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lunedì 4 aprile 2016

Psicopittografia, cominciate ad utilizzare un potere singolarmente ignorato

Ciò che la forza personale può fare è davvero incredibile, ed è la forza attraverso cui possiamo cambiare noi stessi. E' la forza di eliminazione, ai più sconosciuta e incompresa. 

Noi consideriamo ora una forza personale che è strettamente ignorata da milioni di persone . Forse si tratta della forza di cui abbiamo bisogno per poter operare un mutamento in noi stessi. La ragione  per la quale è stata ignorata sta nel fatto che pochi l'hanno capita. 

Chiamiamola forza d'eliminazione. Noi progrediamo sul cammino della fiducia, non assumendo qualcosa, ma innanzitutto eliminando qualcosa. E' come una nave che riacquista la sua potenza  sbarazzandosi di un carico inutile. L'uomo è come una nave. Benchè possente, egli affonda nel mare a causa dei carichi mentali inutili. Quando se ne sbarazza attrverso un esame introspettivo, veleggia rapidamente verso il porto. La crescita verso il pieno potere ha per fondamento un processo di eliminazione. Che cosa bisogna eliminare? 

Le false credenze.
Le supposizioni inattuabili.
Le fantasie penose.
Le conclusioni false.
Le decisioni impulsive.
I giudizi avventati.

Siete in grado di scoprire il legame tra questo e ciò che abbiamo precedentemente visto?
Eccolo: noi troviamo il vero Io, con tutto il suo potere naturale, abbandonando il falso Io, con la sua debolezza e la sua confusione. Quando si eliminano le supposizioni inattuabili, qualcosa di sorprendente si verifica. Il dottor Kunkel così descrive questo cambiamento: "Si è aperta una nuova via. Essa viene dal di dentro. 

E' in realtà l'Io migliore...Questo nuovo potere ci è conosciuto e familiare. Abbiamo sentito, pensato, sognato tutto ciò molte volte. Solamente, non eravamo in grado di esprimerlo chiaramente. E poi è giunta la cosa più inattesa; una chiarezza, una certezza e una conoscenza nuova e più profonda, l'Io reale e le forze creatrici che iniziano la loro opera. Ciò prova che una via esiste..."


Tutte le proprietà delle fragole in dieci punti

Le fragole sono un frutto di grande impatto visivo e olfattivo, oltremodo versatili in cucina hanno tantissime e benefiche proprietà che dovremmo tenere bene a mente. Oggi descriviamo in dieci brevi punti tutte le loro buone qualità. Dato che la stagione è arrivata vi esorto ad approfittare e farne scorta.

Io ne sono golosa, amo la loro forma e il loro colore, il loro profumo è per me inebriante e meditativo. Ne mangio quantità industriali, al naturale, nello yogurt, condite con il limone e zucchero integrale di canna, frullate nella centrifuga....A parte questa mia personalissima passione, la fragola ha delle proprietà benefiche che vanno tenute in grande considerazione.

Dato che assorbono e trattengono i pesticidi, è consigliabile scegliere fragole di provenienza biologica o perlomeno sicura. Se sussiste la possibilità, lo spazio e il tempo coltivatele in vaso o nell'orto. Esse sono ricche di vitamine ed antiossidanti, che le rendono un alimento davvero benefico, in grado di svolgere un'azione preventiva nei confronti di numerose patologie, soprattutto se consumate regolarmente e quando sono di stagione. E ora vediamo perchè vale la pena mangiarle.


 1) Insieme a ribes, mirtilli e prugne, le fragole sono tra i frutti maggiormente ricchi di antiossidanti, sostanze che aiutano il nostro organismo a rallentare i processi di invecchiamento a livello delle cellule, proteggendole dall'azione dei radicali liberi.

2) E' stato calcolato che 8 fragole possono contenere più vitamina C di una sola arancia. Allora perché non aggiungerle alla nostra alimentazione quando esse sono di stagione, mentre le arance sono assenti? Le fragole possono essere considerate a pieno titolo il loro sostituto estivo.

3) Studi scientifici hanno messo in luce come le fragole siano in grado di agire nella regolazione dei livelli di zuccheri presenti nel sangue, contribuendo ad evitare che nell'organismo si generino dei picchi a causa della troppo elevata o troppo scarsa presenza di zuccheri. Contribuirebbero dunque a prevenire aumento di peso, sbalzi d'umore, diabete e ipoglicemia.

