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lunedì 29 febbraio 2016

Il tempo: passato, presente e futuro coesistono, è una nuova teoria

Il tempo una dimensione che è contemporaneamente un rompicapo per gli studiosi, i filosofi antichi e moderni. Chi sarebbe capace di dare unadefinizione precisa del tempo? Sant'Agostino diceva così:  «Io so che cosa è il tempo, ma quando me lo chiedono non so spiegarlo», diceva Sant’Agostino nel 4° secolo. Circa mille anni prima di lui,  Eraclito aveva coniato l’aforisma “Panta Rei”, tradotto in “Tutto Scorre”, volendo sottolineare che l’uomo non potrà mai fare la stessa esperienza due volte, dato che ogni ente è soggetto alla legge del mutamento.


Il dottor Bradford Skow, professore di filosofia presso il Massachusetts Institute of Technology, sostiene che  questa immagine del tempo potrebbe essere sbagliata. Secondo lui infatti, il tempo non si muove in avanti, ma è sempre presente. Siamo noi, con la precesione dhe abbiamo di esso che abbiamol’impressione del “trascorrere del tempo”. In realtà, il tempo non scorre, il tempo “è”. Stando a questo, tutti gli eventi possibili sono già presenti nel cosmo. Noi non dobbiamo fare altro che scoprirli vivendoli.

Da qui viene una domanda: dunque non esiste il libero arbitrio,  tutto è già scritto? Secondo Skow no, in quanto anche le scelte che faremo in quello che percepiamo come futuro, in realtà le abbiamo già fatte. Skow spiega la sua teoria in un libro:  “Objective Becoming”, dove esamina alcune delle teorie che sono state avanzate per spiegare il tempo. «Quando si chiede alle persone di spiegare il tempo, solitamente utilizzano una metafora», spiega Skow. «Dicono che il tempo è come un fiume, o che navighiamo attraverso il tempo come una nave sul mare».

Secondo lui, gli eventi “passati” non svaniscono per sempre, ma esistono in diverse parti dello spazio-tempo. «La teoria dell’universo-blocco afferma che siamo estesi nel tempo in modo simile a come siamo estesi nello spazio», dice Skow. «Il nostro passaggio attraverso lo spazio-tempo non è come la semplice successione di singoli fotogrammi: tutte le esperienze che avete avuto ieri, la settimana scorsa, o anche anni fa, sono tutte reali», conservate in qualche punto dello spazio-tempo. Come dice il generale Massimo Decimo Meridio, protagonista de Il Gladiatore, «ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità!».

domenica 27 dicembre 2015

Proverbio cinese, dal libro delle risposte aperto a caso

"Se vuoi conoscere il passato,
osserva la tua situazione presente.
Se vuoi conoscere il futuro,
osserva le tue azioni presenti"


Proverbio cinese

lunedì 30 novembre 2015

Psicopittografia, Come risolvere il problema della resistenza

I progressi possono essere paragonati ai fiumi delle Ande. Partendo da una montagna, le achque gialle scorrono in una larga vallata. lungo il suo corso il fiume è alimentato da due affluenti dalle acque chiare. Gradualmente, le correnti purificatrici danno al fiume una chiarezza e una belle zza naturali. Leacque purificatrici dell'uomo sono i suoi pensieri superiori. essi compiono il miracolo di purificare il suo passato e di ridargli un corso nuovo. [Immagine mentale 23]

A questo punto, spiegheremo una cosa che ci aiuterà a mutare non solo il passato, ma anche il presente e il futuro. Quando decidete di ribellarvi ad una abitudine negativa, all'interno di voi si manifesta un'immediata resistenza. Queste abitudini non vogliono abbandonarvi, ma voi non dovete dargli tregua. Sono in gioco la pace e il progresso. Insistete fino al punto di abbattere la barriera delle abitudini. Molti si trovano in serie difficoltà nel disfarsi delle abitudini mentali

Essi sono ancora più sconcertati dalla grande resistenza ai loro sforzi per eliminare l'abitudine. Ricordate ciò che è già stato detto: un attacco frontale contro un'abitudine non fa che rafforzarla. Non crediate che l'Io abituale abbia qualche potere sulle sue abtudini. E' acquisendo un Io interamente nuovo, un Io che non sia identificato con l'abitudine, che si può sopprimere l'abitudine.

lunedì 23 novembre 2015

Psicopittografia, la Psicopittografia cambia il passato


La Psicopittografia, è il metodo delle Immagini Mentali, che è in grado di trasformare un passato noioso. Insegnando agli uomini a vedere sotto un'altra luce gli avvenimenti del passato, questi avvenimenti fastidiosi perdono il loro potere di nuocere. 

Uno sciocco errore non può sommergere un uomo con sentimenti di rimorso. I sentimenti di colpa e di ansietà spariscono completamente. Come avviene tutto questo? Prendiamo il caso di una persona tormentata da una relazione con qualcuno già sposato, che si tormenta per il sentimento di colpa scaturito da tale relazione.

