuso d'origano possiede una capacità coadiuvante che permettono di contrastare l'avanzare della cellulite e buccia d'arancia. La tisana preparata con l'origano è consigliata in caso di dolori mestruali grazie alla sua azione analgesica. In caso di gastriti, ulcere e simili problematiche l'uso dell'origano è sconsigliato.

martedì 29 marzo 2016

Come usare i chiodi di garofano per la cura del corpo

Chi non conosce i chiodi di garofano? Si mettono nel vin brulè, oppure sulla frutta cotta per dare un aroma esotico, e in altre preparazioni culinarie, ma hanno anche innumerevoli proprietà antinfiammatorie e antalgiche. Il chiodo di garofano è anche un ottimo anestetico locale e un antisettico efficace. Svolge anche un'azione contro i batteri, i microbi e i virus.

Uso interno:  la sua azione antinfiammatoria si esplica alleviando i dolori muscolari o i reumatismi. Ha proprietà afrodisiache, antibatteriche e allevia le infezioni urinarie (calcoli renali o cistiti). Attenua le diverse forme di dolori allo stomaco, tra cui aerofagia e gonfiore addominale. Ottimo anestetico locale. Utile per attenuare la tosse a seguito di malattie virali.

Uso esterno: per le sue prorietà antisettiche, il chiodo di garofano consente di disinfettare le ferite. Può essere anche impiegato come rimedio contro l'alitosi. È utilizzato contro il mal di denti.


Il chiodo di garofano era impiegato dalla medicina indiana tradizionale per le sue proprietà curative. In Cina, si usava per combattere l'alito cattivo prima di presentarsi al cospetto dell'imperatore. Nel XIII secolo, il chiodo di garofano diventa una delle basi della fitoterapia, in particolare nei trattamenti oro-dentali, come antalgico e come anestetico locale.

I chiodi di garofano (i boccioli essiccati), da cui viene estratto l'olio essenziale, sono le parti utilizzate in fitoterapia. E' costituito da oltre il 15% di olio essenziale e dal 70 al 90% di eugenolo, un composto antibatterico, antisettico e antifungico. Contiene anche tra il 9 e il 15% di acetato di eugenolo, tra il 5 e il 12% di beta-cariofillene e il 2% di acido oleanico. Sono anche presenti altri principi attivi, in minore quantità, come il cariofillene ossido, l'alfa-umulene e il copaene (inferiore all'1%). Si trovano infine anche tracce di furfurolo e vanillina.

Dosaggio: più frequentemente viene utilizzato sotto forma di olio essenziale. Poiché il dosaggio è diverso a seconda del problema da trattare, il chiodo di garofano è spesso combinato all'olio essenziale di un'altra pianta.
- Contro il mal di denti, fare sciacqui utilizzando 3 gocce di olio essenziale in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
- Sarà possibile utilizzare una mistura composta da 2 gocce di olio essenziale di chiodo di garofano associate a olio vegetale di macadamia per trattare una tonsillite (massaggiare i lati del collo), calmare un'infezione urinaria o genitale (applicato sul basso ventre), combattere la stanchezza (frizione del plesso solare) e in caso di infezione respiratoria o di bronchite (nella parte superiore della schiena e sul torace).
- Lo stesso preparato trova impiego in caso di epatite virale, con massaggi praticati nella parte superiore del ventre. - Per attenuare il mal di denti, è necessario eseguire frizioni a livello delle gengive doloranti.

E' sconsigliato nei bambini di età inferiore ai 12 anni, alle donne incinte o che allattano. Un sovradosaggio può causare disturbi gastrointestinali, come vomito, nausea o diarrea. Può essere impiegato nel trattamento di disturbi di lieve entità ed associandolo ad altre piante è possibile potenziarne gli effetti. Per curare gli stati di stanchezza e di spossatezza si utilizza una miscela composta da 1 goccia di chiodo di garofano combinata con 1 goccia di olio essenziale di ravensara (Cinnamomum camphora). Per attenuare il mal di denti, si raccomanda di utilizzare una miscela ottenuta a partire da: 1 ml di chiodo di garofano, 1 ml di menta piperita, 2 ml di olio di germe di grano e 1 ml di olio di santoreggia di montagna. Per calmare le afte, si utilizza 1 ml di chiodo di garofano associato a 2 ml di olio essenziale di tea tree, 4 ml di olio essenziale di alloro nobile e 3 ml si olio essenziale di timo thujanol. Interazioni con i farmaci Non esistono interazioni note.

