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mercoledì 1 luglio 2015

Il lievito di birra: un aiuto per l'estate

L'estate può farci sentire stanchi e spossati e per affrontare questo calo di energia possiamo ricorrere al lievito di birra, da prendere in forma secca. Il lievito di birra ha un alto contenuto di proteine, ma al contempo è povero di grassi e i suoi zuccheri sono a lento rilascio e quindi non fanno innalzare l'insulina. Ma ciò che più deve interessarci è che il lievito di birra contiene tutti gli aminoacidi essenziali. Non solo, contiene le vitamine del gruppo B e in particolare la vitamina B1, B2, e la niacina, utili al sistema nervoso e agli sbalzi d'umore.


Fra l'altro le vitamine del gruppo B sono un toccasana per la pelle perchè contribuiscono alla rigenerazione delle cellule rendendo così la pelle più tonica, elastica, contrastando rossori, eczemi e danni cutanei dovuti ai raggi solari. Perciò nei momenti di maggior stanchezza non dobbiamo far altro che fare un ciclo di 15 giorni di lievito di birra. Ne saranno felici anche i capelli, che si rafforzeranno anche grazie al selenio.

Troviamo nel lievito di birra abbondanza di calcio, fosforo, magnesio, potassio e ferro, minerali utili per rinforzare ossa e midollo e per combattere debolezza e anemie grazie anche al contenuto di vitamina B12, acido folico, e un aminoacido essenziale, l’istidina, contribuiscono alla produzione di globuli rossi. Fra gli oligoelementi troviamo rame, manganese, selenio, zinco e cromo utili a contrastare i radicali liberi e prevenire i disturbi cardiovascolari con un’azione stabilizzante sui rialzi glicemici.

Lo si può trovare sottoforma di compresse: da assumere 1-2 la mattina, un quarto d’ora prima di colazione, accompagnandolo con un abbondante bicchiere d’acqua o una spremuta fresca. La compressa può essere masticata o, se non gradisci il sapore, è facile deglutirla anche intera.

Oppure esiste anche in scaglie o fiocchi da unire alle insalate (bastano 1-2 cucchiai per un’insalatiera per 4 persone) o alle minestre a fine cottura, vi farà evitare di usare il sale. E ancora poteteprovarne un cucchiaino anche nel latte (non troppo caldo) della colazione e nello yogurt naturale: è un toccasana contro la stipsi!


martedì 30 giugno 2015

Benefiche alghe: Alga Spirulina

Alga Spirulina mi fa venire in mente per assonanza ovviamente, l'aspirina, forse nel tentatico di creare una rima baciata. Questa pianticella acquatica, è tutt'ora soggetta ad intensi studi, anche se molte sue speciali proprietà sono già ben note. 

Prima fra tutte perchè favorisce la perdita di peso, ma dimostra anche una forte capacità antitumorale, porta benefici alla tiroide se usata correttamente ma soprattuto permette di essere usata come un forte integratore alimentare con capacità ricostituenti perchè ricca di vitamine e sali minerali.  Appartiene alla famiglia delle Aghe verdi-azzurre. 

Di questa famiglia, due sono le specie utilizzate, la spirulina maxima e spirulina plantensis, per la preparazione di componenti a scopo alimentare come ad esempio integratori per la ricchezza molto vasta di vitamine, proteine, carotenoidi, minerali e acidi grassi essenziali contenuti in essa.  Studi recenti sembrano dar credito  all'ipotesi fatta da alcuni ricercatori su come l'estratto acquoso della spirluina sia in grado di ostacolare la riproduzione del virus dell'HIV-1 (AIDS),  non solo,  una ricerca in Bielorussia ha dimostrato la capacità di quest'alga di combattere l'accumulo di radiazioni nell'uomo, portando a riscontrare risultati positivi nelle urine dei pazienti.   

 L'alga spirulina possiede diverse capacità integratore alimentare, per portare una sostanziale riduzione della fatica e della spossatezza grazie ai suoi contenuti: proteine (50-70%), carboidrati, vitamine (A, E, B12, B3,B1, acido folico), clorofilla, rame, magnesio, zinco, potassio, calcio spirulan (il calcio spirulan, è un polisaccaride a cui vengonoattribuite le proprietà antivirali della spirulina). L'impiego terapeutico dell'alga contro i tumori è suggerito da diversi test clinici per patologie riguardanti la bocca, malattie neurogenerative e per combattere l'invecchiamento precoce. Ma non solo perchè permette una sostanziale riduzione dell'ipercolesterolemia totale e per la riduzione del peso corporeo, inoltre è un potente antiossidante e come tale contribuisce a combattere numerose patologie, consigliamo un uso moderato per il contenuto di iodio per chi è affetto da problemi alla tiroide.


Gli oli essenziali, le vie di assorbimento

Le essenze entrano in rapporto con l'uomo attraverso due vie peculiari, che le contraddistinguono in modo specifico dalle altre sostanze curative tratte dal mondo vegetale: queste vie sono il Sistema Olfattivo e la Pelle.