 Questo sentimento è un'emozione errata? Generalmente si pensa che è un sentimento di umiltà e di pentimento, ma in realtà è vero l'opposto. La colpa è un'emozione egocentrica basata su ciò che pensano gli altri, sulla reputazione, ecc. Inoltre la colpa impedisce di liberarci  da ciò che l'ha originata. La liberazione dalla colpa si ottiene con la separazione dell'Io dall'errore del passato. Non identifichiamoci con l'errore commesso. Guardiamo gli avvenimenti negativi del passato come ad atti irresponsabili del falso Io, che in realtà non ha nulla a che fare con noi. Separiamo il vero Io dal falso Io.

giovedì 12 novembre 2015

Le tre sedie, un consiglio a settimana per migliorare la propria vita e quella altrui

A tutti è capitato di attraversare un momento doloroso, tutti abbiamo una storia da raccontare. Molti di noi rimangono ancorati alla propria sofferenza: è un espediente per non separarci dal passato e da ciò che è stato, ma in questo modo non facciamo che procurarci altro male. L'azione di questa settimana ci permetterà di liberarci del dolore e aiutare il prossimo a fare altrettanto.


  • Nei prossimi giorni ci eserciteremo a raccontare e rifletteremo sui diversi modi in cui una storia può essere narrata. Non scoraggiamoci! Ricordiamoci che più la salita è ripida, maggiore sarà la ricompensa una volta conquistata la vetta.
  • A volte teniamo per noi i segreti dolorosi del passato, altre volte li confidiamo a qualcuno. Tuttavia gli episodi che ci hanno fatto soffrire di più rimangono impressi nel nostro  cuore e nella nostra anima e possono pesare come macigni, annientando la nostra voglia di vivere. Seguiamo dunque tre mosse e ritroveremo tutta la nostra energia
  • La sedia del dolore. Accomodiamoci sulla "sedia del dolore" e affidiamo la nostra storia a un quaderno o a una persona che ci conosce bene, come un amico o un parente. Questo ci aiuterà a tirare fuori la sofferenza nel corso del racconto
  • La sedia del divertimento. Adesso proviamo a esporre lo stesso episodio, immaginando però di essere seduto sulla "sedia del divertimento". Per quanto la vicenda sia triste, questa volta dovremo sforzarci di trovare al suo interno qualcosa di divertente, magari un dettaglio buffo che avevamo dimenticato e che ci fa sorridere o ci strappa addirittura una risata
  • La sedia dell'ispirazione. Raccontiamo la storia una terza volta. Ora cerchiamo di narrarla in modo da ispirare noi stessi e il nostro lettore immaginario o la persona che abbiamo di fronte. Descriviamo la forza che abbiamo conquistato grazie a quella prova difficile, gli amici che abbiamo conosciuto, la saggezza accumulata e la capacità di metterci nei panni degli altri....insomma, tutti i doni che la sofferenza ci ha portato. 
  • Raccontiamo ciò che ci accade, sforzandoci di applicare sempre la regola delle tre sedie per vedere la vita da prospettive diverse. Ascoltiamo le storie degli altri e incoraggiamoli a trarne un esempio per motivare se stessi e il prossimo. Pensiamo almeno che Dio ci sottrae qualcosa per darci qualcos'altro in cambio. Impariamo a trovare anche negli avvenimenti più tristi un motivo per sorridere.

domenica 18 maggio 2014

Venite alla vita | Psicopittografia

Immaginatevi davanti ad un quadro impressionante di un grande artista. In primo piano vi sono personaggi interessanti su un osfondo pieno di colore. Immaginate ora che all'improvviso il quadro si metta a vivere. I personaggi camminano, gesticolano. Gli alberi si piegano al vento. Ciò crea un'impressione completamente differente [Immagine mentale 72]

Ecco ciò che la verità dovrebbe fare per noi. Ciò che leggiamo o ascoltiamo dovrebbe prender vita nella mente. E' ciò che avviene quando leggiamo con attenzione un'idea apparentemente poco dinamica. Essa si insinua nella nostra comprensione attiva.


All'inizio non vediamo o sentiamo che parole. Ora facciamo un'esperienza d'una vera verità liberatrice della vita. Un'idea passa dall'osservazione esterna alla conoscenza interiore. Essa ci cambia sostanzialmente. Ricordiamo che la verità, quando arriva, è sempre diversa da come pensavamo che fosse.

La verità è sempre qualcosa di nuovo per la mente; ecco perchè è impossibile immaginarla. Per lo stesso motivo per cui non possiamo sapere come sarà un nuovo giorno prima d'averlo vissuto, così non possiamo conoscere una nuova verità prima d'averla vissuta.

Consideriamo il principio secondo il quale si può esser completamente liberi dal nostro passato. Per molti individui questo è uno stato desiderato, ma non sperimentato. Esso può esser sperimentato da chiunque è aperto alla verità. E' evidente che questi principi possono cambiare l'avvenire, ma come possono cambiare il passato? Il passato non si può cambiare. E' la reazione mentale ed emotiva nei suoi confronti che può esser modificata.

Consideriamo noi stessi in maniera differente e i nostri punti di vista cambieranno. Bisogna ricordare che l'incapacità a staccarsi dal passato è la causa degli errori attuali. Il legame emotivo col passato deve essere distrutto. La nostra liberazione ci impedisce di ripetere gli errori antichi e funesti.
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