lunedì 21 dicembre 2015

Sandalo, olio essenziale

Nome botanico: Santalum album
Famiglia: Santalacee
Provenienza: India
Estrazione: dal legno
Profumo: legnoso, dolce, balsamico, intenso
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole,Giove
Proprietà: antisettico, polmonare e ruinario, tonico, afrodisiaco, antiinfiammatorio, diuretico, espettorante, cicatrizzante, fungicida, antibatterico, antispastico, sedativo
Principali indicazioni: stress, tensione nervosa, insonnia, infezioni respiratorie, infezioni urinarie, tosse, cura della pelle


Il sandalo è un albero originario dell'India, conosciuto e impiegato fin dai tempi antichi per il suo legno pregiato, profumato e inattaccabile dalle termiti, utilizzato sia come materiale edilizio che per bruciarlo come incenso nelle cerimonie religiose. Viene tuttora usato in bastoncini sottili per profumare gli ambienti, elevando lo spirito e favorendo la concentrazione e il raccoglimento.

Il suo olio veniva abbondantemente impiegato per scopi cosmetici e medicinali. Attualmente entra nella composizione di molti profumi, per la sua capacità di fissare e di legarsi agli altri aromi. La profumazione dolce, legnosa e intensa, agisce a livello del sistema nervoso, calmando gli stati di tensione nervosa e favorenso il rilassamento. E' una delle essenze più usate da aggiungersi all'olio da massaggio, inoltre per un bagno serale, combatte l'insonnia e contribuisce ad attenuare le tensioni muscolari.

In Oriente era noto per la sua benefica azione a livello della pelle: infatti aiuta a mantenerla elastica e idratata, combattendo le impurità, eliminando il prurito, le irritazioni e le infiammazioni. E' consigliabile applicarlo mediante impacchi caldi o per vaporizzazioni. Il suo potere antisettico e antinfiammatorio si esplica soprattutto a carico dell'apparato respiratorio, in caso di bronchite, mal di gola, tosse,  e a carico delle vie genitourinarie, dove calma e decongestiona le mucose infiammate. Favorisce la digestione ed è antispastico e astringente in caso di colite o diarrea.


mercoledì 16 dicembre 2015

Rosmarino, olio essenziale

Nome botanico: Rosmarinus officinalis
Famiglia: Labiate
Provenienza: bacino del Mediterraneo
Estrazione: dalle sommità fiorite
Profumo: fresco, erbaceo, balsamico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: stimolante generale, energizzante, tonico, antisettico, epatico, antireumatico, antidolorifico, digestivo, sudorifero, diuretico, antispastico, cicatrizzante, stimola le mestruazioni, antidiarroico, astringente, afrodisiaco
Principali indicazioni: debolezza, superlavoro fisico e mentale, stress, impotenza, frigidità, depressione, convalescenza, cefalea, palpitazioni, dolori reumatici e muscolari, gotta, ipotensione arteriosa, disturbi del fegato, cattiva digestione, colite, diarrea, meteorismo, ipercolesterolemia, influenza, raffreddore, tosse, dismenorrea, disturbi della pelle (acne, seborrea, forfora) caduta dei capelli, pediculosi
Precauzioni: evitare l'uso in caso di epilessia e in corso di gravidanza


Nelle Metamorfosi di Ovidio si parla di una principessa, Leucotoe, figlia del re di Persia, della quale si innamorò Apollo, il dio del Sole. Questi entrò con l'inganno nella stanza della giovane e la sedusse. Il padre punì la debolezza della figlia con la morte. I raggi del sole irradiati sulla sua tomba trasformarono il corpo della giovane, che mise radici tra le zolle di terra trasformandosi in una profumata pianta di rosmarino, che si eresse verso la luce. Da questo mito deriva l'usanza degli antichi Romani di coltivare piante di rosmarino sulle tombe come simbolo di immortalità.

