Simply

mercoledì 7 ottobre 2015

Kombucha, dalla fermentazione il tè del benessere

In Oriente da sempre si fa uso della fermentazione anche nell'alimentazione. Il tè kombucha è infatti una bevanda fermentata molto famosa in Cina e tenuta in grande considerazione perchè considerata un elisir di lunga vita. Secondo la tradizione questo infuso a base di tè, sarebbe in grado di creare un armonioso equilibrio fra stomaco e milza aiutando così la digestione. Ma come avviene la fermentazione? Essa avviene tramite una coltura simbiotica di lieviti e batteri.


Le proprietà del tè kombucha in base agli studi fatti sono davvero innumerevoli: controllo del diabete, della pressione, della gotta, dei reumatismi.

Ma le sue qualità non finiscono qui perchè sembra che sia un valido aiuto anche contro l'obesità, sia utile a rinforzare i reni,  i muscoli, aiuti a combattere l'artrite, a migliorare la vista e  contribuisca a combattere le malattie cardiache, i disturbi del sonno e i dolori articolari.

E' fuori discussione il fatto che il tè kombucha non può essere considerato una cura vera e propria anche se è una bevanda effettivamente salutare, per cui, in presenza di particolari problematiche, come sempre sottolineo bisogna rivolgersi al proprio medico curante e chiedere delucidazioni in merito anche in base al nostro stato di salute.


In sostanza che cosa contiene il tè kombucha? Ecco l'elenco completo di ciò che vi troviamo:

Acido Lattico: la cui funzione è quella di proteggere il sistema digestivo

Acido Acetico: che combatte la crescita di batteri nocivi.

Acido Malico: utile alla disintossicazione del corpo. Rinforza la riserva alcalina dell’organismo, combattendo l’eccessiva acidità.
 
Acido Ossalico: è un conservante naturale e stimola la produzione di energia nella cellula.

Acido Glucoronico: prodotto anche dal fegato, che lo ricava dal glucosio e lo utilizza per disintossicare l’organismo dalle tossine e dai metalli pesanti.

Acido Butirrico:  aiuta a combattere le infezioni da candida. Buono per l’intestino.

Acidi Nucleici: per la rigenerazione cellulare.

Aminoacidi: che poi sono i mattoni delle proteine.

Enzimi

Vitamine del gruppo B1, B2, B3, B6, B12, acido folico (B9) e vitamina C


martedì 6 ottobre 2015

Aurea mediocritas

A volte dobbiamo stare attenti a come si traducono certi adagi, non sempre la traduzione letterale è fedele al vero e proprio significato. L'adagio di oggi, che qualcuno, pochi a dire il vero, ancora citano, ne è un esempio. Vi sono termini cui noi oggi diamo un significato dispregiativo, ma che in realtà nella lingua latina non hanno.

Aurea mediocritas: "una ottimale moderazione, e non, come qualcuno potrebbe tradurre letteralmente, "un'aurea mediocrità", è una locuzione latina tratta dal poeta Orazio (Odi 2, 10, 5); nella lingua latina termine "mediocritas" non ha il valore dispregiativo che ha in italiano la parola "mediocrità", ma significa piuttosto "stare in una posizione intermedia" tra l'ottimo e il pessimo, tra il massimo e il minimo, ed esalta il rifiuto di ogni eccesso, invitando a rispettare il "giusto mezzo". La "mediocritas", pertanto, il tenersi cioè lontano dagli estremi di ogni posizione intellettuale o condizione di vita, è definita dal poeta "aurea", che non è da intendere in senso letterale, cioè tutta d'oro, ma piuttosto come ottimale, come la migliore che si possa immaginare, così come l'oro è il più apprezzabile dei metalli. 

 Questa concezione esistenziale si ispira alla filosofia epicurea che invitava l'uomo a godere dei piaceri della vita senza abusarne, come per esempio bere il vino ma senza ubriacarsi, godere del cibo senza essere dediti alla crapula, apprezzare il piacere sessuale senza soggiacere alla libidine. Qualora l'uomo la realizzi, avrà raggiunto il fine ideale che è quello di trovare una misura in tutte le cose, senza mai trascorrere negli eccessi, come il poeta stesso raccomanda quando dice anche est modus in rebus (Satire 1, 1, 106-107). L'espressione, tuttavia, oggi viene anche usata in senso ironico e sarcastico, in riferimento a una persona che non ha particolari capacità e non risplende per apprezzabili doti intellettuali, ma occupa ugualmente un posto di responsabilità,  si riferisce talvolta a chi si contenta passivamente della propria condizione, senza impegnarsi nel tentativo di migliorarla.