4) Recenti ricerche hanno dimostrato come le fragole possano agire positivamente nei confronti dei processi infiammatori in corso nell'organismo. Perché siano efficaci sotto tale punto di vista, sarebbe necessario consumarle tre volte alla settimana, un'opzione facilmente praticabile durante la stagione estiva.

5)  Le fragole contengono antociani, delle sostanze ritenute in grado di contribuire all'utilizzo delle scorte di lipidi accumulati nel nostro corpo al fine di produrre energia. Gli antociani inoltre contribuirebbero a migliorare la nostra capacità di memoria. Un motivo in più per aggiungere delle fragole ad una delle nostre fresche macedonie o in un buon frullato.

6) Secondo i ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna dell'Ohio State University, le fragole sarebbero in grado di svolgere un'azione di contrasto nei confronti dello sviluppo delle cellule pre-cancerose, con particolare riferimento al tumore all'esofago. Dopo sei mesi di consumo terapeutico di fragole, in 29 casi su 36 è stata registrata una diminuzione del grado istologico delle lesioni precancerose a livello dell'esofago.

7) Contengono xilitolo, una sostanza ritenuta in grado di proteggere i denti dall'azione della placca e del tartaro. Possiedono inoltre un'azione sbiancante da non sottovalutare. Insieme alla salvia, le nostre nonne le tagliavano a metà e le strofinavano sui denti per trarne il suddetto beneficio.

8) Il loro contenuto di acidi fenolici le pone al centro dell'attenzione per via della capacità di tali sostanze nel ridurre i processi biochimici che sono legati alle reazioni allergiche. D'altra parte, come nel caso di numerosi altri alimenti, le stesse fragole possono essere in grado di provocare allergie e devono dunque essere evitate da chi sa di non poterle assumere per tale motivo.

9) Secondo la statunitense Arthritis Foundation, un consumo abbondante di fragole sarebbe in grado di ridurre di tre volte il rischio di ammalarsi di artrite. Le loro proprietà benefiche contribuirebbero inoltre a contrastare artrosi, gotta e reumatismi, oltre a svolgere un'azione positiva nei confronti del metabolismo delle ossa.

10) Anche chi non possiede un orto o un giardino non dovrebbe rinunciare alla possibilità di gustare delle fragole prive di additivi o di concimi chimici, coltivandole direttamente in un vaso da posizionare in balcone o sul terrazzo. I meno esperti possono partire dall'acquisto di piantine di fragole provenienti da vivai biologici, se non se la sentono di iniziare direttamente dai semi.


L'amla: il frutto del ringiovanimento

L'antichissima medicina ayurvedica utilizza per il ringiovanimento il frutto di una pianta straordinaria: l'Emblica Officinalis. Il frutto si chiama amla ed è ricchissimo di antiossidanti e vitamina C.

I poteri antiossidanti dell'amla sono dovuti agli ellagitannini e anche ai polifenoli presenti come i flavonoidi, l'acido ellagico, acido gallico e il campferolo. Secondo recenti studi, è stato evidenziato che questo frutto contiene il SOD (superossido dismutasi) che in combinazione con polifenoli, tannini e acido ascorbico riesce a contrastare efficacemente i radicali liberi che, come ormai sappiamo con certezza sono i responsabili dell'invecchiamento delle cellule. Tali proprietà inoltre sono utili al corretto funzionamento del sistema immunitario.

Oltre al potente potere antiossidante, l'amla è anche un frutto con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antivirali. Gli estratti infatti riescono a migliorare l'artrite reumatoide e l'osteoporosi, ed è capace di ridurre le infiammazioni indotte dalla pancreatite acuta e favorisce la spontanea rigenerazione e riparazione del pancreas dopo in attacco di pancreatite.

Tra l'altro l'amla si rivela utile a coloro che soffrono di ipercolesterolemia, riduce il glucosio nel sangue, tiene sotto controllo i trigliceridi, favorisce la funzionalità epatica.


domenica 3 aprile 2016

Pelle, sistema respiratorio e fegato: il Desmodio multitasking

Non ancora ampiamente diffuso in Europa, il desmodio è una pianta dalle straordinarie proprietà curative. Esso infatti ha la proprietà di rigenerare il fegato ( in particolare quando vi sia stata una sofferenza indotta da trattamenti farmacologici o chemioterapici), ma non solo, cura l'asma bronchiale e allergica ed è utile in caso di crisi epilettiche o nei casi di choc anafilattico. Originario dell'Africa equatoriale, il desmodium adscendens è un vero e proprio farmaco.