La sua etimologia, da ros-maris, o rosamaris, che significa rugiada o rosa del mare, evoca dolcezza e salute: il rosmarino cresce spontaneamente sulle coste mediterranee e la sua presenza viene da sempre considerata propiziatoria per l'uomo. Un editto di Carlo Magno dell'anno 812, obbligava addirittura i contadini a coltivare negli orti una pianta di rosmarino, il cui profumo si diceva contenesse l'anima della terra. Infatti la terra dove era piantato veniva considerata sacra e molte pozioni guaritrici contenevano, oltre alla pianta, anche un pizzico di terra grattata dalle radici. Per il suo odore persistente, il rosmarino ha una qualità evocativa intensa: suscita il ricordo dell'amore e veniva usato nella magia amorosa per incantare il cuore. Il suo aroma esaltante veniva fatto aspirare ai malinconici per sollevare lo spirito.

L'essenza di rosmarino è forse la più rappresentativa tra quelle appartenenti alla famiglia delle Labiate, che comprende numerose piante ricche di oli eterei. Tutte le Labiate esercitano un'azione sull'io dell'individuo, rafforzandolo. Il rosmarino accresce la forza spirituale e contribuisce a mantenere l'integrità della propria più intima essenza, quando si è sottoposti a situazioni di sollecitazione e ci si sente deboli o si rischia di soccombere. Con la sua azione stimolante generale, sia a livello del cuore, centro vitale dell'individuo, che del polo metabolico rappresentato dal fegato, che della corteccia surrenale, la ghiandola che presiede alla capacità di adattamento e di resistenza dell'individuo allo stress, il rosmarino accresce la forza e il senso di identità personale e restituisce l'energia e la voglia di fare.

Arricchire il bagno o la doccia mattutini con poche gocce di essenza di rosmarino dà una sferzata di energia, stimolando fortemente l'organismo. Anche in caso di ipotensione arteriosa, cefalea, convalescenza, calo della memoria e dell'apprendimento, torpore, poche gocce massaggiate sulle tempie, ai polsi, o sotto le narici, tonificano attivano le risorse e schiariscono le idee. Anche il metabolismo epatico reagisce prontamente al rosmarino, che ha un effetto di regolazione e disintossicazione del fegato, sia a livello delle cellule che delle vie biliari. L'essenza può essere massaggiata sull'area epatica, dove stimola il drenaggio biliare, coadiuva nelle ipercolesterolemie, stimola la digestione, fluidifica la bile in presenza di calcoli. Non va però applicato in caso di eccesso di bile come nell'epatite, dove sono invece indicati il limone e la camomilla.

E' antispastico e antisettico in caso di infezioni intestinali e diarrea; è utile per le inalazioni in caso di bronchite e influenza; può essere applicato esternamente sulle articolazioni in caso di gotta, reumatismi, dolori muscolari. Per i disturbi della pelle e del cuoio capelluto stimola e deterge in caso di seborrea, forfora, indebolimento dei capelli, acne. Per la cura della pelle è utile l'utilizzo, come tonico, dell'acqua aromatica ottenuta dal processo di distillazione dell'olio essenziale. A livello sessuale esercita una maggiore influenza sulla struttura femminile, così come la santoreggia, un'altra pianta appartenente alle Labiate, si confà di più all'uomo.

Il rosmarino provoca un aumento del flusso sanguigno a livello delle pelvi, esercitando così un'azione di tonificazione sugli organi genitali. Ma siccome il sangue è portatore di coscienza, rafforzerà la "presenza" in quella zona, rendendo la donna più attiva e più partecipe laddove ci sia  insoddisfazione e scarsa partecipazione, secondaria a debolezza del proprio io o a eccessiva aggressività sessuale dell'altro, per cui la donna si lascia sopraffare energeticamente.

