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lunedì 23 marzo 2015

L'Agrimonia buona per il Fegato, buona per la Pelle

L' Agromonia, Agrimonia eupatoria L., è una pianticella tipica dei climi temperati che si ritrova lungo le strade, in campagna. Le foglie sono alterne, di un bel colore verde mentre i fiori sono piccoli, gialli disposti in spighe.


L'Agromonia è ricca di benefiche prorietà che si esplicano grazie al suo contenuto di tannini, glucosidi, flavonoidi, vitanima B e K, ferro e olio essenziale.  E' infatti antinfiammatoria, astringente, cicatrizzante, diuretica, emostatica, analgesica. Oggi quasi sconosciuta ai più, era invece motlo usata in passato per combattere le malattie del fegato, della vista e nel caso di perdita di memoria oltre ad essere considerata un ottimo rimedio nei confronti del veleno dei serpenti.

Si usano le foglie e le sommità fiorite raccolte all'inizio della fioritura e poi essiccate in un luogo ben ventilato e buio. L'infuso ed il decotto di Agrimonia sono utili per combattere le emorragie, la diarrea, i disturbi epatici e delle vie urinarie, le infiammazioni della gola (i cantanti e gli attori la reputano ottima per evitare la raucedine e rendere la voce più limpida), i reumatismi, l'artrite ed il diabete.

Per uso esterno è ottima nel caso di prurito e come decongestionante, per le dermatiti e l'acne. Le compresse con il decotto sono ottime nel caso di lussazioni e distorsioni. In cucina viene utilizzata per la preparazione del tè, di gusto leggermente amarognolo.



La Maschera di Bellezza per le Mani di Caterina de Medici

Caterina de Medici, regina di Francia non era una bella donna, al pari di Caterina Sforza, era piuttosto grassottella e non molto alta ma la sua personalità e il fascino supplivano alla bellezza. Donna forte, introdusse in Francia la cucina italiana e l'uso della forchetta. Amante delle belle arti e delle lettere favorì pittori e artisti e fu grazie a lei che venne costruito il palazzo delle Tuileries e una nuova ala del Louvre.


Come ogni donna era molto attenta alla cura della bellezza e aveva un suo ricettario in cui si trovavano le sue ricette di bellezza. Fra queste un'interessante maschera di bellezza per le mani, per averle morbide e bianche. Occorrente: 2 mele mature di qualsivoglia qualità, chiodi di garofano, acqua di rose, farina di frumento.

Sbucciate le mele e dividetele in quarti, su un spicchio mettere un paio di chiodi di garofano poi mette gli spicchi di mela in una ciotola e versatevi sopra l'acqua di rose, tanta da coprirle appena. Lasciare in bagno per un giorno intero e poi far bollire per circa 10 minuti. Prendete poi le mele, togliete i chiodi di garofano e schiacciate le mele, unitevi la farina di frumento, tanta da formare una pappetta un po' densa e spalmatela sulle mani, Tenetela in posa per un'ora e sciacquare con acqua tiepida. Fatela una volta a settimana e avrete mani di fata.




sabato 21 marzo 2015

Verbena sacra per sconfiggere un piccolo Malessere

Oggi vi suggerisco un rito per raccogliere e caricare la Verbena. Quest'erba sacra è nota secoli peri suoi poteri medicamentosi e le sue proprietà magiche. I Druidi la veneravano quanto il loro amato vischio, e secondo la leggenda fu trovata sul Calvario perchè usata per tamponare le ferite di Gesù. Da sempre la verbena viene adoperata per tener lontani da casa gli spiriti maligni mescolata a filtri d'amore e bevuta come tisana per curare un centinaio di malesseri.


Se lasciata in infusione nll'acqua bollente e poi aggiunta all'acqua del bagno ha un effetto molto rinfrescante. Usatela secondo quel che vi suggerisce l'intuito e, ogni volta che la cogliete, pronunciate queste magiche parole: "Erba fatata, sacra verbena, che da ogni male sfronda, sia benedetto il campo o il sentiero che di sua foglia abbonda".