Uso interno: come  epatoprotettore aumenta la resistenza delle cellule epatiche in caso di infiammazione di origine tossica o infettiva, in particolare in seguito a trattamento farmacologico o chemioterapico. Ma è anche efficace contro le epatiti virali (in associazione con un trattamento farmacologico), in particolare nella cosiddetta fase itterica (lo stadio iniziale della malattia). Come anticipatico è anche antiasmatico, infatti combatte le crisi di asma bronchiale impedendo la contrazione dei muscoli dei polmoni. Inoltre è antiallergico perchè cura le allergie che sopraggiungono in modo improvviso, come l'asma allergica, gli edemi di Quincke o le allergie digestive. Come broncodilatatore agisce con un effetto rilassante sui tessuti polmonari e sui muscoli bronchiali, nei casi di crisi di asma o di choc anafilattico. Infine è decontratturante: si utilizza in caso di contratture muscolari, come indolenzimenti, crampi e spasmi. Efficace per alleviare il mal di schiena.

Uso esterno: come cataplasma, il desmodio svolge un'azione antiallergica sull'orticaria e sull'eczema da contatto.

Questa pianta ha trovato applicazione in diverse parti del mondo fra cui l'Africa occidentale, dove la pianta è originaria (Ghana, Camerun...) e trova applicazione contro l'asma e l'itterizia, ma anche contro le malattie epatiche o digestive. In America Latina, si usa nei trattamenti contro convulsioni, epilessia, diarree, malaria e infezioni genito-urinarie. In Francia fu introdotto negli anni '70 e nel 2006, l'Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria e dell'alimentazione francesene ha  riconosciuto le proprietà epatoprotettive e immunostimolanti. In Italia, la Circolare 07 del giugno 2007 ha riammesso il Desmodium adscendens negli integratori alimentari.

Il desmodio si riconosce per la somiglianza che ha con il trifoglio, ed è sia strisicante che rampicante, predilige le aree equatoriale e la si troa ad esempio appoggita ai tronchi delle piante di cacao o delle palme da olio.

In fitoterapia, le parti utilizzate sono quelle aeree, gli steli e le foglie. Contiene flavonoidi, alcaloidi d'isochinolina, acidi grassi, saponosidi, antocianosidi, derivati di triptamina. Dosaggio:
 - In infusione o come decotto, lasciare in infusione 10 g di desmodio per litro di acqua bollente per circa quindici minuti.
- In concentrato di decotto, assumere 3 capsule al giorno per una persona adulta. È preferibile optare per i preparati a base di piante biologiche.
- In soluzione bevibile, assumere da 2 a 4 cucchiai da caffè al giorno di desmodio diluito in un bicchiere di acqua o di succo di frutta.
- In caso di problemi epatici, la dose consigliata è di 8 g al giorno (dose non assumibile attraverso le capsule che ne contengono solo 200 mg). Peraltro, occorre seguire il trattamento per un periodo minimo di otto giorni, che può durare diverse settimane, fino a normalizzare il livello di transaminasi.
- Per prevenire gli effetti collaterali di una chemioterapia, il desmodio va assunto due giorni prima e per almeno dieci giorni dopo la seduta.

Il desmodio va utilizzato con cautela durante la gravidanza e l'allattamento. Nessuna controindicazione nota. Non ha effetti collaterali. Per potenziarne gli effetti, è possibile associare il desmodio, consumato come infuso, al Chrysantellum americanum, al cardo mariano o ad altre piante che stimolano la funzionalità renale, come la pilosella. Non ha interazione con i farmaci.

Comprovati sono ormai i risultati nel trattamento alternativo delle epatiti virali: scomparsa dell'ittero in otto giorni, nausee e mal di testa, inappetenza e stanchezza, quindi normalizzazione delle transaminasi in un arco temporale da dieci a trenta giorni. Ottimo per prevenire le epatotossicità causate, ad esempio, dall'alcolismo o dalle intolleranze ai farmaci (neurolettici, terapia antibiotica, triterapia). I pazienti sottoposti a chemioterapia che hanno assunto del desmodio prima e dopo le sedute, hanno osservato una diminuzione, se non addirittura la scomparsa, di nausea e vomito e hanno potuto quindi mantenere uno stato generale soddisfacente che li ha resi più forti contro il cancro. In caso di epatite conclamata o sospetta è sempre necessario consultare ilmedico sull'uso del desmodio.