sabato 14 novembre 2015

Niaouli, olio essenziale

Nome botanico: Melaleuca viridiflora
Famiglia: Mirtacee
Provenienza: Australia e Nuova Caledonia
Estrazione: dalle foglie e dai ramoscelli
Profumo: dolce e fresco, leggermente canforato
Azione energetica: yin
Pianeta governatore: Mercurio, Venere
Proprietà: antisettico, anticatarrale, fluidificante, antireumatico, cicatrizzante, febbrifugo
Principali indicazioni: febbre, malattie da raffreddamento e tosse nei bambini, sinusite, infezioni urinarie, infezioni intestinali, ferite, bruciature, acne, reumatismi


L'essenza di niaouli, chiamata in Francia gomenol, per l'antica provenienza dalla località di Gomen, nelle Indie orientali, ha caratteristiche analoghe all'olio di eucalipto e di cajeput, ma è molto più delicato e meno irritante. Rappresenta quindi l'essenza di scelta per le malattie da raffreddamento dei bambini, per vaporizzazioni, spugnature, lavaggi, frizioni sul petto diluito in un po' d'olio di mandorle, o diffuso nell'ambiente per mezzo di un vaporizzatore.

Per le sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti viene utilizzato per la disinfezione e la riparazione di ferite, foruncoli, bruciature. Per sciacqui e gargarismi, diluito in acqua, è utile in caso di stomatite e o mal di gola. Una o due gocce fatte cadere sul fazzoletto, aiutano a disostruire il naso in caso di raffreddore.

giovedì 8 ottobre 2015

Citronella, olio essenziale

Nome botanico: Cymbogon nardus
Famiglia: Graminacee
Provenienza: India
Estrazione: dalle foglie
Profumo: fresco, di limone
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Mercurio
Proprietà: tonica, stimolante, antisettica, insetticida, deodorante, rinfrescante, digestiva, antispastica
Principali indicazioni: repellente per gli insetti, ipersudorazione, seborrea, colite, cattiva digestione, affaticamento, cefalea, febbre


L'essenza di citronella, detta anche erba limoncina, per il suo profumo fragrante che richiama quello del limone, ha un buon potere antisettico e tonico che può renderla utile nelle affezioni febbrili. In caso di stanchezza o ipersudorazione aggiungerla nell'acqua per un buon bagno rivitalizzante e rinfrescante; massaggiarne una o due gocce sulle tempie in caso di testa pesante, o sulla regione gastrica e addominale per chi soffre di digestione lenta o meteorismo.

Come per altre essenze dall'aroma limoncino, tiene lontani gli insetti, sia per gli uomini che per gli animali, e previene gli attacchi delle zanzare, se frizionata leggermente sulla pelle nelle parti esposte.

lunedì 5 ottobre 2015

Camu camu un frutto sorprendentemente benefico

Originario della foresta pluviale del Perù e del Brasile il Camu camu è un arbusto di cui si usano i frutti. Poichè è molto acido va dolcificato o usato in preparazioni come spremute, gelati o dolci, ma se ne può ricavare l'estratto secco da assumere in capsule. Le sue proprietà sono molteplici ma la sua qualità principale è il fatto che esso contiene 50 volte più vitamina C di un'arancia.


La vitamina C naturale, è uno dei più noti antiossidanti che aiuta nella prevenzione di raffreddore, influenza e combatte il danneggiamento del DNA cellulare dovuto ai radicali liberi. Oltre all'elevatissimo contenuto di vitamina C, il Camu camu contiene alcuni importanti aminoacidi come valina, laucina e serina,  flavonoidi. Vediamo ora le sue proprietà.

Da alcuni recenti studi è emerso che il Camu camu è:

-Antivirale: combatte i virus che attaccano il sistema immunitario
-Anti-artritico: riduce le infiammazioni e, quindi, allevia il dolore associato all'artrite
-Anti-aterosclerotico: previene l'aterosclerosi e la formazione di placche sulle arterie
-Anti-depressivo: quando la depressione è dovuta a malnutrizione e, quindi, l'alto apporto nutrizionale di camu-camu può essere utile anche in questi casi
-Combatte le gengiviti
-Protegge da molti disturbi del fegato, oltre a fornire un supporto alla funzione disintossicante del fegato
-Anti-ulceroso 
-Anti-herpes

Sembra che il Camu-camu risulti utile a chi soffre di cataratta (ma non la cura sia chiaro) e grazie al contenuto di vitamina C sembra inoltre essere protettivo anche contro il glaucoma.