Attraverso di esse le essenze penetrano nell'organismo e influenzano sia la mente che il corpo. Si pensa che attraverso l'olfatto esse esercitino principalmente la loro azione a carico del sistema nervoso, quindi con un'azione sull'umore, sulle funzioni psichiche come la memoria e l'apprendimento e sull'aspetto neurovegetativo, cioè sulle implicazioni psicosomatiche tra stati mentali e salute degli organi; attraverso la pelle invece, sembra che esercitino principalmente un'azione sulle cellule e sui tessuti.
Domani vedremo gli oli essenziali e l'olfatto.




Ad ogni segno la sua pietra, Toro

Oggi vediamo le caratteristiche del Toro, questo bricconcello. 

TORO
Pianeti: Venere e Giove
Pregi: stabilità, sensualità, bontà, dolcezza, giustizia, lealtà, morbidezza, sana voglia di vivere, fiducia, ottimismo, capacità di sdrammatizzare, pazienza.

Difetti: semplicismo, materialismo, testardaggine, immobilismo mentale e materiale, pigrizia.

Colore: verde
Cristallo: smeraldo e tutte le pietre verdi
Energia disponibile e parti del corpo abbinate: ha notevoli riserve di energia ma è lento nell'usarle; il suo punto debole è la gola, in tutti i sensi, perciò è soggetto a tonsilliti, faringiti, abbassamenti di voce, ma nache ad ingrassare con conseguenze quali colesterolo e glicemia da tenere d'occhio; nel collo c'è la tiroide, che può dare disturbi; è soggetto a riniti.
Per potenziare i pregi: cristalli rosa, viola e azzurri, anche verdi
Per combattere i difetti: cristalli gialli, verdi indaco.


La Galanga una spezia dimenticata

Mentre ero immersa nella lettura della versione integrale delle Mille e una Notte, mi sono imbattuta nella galanga, anzi più precisamente nello sciroppo di galanga che, in una delle storie, veniva usato per curare una malato. Ecco perchè oggi vi parlo della galanga, il cui nome botanico è Alpinia officinarum. Galanga in effetti deriva appunto dalla parola araba khalanjan che significa zenzero cinese. 


La galanga vanta alcune benefiche proprietà anche se gli studi sui principi attivi su questa pianta non sono stati testati. sembra che abbia proprietà antifungine, aromatiche, carminative, diaforetiche e stomachiche, ma anche toniche e antibatteriche. Perciò, la galanga si rivela essere ideale come rimedio per trattamenti nei quali è richiesto un maggiore calore per il corpo. Nell’antichità, la pianta è stata ampiamente utilizzata anche per i suoi effetti afrodisiaci e per la sua azione rilassante grazie alle sue qualità aromatiche.

Proprio per la sua parentela con lo zenzero, la galanga è stata utilizzata nel trattamento della nausea ed eccessive presenze di gas nello stomaco, per abbassare i livelli della pressione sanguigna o al per aumentare i quantitativi e la motilità degli spermatozoi. Da recenti studi però è emerso che la galanga sembra essere un validissimo aiuto contro il cancro ai polmoni ed alla mammella. Dai test è risultato che grazie all’uso della galanga si riescono ad uccidere le cellule tumorali ed allo stesso tempo si garantisce una protezione alle cellule sane, che in tal maniera non rischiano di essere attaccate e divenire cancerose.

Della pianta si usa la radice soprattutto come condimento in cucina, per arricchire piatti a base di pesce, ma anche zuppe, salse, pollo, carne rossa e verdure. È possibile trovare la galanga in forma congelata o altrimenti sotto forma di polvere o secca. Ma la galanga può anche essere consumata anche sottoforma di in questo modo: basta aggiungere 0,5 grammi, massimo 1 grammo di galanga essiccata, assieme ad una piccola dose di rizoma, in acqua bollente. Lasciare in infusione per un tempo di 5 o 10 minuti al massimo e successivamente filtrare, quindi consumare 30 minuti prima dei pasti. Questo tè può essere consumato anche tre volte al giorno.

Dalla radice di galanga si estrae anche l'olio, grazie ad un processo di distillazione in acqua. Oltre che per fini culinari, la galanga è anche utilizzata per uso medico, ed in particolare è famosa nella medicina cinese. Essa viene utilizzata contro la nausea, flatulenza, dispepsia, reumatismi, catarro ed enteriti.

In ogni caso, se la si vuole utilizzare a scopi medici è sempre meglio rivolgersi ad un medico o ad un erborista esperto.  Si raccomanda di evitarne l’uso nel caso in cui si disponga di una malattia cronica del tratto digerente. La combinazione di uso di galanga associata a quello di determinati farmaci, può generare degli effetti indesiderati, portando ad un’alterazione delle funzioni di questi ultimi. Fare attenzione nell’uso in questi particolari casi. Eventuali effetti indesiderati conseguenti ad un utilizzo inappropriato della galanga, includono mal di stomaco, vomito e diarrea.




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