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lunedì 4 aprile 2016

Tutte le proprietà delle fragole in dieci punti

Le fragole sono un frutto di grande impatto visivo e olfattivo, oltremodo versatili in cucina hanno tantissime e benefiche proprietà che dovremmo tenere bene a mente. Oggi descriviamo in dieci brevi punti tutte le loro buone qualità. Dato che la stagione è arrivata vi esorto ad approfittare e farne scorta.

Io ne sono golosa, amo la loro forma e il loro colore, il loro profumo è per me inebriante e meditativo. Ne mangio quantità industriali, al naturale, nello yogurt, condite con il limone e zucchero integrale di canna, frullate nella centrifuga....A parte questa mia personalissima passione, la fragola ha delle proprietà benefiche che vanno tenute in grande considerazione.

Dato che assorbono e trattengono i pesticidi, è consigliabile scegliere fragole di provenienza biologica o perlomeno sicura. Se sussiste la possibilità, lo spazio e il tempo coltivatele in vaso o nell'orto. Esse sono ricche di vitamine ed antiossidanti, che le rendono un alimento davvero benefico, in grado di svolgere un'azione preventiva nei confronti di numerose patologie, soprattutto se consumate regolarmente e quando sono di stagione. E ora vediamo perchè vale la pena mangiarle.


 1) Insieme a ribes, mirtilli e prugne, le fragole sono tra i frutti maggiormente ricchi di antiossidanti, sostanze che aiutano il nostro organismo a rallentare i processi di invecchiamento a livello delle cellule, proteggendole dall'azione dei radicali liberi.

2) E' stato calcolato che 8 fragole possono contenere più vitamina C di una sola arancia. Allora perché non aggiungerle alla nostra alimentazione quando esse sono di stagione, mentre le arance sono assenti? Le fragole possono essere considerate a pieno titolo il loro sostituto estivo.

3) Studi scientifici hanno messo in luce come le fragole siano in grado di agire nella regolazione dei livelli di zuccheri presenti nel sangue, contribuendo ad evitare che nell'organismo si generino dei picchi a causa della troppo elevata o troppo scarsa presenza di zuccheri. Contribuirebbero dunque a prevenire aumento di peso, sbalzi d'umore, diabete e ipoglicemia.

4) Recenti ricerche hanno dimostrato come le fragole possano agire positivamente nei confronti dei processi infiammatori in corso nell'organismo. Perché siano efficaci sotto tale punto di vista, sarebbe necessario consumarle tre volte alla settimana, un'opzione facilmente praticabile durante la stagione estiva.

5)  Le fragole contengono antociani, delle sostanze ritenute in grado di contribuire all'utilizzo delle scorte di lipidi accumulati nel nostro corpo al fine di produrre energia. Gli antociani inoltre contribuirebbero a migliorare la nostra capacità di memoria. Un motivo in più per aggiungere delle fragole ad una delle nostre fresche macedonie o in un buon frullato.

6) Secondo i ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna dell'Ohio State University, le fragole sarebbero in grado di svolgere un'azione di contrasto nei confronti dello sviluppo delle cellule pre-cancerose, con particolare riferimento al tumore all'esofago. Dopo sei mesi di consumo terapeutico di fragole, in 29 casi su 36 è stata registrata una diminuzione del grado istologico delle lesioni precancerose a livello dell'esofago.

7) Contengono xilitolo, una sostanza ritenuta in grado di proteggere i denti dall'azione della placca e del tartaro. Possiedono inoltre un'azione sbiancante da non sottovalutare. Insieme alla salvia, le nostre nonne le tagliavano a metà e le strofinavano sui denti per trarne il suddetto beneficio.

8) Il loro contenuto di acidi fenolici le pone al centro dell'attenzione per via della capacità di tali sostanze nel ridurre i processi biochimici che sono legati alle reazioni allergiche. D'altra parte, come nel caso di numerosi altri alimenti, le stesse fragole possono essere in grado di provocare allergie e devono dunque essere evitate da chi sa di non poterle assumere per tale motivo.

9) Secondo la statunitense Arthritis Foundation, un consumo abbondante di fragole sarebbe in grado di ridurre di tre volte il rischio di ammalarsi di artrite. Le loro proprietà benefiche contribuirebbero inoltre a contrastare artrosi, gotta e reumatismi, oltre a svolgere un'azione positiva nei confronti del metabolismo delle ossa.