Funge da protettivo contro i disturbi neurodegenerativi del cervello (demenza e Alzheimer) oltre naturalmente agli acidi grassi omega-3 contenuti, ad esempio, nelle noci.

Inoltre promuoverebbe la fertilità. Alcuni studi hanno evidenziato che l'aumento della sterilità sia dovuto anche ad una errata alimentazione oltre che ad una scarsa protezione dalle tossine che inevitabilmente assumiamo attraverso il cibo e l'ambiente circostante. Così sembra che il Camu camu sia utile  a proteggere l'organismo da queste tossine, potenziando conseguentemente le speranze di concepimento.

Questo frutto si è rivelato anche un potente antinfiammatorio sia in caso di artrite ma anche per le infiammazioni che possono colpire tutto il nostro organismo e i nostri organi e questo grazie al suo altissimo contenuto di vitamina C e quindi può essere un ottimo coadiuvante contro le infiammazioni.  E' bene ricordare che che da sola la vitamina C non basta ma è necessario includere altre sostanze antinfiammatorie che si possono trovare negli alimenti e nelle piante officinali.

Tra l'altro il Camu-camu si è rivelato essere di aiuto contro la progressione del morbo di Parkinson

Non è finita qui, perchè il Camu-camu è anche un buon antisettico e, spremuto sulle ferite previene lo sviluppo delle infezioni.

Infine, sembra avere un'azione ipotensiva, e questo sembra dovuto al fatto che la vitamina C, insieme ai minerali, aiuti a rilassare i vasi sanguigni dell'organismo, che, divenendo più flessibili, contribuirebbero ad abbassare la pressione.


sabato 26 settembre 2015

Incenso, olio essenziale

Nome botanico: Boswellia thurifera
Famiglia: Burseracee
Provenienza: regioni del Mar Rosso
Estrazione: dalla resina
Profumo: caldo, ricco, dolce, balsamico
Azione energetica: yang
Pianeta governatore: Sole
Proprietà: antisettico, astringente, cicatrizzante, espettorante, antiemorragico, antidepressivo
Principali indicazioni: tosse con catarro, bronchite, asma, dismenorrea, metrorragia, cistite, ansia stress


La radice di incenso discende dal latino incendere, bruciare, ed è associata al fuoco: infatti questa gommoresina estratta dal tronco di un particolare albero, se sottoposta al calore di un braciere sprigiona profumate fumigazioni, da sempre offerte per onorare la divinità, sia nei culti religiosi dei popoli occidentali che orientali. Questa sostanza era tenuta nell'antichità in tale considerazione che i proprietari degli alberi da cui si ricavava la resina erano ritenuti sacri e, durante la raccolta, dovevano evitare contatti imputi.

L'aroma dell'incenso, sia in ambito religioso che magico- esoterico, contribuisce a creare un tramite tra l'umano e il divino, purifica l'ambiente dalle influenze negative, stimola le facoltà psichiche superiori. Oltre al suo utilizzo nelle cerimonie sacre, l'incenso era ampiamente apprezzato anche in cosmesi e in medicina: era per esempio, uno dei costituenti principali del khol, la sostanza scura con cui le donne egizie si tingevano gli occhi, e che, oltre a scopi estetici, per il suo potere antisettico, preveniva le malattie oculari.

Questa usanza poi fu adottata da altri paesi orientali e islamici. L'essenza è calda, secca, astringente, dolce e leggera. Ha spiccate proprietà antimicrobiche e anticatarrali, da sfruttare, per frizioni sul petto e inalazioni, nella bronchite e nell'asma, dove calma l'affanno rendendo il respiro più lento e profondo. Probabilmente è questa sua capacità di rendere il respiro più profondo che fa dell'incenso un'essenza che predispone alla calma e alla meditazione; agisce sulla sfera psichica in caso di ansia, stress, paure. Trova impiego nelle affezioni genito-urinarie, cistite, leucorrea, dismenorrea, mestruazioni troppo abbondanti, aiuta la digestione e svolge una benefica azione sulla pelle nella prevenzione delle rughe e per il trattamento di macchie e cicatrici (gli Egizi lo usavano per maschere di bellezza).


