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martedì 15 settembre 2015

Verbi e parole in disuso: Abbacàre, Abbaccagliare, Abbaccàre

ABBACàRE: lambiccarsi il cervello; confondersi.
Questo verbo è usato sorpattutto a Firenze, quasi sconosciuto nel resto della Toscana
Esempio: "Gli è inutile abbacàssi"-"La un mi faccia abbacàre"

ABBACCAGLIARE: a Pisa significa appena spiccicare parole; chiacchierare un po' disordinatamente.
Esempio: "Qualche parola d'inglese te l'abbaccaglio"

ABBACCàRE: Usato in Versilia e nella Lucchesia col significato si superare un ostacolo con attenzione. In senso figurato: abbozzare; passare sopra a qualcosa.
Esempio: "Abbàcca che c'è una pozzanghera"-"Hai d'abbaccà pe' sta d'accordo coi vicinanti"


Oleolito di calendula, ottimo antirughe

Questo oleolito potete farlo a casa, in tutta tranquillità, con due soli ingredienti e poca spesa. Otterrete un prodotto genuino, tutto naturale e di grande efficacia.  

Oleolito di calendula: Si tratta di un rimedio naturale che potrete utilizzare come un olio antirughe, massaggiandolo sulla pelle del viso. L'oleolito di calendula ha inoltre proprietà cicatrizzanti, lenitive, antisettiche e antinfiammatorie. Per prepararlo vi serviranno soltanto fiori di calendula e olio extravergine.  

 Una volta raccolti i fiori di calendula (potete trovarli anche in erboristeria), li ho lasciati seccare completamente per diversi giorni in un luogo fresco e asciutto, in modo che liberassero tutta l'acqua che contengono (e che farebbe andare a male l'oleolito). Mettere i fiori secchi in un vasetto di vetro, che  poi riempirete con olio extravergine di oliva. La proporzione tra fiori e olio dovrebbe essere di circa 1:10. 

 Il vasetto va poi esposto al sole per almeno 3 settimane  e, una volta terminata la fase di macerazione, si filtrano i fiori con una garza o un ritaglio di tessuto sottile (tipo un vecchio lenzuolo) e si travasa l'oleolito così ottenuto in una bottiglietta di vetro scura (io ho usato una boccetta di propoli con il contagocce), dove si può conservare anche per qualche anno. L'oleolito di calendula ha proprietà cicatrizzanti, lenitive, antisettiche e antinfiammatorie. E' quindi utile, ad esempio, come rimedio dopo le punture di insetto, contro i geloni o per piccole ferite e scottature.  E voi, l'avete mai provato?

Come curarsi con i limoni

Ho trattato più volte in questo mio blog le qualità terapeutiche del limone, che possiede un'alta concentrazione di vitamina C e come tale assai utile nella cura di malattie da raffreddamento, ma anche in caso di mal di testa e nausea. Affinchè i suoi effetti siano immediatamente efficaci basta seguire alcuni semplici accorgimenti per prepararlo e farlo diventare così una vera e propria cura.


Procedete in questo modo: lavatelo in maniera accurata ( meglio se riuscite a procuravi limoni biologici o biodinamici), tagliatelo a metà e spremetelo in un pentolino con mezzo bicchiere di acqua. Le due metà vanno poi immerse nella miscela di acqua e succo. Portate a ebollizione per pochi minuti e bevete. Lo so, non sarà facile, il limone è aspro ma, in tutta sincerità, ne vale davvero la pena.

Come ormai è noto il limone, definito spesso più farmaco che alimento, è anche un potente battericida e antisettico, che stimola le difese immunitarie poichè è in grado ai stimolare la produzione di globuli bianchi. E non solo, è un ottimo disintossicante, calmante e rinfrescante. Valido contro i dolori reumatici, ci difende anche dalla pressione alta. Per chi non lo sapesse il limone è anche indicato per chi soffre di anemia e come forse già saprete, stimola tutto l'apparato gastro- epatico. pancreatico.