10) Anche chi non possiede un orto o un giardino non dovrebbe rinunciare alla possibilità di gustare delle fragole prive di additivi o di concimi chimici, coltivandole direttamente in un vaso da posizionare in balcone o sul terrazzo. I meno esperti possono partire dall'acquisto di piantine di fragole provenienti da vivai biologici, se non se la sentono di iniziare direttamente dai semi.


giovedì 26 novembre 2015

Quando il colore fa la differenza: gelso bianco e gelso nero

Nel piccolo orto-giardino di una mia cara amica, vivono beati e lieti due splendidi alberi di gelso.  Sono di due qualità diverse, uno produce frutti neri, l'altro frutti bianchi.
Il gelso, originario della Cina, era già noto presso i Romani, che lo sfruttavano soprattutto per la coltivazione del baco da seta. I suoi frutti, succosi e dissetanti, hanno un sapore molto delicato, zuccherino. Dato che le varietà sono appunto due, quello nero e quello bianco, vediamo le differenze. 

I frutti del gelso nero sono ricchi di antociani, preziosi antiossidanti che ritroviamo in tutti i vegetali di colore nero, viola e rosso. Svolgono un’azione vaso protettrice, contengono acidi organici e glucidi. Le foglie hanno proprietà ipoglicemizzanti. E' un ottimo decongestionante, rinfrescante, tonico e lenitivo. Ha proprietà depurative e antibiotiche (che ritroviamo nelle foglie) tanto che anche in passato veniva impiegato in forma di colluttorio per lenire le infiammazioni della bocca e della gola, ma anche contro la tosse e come espettorante.

I frutti del gelso bianco invece, sono ricchi di proteine, tannini, rutina, vitamina A, B, C e secondo evidenze scientifiche, avrebbero una spiccata azione antibatterica, soprattutto nei confronti di quei batteri responsabili delle carie dentali. I gelsi contengono anche un alto contenuto di ferro, circa 185 mg per 100 gr di frutti, e pochissime calorie, circa 43 per 100 gr. In fitoterapia, la maggior parte delle componenti dell’albero del gelso risultano utilizzabili, dunque non solo i frutti ma anche le la corteccia, le radici e le foglie.  In genere, la corteccia viene impiegata mediante decotti, ottimi per la stitichezza, le foglie invece, messe in infusione hanno proprietà diuretiche. Dai frutti si può ottenere un colluttorio efficace per le afte del cavo orale.  In cucina, il gelso è protagonista di confetture, gelati, creme e yogurt, ma non potete immaginare che soddisfazione raccogliere i frutti dall'albero e mangiarli direttamente.

martedì 8 settembre 2015

Le bacche di Maqui il nuovo superantiossidante

Di recente sono diversi i supercibi che si sono diffusi per le loro proprietà nutrizionali e le sostanze preziose in esse contenuti. Fra questi le bacche di Maqui, forse ancora non molto conosciute in Europa ma molto usate nel loro paese di origine: l'America Latina. Il nome botanico della pianta che le produce è Aristotelia chilensis assai diffusa sia in Cile che in Argentina. Questa pianta produce delle bacche molto scure, violacee, lontanamente simili per forma ai mirtilli.

Il loro colore scuro è indice dell'alto contenuto di antociani che hanno un alto potere antiossidante. Degne di menzione (fra gli antociani) sono le le delfinidine,  flavonoidi sfruttati dai vegetali per combattere le radiazioni ultraviolette del sole. E sono proprio le delfininidine a dimostrare peculiarità antiossidanti e  un potere antibatterico contro agenti patogeni vegetali.Inoltre le bacche di Maqui contengono vitamine, in particolare dei gruppi E e B. Vediamo quali sono gli usi.

Grazie al contenuto di vitamina E sono utili a prevenire tutti i problemi dovuti all’invecchiamento e all'azione dei radicali liberi, dalla cura della pelle alla caduta dei capelli. Le applicazioni di questa pianta, tuttavia, non si limitano a questi unici campi.

Per il contenuto di antocianine inoltre le bacche di Maqui potrebbero contrastare la formazione del colesterolo dannoso. A livello estetico (sono già in commercio alcune creme naturali che fra i principali ingredienti hanno proprio le bacche di Maqui oltre a quelle di Goji), sono ottime per migliorare la consistenza e tonicità della pelle.  Al momento sono in divenire alcuni studi sugli effetti interni all'organismo, fra questi il potere preventivo contro la formazione o lo sviluppo di cellule tumorali, tuttavia a oggi non sono state rilevate conferme in questo senso. Le bacche hanno rivelato anche un leggero potere antinfiammatorio, in particolare nei confronti delle prime vie respiratorie.

Per ciò che concerne gli effetti collaterali, ci sono studi in corso, anche se è stato messo in evidenza un certo potere astringente. E' buona norma quindi farsi consigliare da un esperto in merito alle dosi e comunque è sempre bene consultare un medico, soprattutto nel caso si stiano seguendo terapie farmacologiche.


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