martedì 22 settembre 2015

Geranio, olio essenziale

Nome botanico: Pelargonium odoratissimum
Famiglia: Geraniacee
Provenineza: Africa
Estrazione: da tuttal al pianta
Profumo: fresco, dolce, simile alla menta
Azione energetica: yin-yang
Pianeta governatore: Venere
Proprietà: antisettico, cicatrizzante, tonico, atringente, emostatico, stimolante della corteccia surrenale, antidepressivo, repellente per gli insetti, antinevralgico
Principali indicazioni: dermatosi, bruciature, nevralgie facciali, cellulite, edemi, ingorgo  mammario, stress, stanchezza


L'essenza di geranio si armonizza bene con l'olio di rosa e di agrumi, ma può essere combinato con altre miscele, a cui aggiunge una piacevole nota di freschezza. Ha una spiccata azione antinfiammatoria, emostatica, antisettica e cicatrizzante che si esplica nelle affezioni cutanee quali ferite, ustioni, ecchimosi, ulcere, micosi, herpes e nelle afte boccali e stomatiti. Applicato sulla pelle tiene lontani gli insetti.

Riduce la congestione delle mammelle, ha potere diuretico, stimola la corteccia delle ghiandole surrenali, quindi ha un'azione anti fatica e tonificante in caso di stress, da usare per frizionare il corpo durante o dopo la doccia o il bagno o per un breve massaggio sulla nuca e alle tempie. E' utile anche per la sovraeccitazione e l'agitazione dei bambini, grazie alla sua azione riequilibrante sul sistema nervoso.



martedì 15 settembre 2015

Oleolito di calendula, ottimo antirughe

Questo oleolito potete farlo a casa, in tutta tranquillità, con due soli ingredienti e poca spesa. Otterrete un prodotto genuino, tutto naturale e di grande efficacia.  

Oleolito di calendula: Si tratta di un rimedio naturale che potrete utilizzare come un olio antirughe, massaggiandolo sulla pelle del viso. L'oleolito di calendula ha inoltre proprietà cicatrizzanti, lenitive, antisettiche e antinfiammatorie. Per prepararlo vi serviranno soltanto fiori di calendula e olio extravergine.  

 Una volta raccolti i fiori di calendula (potete trovarli anche in erboristeria), li ho lasciati seccare completamente per diversi giorni in un luogo fresco e asciutto, in modo che liberassero tutta l'acqua che contengono (e che farebbe andare a male l'oleolito). Mettere i fiori secchi in un vasetto di vetro, che  poi riempirete con olio extravergine di oliva. La proporzione tra fiori e olio dovrebbe essere di circa 1:10. 

 Il vasetto va poi esposto al sole per almeno 3 settimane  e, una volta terminata la fase di macerazione, si filtrano i fiori con una garza o un ritaglio di tessuto sottile (tipo un vecchio lenzuolo) e si travasa l'oleolito così ottenuto in una bottiglietta di vetro scura (io ho usato una boccetta di propoli con il contagocce), dove si può conservare anche per qualche anno. L'oleolito di calendula ha proprietà cicatrizzanti, lenitive, antisettiche e antinfiammatorie. E' quindi utile, ad esempio, come rimedio dopo le punture di insetto, contro i geloni o per piccole ferite e scottature.  E voi, l'avete mai provato?

mercoledì 12 agosto 2015

Erbe in tintura, infuso, olio essenziale, Benzoino

Non ha nulla a che vedere con la benzina ovviamente. Non pensate a qualcosa di strano, anche il benzoino è stato creato da madre natura.

BENZOINO
Se ne usa la resina ottenuta per incisione dalla corteccia. Ha proprietà balsamiche, espettoranti, antisettiche, diuretiche, rilassanti, dermopurificanti. Si usa in caso di infiammazioni del cavo orale, faringiti, laringiti.  Assumere 20 gocce di tintura madre in un po' d'acqua, 3 volte al giorno, fino al miglioramento. Usare la tintura madre per fare gargarismi (20 gocce in un bicchiere d'acqua).

giovedì 19 febbraio 2015

Centaurea, usi e proprietà

La centaurea,  Centaurium erythraea,  si utilizza per diversi disturbi e per le sue molteplici azioni, fra cui la stimolazione dell'appetito e la digestione. È anche impiegata come tonico generale, contro la stanchezza, come diuretico, o in applicazione locale come antisettico.