E non è finita qui, perchè anche chi soffre di diabete ne trae giovamento e da recenti studi è emerso che se assunto nella maniera corretta e con le giuste dosi, sarebbe un buon preventivo del cancro allo stomaco, all'intestino e al pancreas.

Diciamo che esiste una cura dei limoni alquanto benefica poichè è drenante, stimolante di reni e fegato e ottima per il sistema cardiovascolare. Per fare questa cura, considerando che il sapore del limone è molto acuto, si consiglia la diluizione in acqua e una leggera dolcificazione con miele. Anche la quantità dei limoni può variare in base alla tolleranza di ogni persona, e quindi le quantità che troverete sono indicative. Se volete potenziarla potete aggiungere il bicarbonato di sodio. Ecco come fare:

Prima settimana: da 2 a 4 limoni al giorno
Seconda settimana: da 5 a 6 limoni al giorno
Terza settimana da 8 a 9 limoni al giorno
Quarta settimana da 5 a 6 limoni al giorno
Quinta settimana da 2 a 4 limoni al giorno
Dalla quinta in poi da 1 a 2 limoni al giorno.

Procedere così: 1/2 litro di acqua + succo di 3 limoni + 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio. Prendere a stomaco vuoto al mattino, può essere suddivisa in due dosi durante il giorno , ma non tra i pasti.
Come detto in precedenza, la quantità dei limoni è indicativa, in base alle vostre esigenze potete iniziare con un limone invece che con due.


lunedì 14 settembre 2015

Qui mattus nascitur umquam non guarire potest, etiam medegante Galeno



La pazzia, cos'è? Un modo di essere, uno stato di alterazione mentale dovuto a squilibri chimici, un atteggiamento caratteriale.....Difficile definirla, come del resto è difficile dire che cosa sia la normalità, due concetti borderline. Comunque la si pensi, l'adagio in questione è bello a prescindere, e trovo che possa avere grande applicazione nella conversazione e come citazione.

Qui mattus nascitur, umquam non guarire potest, etiam medegante Galeno: chi nasce matto non può guarire ad un tratto, nemmeno se lo medica Galeno. Teofilo Folengo (Merlin Cocai), nel poema maccheronico Il Baldo, XXII.

Psicopittografia, Spesso è necessario non pensare

Possiamo utilizzare una tecnica molto efficace per cambiare ogni specie di crisi. Essa può risultare  completamente nuova. La prossima volta che vi troverete in preda ad una crisi: non abbiate paura di non pensarci. Non permettete ai vostri pensieri di girare a vuoto nel folle tentativo di trovare una soluzione

È un problema molto profondo che va studiato con cura. Il problema che esiste al livello di un pensiero condizionato non può esser risolto pensando nelle stesse condizioni. Non lo si può fare, così come un uomo non può sollevare se stesso tirando le proprie gambe verso l'alto. Esso deve entrare in contatto con qualcosa di più elevato. Questo qualcosa è la conoscenza. La conoscenza non si limita a fornire una soluzione temporanea ad una crisi

Essa risolve la crisi una volta per tutte. Un mio collega si chiedeva se dovesse acquistare o meno un bene fondiario. Comprese che il motivo reale per il quale l'avrebbe acquistato, era nel soddisfare la sua vanità. Poiché questa non era una ragione pratica, non fece l'acquisto. La conoscenza che aveva di se stesso risolse il problema e forse gli ha evitato una perdita di denaro. È ciò che dobbiamo fare: dobbiamo disfarci dei pensieri abituali, condizionati, limitati

Dobbiamo divenire mentalmente silenziosi. Questo silenzio permette alla voce della saggezza di farsi sentire. Non vi è nulla di più utile alla nostra vita quotidiana di questa voce interiore. Liberatevi dalla soggezione di pensieri inutili. Le false idee sono paragonabili a un grande ventilatore che gira ad alta velocità. Esso scatena un uragano distruttore. Togliete la corrente e il ventilatore si fermerà, perdendo ogni suo potere distruttore.


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