Scoprirete che 25 gr di foglie essiccate  lasciate  a macerare in mezzo litro d'acqua bollente curano l'indigestione e i disturbi di stomaco; una quantità doppia serva a guarire un taglio o una ferita o una bruciatura, e può essere usata come gargarismo contro infezioni alla gola e stomatiti.




Caterina Sforza e tre Ricette per Denti, Alito e Mani impeccabili

Come avevo promesso, oggi voglio rivelarvi altre tre interessanti ricette di bellezza che usava Caterina Sforza per essere sempre impeccabile. Cominiciamo con una davvero interessante per la cura dei denti, o meglio per aver denti bianchi e lucenti. Sicuramente la troverete insolita, ma vi consiglio di provarla perchè è davvero efficace.


Denti bianchi: fate ridurre in cenere dei grossi gambi di rosmarino, e ponete la cenere in una piccola ciotola con le foglie di rosmarino per aromatizzarla. Con questa cenere dovete sfregare spesso i denti, Caterina consiglia di usare una pezzaa di lino, ma il nostro spazzolino da denti andrà benissimo. Infine dopo questa operazione sciacquate la bocca con del buon vino: il risultato vi sorprenderà.

Alito profumato: avrete bisogno di scorza di cedro, noce moscata, chiodi di garofano, cannella. Polverizzare il tutto ed impastarlo con del vino, fatene delle palline e masticatele prima di mangiare e dopo mangiato, e, dimenticavo, Caterina consiglia di astenersi dal mangiare aglio e cipolla per qualche giorno.

Mani bianche morbide: fate bollire a lungo acqua e crusca di grano facendo in modo che si addensi  un po'. Filtrate quando è ancora calda e mettetevi una mela tagliata in tocchetti, poi lasciate raffreddare. Lavatevi le mani con questa acqua e avrete mani bellissime.

venerdì 20 marzo 2015

L'esotico Guggul e le sue proprietà

Esiste una pianta da lnome esotico che viene dall'India e dal Pakistan da cui si ricava una resina color oro che si estre incidendo il tronco: il guggul. Da secoli la medicina ayurvedica la usa per le sue proprietà curative.  E' sta infatti usata come rimedio agli stati infiammatori e dolorosi articolari e consierata un valido alleato per i disturbi metabolici. Inoltre dalla corteccia del guggul si estrae una gommoresina che contiene un'elevata quantità di guggulsteroni che sono in grado di normalizzare la produzione di ormoni steroidei contribuendo al miglioramento del metabilismo basale stimolando la tiroide.

Ma il guggul è ottimo anche nella cura dell'asma, otite e ascite. Inoltre è ottima nel contrastare e ridurre il colesterolo e dei trigliceridi. Si utilizza anche per trattare l’obesità e per la sua azione antisclerotica dei vasi sanguigni. Attenzione però, perchè talvolta l’assunzione di questa resina può provocare possibili effetti collaterali come rush cutanei, nausea o diarrea; è sconsigliato l’uso del guggul durante la gravidanza e l’allattamento.

Si può assumere sotto forma di polvere; ecco ad esempio un ottimo centrifugato per regolarizzare il funzionamento della tiroide. Occorrono: 1 cm di zenzero fresco, 1 finocchio, 2 gambi di sedano, 1 mazzetto di basilico fresco,250 gr di estratto secco di guggul

Lavare e sbucciare lo zenzero e tagliarlo a tocchetti, lavare le verdure e tagliarle a pezzi. Dopo aver centrifugato tuttia la verdura, aggiungete la polvere di guggul. Il succo può essere assunto ogni mattina per circa 2 settimane al fine di stimolare la circolazione ed evitare disagi tipici della stagione invernale come l’avere estremità (mani e piedi) fredde.

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