Uso interno: stimola la digestione, grazie alle proprietà aperitive e febbrifughe. Tonico del fegato e della bile, calmante, diuretico, sedativo dell'apparato digerente, vermifugo, depurativo.

Uso esterno: svolge anche un'azione cicatrizzante. È un antisettico locale.


Si consiglia alle persone convalescenti per la ripresa del peso corporeo. Ottima per contrastare la perdita di appetito temporanea, i problemi digestivi e gastrointestinali lievi. Favorisce le secrezioni del fegato e dello stomaco. Per la presenza di sostanze amare stimola l'attività a carico dello stomaco in modo riflesso, favorendo così la secrezione dei succhi gastrici. Buon un tonico generale contro la stanchezza. Combatte i parassiti intestinali, previene i calcoli biliari, i problemi epatici e le emicranie.

Applicata localmente come antisettico, è utile anche per eliminare i pidocchi o combattere la caduta dei capelli. La genzianina, un composto alcaloide, le conferisce eccellenti proprietà antinfiammatorie. In alcuni casi di diabete, la centaurea viene impiegata come stimolante del pancreas.

Il primo ad utilizzarla fu, secondo il mito, il centauro Chirone per curare una ferita al piede prodotta da una freccia avvelenata scagliata da Ercole. Da quel momento, la pianta venne ritenuta magica. I Galli la utilizzavano come antidoto contro i morsi di serpente e come febbrifugo, ma la usavano anche i discepoli di Ippocrate, tra il V e IV secolo a.C.


In fitoterapia, si utilizzano principalmente le sommità fiorite essiccate. Contiene:  eterosidi amari tra cui l'eritaurina; la sweroside viene trasformata in genzianina nell'organismo e ha proprietà sedative. Polifenoli: acidi fenolici e flavonoidi che svolgono un'azione febbrifuga. Alcaloidi: genzianina. Triperteni. Simile alla genziana, la centaurea minore contiene diversi principi amari, lattoni, acidi organici, derivati fenolici e anche un alcaloide come la genzianina.

Dosaggio

- Infuso: un grammo di fiori secchi in una tazza di acqua bollente. Consumare tre tazze al giorno. Per l'inappetenza, si raccomanda di bere l'infuso da una mezz'ora a un'ora prima del pasto. Per favorire la digestione, bere l'infuso appena dopo il pasto. Il trattamento non deve superare i dieci giorni. Per attenuare il sapore amaro dell'infuso, è possibile zuccherarlo utilizzando del miele.
 - Applicazione locale: decotto da preparare utilizzando da 30 a 50 g di fiori secchi per litro di acqua. Lasciar bollire da due a tre minuti. Eseguire da una a due frizioni al giorno per combattere i pidocchi o contrastare la caduta dei capelli.
- Tintura madre: versare 30 gocce in un bicchiere di acqua, da una a tre volte al giorno. - Come polvere: compressa da 0,25 g da assumere al momento dei pasti, da due a quattro al giorno.
- Lozione: su compresse di garza per curare ulcere su gambe, ferite atone o contrastare la caduta dei capelli.
- Vino di centaurea: contro l'anemia e le convalescenze tardive, versare 60 g di centaurea minore in un litro di vino. Lasciar macerare otto giorni, passare, poi filtrare. Chiudere con un tappo e conservare al fresco. Berne un bicchiere prima dei pasti.

Non deve essere consumata da persone che soffrono di ulcera gastrica o duodenale. Ne è sconsigliato il consumo anche alle donne incinte o che allattano. La centaurea minore è controindicata anche nei casi di infiammazione del tratto intestinale. Non va utilizzata nei bambini e nei ragazzi di età inferiore ai 18 anni (in base alle raccomandazioni dell'Agenzia europea del farmaco).



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