IO, ME E MEZZANOTTE

E voi, in che rapporto siete con la mezzanotte? Che emozioni provate? Quali riflessioni fate allo scoccare del nuovo giorno? Io ci ho riflettuto a lungo, un pensiero ad ogni rintocco.....

Spesso mi chiedo che effetto faccia lo scoccare della mezzanotte sulle persone.
I rintocchi di un orologio, forti, sicuri, che annunciano il suo scoccare: DON, DON, DON .
La mezzanotte ci comunica che l'oggi è finito e inizia il nuovo giorno, con le sue aspettative, che la notte fa le ore piccole e noi con lei se siamo ancora svegli, come me, in questo istante, proprio ora che scrivo a ruota libera questo post, ispirato da non so che cosa.

Amo la mezzanotte, l'ora delle streghe e dei fantasmi, delle storie di paura, dei film horror, l'ambiente naturale dei vampiri e dei lupi mannari, dei cavalieri senza testa che galoppano su destrieri dal manto morello.

Ma non solo, la mezzanotte è amica delle principesse, come Cenerentola, che perde la scarpetta che condurrà il principe a lei, e che segnerà la svolta felice nella sua vita.
Per qualcuno è appena appena l'inizio della vita notturna, in giro per locali, in discoteca, a casa di amici a vegetare davanti alla tv, davanti ad un gioco da tavolo, o immerso nella lettura di un libro con un buon bicchiere di cognac sapientemente riscaldato. 
E' l'ora della Corte dei Miracoli.

Per qualcuno scatta il turno di lavoro, la reperibilità, o  si mette a studiare come fanno innumerevoli studenti universitari presi dall'imminenza di un esame da sostenere (a me è capitato spesso, e, a dire la verità, non è che recepissi granché, ma mi illudevo di sfruttare tutto il tempo disponibile....).
Per altri è l'ora della riflessione, del bilancio della giornata appena trascorsa, dei pensieri intimi, dei ricordi, della sofferenza e del pianto (quante volte nel buio e nel silenzio, il cuscino è stato irrigato dalle lacrime!). Credo che più spesso di quanto si pensi, la mezzanotte in un certo senso sincronizzi le anime delle persone. E poi non dimentichiamoci che la mezzanotte è l'ora del collegamento al nostro ormai caro amato computer, per controllare le mail, entrare nei social network, giocare, scrivere i post sui blog..

Mi piace pensare che proprio a mezzanotte anche gli alieni si sentano un po' meno spiati dai nostri telescopi e allegramente si divertano a fare le loro scorribande sulla terra per osservare la nostra strana, ma quanto mai interessante vita; chiedendosi come mai il genere umano, pur dotato di libero arbitrio, viva un vita tanto madida di emozioni, ansie, paure, sbalzi d'umore, scoppi di gioia, cascate di lacrime, fiumi di risate, valanghe di avventure, intrighi internazionali.

La associo alla luna piena, alla sua luce bianca e trasparente, ai suoi mari magnifici per chi non sa nuotare come diceva Rodari,  tanto romantica e fonte inesauribile di ispirazione per scrittori e poeti, per aedi, amanti, avventurieri ed esploratori, ricordate la novella "Ciaula scopre la luna"?
La luna disegna magnifici ponti d'argento sul mare, e nei miei sogni di bambina spesso vi camminavo per giungere nel paese delle Mille e una Notte, dove mi aspettava il califfo Harun-al-Rashid, che su un tappeto volante mi avrebbe scortata a Samarcanda, Aleppo, Baghdad... 

Anch'io a modo mio a mezzanotte lascio una scarpetta virtuale,  la lascio così nell'etere, in attesa che qualcuno la raccolga, che legga ciò che scrivo e che lasci una traccia su questo mio sgangherato diario, dove tento di dare corso agli infiniti pensieri che pesco nel vasto mare delle possibilità.
E chissà perché li pesco sempre a mezzanotte, l'ora del contatto con il cosmo, con gli angeli, i jinn.
Ti amo mezzanotte.


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