Psicopittografia, Superare il sentimento di confusione

Una delle emozioni più penose per un uomo è quella di sentirsi confuso. Dalla confusione inoltre scaturiscono altre emozioni negative. Eliminando quindi la confusione spariranno anche le altre emozioni negative. Per sconfiggere la confusione bisogna scoprire il vero Io che è onnipossente. Il vero Io è la verità. Paracelso afferma: «Ogni uomo ha tutta la saggezza del mondo in sé. » 

Una spedizione scientifica nel Guatemala, si era accampata nella giungla, con lo scopo di cercare dei legni preziosi. All'improvviso, mentre si tagliavano gli alberi, le seghe si fermarono. Un messaggio disperato fu inviato all'officina dove era situato il gruppo elettrogeno: «Mandate la corrente. » Giunse ben presto la risposta: «Verificate i raccordi. » Essi esaminarono il cablogramma e scoprirono ciò che aveva originato la loro confusione: un filo spezzato. [Immagine mentale17]

Un uomo freme quando gli si dice che in lui vi è il potere necessario per vivere una vita vittoriosa. Una simile affermazione risveglia il vero Io, ma l'uomo deve insistere al di là di questa prima sorpresa. Deve continuare ad alimentare la sorgente di questa salutare emozione. Quando si stabilisce un solido contatto con la vera sorgente del potere - il vero Io - il sentimento di confusione sparisce per sempre.

Olio di Buriti, un complemento cosmetico eccellente

L’olio di buriti si ricava dal frutto della palma amazzonica del buriti, ed è un olio davvero particolare, infatti gli Omega 6 e Omega 9 che esso contiene, sono acidi grassi essenziali, componenti naturali della membrana cellulare che, insieme all’acido palmitico, gli conferiscono una notevole azione idratante e nutriente, donando alla pelle idratazione e elasticità. Hanno inoltre valide capacità protettive perché sono in grado di formare una vera e propria barriera che regola lo scambio tra la cute e l’ambiente esterno.

A differenza di altri oli, il buriti  contiene un naturale filtro SPF (Sun Protector Factor) e possiede specifiche proprietà antiossidanti e rigeneranti tanto che è un ingrediente delle creme antietà perché contrasta l’insorgenza delle rughe e il rilassamento cutaneo. Ha una tipica colorazione rossa ma unito alle creme, le tinge di colore giallo.


I suoi frutti vengono anche usati a scopo alimentare, infatti una volta estratta la polpa, il frutto viene immerso nell’acqua ed poi esposto al sole per alcune ore. Con questa polpa si preparano  dolci o prodotti tradizionali: “raspas de buriti” ottenuta da disidratazione al sole della polpa; “pacoca de buriti” quando viene mescolata alla polpa la farina, e così via. Tutti questi alimenti hanno il vantaggio di resistere nel tempo, in tutte le stagioni.

Dalla polpa si ricavano anche bevande che hanno non solo un sapore esotico ma anche una altissima concentrazione di vitamina C, e dalla sua fermentazione viene ottenuto il “vinho de buriti”. Dalle giovani infiorescenze del Buriti si ricava un succo da consumare fresco, oppure, se bollite si ottiene lo zucchero. Per gli indigeni infatti questo albero è "l'albero della vita" poichè fornisce tutto il necessario per la sopravvivenza: la casa, gli oggetti, l’alimentazione.

Le donne, ad esempio, tessono le fibre della palma per fare borse e cappelli. Dalla foglie e dal tronco vengono ricavate corde, gabbie, amache, canoe, ecc. I fiori, ad esempio, sono utilizzati da molte popolazioni locali per combattere problemi intestinali.

L’olio di Buriti è una straordinaria fonte naturale di Vitamina A (la “Vitamina della bellezza”) e Vitamina E (la “Vitamina della giovinezza”), sostanze particolarmente preziose nei trattamenti antiage. L’olio è inoltre ricchissimo di Omega 9 (75%) e acido Palmitico (18%) che promuovono la rigenerazione dell’epidermide, aiutano a mantenere elastica la pelle ed a contrastare il rilassamento cutaneo.

Ottobre e prevenzione: coda cavallina o equiseto per le ossa

L'abbiamo sperimentato più volte, il passaggio dall'estate e dal clima caldo all'autunno fa insorgere spesso delle antipatiche sintomatologie, sintomo che il corpo deve riprendere i ritmi autunnali, del freddo e delle piogge. Tali sintomi colpiscono le ossa con dolori articolari davvero antipatici. Come tamponare? In questo periodo possiamo avvalerci dell'aiuto dell'equiseto o coda cavallina, nota già nell'antichità.

L'equiseto infatti è una pianta rimineralizzante particolarmente efficace per rinforzare il tessuto osseo e aiutare a prevenire l'osteporosi. Ecco infatti contiene minerali quali potassio, calcio, magnesio, zinco, fosforo, oligoelementi. Importante anche il silicio (contenuto in forma di silice) che si rivela importante per il suo contributo alla sintesi delle fibre di collagene, presenti nella cartilagine.


Se la quantità di silicio è bassa, le ossa si demineralizzano portando nel tempo all'osteoporosi. Ma grazie all'equiseto possiamo avere un aiuto importante per la salute delle nostre ossa. L'equiseto infatti contribuisce anche alla crescita di unghie e capelli. Oltre all'uso interno, come integratore, l'equiseto si usa anche esternamente sotto forma di decotti o impacchi utili contro eczemi e disturbi della pelle.

Un'altra proprietà di questa pianticella è che favorisce la diuresi, in particolare si rivela utile per il drenaggio dei reni anche in caso di calcolosi renale.

Lo si può trovare sia in estratto fluido che in opercoli. Attenzione: non farne un uso prolungato con farmaci per la pressione o diuretici, ed evitare l'uso durante la gravidanza e l'allattamento.




Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.